Critica Sociale - XXV - n. 24 - 16-31 dicembre 1915

CRITICA SOCIALE 371 Ecco quell'O che ha voluto dire la questione di fid'ucia posta dall'-on. Salandra sopra l'ordine c:Lel giorno Bentini, il .quale, altrimenti, v,enendo subito dopo ·-il grosso v,oto sulla politica gen.eoo.1e, avrebbe potuto dal Governo essere commesso alla voJ.ontà libera della Camera, con il semplice avviso con– trario del Governo, non ~rattand:osi che di una que– sti-one particolare· di indole quasi tecnica. Ma in tal caso la democrazia avrebbe avuto una sua « buona giornata di propaganda », si sarebhe an~he un,a volta, impennacchiata del suo sviscerato amcn~e del popolo. Ora ciò non doveva essere. Dopo, !'on. Salandira avrebbe d,o,vuto faticare troppo a riprendere i ·punti della partita, che nella sua mente deve terminare con La sparizione dei democratici dallo scaochiere politico. E tenne duro e impose ai suoi dlemocratici il suicidio sotto le forche caudine della questione di fiducia. No. Siamo giusti. L'on. Salan-dra non poteva in mod·o più chiaro rivelarci il fondo del suo animo, il suo segreto più geloso.... ~ Noi. La democrazia se ne va .. u :E: noto: '11a, sera di domenk1a 12 oo-rr. la oop,pr-e– sentanza parlamentare dei d,emocratioi it.ahani· votò contro .La <llemocr.azi-a.Radioali, e riformi&ti, (p,ietà p.er gli squagliati!) nega.r.ono il ,loro voto all'òrd'i,rue del giorno Bentirui,, ohe d-omia,ndava run,a, dimin'UIZione di balzelli per i consum~ popolairi e ·p,roponeva al Go– verno d'i compensarsi del conseguente miruoire in" troito, i'll,asprendo le tasse sui ro·rnirtor.i delfo Stato e sugli abbienti dlell'industr.i,a, dell',ag,rioo.J.tura e dèJ. commercio. :E: o ,pi.ni •O'Il,e molto, diffusa che g-lii 0no:revoli d•emlO– •CTaitioiabb'ilimo ,commesso, -così, una, co,J.oss:ale gaffe, e quia;lche gi•ornale ha g-ià d•etto che si -traitta di· « u,n j,n,cidente s,p,i,a,6evole D. per l,a d-e,mocroz.i,a: i,ba,Ji:an~.Se n;on teme&Si- dr ,perpetrare, a mia volta, un'ipe ·r.bo ,1,e um p.o,' goffa,, <liTei, in-vooe, che d-omeni,ca 12 oorJ'lel!l!te, nell!1'aula della Camera jtalw.n,a, è stata scritta umia µagi,r1.a CO'llC:luSIÌ-va neHa sitor.i.a dei partiti in Ioo-Lia. S'i,ntende che io valuto il v.oto d 1 ei d,emocr.atic'i più per ciò che esso sottintese che non per quello che diss,e. lo· lo considero, cioè, corhe il segno, esteniore e cu,lmi=te di un·ev-oluzione d-e1'ladoemoorozi,a,, per la qual-e questa ha ces.sa ,to d,i vi•vere: ci,oè ha oos– sa.to di eSl&eTela democrazia, n,ellia possibilità e lflle– gli o,bie,tti-v1de!J.e, sue funzioni t,ro.dizionali. G. Sorel scris&e, nell'Illusion du Progrès, che, il dec,a,dim,e'll,toprog.res,sivo della democrazliiai nei P.aesi a r.egime piair.Laa:ne ,ntn.re è l'indk1e più attendi,bile del– l'ascensione del so1cia.lismo.p-ro•l·etario;e•&o-g,gi,unse ,ohe q ,u.es -to im sè ass,orrbe, elabo,ra e vi,a via t,nasf.orma 1e funzioni d,e,lla democrazia, mano· m,a,no, che i ceti a questa già .s,eguiaci sUJbi-scono, insieme a-Ila pro,le– tarizzazione, de.i lor-o rapp.orti e-0ono,mi,ci,.a:nohe qu,e,J.1,a deLla lo:ro mentaliità politica. Rileggendo questi brani di •prosa sore·lw.n,a- or,m,ai ·. demodée - io li po.nevo mentalmente accanito ad un notevdle iair.tioolo pubblicato ,nel• Temps, a,Lcuni gi,o,r,ni o-r ,s,o,no, d,a Gas·tone Byst, uno dei più e,le,. ga'llti scri,l:tO'ri diell'ex,cenaoolo dell'Action Française. Il By,st, oorcando di inct".uT,r,e, da balu'll,i fe,n,omerui conseguenti al•La gueroo. lie future sii,stemaz.i-oni dei pa.rtiti .p,olitioi im Fnanci.a, ·n,o:tav,a, fra l'a,Ltro•, che 1blibtecaGino Bianco dop.o la p-ace si oonsta•Lerà colllie ,la p-r.edi,zi,one l!1a['"– xi.sla delLa s,comp,arsa dièHie piooo.le fortune e della conce'll,tr.azione de-i capita.ili (-dei cap,iba:li che .re,s,tee r.anno .... ) sia,si· ,a,vver,aia in meno di due anm di .guierra iin mainiera ve.ramente· « catastr.ofioa· ». E sog– giunge,v,a che quiesto- fiatto i,ndubbi.amente obbbig1heirà i r.a,dioò-siociai!i-frarucesi a cercare ·o ad inwenbaire il lor,o oeto politi-e-o ed ,eletto,raJl,e,vi-sto c:he La guerra ha loro s,pallzaito via i piccoli possidenti, proletariz– zandoli intorno agli enormi aocumuli della ricchezza. Siginifiche,r,eibbe privar,e i r,ad,i,oa:li ·e i mformi-sti di una! &eg,.nia.lla·ta benem,e,renza v•er,so « i-I M,inis-be.r,o ate tu,a,lme,nte i'l1 ca.Tioa », ,attribui-re 3Jl J.o,ro v.oto di do– menica 12 :il ,cla,ratter-e di un p.resen.timento d~ que– ste vie nuove delta democraz,ì,a,, Senza co,ruta,re che in ItaJ,ì.a, la democrazia rirtiooe sempre· in,gimiosa ogni dienumiia del' suo pr,ogressivo, ila.tale « imhor.ghe– simen,to ». li sov-V1ertimento convulsio-ruario o lai n,o,r– male e<voluzioo,e d,e,i oop,p,orti e,conomioo-s,oci,al,i ne,g.Ji strati ,sottosta1111ti del con-so,rZ'i.ona-zio,nale, non II)an– cano d-i•• .reagire su,l,le o-ri,entazi-on.i.deJ.la me.nta.Jiità po– litica ,d,e,l•lademocrazia e la ,oo,string,ono, ,a tra.s.for– mars,j i,n maniera conforme. Ma i nostri" democraiti,ci non cap~•scon.o·e non g ,rad.is ,co1no: quoota o.rgia'Iliioacoe– re.n21a, sp,ontan,ea ed ,obi,etti:va, e p.referi,s,co,no ess.ere éonside-Mti diellle mosche aoefal,e, la cui- so•la,dir,ettiva è l,a disoriienmzione, anz·ichè gli strumenti otbbediemti · e iIIJOO'llsap,evolii,, o· gli esp,ressori .... automatici di de– terminati fienomien,i del,l,a vi!Ja sociale. In. fa,tt,o di au– tomati-smo, ess,i. si _sono ar,reistati ia. quelto., .. dei s,er– vi,zii mini·ster,i,a,li! * ** La democra-zia italiana, dunque, co :r.re verso l'a..s- sunZlioné deifiniitiva d,i ca,ratteri e di obi,erttivi ,p-:retl;a– mente bo:rghe~ e CO'llJS•erv,atori p 1 er le sue funzion-i po– litiche e parLamenba.ri. Essa ha anoo-ra; gli s,c:ru,p.oli e i pudoTi de•! suo ralliement - p,er i quali si ostina ad a,ppi,ooicaire·i rimasugli delle su,e anti,che etiohe•tte sulla meroawzi,ai n:uo,va - ma e-ssi no,n le- impedi,r-anno d:i· fa.:re l"urlbim,a, bapp.a della su,a str.ada, a cap,o della· qu,ale la g,weri.a. li ha g:ià so.spinti- con un, wrtone ir- 1;es,isti-bile. La, convu'ision,e psi,co.Jogjca della guer.ra, · a,nzi, h:a .a,nticipato i ·.suoi atteg,gii,amen,ti sulilia S-OSi!Ja,nza deLle sue n,u,O'Veori·entazi,0J1·i. Co,sì, la democrazia. italia•na nol!l,si ronde anc,or,a, neH'intl'!Uglio dei p,a,rtiti b&ghe,si ed ama tutta.via il siettore di, Es,trema Sini– stra alla Qa,mer.a,e la tribuna de,j Comizii pop.o,l,a,ri.Ml Pa.ese; arroventa, i suoi entusiasmi gu,eTr.aiobi,aoca,nto ai f.ocherelli delbe i-deologie progre,s.siste e latine e civ,eit!Jacon lai repubblioa. Ma vo-ta v-0lenti1eri oon i conservatori p,er tutte J.e·escogitazi-o,n,i o, per tuitte le illusi,oni dn cons-ervazi,one sodale; e- conte111deai, oon– &ervatori i posti di prima, fila nella pLa,beia, arnt.isoda– ltsta. Ne.i gi-ornn scorsi, aUo-~chè io- daUa tri-huna del,l,a stampa v-ed•evo- nei momenti di « cagruaTa >> - ra- diooli, rifo,:rmisti e repubbJoi,cani investire con aicre– dine ,n,emlÌJOO. i· nostri compa,g,ni deputati e miS1Urovo J',e,n,o,rmità del lo!'o fuTore sul fatto. ohe, ,n,e,pp-u:rei r.app-orti pierson,ali cons-uetamente camaradiers ri111- s,ci,vano a mo,dera'!le l'ir:aoo,n,dia; pen,s,avo che que ,g.li epfaodii no,n, appa,rtenevimo, più ad u,na p,ettegola, cro– naca parlam ~nita.re. ,. ma eOOJnole p,ri.m,e p,a,gin,e,di un· <',apito!,o del-la nuova sto:ri.a. d,ei pa-r.titi i,n Ita:1ia,. - In fondo, a-liba, 0arn.era e nel p,a,e,s,e, le voochie, bri-bù con,ser.v:atriici cons,erviaino sol'o i Io,ro poorti- di fronte a ruo,i, e i,n virtù di occa.sio,n;a,l:ioombin.azion,i eletto-

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