Critica Sociale - XXV - n. 24 - 16-31 dicembre 1915

3i2 CRITICA SOCIALE raliste. Ma esse « scaldano la p,a,n,ca » e non riescono a trarre diall'a flaocida sòst.a•n,z,a della lo,r-0 passi•ooe politica l'ener,gia, animatrice dell'o-sWit.à amli.sooialii,sita,. Sono dei p, ove.ri gottosi, i qua.li n,o,n u.rliano se non quand,o li wrla.Le nei loro personali ,a,c,ci,aoohri.E da,1- l'Estrema Sirnisira, questi giovani guerriglie.Ti dellia l).orghesia, aillie,vati·ne'IJ.e me demoo:riaitiche,, p1,emono v,e,rso dest11ai,per .c'aocJial'ne i v,e,och,ie, pier p,r,endeirne il p,o,sLo:niella Ga,mer.a e, nel Prues,e, dap,ertutto,, p,e,r la urge, n.te di.f.erns,iviaoonse:rvatri,c,e. A me pare, dunque, che il voto arntid,e,mo.c,ratico dei demo,c,ra,tioi, la, penultima domenica, possa s,pie~ garsi, esteriormente ,c,on determinate e,sigenq,,e,d,ed lQ'I'O attuale mi111,i,sterialismo, m,a che è una vooo delLai loro anima nuova,, del1a q,tua!Le,del resto, anche il IIlli– nitSterì,al•i,s,m,o dem,o(}rati.co ,non. è se non, una ti,pi,oa manifoslazioneo conservatl'ice. Da un quinque.nnio, i.n– failti, i demlOCroii,ci sono oostantemente mirnisteriiali: oon Giolitti p.riirri-::t, con Safandra poi. Queste !,oro at– tività conoordi coru 1'Esecutivo e.rrun-0- oome ai tempi di Cava.notti - eccezioni, una volt.a: ora oos-titu.i- s,c,o•nola: re!f<>la. · No,i non ved-vemo- la demoorazi1a pa,rliam.entare al,1a opp,osizi,on,e d•el G,overno, se non, i,I giorno ne,1 1 quale, .... al Go..,ern.o-'sia.ranno i socia,listi! L'es,p,lici.tiae a,rdente adesione dehl,a,d,e,moCTazia i1tia– lioo·a, aHe rog,ioni e agli obi.etti-vi della gu,er•ra, l,a, i:m– pe,g,nan.o anche, pe,r tutte le oonse,guenze deJ.la gueirra stessa. Le co,ru;,eguenze. - in.tendo - d:a:l punto di, visl•a della oon,serv,a,zione, che si renderà tanto più diffioi,lie e p,eno,sa,, qu.anto più a-rdite s·i l'en<le.ronno l,e r.ivendioa"lioni sociali,sLe, animate ed esas,peirate daHe mis,erie del post bellum. V-0,i vedete che bastia ori,e,n,ta,re, '1, e: nos tr,e r.i,!l,ession,isu ques,to ,a,vve,ni,re,,per p,evoe,pirne• i.ai g ra,ndi-os.a drammatidità de,JJ,e p•ros,pet– bive... E non. è questa l'or-a di s·im:iE rappve.senta- 1,i,oin.i·. Ciò ohe ,s,i può dirne, però, è quesito·: Che il PaT– t~to siocialiista, ohe. le classi Javio.naitrid ai a,vvein,teTarnno con le loro più i.mmediiate energie rivendii,c;a,tric:i suè ceti e &ui pwtiti democratid, dei quali considere– ranno più graivi le re spons.ab,ilità, per il maggiore e più decisivo impeg,no che, eS>Siposero nel 1 det,e,rmi– naire •la guerra. D'altra p,arte, i vecchi gTuppi p,o,li– ti,oi della boTghesia oede-r.arn.n,o a quell',antica i.Jlusiorne di graduare - come <li,c,ev,aArntoni,o LaJb.riola - ba rivoluzione· sociale, ponendo fra sè e gli urti prole,. tarii i cus,ciin.etti d,emoc.rabici. La, democrazia ital.ian.a s•arà domani la liql\lJid.1311,rice e ·assumerà •la g-eren:z.a l'espons,a.bile di ci-ò che oggi mra·~u,r1a o· &i die1compone, ,delle• vo,vi.n,ee deLJ.e nuove costruzioni. Noi· ,ce la tll'ov,eremo di fl'on,t,e neHe t·ri,n– cee p,rirne d-ello Stiato, d,ella conservaziione borghese, poichè i vecchi gruppi « libera!l'i » sara:nno a qucl– l'ora aooontona,ti nella territoriale della p:oliti,ca ita– li,a,na,, parlameintare e p,opola•re. I più giovani ooti· be,rghesi a,ssumeran,o.o inseg,ne e ideologie democra– leggiarnti, e i poLiti,can,ti democratiici d-i oggi sposte– ranno solt,a,nbo verso queste oor1tiguità sociali le loro basi attua.li. Ce Li troveremo di fmnte - essi e ,noi remoti ai ri-O<Jrdidelle pas,s,aite collaboraz,ioni per la Lil).e,rt.à,a•r,si s()Ltamto <l.alla •passione di oopra,ffiarei a vi,cenda. E noi non avremo avuto mai più a,CCJainibi avversa,rii e più ten.ac, i ooruservatori di questii nostri « amici dem•oCJNJ.tiici » .di ieri. F. C1ccOTTI. Bibliot€caGino Bianco r f.

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