Critica Sociale - XXV - n. 24 - 16-31 dicembre 1915

CRITICA SOCIALE 381 a nessuna costeHazfo,ne politi,oo, ,averudo do-vuto sem– pre ri.seirv.a,rsi una oe-rta libertà di azione. La stoTia deYla Triplioe, ALieanza p,e,r .l'Italia è la storia degli accordi p,artì,coLa•riide,ll'Ita,lia oon le P.o– llenze della T:ri· pli.ce Intesa .. Ed è per questa singola.Te siitua,zione, che iia de,J;J'Iba,I•i,a un termine mediooioe quasi un- mediato.re plastico illl:Eu,r,opa, che noi, a prescin– d-ere da ialltre preoccu.pa· zioni p•ropri,e, deJ!e cl~si la– vora!Jrici, fummo indotti, a.J,J,o sco-ppim-e della e,o,nfla– grazione, a credere, per l'Itaha, ad un'a·ugu.sta mi,s– sione di salve-zza e di arbitrato in se·rvizi,o, de,J,J'uma– n.ità e d,elle nostre stesse aspirazioni n.azi,o,naii. (Com– menti). E cool ci distin:guemm.o da tutti i fautori di neutralità rneg,oziata, sia <la quelli che CI"e<levanoa,lla fecondità dei n,ego,ziati, sfa <la quel,li che non ci ooe,– devano, e che, come rivel:ò !'on. SaJandra ,a Palerm,o, allorchè costituiva•no il Gove,rno, già di.ce -vano a se stessi che· sarebbe stato « i,! Governo della, guerre ». SALANDHA, Presidente del Consiglio, Ministro dell'Interno. Non ho detto questo,! Non ho rive:Jato. nulla! TREVES. T.aile missionie ci sembra tanto insita neIJ,a natura deJ.le cose, che noi oi domandiamo· se, non avete pensa,to a.Ila ,e,ve,nituailità ch:e la v,e,c,chia oattedra di Sa.in Pietr-0 possa farla propT-ia e tra.rre da es.s.a nuov,o lu.stl"o ed au:torità in Europa. · I « La guerra strazia, non liquida.... » In sostanza, entrnnd-o nel,J'applicazi,orue, p·iù reali-. stioo e conti,ngente dei nostri pI"incipl, n,oi re-sfaamo fermi a,JJo spirito deJ-le nostre dottrine, secondo cuì ogni guerra, m,en!Jre, peT la ,mostruosa efficacia deigli str.um, e,nti teoni;ci, >all!Illenta stragi e, rovi'll,e, non ha virtù, per la complicazione stessa enorme e mondiale d,ei rappo·rti u.rnani, di -risolvere, radicalmente e e,o,n giusti:z,ia J,e,g,randi questioni che i-rnteressano !,a vita dei popoli. La guerra stra-zia, non liiq,uida. La gu,e,rra italo-turca non ha d•efinito la posizio,n,e mediter.r.a,niea: ha covato 1a prima gue-rra hailoamica,, ohe ha generato la secornd;a, da cui: ha figliato la conflag,razfon,e, euro– pea. (Commenti). lnollr,e,, pe,r la g11aJJ.deforzai o,r.ga– nica dello Stato moderno, ,la guerra n,oo è p,iù ditta– toTia. Lo Stat,o moderno non si roves,cia più co,n, la guerra; con. il e.res-cere c-ontinuo delle- sue funzioni ha creato ,l'irn·teir,esse .alla suia oonservaz·i.one, in u,n oerchio sempre più ampi-0 di ,cittadini-, che, puir a-bborl'endo dalla guerra, so'!lo tratti a difenderlo fino agli estrem,i, quali e quan,ti si,amo gli ag-gl'essori .. Perfino gli - Stati .cosm10,po,Iiti,oome l'Austria e J,a Turchia, divisi internam,e,nte da odi feil'oci di naziona– lità di lingua di i,e,Jigi.one, trova!'lo,no, wna i.nsospe.t– taU: co,esì,on,ei~•terna fra le p,roprie f.o,rz,e,che ha per– messo Jo,ro di resistere firnqu.i. No,! Noi La guerra non è più dittato,riia, ognuno lo ri,co,n,os,c,e,ràqu.aindo si,a caduta la grande illusione a cui Norma,n, Angeil ha dedi-0ato i.J suo libro famoso-. No,i r•estiamo immu– tabiH. E la guerra, co,me n,o,n rovescia gli Stati, pur creia,n<lo, sotto la, comune necessità, che f,a, ri,pu<lia,re l'indiv,idualis,mo impotente, forme di vita sociale' ed eÒonomi,c,a di anticipazione coHeUivis,ta, non ab,olisoo il regime capitalistico, ma lo esasipeTa, iaocumul_imd_o ad un p,otlo einormi ri-oohe,zz,e e ia.JI' a,Jtro, ern,olI"!Il~ mi– serie. Chi no,] vede è ,c,i,eco. E oos,ì, sotto alla con– cordia, e compl,e,mentarmente, ,nelle s,ue f,orme ele– mentari inso,pprimibili, sorvive la lotta delle cl•a,ssi. ibJietecàGino Bianco Ess.a .e,romp,e a,nche, col v,o.slro rispetto, nel gran-de– movimento u,ltimo de.Jle p•oviere,tessi,trici deWAlto Mi– lanese- e della pll'•Ovinc·ia <li.Novara, rispondente anche ad UIIl senso etiioo di maggiore giusti.zia n,ella spa.rti– zì,one dei pI"ofitti stra,o,rdi,narì per J.e•forniture del-\a. gue,rra. Muore il socialismo? - I giganti ed il nano. Co,n, tutto, ciò, mentre vigono, nelle co,s,e pro.fonde,. e aumentano- s,e,mpre, J.e ragi,oni dei! s,o,c,i,alis,mo,molti pensano che il s·ocia,Jismo è morto i,n quanto sono, morte od ha1J11!l,o, tr.adito akune, ·org.a,n-izzazioni p,oLi– ti,che de·! .s-o,cia,Iismo. Questo sarebbe, come dire che- J,a religione catto– Lica è distrutta,, p:er~hè la b-ieca violenza ale.rrna:n,na o la rabbia austriaca hanno selvaggiamente di,strutto aJ,cune, i,ns,i,gn,icattedrali. (Commenti- /nterruzioni)- II vero è ohe ne1lla-guerra il s·ocialismo, C'l'itico ti"ov.a a'icune capi.tali oonferme dei .suoi postu,J,ati. (Com– menti - Interruzioni). P,e,nsate. In fondo, non s-i ac– cordano tutti, nie,\ri-tr,ovare tra le cause profonde, o,ri– gjna,rie •di queista guerra, che, protrae dia s, edi.CÌ' mesi la .SUiaòpieira di, distruz-ione, quel· terl"i>bile antagoni– smo tra .J'imp,eir-iali,smotedes,c,o, e l'imp,e,ri.alismo i,n– gJ.e,se; che, per usare il linguaggio d,el nazi,o,n,a,Jismo o,ggi di m-odiai,me-ttev-a,di fro,n.te la· g-erma:nii,caeco,n,o– miia -deùla ,domiin.a,zione de,Ua m,a,teri,a e lJa brita,rnn,ica economia del.Ja domì,nazion,e dello spazio? Or l:>en,e,che cos.a s,u,ooe,d,e?Eooo ohe, dop•o ohe le due g,rom:li, rivali si ,s,on.o stmzioate ed hanno coperto i-I mondo di 11.ltti e di rovirne, già s-i vede, -la imma– nente, giustizia d,e,ll,e,cose strappa-re a·II'u,na e all'al– -tTa il p•r-emio,della• vittoria, e un, trion.fato,re dei triOIIl– fatori già s,i des,igna: il capi.talismo iamenicano. È co– me, ne,J.1,a ,c;J: as.si, ca iConce:iione d-i Riccardo, Wagmer: i gi,ganiti si sono distrutti, ma l'o•rro d,e,J Reno· se J.o è · portato, via i.I nam.o·.E,ooo,l'Arri,erica, che· ci dà già le materi,e p,rime, J,e ma cchi.ne-•uten•sili, i manufatti e, oi impr,e,sta ,a,n,c,h,e, i milia.rdi pe·r c,omp,erarli, tr.a b-rev•eci poirterà via tutte J.e bra,ocia superstiti dailla guerra; in propor~i,one, della penuria dei capitali, e d,e,J ri– ohi:a.ruo d,eJ.Ia mano d'opera sa,r,a,n,no abbaindOIIlati i oampi e le officine, per LSell"vire il Moloch neutralisti,co tra•nsocean,i,co. Vittoiriosa quindi de,J 1 Ia ,grande g,uerra sarà a,n.cora I.a ae,cumulazi-one capita.Jistica e, diietro di essa, ter– mine, i,n,s,eparabile di .negazione, e di superamento,, vi'Il– oerà il social,ismo,. (Mormorii' - Interruzioni). Voci. Al1ora CJhe,volete di p .iù? Sa-Dete,conte!Il'ti! Il Convegno di Zimmerwald e la pace. TREVES. Ma io mi debbo ria.s,sumete CO'IlUlfl'altra p.a,ro,Ja: con fa pa-i"ola d•i una spe-ra,nz,a più pros,si,m,a,, che mili0111•i d•i uorni,ni sommessamente ripeto1no in E-uro,pa e- nel mondo: la paioo. Non oe,rto la _pace· ge,r– ma,ni,ca, ,e ,neppui"e u,n,a pac,e che sia solta,nto il logo– raimento uIti,m,o d,e,g,l i Sta ti, pe,rohè ta!,e, pa,c,e,sa.reb be il cimit,ero d,e11l'Europa. A Zi,m,merwaad, un pugno di uomini, venuti dia tutti i piaes,i, della guer-ra e. della ,neutralità, (eryenti com,e i fo,ndaitori d!j.•una nuo .va Internazio,na,J,e, sopra gl.i er– ro,ri ,e, i trad'imenti del p.assato, pensando alle popoa !azioni come il Belgi,o, Ja PoJ.oinia., J,a S-erbia-, mirnac– ci.ate di serv•ire il g,iuooo deilla p,ol-iti•ca-d;ei com,pe,nsi, ha de.finito urna p,ace, se,nz,a an,nes·siorni, che co•nd.wnna anche l'idea di un.a violazione• d,ei diritti e, della libertà

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