Critica Sociale - XXV - n. 24 - 16-31 dicembre 1915

382 CRITICA SOCIALE dei popoli, r,i,conoscendos•i ,a.i popo.Ji il diritto d'i dis– porre di se medesimi. ln quel miani.festo è miag,nifka la partico.Jare diohia– r.aziome oomu,ne d,ei socialisti franoesi e te<le,s.chi. Udile un bT.ano solo: « Go,n tutta I.a nostro eme-x,gia noi riprnviamo la vi,ol.azion.Pdella neutralità belga, solennemente garantita daHe con.venzi-oni interniazio– nali, am.messa da tutti gli Stati belli,geoonb, Noi do– mand,i,amo, e no,n ces,se,1,emo,di doma,nd,are, ohe iJ. B,elgio siia 1,estitui·to in tutta I.a sua integrità e in tutta la s-ua indipe,nd,enza ... , >>. (Commenti), Voci. Ft1or·i i nomi. TREVES ..... « Noi prendiamo ,I'imp,egno- di operare insta:ncabilmente ·nei ,nostri rispettivi paesi, affinohè il. movime111toper la pa,ce diventi così forte da im– po-rsi· .ai nostri G-0verni ottenend,o •la oess.azi,one della -carne,ficina ». Queste parole di sociialisti di Francia ,e di Ger– mani·a ....., (Commenti animati). Voci. Fuori i nomi. CAROTI. I socialisti rivo,luzio,nari di Germ,a,n,k1., (Rumori vivissimi). TREVES .... -che .a tah.m;0 di voi debbono s,en.ti.r,edi « perduelli,o·p,e », wn dì la storia le coUocherà ka i r.ico11di sacri, come 1a glo,riosa protesta di AugU1Sto B,ebel e· d'Ì G,ughelmo Li,ebkneoht ,a,l Reichstag Led.esco contro l'amnessione de!il'Alsazia e della Lore•11.aal,la Germania. Per il domani e per la vita. Signo.ri, io ho H ca.raggi.o, di questa .affermazi-0,ne: l'umanità aspira alla pace, p,e.l'chè aspira iaJ.lavita. Lu so, lo so, è v,e,nuto in voga un nuo,vo si•nistro misti,C'ismo, che to,rna ,a, mal,edire la. vita ,e il benessere, e ad esaltare l,e,soff.e,r,enz,ee, ,la mo·rte oome Ullla n,e– oessa,ria espiazi-o,ne. Anche voi, on. Orland·O·, che pul'e irradi.ate ta,nto ?pirito di umanesimo into,mo a voi, si,ete stato a PiaJ.e,rmo · n ,siatcrificare a codesfa v,oga.... OBLANDO V. E., Ministro di grazia e giustizia e culli. No·, no! TREVES .... e, per sacrificarvi peggio,, avete con– trapposto 1a santità del misticismo, della gue,rra al volgal'e materialismo del,l,e nos,tl'e pia,s,sate lotte di partito e di classie. ORLANDO V. E. È un'altra ,cosa! TREVES. Ed .arnzi qoosi ne!La gu.er,ra avete ,imtr,av– veduto, coone .anche testè l'O'n. S.ailvator,e,Orland-0, una· tr.asoen>de,nte es,piazi,one, una purificazione, di ·queHe lotte meschine. Ma espiiazion,e· di ohe? Del poec– cato di queste ,p.o,vere,pJ,ebi.calpestate·, martori.a;te,, l'ee di av,er oel'c.ato p,e,r via deg,li ordin,ameflti un po,oo,p,iù di pane •e d~ giwslizia? (Commenti). M.a se fino· a i,eri ,cia,scwno di· noi qui si è gloriato deLla p,a,rte,,ohe ha .avuto, e, d-i quella .che •non ha avuto, per elevare le condizioni materi,ali e morali d•e.Hep,liebi! ORLANDO V. E. Il. materiali,smo, no1I1ri:gu,amd,a solo le pl,ebi; WJ.zi, quel mat e,rial ismo, ,a, cui aooen– navo, non, ,riguaroava tanto ; J.ep, J.ebi! TREVES. Pensate se a queHe meschine lotte per il salario, J'istruzione, l'i.giien,e,·Ja misura del lav,o,ro delle, don,ne e, d~i f.anciuUi, ,non debbia a1I1ohel'lbailia di aver creato e f.ortificat-0 un p,opol,o, il quale, amohe in cam,p,o, dà taJ.e,esempi,o d,i sè! Signori·, ohe, c'osa volete rì,n111egiare·, di che cosa J;>entirvi? Del!,a liemta -e f.a<t.i,co1S1a ,aisoesia .p,opo.Jare? M.a aHora, che d,obbi1attn,o 1 BibliotecaGino Bianco pensare noi di tali ,senbime, n.ti ? Di ohe, reazione sono forieri? A quali impos,sibili ,ritorni preludono o asp,i– rano? Bada!Je; se la guerr,a fosse sacra come esp,i,a– zione del p,e,cciatodella TibeJ.lion,e.e dell,a, aS-Oe111sione umana, che concetto.... (Oh! ohi). Voci. Ma chi l'ha d•etto? TREVE-8 ..... che concetto dobbiamo farci de'1•do– v,e.l'e•, che violipensate ,e,ss,e·re, il v,o.:; t.ro · v ,erso, .l•epl,e<bi, domani, d,opo la gue,rra,? P,ensate,ci! Perohè, non, illu– detevi, domani, dopo, J.a guerra, dopo ianto dolol'e. ,e tanta mo,rte, la vita riv,éndkherà tutti i su-0,idi,r,itbi. Il proletari.alo vo·rrà vivere, vive.l"e,ed in questa asp·i– razi-0,rw riprenderà, più fiera che mai, lia sua loti.a per tutto ·i,l ret;aggio di libertà e di giustizia, di cui la conquista è .Ja,su.aragione, di essere neliLavita, nella storia, p1er il socialismo. (Vive approvazioni -,- Ap– p.fausi all'Estrema Sinistra-· Commenti - Molte con– gratulazioni). La par.o-la cli Treves av,eva mirabi1menbe teso l',or– clito; e ac quisiiv.a ampia foanchigia, ai coU.egh:i, per ogni p.iù lib.ero ricamo su cia_sCl\.lno'. cle_i «. motivi ». cl_a lui accennati. Nelle due cl1s,cuss.10ni mte,grantis1, Comunicazioni e Esercizio provvisori o, La Camera ascoltò cos.ì.- 1•omata e compli-ce - e.on attenzione, non concessa mai agli oratori clel!,a M.a·sgior~,nq,a? ossia.... cli s,e stessa -- le roventi reqms1tor1e cli Mazzoni ,e Turati su la po,lit.ica interna; quella, ma-, gistral,e, cli Modigliani su la finanz.a di guerra _e ~i dassc; ,e i clis,co,rsi complementari, e pur notevoli, di Soglia, Brunelli, Dugoni, Sichel, Casalini. Non vi fu che una opposizione - confessò Salan4r~ al Senato - : 1a nostra; nessuna controoppos1z10ne - fuorchè nella trista commedia finale del triplice voto. Ma lo spaz.io non ci consente, oggi, piiù di que,.;to arido elenieo .... La c. s. PIETRO CHIESA. Come si va presto in cotesto partito cc giovane»! Un altro ci ha lasciato. E, per tanti. versi, il migliore: Pie– tro Chiesa. Sì! àl migliore! Non è piaggeria di epitaffio. Di questa classe, che deve essere l'autrice della p·ro– pria emancipazione, Pietro Chiesa era ii simbolo, era l'esempio. Gli ·altri, o venivano dalla classe nemica o abbandonavano, salendo, la classe propria. Pietro Chiesa, correndo la fortuna della P'iù mera– vigliosa carriera politica, nella sua classe è stato fino all'ultimo, tanto che ne morì, se è vero che questo d,e,putato è morto di una complicazione de'/la ma.fatlia più professionalmente proletaria, il s,aturniSIIIl,o,. Il che è una cosa essenzialmente diversa da quella che ordinariamente si esprime quando, parlando di per– sona venuta su dal nulla, si osserva che restò fedele ai. suoi principi e non rinnegò gli umili, i compagni della giovinezza, ecc. Pietro Chiesa, deputato, mem– bro del Consiglio superiore del Lavoro, vice-presi– dente del Consorzio portuario di Genova, ecc., ecc., restò « classe proletaria» in tu>tte queste funzioni, e non solo nel tratto, nel costume, nelle amicizie. Per– ciò l'amammo. Perciò gli fummo sempre grati, socia– listicamente grati. Perciò la sua morte· ci costerna e ci lascia un vuoto intorno, che stavolta possiamo dire, con la frase fatta, i,n,colmahi-le, per dire un fatto, una verità che la frase fatta non suole più dire. Dove, dove

RkJQdWJsaXNoZXIy