Critica Sociale - Anno XXV - n. 12 - 16-30 giugno 1915

178 CRITICA SOCIALE iddio! E non è questo il più vero propter vivere vitae perdere cai~ssa_m? . . . . Siamo qu111d1 autor1zz,at1 ad ~ss.ertre che la np_ulsa · categorica opposta dall Ava~t1! alla JX?posta _d1 un organismo nuovo f.att.o per il tempo dei poteri s_tra: ordinari ciel Governo, si fonda non tanto su mg10111 di sostanza - come s-embrerebbe a chi leggesse su– perficialmente l'articolo dell'Avanti! - quanto su rao-ioni cli forma, cli autorità, cli frazione. così e cofue, p'Ìù schiettamente, ci fu detto in fa~cia da amici e da .avversari della nostra tendenza, c10è che la nostra idea poteva avere l'apparenza di esauto– rare la Direzione del Partito. In fallo, è l'attuale Direzione in condizione c., difendere il «suo>> programma, dall'ordine chiuso dei « suoi >>baluardi cli frazione, senza contamina– zione cli transigenz.a? Per rispondere cli sì, cioè per respingere il blocco di Partito e mant,enere, come Salanclra, tutto il Governo nelle mani del Ministero conservatore (o Barzilai, o Bisso lati, quanto è sem– pre lungi dal becco l'erba del Ministero di c_oncen– trazione nazionale!. ... Ciò è buono per l'Inghilterra, dove al pote,re erano i liberali .... ), per mantenere, cioè, tutto il potere nella fr.azionie cap-eggiata da Laz– zari e Vella, da Zerbini e Barheris bisogna farsi delle strane illusioni sulle condizioni cli vita del Par- tito e dei suoi mezzi d'azione. Rifugiarsi nella propaganda dei massimi principii e della critica teorica.... Ecc.ellent,e proposito: ma come esplicare questa «propaganda))? Coi comizi, con le riunioni pubbliche? Con .... l'Avanti!?... Cre– desi di vincere i rigori dell'autorità e della censura dissertando in .astratto? ... Intanto l'rwanti! è colpito nel modo che sappiamo. La sua circolazione, mal– grado ogni suo ossequio alla pat,erna censura, è im– pedita, non si sa in virtù di quale legge nè per co– mando,_cli quale autorità, in tutte le zone di guerra. Se le cose continuano così, non andrà lungo tempo che l'Avanti!, con le vendite dimezzate e le spese .c-re·– scenti, dovrà considerarsi come soppresso. Ma non basta. Certa cosa è eh.e in tempo di guerra si ri– chiede la concordia di tutti i partiti, di tutte le classi, ineluttabilmente, Noi l'abbiamo riconosoiuto soempre, e eia ciò abbiamo richiamato .alcune ragioni a so– stegno del nostro atteggiamento nelle discussioni che precedettero lo scoppio della guerra di Italia, .... Se– nonchè, è oerto del pari che la concordia di tutti i partiti, di tutte le cLass.i, è singolarmente favore– vole al Partito ed alla classe che è .al potere .... Ora è una scoverta di .. ,. Montesquieu che quiconque a du porwoir tend à en abuser se, ben inteso, non trova alcun intoppo. La censura è un'istituzione sa– crosanta in tempo cli guerra·: ma i censori non sono che profani, fatti cli carne e cli ossa, Se il censore trova, per esempio, un feroce attacco dell'Idea Na– zionale contro i socialisti, magari contro i lib'.erali sospetti dii congiure contro il Governo, lo lascia passare, perchè quell'attacco gli sembra risponda .alla s~essa giustizi.a, e, per lo stesso motivo, sopprime cli netto ],a risposta cieli' Avanti!, che gli s-embr.a in-· giustissima, Così gli ainiici della « Bonomelli )), se vogliono, scapricciarsi sul conto della concorrente, l'« Umanitaria)), hanno franchigia libera; all'« Uma– nitaria>> conviene mandar giù e stare zitta. Il Cor– riere della Sera,· che finalmente può vedere questa Italia corrotta dal giolittismo rinnovarsi nei sani principii d'ordine, esalta ogni tanto la necessità u1 cotesta disciplina .. Questa si impone a tutti, e spe– cialmente agli enti locali socialisti, i cui bilanci so– g_liono .attcilder~ con r.assegnata p.azienza l'approva– zione clall'.autor1tà superiore, la .quale h.a l'aria di trattenere dei pegni. Anche, si vedono vecchie rilas– sate procedure penaLi contro ignoti ravvivarsi im– provvisamente .... Un buon esempio è quello che re– cano i giorn.ali. Circa un anno fa a Cerignola, col- BibliotecaGino Bianco legio politico dell'on. l\1aury, amico intimo dell'-0no– revole Presidente ciel Consiglio, durante un c,omiz-io eiettorale scoppiò, in piazza, sotto il banco degli oratori, una bomba .... In causa di ciò vennero m questi giorni spiccati parecchi manda-t.i di cattura contro il Sindaco e numerosi .altri maggiol'enti so– cialisti, consiglieri ciel Comune e della Provincia. Non è questione di lotta di classe. 1:: questione che la Legge deve sempr,e essere rigorosamente .appli– cata, e tanto più in cir,cost.anze come quelle in cui viviamo, le quali nessuno può pensare siano si.ate create .apposta perchè un P.art.ito, una classe che è in grado di farlo, se ne abusi pe-r opprimere e ois– perdere un altro Partito, un'altra cl.asse. Ma .appunto queste circostanze esigono un.a spe- . cialissima virtù di adattamento. Ricordate l.a defini– zione che Spencer diede della vita? un .adat.tamento dell'organismo .alle circostanze esterne .... Ess-ere o non es-sere. Cupio dissolvi, -Oppure.... Primum, vi– vere! Invano l'Avanti! si ribella : « Non transigere mai - egli dice - non per saboter la guerra, ma per non essere sabotati. Ab– bandonare il praticismo, per conservare integro e puro il socialismo per le immane.abili e non lontane rivendicazioni, anche .a costo di ogni sacrificio>>. Ciò è bello e noi facciamo plauso. Ma ciò non definisce : Definire bisogna. È << pra.ticis-mo )) quello cl,ei nostri grandi Comuni, oppure no? Bisogna re– starvi e insistere, o, è meglio .andarsene, abbandonan– do ogni cosa? È chiaro che per tr-ov.are la via d'uscita non c'è che da lasciare la vi.a che hanno intrapreso. In una assemblea di eletti del Partito, do,ve le ten– denze dell'Avanti! erano vigorosamente rappresen– tate, la discussione finì quando mettemmo la que– stione nei termini anzidetti. Nessuno trovò più so– cialista il commissario regio che il s:indaco C.aldara. Un amico ci scrive da Torino: « Qui siamo tutti « so-tto processq per la dichiarazione Cas.alini (un.a « pagina meravigliosa per dignità e per forza) .... « la nostra Commissione esecutiva, fedele interprete « dello spirito di disciplina verso la, Direzione, h.a « chiesto o· sta per chi.edere a questa di pronunziarsi· « sulla nostra permanenza nei Comitati d:i prepara– « zi-0ne.... fo ti posso assicurare che, specialmenle « qui, a Torino, il còmpito nostro è forse maggiore « di quello che svolgete voi in Milano dove .avete « il potere, appunto perchè qui .abbiamo, una bor– « ghesia più tarda e meno fattiva. Qui noi, c-ome « controllo e propulsori possi.am 'o fare molto, .anzi « ti posso dire che dobbiamo, fare molto e me ne « acc,o,rgo. .. . Sanebbe una liberazione il non far « nulla, m.a getteremmo la mass.a in mano degli av– « vetsari, -che'sfrutterebbero il momento, ecc., ecc.)). Ebbene, che farà, interpellata, la Direzion,e? Cor– rerà, logicamente, in omaggio .ai suoi puri prin– cipii, il pericolo .anche di ribellioni .aperte, sem– pr-e dannose, imponendo .ai compagni di ritirarsi dai Comitati borghesi di prepa,razione, oppure, intuen– do l'alta opportunità vera.mente socialista di non stac– carsi mai dalle masse nelle grandi ore che richie– dono aiuto, fraternità, consolazione, lascierà ca– scare il suo placet? In un'ip-otesi e nell'altra, che immensa responsabilità sarà la sua - di fronte .ai principii posti, di fronte .alle conseguenze possibili! E non è chiaro che, se non fosse di quel ·.partito preso che anima qualunque autorità, si.a pure un.a .autorità per la sovversione dell'autorità, sarebbe la stessa Direzione del Partito ad augurare con sim– patia e con fiducia, in questo fatale periodo di transizione e cli confusione in cui st.a ebolliendo un nuovo periodo di storia per il mondo, che si costitui~ca un blocco · del Partito, il fascio delle buone volontà, il · quale, al disopra dei rigidi preconcetti di frazi-one - sollevando la Direzione da quelle responsabilità che sono insostenibili dalle

RkJQdWJsaXNoZXIy