Critica sociale - Anno XXV - n. 6 - 16-31 marzo 1915

CRITICA SOCIALE 89 delle potenze e pel quale i finanzieri si mostrino di– sposti ad allargare i co,rcloni delle bo·rse. C9n lo ca.Jma ,e la tranq,u,i,lli,tà- ·sian pur,e l'elativ,c - di oui p-otrà gode,re il p,ae-se,con Yuan e con l'aiuto pecuniario che la bo•rghesi,a cinese po:brà ave,J:'edai banchieri esteri, si svilupperà a,bbastanza ro,p'Ìdamente in Ciuia wn mod-erno regime di produzi,Òne cap,itali– stioe.a,e, con esso, correlativamente, il p,roleta,ri.ato. Supposto anche che si avverasse quello• che va,nno cli.oondo i r,ihelli cinesi, che Yuan, cioè, un bel giorno si dichi,u.i re, la Cina cimai_si tr,o,va in un peri0do ·allatto dive.l'So da quello in cui si trovava sotto lo di– nastia dei Manciù. In ques,ti tre ultimi amni, tutte l,e grandi potenze hanno aoqu1stato dei diritti sop,ra di essa ed hanno esteso La ·loro influenza su gran porte del ter'ritorio delJia r-epu,bb.J,ica.Yuan ha chie.sto e chiede l'a:i,uto delloe·potenze. E queste non s1 son fotte pregare. Ora, con l'affiusso cl.i capi.tali esotici in Cina, ce>n lo svilùpp·o · deHe relàzioni commercia•li delle varie potenze 'con· 1a· giovane r-epubblioo,''si 'è creaita· ,utù\.'' situazione nuova, pe,r lia qu,a,l,ela Cina è co&tl'etta ~d aprir sempre p,iù i s.uoi po•l'ti, i suoj meTcati, le S'U•e miniere, al commercio e ,all'industria forestie,ra. È curioso- intanto l'osservar-e come anche le n.azi{lni che si di-cono "favorevoli al così d•etto sistema della Porta ilpe,rta, in Cina' diventino imp,erialis,t,~e p,re.ten– d•ano di eseroita,r,e un c0111trolloassoluto· su questa o quella parte di territorio!... · L'Inghilite-r:ro, poche settimane f,a, firmava un con– trattç> con i,l.IIllÌnistro dtilLe èomunfoazion.i. cinese, con il qua,l,e essa si assicurava il diritto di costruire l,a ferrovia Nanking-P,insiang, e altri_ tronchi s,ewnda,ri, per un tracciait.o·totale di c.irca mille chilome.tri.' Co11 La1e contratto gli inglesi si oassicu,raro·no il controHo sop,ra le p,iù imrpsortanti ferrovie che p-ercorrono il lTi.angolo Canton, Hankow, Shanghai. E non bast.a. Una sezi,one de!J.a Shanghai-Ni,ngp,o Railway, sulla quale i .gj,apponesi avevano acquisila,to, durante la rivoluzione, di,ritto d'i,poteca, venne svinco– lata da capitalisti imglesi. D'altra parte anche la F,r,a,ncia h,a potll!to stipulare eccellenti affari .con la repu,b,blica, tanito da destare la gelosia degli inglesi. II corrispon<lem,te da Pechino d,el Times si dichia,ra allarmato dell'attività francese in Cina. Di fatti, l:a Banque lndustrielle stipulava, p,ochi mesi or sono, ll!Il acco,rdo, medi.aJllte il. quial.e la Banc!l}a •cç.or ,daN.a.Jlµ_C,in,a. un p,r~stjto, <l'i.pentoci,n– qoonta milioni di franchi, affinchè la •l'epubblica ci– nese ,potes,s,ecostruire il p0'I'to di Pukao e fa.re a P,e~ chioo ·i,mpianit.idi 1uoe -el~trica e le coridutfo,re pe,r l'acqua. M,a l.a. Banca chi•e&.e- e ottenne - che_·il prestito (il ·qua1e vienne emesso, al 94 1/4) fosse a.ss, icu– rato non solo sopra i lavori sbessi da e,seguirsi e i profitti che da essi si sarebbero ricavati, rria anc:he sopra le -enLraite prodotte dall'impOO'tazione dei vini . in twtt.a la Cjna ,e p,eTfin.osopra, 1-e future tasse muni– cipali di Pecµino. Non si p,uò dire che i banchi,eri abbiano acwrdait.o H prestito ad occhi chiusi ... QneiLla 5'tessa Banca .aveva pooo prima imprestato alla Ci,n,a albri cento mtlioni di foonchi, rimbo-rsabili in quarant'anni, pe,r la costruzione de-Haf,e,rirov,ia Yam– chow-Yurnnanfu-Chanching, che ha un percorso ap– p,rossimativo di mHle, mi,glia. Di guisa ohe J,aFranc.ia-,· anche per altri pTeceden.ti ,accordi conchiusi con la Ctna nel 1911 e che riguardano le due fe,rro,vie di ibliotecaG·inoBianco Hukuaug e ,Hankow-Chengtu, la Francia, dico, sta p,er ave,re sul bewito•r,io d•ella repuhbHic,a due sue ferro,vi,c importantissime - giac,chè è chi,aro ·eh-e,fino a quando I.a ·11epwbblicaci,nese non avrà soddisfatto i suoi de– biti, JoeJ.ine,ecostrUJil,erima,ngo,no·di p,roprie-tà d•ei Cl'e– d,ilto•riche l,e co,struii:ono - le quali pass,ano, entt•,am– he·, per Chunki1ng, una dell,e p,iù impo,rtanti città deUa Cina, ,e finiscono a Cheingitu, capitale deHa pi.il ricca pr.o,vincia d,ella repubbNca. S·è lo Francj,a e l'Inghilterra agisco,no, anche il Giap– pone non dol!'me .... Il Go,verno cine-s,e sembra add,irittura sbalo,rdito d,aHe svariate, inces·santi riohies,te I di con-0essioni còn .cui l,e va,ri,e poten1;e ·10 torturano. Esso tenta di resi– sbel'e, di far la vooe grossa, ma a,JI,afine è quasi s,em– p-i,e costi,etto a ceder.e. Dinanzi all,a forza .... con quel · che seg,ue. Il Giappon,e tiene costantemente qualche sua na,v-e da g,uerra nelle ,acque cinesi e, allorchè le conces- •si:oni ·chieste,indugiano ad ess,er aocordate, oer-ti gior– ''nhli ·- che evidentemente hanno, fatto la 'Conoscenza con i slissiclii del Gov,emo giapp,ones,e - narrano• di mi,s·te,ri,osimcwimeinti di queHe navi ... In C.imavi sono oggi:dì, oltre oen,tomila giappo,nesi, quasi burttiimpiegati in ditte commerciali, e, il ca,pital•· g·iapponese i,n Cina supera i trenta milioni di Yen. , Il Giappone 'sta or.a facendo, dei -pass,i per oUenei,c impou·ta,nti concessi,cmi ferrovi•ari•e e di minie,r,e, e, s1 assi,cura .che cerchi di' metter le. mani anche riel corn– rrÌ•e•rci,o de,Ua sefa cinese, apl'e<ndo in Canton. de<ifìlato·i provvisti di ma,e,stranza giapponese. Es.so tenta inoltl'c di assic:u.ra, rsi il conii.rollo della Comp.Ùgnia di Navi– g,azione dei mercanti dnesi, e questo suo propos,ito se:mbra che con tutta probabilità sia destinato ad ap– p.roclare, perchè trova conforto neUe sollecitazioni d1e,gliaz:io1J1isti stessi de.Ha Compagnia, i quali, quoam– tuonque si•ano tutti dei cinesi, pu,11e, s.i N ~puterebbe.ro più tranqwilli trovandosi - iITT que-sto pe·riodo agi.tata d,e,lla gi,o·vane repubblica. - sotto la protezione giap– ponese. Il .patriottismo dei capitali-sti è s,emproe lo stesso, i,d,entico, in tutti i pa,esJ del mondo. P,e,rfìno in Cina. Spavaldo a chi.acohiere; timido, anzi, viJ.e, O, fatti. S·e il con<bro.JIIO d,ella Com,p,a,gmia sopradde-tta - che è una deUe più impo1.,taJUti <le-IlaCina, beITT p,rovvi,sta di p•i·ro,scafi e, fornita di aippo,siti magazz,ini in tutte J.e pTincipali città mari.ttime d,e,));a ,reipubhlica - pos- ' sasse -!'ealmente al Gi,a:ppone, q ,ues.to ,av.i:e:bb:e n,eIle s-ue. rrÌani il controllo di buona• par.te ,.del commercio ci- ·nes·e. . ·Racconl.ar,e e documentar-e minutamente · tutLe le pressiooi che vanno es,erci~ando sul Gov•emo centrale di P •echi.no le va1ri,epo<be,nz,e, per otbene,re il moaggior numero di p,rivil.e,gi.,sarebb.e oosa troppo lunga,. Dal poco che ho detto è p,erò facile comp,r•endere che la sto,ria attuale della Cina è una, storia comp,letam.enfo ll dan,a,rn dei' finanzi,e·ri europei e am.eri·can.i è ,u,na catena che le,ga cotesto paese .(cosi esteso, e desti– muto nel futu(l'o ad u111,a missiio,i.,e ·s:to,rica di p,rimo or– di,ne) alle div,e,rse pote[iz.e, e_ code-sta catena andrà s,em.,pre più cornplicando1Si e serrondo,si. L'epoca dei. mand:arini, doeilJ:a Cino i1solata:,no,n ritornerà più, an– che s,e Yuain cam,b,iasse iil he(l'1,etto repubblicano in una co,rona d,i r,e. BangTcolc (Slam). G. BossoNI.

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