Critica Sociale - XXIV - n. 18 - 16-30 settembre 1914

CRITICASOCIALE 285 stra 8/ttività siano eternamente autonomi, o che il secondo assorba il primo, o che, pur non as– sorbendolo, ne riduca l'azione sotto la sua guida moderatrice. Nel primo caso la guerra - riflesso della dualità del nostro essere.....: sarà eterna. Nel terzo caso essa diverrà sempre più eccezionale (Kant) depurandosi di tutte le forme brutali, dei fini ignobili di spoliazione, e sorgendo solo per sentimento di onore: è la guerra come fu cantata da Omero, e che ispira la poesia, la religione, le arti utili e liberali, il diritto (1). Nell'altro caso il tipo A finirà col plasmare ai modelli della propria libera condotta l'attivita sociale, e - deprezzando le qualità proprie di B - si prepara fin d'ora a far trionfare una forma di società che escluda il fatto. della guerra. III. Sintesi dell'eterogeneità sociale in due tipi umani antagonistici : violentie pacifici. La guerra è il sentimento dominante dei tipi B: esso traspare da tutte le parti della loro attività sociale. In società gl'individui nei quali predomi– nano i caratteri di A, occupano in generale - tranne transitoria stazionarietà in altri gradi - il più basso posto della scala nel riparto della ric– chezza. I B sono portati, pel loro carattere, per le ~ loro qualità di bramosia di lucro e quindi di potere, ai più alti strati della piramide sociale. Si tratta, in conclusione, di due classi: dal J.oro antagonismo nasce il bisogno di istituzioni di persistenza che si fondano sulla forza armata, piedestallo dell'azione coattiva dello Stato. Non v'è nessun inconveniente ad. ammettere che fra A e B vi è una differenza di razza, purchè non si cada nella puerilità di dog– matizzare alcuni segni biometrici e antropologici come fattori innati di distinzione (biondi e bruni, dolicocefali e brachicefali, alti e bassi, ecc.). Que– st'antitesi di classe non fa che mutare di forma, da epoca in epoca, come di complessità. La classe B si suddistingue in sottoclassi. Questa suddivisione d.i B, abbracci.a i guerrieri (B 1 ) e gli ausiliari (B 2 ), cioè gli uomini d'arme e gli uomini dell' Intelligenz ( ecclesia– sti, professionisti liberali, burocrazia, ecc.). Il loro comune dominio di classe' è reso più agevole dalla circostanza che il monopolio del reddito, ch'essi si conquistano violentemente nell'epoca in cui gli A sono successivamente schiavi, servi, salariati, li rende padroni esclusivi di tutte le opere del progresso. Durante la lunga epoca di pace internazionale che va dal '73 al 1912 in Europa, i tipi B hanno pro– curato di inventare forme di sport sempre più rischiqse, o eroiche, per dirla col D'Annunzio, per ·tenere deste alla guerra le qualità del coraggio e .Jiella forza muscolare. Le loro idee - nate dalla ,raratteristica loro azione procacciatricè violenta e fraudolenta - essendo quelle della classe domi– nante, di vantano di necessità dominanti ·anche negli ambienti della classe A e fanno singolare contrasto (I) PROUDHON : La u,.,,., .• et la paix. Llvre I, Ch. VI: La u11e,·re clisclplt11e cle l'lm1na11jté. - Per lo svolgimento stesso delle condi– zioni ohe ne sopprimono la causa - la quale, per Proudhon, ò Il pauperiSmo - la guerra ha compiuto la sua missione lnolvllltrlce nel mondo. E;ssa non cessa perciò perchò sia antigiuridica, sorgendo oome forma di giustizia da un affermato diritto della forza, ma perchè -le condizioni delle società ne escludono ormai I !attori di vita, e ne rendono possibile non l'abolizione, ma la trasformazione nelle forme antagonlohe ulteriori ohe caratterizzano Il continuo cammino del progresso. Questo libro del Proudhon, specie la prima parte, è !orse Il maggiormente viziato da qneU'ecoesslvo olasslcl•mo soolastloo ohe pesa sn tutta l'opera dell,1 scrittore francese: cosi egll scioglie carmi all'lclea della guerra ma ne biasima la fe110111e11tilità. 1nostri .A e B si uombattono In Proudhon senza termino di soluzione. Biblioteca.Gino Bianco con il fondo della psiche di A, proclive alle opere della pace. Il tipo A è composto da produttori che trasformano materialmente i beni economici ; il ti po B esercita la spoliazione, un tipo di atti vit,à che consiste nell'impossessarsi con la forza, con la guerra interna ed esterna, dei beni prodotti dagli A. I B, aggruppati attorno ai nuclei di forza organiz– zata, hanno bisogno d'un sistema coattivo, il quale metta in essere un sistema di diritto civile e pub– blico che faccia della proprietà, effetto della con– quista originaria, il perno delle transazioni umane. I titolari individuali della terra conquistata e dei beni capitali ad essa connessi mutano continua– mente (1). Tra gli A sorgono dei B, i quali passano alla classe superiore; fra i B, dopo una linea di degenere(lcenza, si formano gli A, i quali vanno a cascare nelle parti più basse della curva dei red– diti (2). Questa figura resta approssimativamente uni– forme, ma al suo interno la superficie può raffigu– rare delle molecole continuamente in azione: i B tendono a circolare secondo una linea prima ascen– dente e discendente poi; ma deve accadere che la discesa, in via normale, non ecceda la regione su– periore degli A: i B non escono dal circolo della violenza se non degenerando in A. Gli ammiratori dell'onorata povertà degli A sono assai scarsi: ciò accade perchè, come si è notato, anche fra questo tipo di classe, le ideologie di B, che esaltano, sotto nome di eroismo, di coraggio, di sublime, lo sfogo della violenza, fanno assai facile presa (3). I B sono gestori del potere pubblico, appunto perchè deten– tori del reddito, che è una certa somma di forza esercitabile a danno degli A, costretti a lavorare in quantità e in numero proporzionale a questa forza. - Il pubblico potere i B lo esercitano a loro profitto: è il lbro " Comitato di difesa,,. Questa classe nasce dall'assoggettamento d'una parte del– l'umanità: ciò accadde in origine durante le guerre fra tribù, fra clan, ecc. I vincitori organizzano il potere in maniera da allargare il numero dei do– minati: la guerra all'interno consolida, nell'appa– rente automatismo dei contratti di diritto civile, la conquista originaria (proprietà), e non ha bi– sogno di essere combattuta con le armi effettive: basterà la minaccia, cioè la forza potenziale, a far funzionare il "diritto ,, positivo (4), in maniera che (I) Il D'Avenel dimostra che la ricchezza del capitalisti (BJ decade dopo una certa serie di generazioni per la perdita del caratteri propri di- questa classe. Le più colossali fortune sono di recente formazione, e son dovute all'esercizio del nuovi venuti atti alle qua– lità conquistatrici proprie di B. (2) Essa si traccia In modo da Indicare sull'asse perpendicolare I valori del reddito e sulle parallele all'asse orizzontale Il numero del detentori di ogni reddito segnato sull'ordinata. La rorma più ordinariamente ottenuta dall'osservazione statistica ra vedere a colpo d'occhio ohe la maggior parte della popolazione si distribuisce at torno ad un certo reddito (salarlo) che potremmo. dire normale, li quale •soma pochissimo In grandezza, mentre Il restante della po– polazione (i B del nostro ragionamento) si distribuisce attorno ad un reddito che oscilla, In alter.za , molto fortemente, denotando cos l l'insolldarletà e la continua lotta che I B sono costretti a combat– tere. La parte più bassa della figura occupata dagll .A può essere considerata come fuori la regione del • reddito " capitalistico: il salario non è Infatti solo quantitativamente diverso dal reddito del • capitai! " ma è qualitativamente differente. È solo a quest'ultimo che abbiamo riserbato Il nome di •reddito" In senso stretto. (S}Secondo una concezione volgàre, lo Stato sarebbe l'organo della pace. In tal caso la società s'Immagina costituita esclusivamente da Individui del tipo B (Hobbes), I qùati, tranne nella loro etnia, sareb– bero continuamente mossi a tarsi violenza, 1:10 non intervenisse lo Stato a reprimere con la violenza disciplinata I loro Istinti, dlml• nuendo al ml"'"""" le guerre che altrimenti sarebbero lo stato normale della società! (4) Questo diritto positivo trova la sua fonte nell'utilità della classe B dominante (sia essa composta di proprietari di schiavi, di signori feudali, di bolardl, di borghesi, di yankees, di colonizzatori), e non nelle ragioni delh, morale, la quale è volontaria dignità deUo

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