Critica Sociale - XXIV - n. 18 - 16-30 settembre 1914

CRITICA.SOCIALE 283 _c;ata,,e cinicameate -professata,, violazione della neu– ti:ai'i,tà, da -essa -med-esima -g.a:ranti.taal Lus•semburgo ed al Be,1-gi•o, che fu commessa dal,la Germania.. E mal si giustifioava il Cancellierè dell'Impero, Bethmah– Hollweg, d-egenere nipote del grande giuTisw, inv•o– cando, al Reichslag, un preteso stato di neCJessi-tà: neoessità non ha legg,e. P,erchè è wop-po· evidente che non è ohe un mesohino pretesto quello -affaociato da.Jla Ge.rmamùa, che, ·s,enon, -invadeva ,essa i,J Bel,gi,o, l'avir-eb– be inv,aso, la Francia. Il vero è - od almerno p.ar che si,a - ohe 1a Germania voleva cog.tiere lo. Francia alle sp.all,e, ~witamd,ole p,osse-nitif.orti,ficazioni franoesi, ed apri,rsi, oosì, facilme.nte la via su P.a.rig,i. E, forse, chissà, un'altra, pi.ù audaoe ambizione coltivava e col– tiva ,la GBrrruaniia,nel caso, che s-i è v,erificato, di una disp,èrata difesa· del Be,lgio, quella di p-o-rtargli via, 1:,enon un pezz·o, di w,r.riito•r'ÌO• dell,a, madrepatria, al– meno UJn p,ezzo di colonie. li Congo belga fa gola, for&e, .a Gugli,elmio II! Nè vale·, ia gi,uistiifica-re-la antigiuiri,dicità del pr,oce– d,eve g-ermamico,, l'altra violazione dei! diritto interna– zionale, ohe è stata co mines.sa, a quiel che p,are, nel Belgio: il fatto, oùoè, che alla mi•schia abbia ,pveso parte .!Ja p,op,olazi,OilJe •bol'ghes,e, onde il duello non· si è rù-s.Lret·bo, f.r.a belligeranti. Ma, Sie pur,e questa è una viio,!Jazi,o;ne delle. norme del diritto in,tern<J,zionale, non v'è uo,mo,, io cred·o, ohe non -la giudichi in manie-ra ben diversa da ,quella commessa dalla Germ·a-ni.a - -perchè ques-t'ultima, .dire i,l buon senso p·opolare, è -una v-era aggx,essione contro ,un p,acifico paese, men- tTe ,i belgi, solda.pi o no, che combattevano contro i t~,eseihi, p-ug.nava,1110,, in sosbanza, pro aris et focis. V.ero, che anche que,s-ta sieconda vi-olavion,e è somma– mente perioolosa, per ta estensione che potreb-be far prendere· ad o,gni conflitto armato. Ma non sii avvebbe qui v,eiramente q,uello swto di necessità, che il Beth-– man-Hollweg male ,a proposito invocava per coone– s.tar-e,f'inva.sio,nie del Belg,io-? Qu,al,e·d,e·Lledue violazioni, infatti, è maggiormente ri,pugnante alla cosdenza - fonte non meno d,el di– ritto ohe d-ell'etica,? No·n v'ha dubbio: la p•rima, l'in– giU1&ti-ficataaggres&ion•e de,1 Belgi·o. M,entre i,nveoe, p-wr comprendendo le ter-.ribili conseguenze iaUe quali s,i an,d,rebhe incont•ro ammettendo la legittimi.là di nzi·oni gueir-resohe, commes,s,e anche da non bel,lige– r.amltii e deplorando il sangue sp,a,r:s,od:a,gli-ste&S-isol– d,a,ti,iny.~sor:i, i·ncionsapevoli strumenti di altrui mire, atta:corulli,quando men-0 se l'iaspeitiav8.Jli0,dai cittadini delle oittà, e villaggti corrquistati, siamo p,ropelllsi a consideTa.re con una grande indwlg,en:ca gli atti - di 1-eigittima d-ifow? -- .compiuti da-gli s-tes-s•inon -belli- ,, g,erainti dei paesi vi,olaibi,e colllqui,sbaiti, i quali tutti pugnarv8Jlll0per difendere il lolJ:'lo fooo1alJ:'le. S:i d,is-pUJtad:agli internazion-al-i.sti se la g.ueNa sia o- non si.a ,u,n istituto gi,uridico. Molti p,ropendono a riJtiene.re la gue,rra- come -un. fatto, che non può rien– trare nell'ordine gi:uridico, iallllzi-wn.a v-iiolenta sospen– sio1111e di questo. Ma, pur se:nz-a farnetioore intorno ad un d!irittìo natu,role, se i1l diritto è una guisa de'1lo s•pirito, se., cioè, è un punto d·i vi.sta s o.tto il quale può es,s,e,re oo,ns.i,deraia qualsiasi azione, mi.un dubbio che anche la guer-ra può, e deve, esse:r,e corn,iderata d'8Jl<l,i.ritto, ,e, quindi, a n-0.rma del diritto vigente in un de.tel'minato momento e p,resso de.terminati po– •poli, ,esser.e qualificata, seoondo la distinzione sp-eci– ficam,e,rnteg,iTuridica, oome un'azione (o una serie di azùoni) Leci:te,op,puTe illecite. Anche &enon vi sia pos– sibiJ.i1tà di san:z.iooè, p·ropriamenie giuridioo contro ibl;ioteca-Gino Bianco uoo i.llicei,tà di tal genere, non v'ha dubbi.o che, a no:rma del diritto internazionale, secondo cioè le nor– me vigenti in un determinato momento nella sooi,età in,tern 1a:cion_al,edegli Stati, alcune azioni &i possono, ed altre non si. possono compiere. Qui si par-la - si intende - di possi1bil-ità idea.le, non fisica: anche i reati materi'almente, fisiciamente si possono comipi,er,e, ma, ciò nulla togli,e alla loro illioeità, ci,oè alla loro ideal,e, gi.u,ridica possilbilità; Orbene, per quanto i,nfoirme sia anoora, disgrazia– tam,e,nte, -i,lconcetto, e malfermo il s,enbimento della soci,e,tà inte,r,nazionaJ.e, ni.un dubbi,o che, a termini dellie c<msuetuclJi,nivi,genlri e dei trattati solenn,e,mente soombiati fra gJi Stati. oivili,, vi so-no oerte azioni, che i.nte-!"nazion,alme<nte, non si pos&ono comp,i,er-e,che s@no oioè die-!Leve·r-e viol-az-ioni del di-ri.lto interna,zionale, delle squi,si-te illiceità: esempio tipico, classico, con– clamiamo- p,er q-uianto, ahimè, tra.ttisi d,i. un 'azi.one coinp,iuta dai conterranei d,e'l Savi-gny e, del Bluntschli - la violazione deiHa neu,tJr,alità del Belgio da p0.ll' te della Germania. E, chi, ben consideri, dal punto di vista gi,u,ridico, 1e cose, deve finir per amme:ttere che, s-e i'a stessa -g,we-rrapuò .essere corusideraia come un is.tituto del dil"itto internazion,a,l.e, la oar.atteri.stica della, ·Jic,eità non può spettare che alla gue,rra pura– mente d:if,ens-iv-a, oon. t.ro la, ingiusta aggressione (e però· la guerra offonsi,v,a è un ill-ecito), guerra difen– sivi-a che g~uriidi·camerute rappresenta una speoi.e di auto-tutela, analoga a quella che, nell'ord'inie giuri– dico .i-niterno•,è esercitata dalla pubblica {l,,mfJIIJi,nis-tra– zioine verso i ,privati sogg,e,tti di diritto. Ma - si di,rà (ed è la solita obbiezione, con cui• s,i mette in forse, Ja esistJeinro stessa del diritto interna– zionale) - ne11'ord,ine interno vi è, in regime di .se– pairaz:ion,e dli p.ote,ri, un'auto,rità giurisd.izionale, nei suoi vari =i:, ohe è chiamata a giudicare della le– gittimità degli stessi at:ti compiuti dalla pubblica am– mi,n,istria,zi,on,e,, ed eventualmente a ripara-re 1e vioila– zioni d,ei di:ri-Ltide.i singoli, ille:citamente sacri,ficati dalla pulbbOii-cammin•istrazi-one; mentre dov'è, e qual'è, l'org,ano della società internazionale, chirnnato a ius dicae .ed a ri,parare le, ev-entua-li vio,laz.ioni dei di.ritti di uno Stato da parte di un altro Stato? Ev-idente– mente non. c'è; e-vide[lte mente è la s tessa sooietà in– lern,azi-onale, la qu,aJie è chi-ama.ta eventualmente a gfo<l!ica·r-e,ma è impo,tente -a .ripa,rar.e, le eveintuiali il– liceità. · È qui, è tutto qui, iJ vero problema del dir,itto in– lernazi-onale, a,nzi il 1-atodella questione, so,tto if quale lo stesso di'l'itto internazionale si presenta- come un probLema,. M,a - e<l è questo un segno confoJ:'11iev-ole p,er l'av– v-enire·, uno dei ,p:ochi segni men tristi dei tempi cosl t11is-ti ohe attraive,rsiamo - si. va, veTam:ente, svilu,p,pan– do, n,eU-acoscienza dei p-0:polipiù leali, cioè più civili, il oontimento della :r,ea.Jeesistenza di una società in– terna:z.i,on.ale, società necessaria fra gli Stati, alm,eno se oooessa,ri,a è ai nos-tri bisogni ed a!Le nostre aspi– ra,zioni d,i uomini del seco<loven!Lesimo la civiltà, coI!lr promessia, ctane conflag.razioni oome quella allia quale assistiamo. La .lealtà e la ferrruezz,a, con oui l'Inghilterra è corsa in aiuto al pie.colo Be1g.io, dimostrano che, presso gJ.i uomini• civili, il cpnoetto di società internazionale non è un p11ro flalus vocis; che è compati·bile, per l'Inghil– terra, la difesa i-nsi,e,m,edei p.ropri interessi materiali e dei p,i,ùclti e più v.asti i,nteressi etici di tutto ,jJ mon– do civile. Non per nulla l'attuale /oreign minister di

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