Critica Sociale - Anno XXIV - n.16 - 16-31 agosto 1914

CRITICA SOCIALE 243 intrinseca da quella. neutralità che noi avevamo so- a rivederne i. bermini ed a modificarne i predicati. gnato, come patto internazionale del proletariato. La formola, oggi savissima, non permette di im- Chi s:i guarda att9rno e sente le voci che vengono bozzolarci dentro; non è un imperativo categorico dalle frontiere non può sfuggire all'idea che tra resistente ad ogni relatività utilitaria. Coerentemente breve la cerchia e::jterna di fuoco accesa dalla guer- la propaganda attuale in pro di quella formola non ra ci stringerà dattorno come se tutta l'Italia, dalla deve spegnere i sentimenti che diventeranno neces- parte per cui è unita alla terra d'Europa, fosse sari al proletariato ed alla nazione, allorèhè detta stretta di assedio. Non solo. Ma le stesse vie del formola dovesse mettersi da parte. Perciò bene mare possono forse, dalle leggi e dalle necessità l'Avanti! richiama gli squarci elo·quenti della pro- della guerl'.a, esserci ostruite alle spalle. Per effetto pagand.i. socialista, quando additò al proletariato il di ciò tra breve la nostra neutralità - se pur con-. dovere di combattere e di morire per affermare, per tiamo sia rispettata dal di fuori - sarà ridotta a salvare la patria libera, come un gradino inviolabile nutricarsi di sè al di dentro. Ciò vuol dire che men- della scala ascensionale della consociazione umana. tre l'Europa ci ha ributtato qualche milione di emi- Il pacifismo socialista che ci insegnò il grande granti che va ad aggiungersi alle torme. dei disoc- Assassinato di ieri, non è un quieto egoismo, una cupati che già la crisi economica aveva messo sul ignavia borghesemente tranquilla; è, invece, custo- lastrico·, tra breve saranno· rese difficilissime anche dia gelosa d'elle. differenziazioni necessarie alla le trasmissioni e le consegne delle materie prime... grande sintesi internazionalista; è, anche, mante- I metallurgici hanno già disposto per la riduzione nimento e sviluppo di tutte le. voci, che insieme d:el tempo di lavoro. I giornali razionano già la raccolte e composte, sono destmate a formare la çarta. Cqe _avverrà più tardi? È previsione così grande sinfonia della umanità.:·· . . stramba, quella che suppone che possa .venine un , .,•1 lk ,per~hè_ la ,:ios~ra • 1,i 1 eut,ralità oggi non ha da giorno nel quale ci accorgiamo che la nostra neu- essere passiva, md1fferente·, se pu~e deve e~•sern tralità, tranne l'orro-re specifico delle carneficine, r~ccolta ~cl ?uster_a. ~ nem_n"!eno · S! può nutricare non ci risparmia nessun altro degli orrori della d1 verbosi d1~cors1 nei C<?mlZI, vo-lt1 soltant? a de- guerra? che il proletariato italiano, se non marcia precar~ da noi quello che mdarno fu da altrui dep'.e– alla morte nei campi aperti dei gr.andi massacri, cato: 11 flagello _della guerra! La nostra neu_trahtà csinanis-ce in casa in una morte lenta a goccie, di ~a d'.1 essere at_tiva ed energica e deve serv1'.e ad fame, che spegnerà non solo gli uomini validi, ma 1'!1primere un ritmo .n_ostro, sebbe1:e non d1 d1scor– anche i giovani, i bambini, le speranze più pros- ~ia, alla volontà naz~onale che il_ Gove~no deve sime della risurrezione? che, pertanto, il proleta- mterpretar,e ed esegmre! Perchè s1 t_ace il Parla– riato italiano apprezz.ando sempre meno i « bene- mento-? Forse. perchè 11._G?verno. dubita della fon- ficì. » di _cotesta neutralità, possa altresì trovare che, dam;ent'.1-le½mtà_ della _naz10ne d1 front~ ad even- morire per morire, meglio anco,ra valga rompere il t~ah mmacc1e ai confim? Ah! G?verno ,triste e _scet~ cerchio, e tentare una sortita di liberazione, la quale tico_<;he, n:e~Ia sua debolezz~, rifiuta 1~ppogg10 d'I o·Ji sembri mettere d'accordo le sue estreme illu- tutti 1 part1t1.... o forse Io nfiuta perche non sente ~ioni con le simpatie e gli affinismi che si saranno di avere fatto ancora, da pa'.~e sua, _quello c_he sviluppati durante i fatti della guerra, e ciò nel di- doveva fare per cementare la pm ve_ra difesa !1az10- SJ?erato intendimento di affrettare i fati, di preci- n_'.11~ cançe!l'.'1 1 ndo le conseguenze cli una s·elt1mana p1tare I:a fine? d1 usse ~1v1h..... . . . Evidentemente, ai termini che noi ventiliamo•, la Cer~o !I Parlame~to deve esser: napert? app_unto nuda propaganda pacifista, a base di deprecazione perche s1?mo· neutri, perchè _abb1~mo dmtto d1 vo- clell.a infamia e della atrocità della guerra, con la !ere ~efim~a I~ nostr~ n!½trahtà, _sia contro le_~ste~- quale si argomenterebbe di continuare a raccoman- ne mma~cie sia_contro ,,h esterm _adescamenti, pe1- dare presso le masse la neutmlità adottata erde- chè vog~iamo dire ~a p~rola d~llo mteresse :5pec1fico bbe l ·a vi·a molto d li 8 t ffi '· p proietano nella d1samma dei contraccolpi econo- re v • e a ua presun a e 1cacia, per- · · d' li I · · fi · ·· · 1· hè è · t "f ·1 · d li · ffi · d" t 1 m1c1 e a guerra e e e1 mezzi manz1an e socia t c - mm IdVf! - 1 proprw e a e _icacia 1 a per -ovviarvi. L'economia pubblica in Italia si dis- prop~ganda è 1 essere, se è, pr~v~ntwa_, non re- solve insieme alla privata mentre .col favore delle presswa_ d~lla g•½erra. ~llora, tu_tti 1 _peth sar?nno circostanz,e, benchè non volute e detestate, le radici c<;>ra~zatJ di_spa_s1mo,.d1 corruccio, d1 deso~~z10ne, della dittatura si abbarbicano· di nuovo, profond'a- d1 d1sper:az10D:e. rnor1r_e.non spaventerà pm . nes- mente, nel suolo d'Italia. Se è giunta la volta della suno ~d mebr1:rà molt_i, com~ una _emancipazio~•e. disciplina nazionale delle grandi ore storiche, voglia- Ecco I eventualità che bisogna 11PartI!o no:'bro·tei:ga mo sia _ ancom e sempre _ disciplina vtvificatrice presente, a?egua~do ad essa anche d or:3-mnanz1 la cli popoli liberi, non gelida obbedienza di monaci, sua prop~ganda m fayo_re della neutraht~. tigi ali.a regola!. .. Noi abbiamo visto i primi aquiloni . Tutto _ciò ~he_ ~ o'.r1b1)rnente avve!1ut~ m Eur?pa della guerra sollevare in tutta Europa i cenci italici m questi_ qumd1c1 g1?rm (e che noi, d1 p~opos1to, della emigrazione; ed ora che ci sono tornati, che . non vogliamo dettagliare ~e~ non esa~are 11 nostro farne? È tal materia questa che si esaurisce con le acer~o d·~Iore) una _cosa CI m~egna: il dovere del provvidenze immediate e provvisorie della « Urna- Partito d1 tenere più che mai conto delle realtà, nitaria » 0 della « Bonomelli »? La nostra neutralità di ~ersuadersi che un ideale che ha .trenta anni di non dà garanti-e di rest.ituzio~e nè in intero nè .... stor!a non può ancor~ pretender~ d1 gove!·n~rt; la in parte? E la nostra neutralità non elabora nulla stona. Dopo tutt?·, chi s1 è nutrito, rnateriahstic_a- da gettare col pacifico ventilabro parlamentare nei mente, della dottrma del Maestro, può esserne addo- solchi pieni di sangue dell'Europa di domani? Nulla? lorato US([l~ead _mor_tem, non può esserne sorpreso; Non un -accordo internazionale degli Stati per rego- non ha dmtto• d1 gridare alla bancarotta della fede. lare o-li armamenti? Non clausole ferme di arbitrato · Ma oo_stuiha il. dover-e di .~isurare i c_oncetti della o-bbligatorio? Non la indizione di liberi plebisciti. fede: 1 postula.ti della ~ohtJc~ p_roJ.~tariaa tutte le siccome unica norma decisiva del destino dei popoli contmgenze tra le quali quelh s1 dibattono. irredenti? Non la condanna categorica, assoluta del La neutralità, che è una convenienza certissima sistema dei patti segreti di amicizia e cli alleanza del proletariato italiano allo scoppio della guerra tra le Potenze? .... europea, non è più un, dogma del socialismo, una Ah! nof La nostra neutralità non può essere apa– volta che si tratta di neutralità unilaterale, e per- tia di assenti, quasi diremmo, di non vivi, ma anzi tanto le circostanze possono indurre il proletariato apostolato fervido di idee vergineamente disinteres- BibliotecaGino Bianco

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