Critica Sociale - Anno XXIV - n. 13 - 1-15 luglio 1914

202 CRITICA SOCIALE sanabile dissidio. La « Lega socialista milanese», espressione di marxisti intellettuali, dati dalla bor– ghesia, e di pressochè tutti gli organi~zatori del- 1' ormai spento Partito operaio già insorto contro i prog,ett:i del Berti, non giudica con molto entusiasmo le riforme, ritenendo (1891) che « il favore alle im– prese cooperative, le Casse pensioni,. le Assicura– zioni per i logorati dal lavoro, il Mutuo soccorso e le forme più o meno razionali di beneficenza; , questi ed altri capisaldi della propaganda semplì– cemente liberale e riformi sta, c oncorrono• bensì in-. direttamente allo sviluppo d.el socialismo, ma non ' entrano come el,ementi essenz iali del suo pro– gramma». · . Intanto anche nell'ambiente parlamentare va sem– pre p iù acquistando· terreno la causa della legisla– zio.ne sociale, patrociùata da uomini quali il Lm;– zatti, a postolo d,ella cooperazione e della previdenza, il Panizza, il Pantano, e• gli altri sociali dell'Estre– ma, coadiuvati dai pochi elementi della Sinistra sto– rica rimasti fedeli alle promesse di 'riforme sociali pr~digat.e tra il .1871 e, il 1876.: ~l Vacct\~lli, i\, fyli- ceh, 11 Carcano. , . · voro (1898) e quella per la inv,alidità e la vecchiaia degli operai (idem); la prima inspirata alla tesi del rischio professionale e dell'obbligo dell'assicu– razione; la seconda fondata sul principio (già ac– colto dal Berti, ma -0ra migliorato) della previdenza libera; integrata dallo Stato con somme apposita– mente stanziate. (Continua). PE°TER AuGEN. LARINASCITA PROLETARIA E SOCIALIST IN RUSSIA II. L'ora appare così propizia ad interessare le masse all,e riforme sociali, che un-gruppo di deputati lan– cia un programma di immediate -riforme tributarie e s.ociali che corre il paese sotto il· nome di· pro– getto Albertoni, suscitando appassionate discussioni m tutti i campi ,e qualche diffidenza nella stampa socialista, dov,e l'elemento• marxista· teme che attra– verso l'agitazione popolare si infiltri nel partito lo spirito possibilista. Ma. alle buone intenz,ioni non corrispon,dono i fatti, perchè a un tratto tutto preci– pita. Le condizioni d,el bilancio sono tornale rovi– nose dopo le solite illusiioni, rinascenti nei periodi di prosperità. La situazione finanziaria, già fiera– mente scossa dalla rottura dei rapporti commer– ciali con la Francia e dai nuovi debiti accesa sotto il. Magliani (vittima, come lo definisce ii' Fortunato, e non autore di tutto un programma di Governo, che soltanto dopo fu giudicato, con acerba fronia, della finanza allegra), finìsce, attraverso una rapida cine– matografia di ministri, nella crisi delle Banche del 1892-93. Il paese ·non p,er questo smarrisce la sua mirabile forza di resistenza : e il riordinamento degli istituti di emissione, e i coraggiosi provvedimenti adottati dopo la terrificante relazione del Sonnino, rimarginano lentamente le piaghe apertesi nel suo orgamsmo economico. Ma non è più l'ora delle prov– videnze sociali, che richiedono floridi bilanci; è l'ora buia del raccoglimento e della ve.azione che si sca– t~na_feroce_ contro il moltiplicarsi delLe orga_nizza– z1om operaie. « La confidenza delle classi dominanti nella violenza e nella repressione •è divenuta 'cosi profonda e illimitata, che p,er qualche tempo nega anch e un sol palmo di terreno allo stesso riformi– s.mo cesareo, animato dalla teoria dei compensi e c!all a speranza cli indurre le masse a barattare i loro diritti politici con qualche beneficio materiale». Cinonostante riesce al Maffi, quando il Lacava è all'Agricoltura, cli cond1:1rre in porto _i probiviri (1893), ,e qualche magg10re preoccupaz1oné per la incolumità degli operai del sottosuolo anima talune disposizioni della nuova legge sulla ·polizia delle miniere. Ma contro gli egoismi, largamente rappre– s.entati nel Parlamento, degli industriali delle zol– fare e della seta, si infrang.ono i tentativi mini– s.teriali per migliorare la difesa delle donne e dei fanciulli nelle industrie, come pure restano inascol– tat.e le voci invocanti i probiviri nell'agricoltura. In conclusione, in quest'agitato decennio, eccettuati i provvedimenti· sopraindicati e qualche altra piccola e.osa per le -Cooperative, per i fer,rovieri, ecc., due sole J~ggi sociali. degne ael nome si aggiungono alla n•on rrnca .raccolta : quel\a pe_r gli in[ortwy.1 s·ul la- Nella Critica del 16-30 maggio abbi:amo sintetica– mente p·rofilato il· movimento social.i-sta in Russia durante questi ultimi anni. Ora _dobbiamo ·vedere quali sienò le caratteristiche più salient'i' di "quèsto movimento in confronto a queHo che venne spezzato dalla reazione czaristica. In breve ·si può dire che la sua tendenza più palese consista nel diventare un vero e cosciente movimento di masse, che vuol so– stituire, agli entusiasmi improvvisi il ca_lcolopolitiw; . e che vuol,e organizzarsi non i'n vista di brevi e ir- · . ruenti battaghe, bensi per impegnare una duTa e continuata lo.tta. -BibliotecaGino Bianco Infatti, prima della rivoluzione (1905), le agitazioni · operaie e socialiste erano state molto_spontanee, ma inorganiche e incoordinate. L'eroismo, la genèrosità, lo spirito di sacrificio, non mancavano mai; quello che difettava era lo spirito di organizzazione, la pru– denza politica, la· sapiente concentrazione delle forze pel raggiungimento di scopi chiari e positivi. Con enormi sforzi si creavano Leghe, Club,s, Cooperative, che sparivano dopo una br,eve esistenza; e ciò so– pratutto perchè nei loro p•romotori e ·iniziatori fa- . ceva difetto l'organicità e la persèveranza dei ·pro- positi. · · · A queste forme sporadiche di organizzazione è di lotta· contribuivano anche· Le condizioni speciali ·della vita pubblica ·e,l'influenza psi_cologicaeser,citata dagli intellettuali sulla mentalità del partito. Il dispotismo non ammetteva alcuna forma legale di attività e la propaganda doveva essere fatta in modo strettamente segreto e cospirativo. I ·primi audaci· divulgatori del marxismo - tra' i quali a· titolo di ·onore, bisogna ri– cordare P. Axelrçi.de G. PlekhanofI _:._ non pote·vano · comùattere . la lotta: ;di 'classe :nel vero ; sel'Jso ·'dellà parola, e H partito·non era"in consonanza colle··aspi' razioni e coi desideri i d,elle masse,· fe quali così non · potevano far.e direttamente le loro. èsperienze in grande ed eseréitare anche il dovuto controllo sugli organi di,rettivi-. La e-lasse operaia più evoluta teneva. in fondo un contegno passivo di fronte agli· intellet– tuali dirigenti e li ·considerava come dei demiurghi capaci di sm;citare dai di fuori l'azione rivoluzionaria. Furono gli avvenimenti del 1905 quelli che permi– sero di -porre la lotta su di un terreno più ampio e che accostarono il Partito socialista alle masse pro– letarie. La stretta cornice dell'antka organizzazione venne infranta; l'atti.vità politica cessò di essere una specialità professionale degli intellettuali e l'atten– zione della classe lavoratrice si concentrò su pro– blemi prima ignorati o che eran-0 rimasti nella pe– nombra. Il proletariato cominciò a capire che gli bisognava / ar da sè e non fare affidamento su' forze estranee._. La storia del Partito socialista,' che era ·

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