Critica Sociale - Anno XXIV - n.12 - 16-30 giugno 1914

CRITICA SOCIALE 191 potrà facilmente estendersi, nella sua rudimentale semplicità, ad aUri generi di largo consumo popo– lare, come il riso, le patate, la farina di grano e di granturco, i fagioli e così via. Ciò ch,e l'Assessorato procurerà che avve·nga quan– to prima, sollecitando la ricostituzione della Com– missione Vittuaria, all'esame della quale potrà pure sottoporre un largo materiale cli dati e di notizie rac– colLe per una eventuale e possibile municipalizza– zione delle frutta e ·della verdura, e per allargare e promuovere tra il popolo il consumo, della carne cli coniglio, -ottima e di poco prezzo, così come si _faSJ?ec1almente nella Svizzera, in Francia e in Ger– mama. Cosi pure fu studiata la possibilità di estendere, ulmcno nei me,si invernali, la refezione clall,e scuole alle fabbriche per <lare ai lavo-ratori un cibo sano e calcio a buon mercato. Per questo servizio l'ideale sarebb,e che concorressero nell'ope·ra, in parti eguali, i{ Comune, il padrone e l'operaio. Il che - sup– posto che la refezione si limitasse, nel periodo dal 1° novembre al 1° marzo, a 200.000 razioni (circa 2000 àl giorno) di minestra, pasta asciutta, intin– golo, bac-calà, unitamente a llO grammi di pane o a mezzo chilo cli polenta (I) - porterebbe un ag– gravio al bilancio comunale di circa L. 10.000. Qua– lora il triplice concorso non si polesse raggiungere, il Comune potrebbe limitarsi a organizzare il ser– vizio, ciò che è da presumere costituir-ebbe già una bella comodità e una discreta economia pci lavo– ratori. Quanto al « mantenere il· contatto con le organiz– zazioni economiche dei lavoratori » ·- comma f) del programma - non solo valse a ciò la costitu'zione d,eli'Ufficio di Collocamento, di cui hanno Sezioni la Carnera del Lavoro e l'Unione Federale dell'Im– piego privato,, ma l'Assessorato mise• ufficialmente a disposizione cleHa Carnera ciel Lavoro, per le qu,e~ stioni cli tecnica sindacale, il proprio• segretario, il quale ebbe cli sovente a intervenire - sempr,e dietro richiesta, naturalmente - a numerose riunioni se– rali cli categorie (tramvieri, gasist.i, marrnist.i, tipo– grafì, ccc.), ,e a compiere ricerche e studi per esse. Fu infaU.i l'Assessorato cl,cl Lavoro• che compilò il ncgo)amento dcli.a Cassa cli Soccorso attualmente in funzione presso i tramvieri della società Italo– Delga, ed il Regolamento cli quella Commissione Arb\trale; ccl il segretario dell'Assessorato presie– dette, con soddisfazione delle parti, alle laborios,e trnLlalivc fra le due Commissioni, padronale e opc- 1:aia dei tipografi, che condussero, nei giorni dal 1-'t al 17 febbraio cli quest'anno, alla stipulazione ciel contratto di lavoro nelle ripografìe. E circa il còmpito (comma h) cli « adoperarsi spon– laneamc·nLc per la composizione dei conflitti econo– mici e cli prestarsi come arbitro e conciliatore>>, l' As– sessora-Lo del Lavoro int,ervcnnc utilmente nel con– fliUo fra la So cietà Mrtrmi fera e i suoi operai, com– posto con un concorda.lo st.ipulato il 22 luglio U)13 presso l'Assessorato medesimo; e nel marzo 1914 si adoperò prima nella vertenza fra gli spazzini e il Comune e poi i n quella fra In Direzione delle Trarn– Yie clcU. ric.hc cittadine e il personale. lnfìnc diremo che, come funzione meglio rispon– dcnLe alln natura dell'Ufficio del Lavoro, fu affidato ad esso il còmpito della distribuzione dei libretti di lavoro alle donne e ai fanciulli, che prima veniva ' fat.1~1 eia altr.a Divisione municipale; quella dei li-· brett.i di iscrizione alla Cassa di :Maternità, e il rila- (1) Il costo delle rn,.tonl alle Cucine Popolari Veronesi è 11 se– guente: Polenta, circa 1/, kg., cent. 6; pane, grammi 110, ceni. ·,; '/, minestra, ceni. 6; minestra o pasta asciutta, ceni. 15; intingolo, piccola, cent. 10, gr.nde, oent. 15; baccAlà, ptccoIA, cent. 10, grande, oont. 15; lesso con contorno, oent. 15. eca Gino Bianco scio delle richieste cli viaggio ai braccianti per l'in– terno e per l'estero, sì in comitiva che isolati, ciò che offrì occasione all'Ufficio di dare anche ogni possibile istruzione e notizia a~li emigranti all'atto del rilascio della richiesta di viaggio. Tutte cose qu,estc e le altrn esposte prima •- forse con eccessiva cura dei particolari minuti, che pote– rono togliere prezioso spazio nella Hivista a studi ben più geniali e profondi - ma che ci parve op– portuno e doveroso far conoscer.e nell'attuale mo– mento cli battaglia per la conquista elci Comuni; in molli dei quali, è prevedibile e augurabile, dovrà pure, iniziarsi una lnrga e serena politica elci Ia– vo,ro, reclamala ormai dalla graviUi e clall'urg,cnza dei problemi che ad essa si connettono, e imposta dalla maturità e dalla coscienza cli classe raggiunta dal « Qual'lo Stato », specie nei centri più impor– tanti. , F'RA LIBRI E RIVISTE -Le elezioni [1•ancesi. · Una vittoria brillante del socialismo e uno sposta– mento considerevole a sinistra della borgheflia demo– cratica - commenta Carlo Rappoport nella Neue Zeit. Il Partito socialista raccolse sui suoi 120 candidati (la Camera ha 602 seggi) più di 1.400.000 vot.i, conquistando a primo scrutinio 40 mandati (29 nel 1910) e 62 nel se– condo; in tutto lOZ. Ogni lotta elettorale segna un au– mento: 1906 1910 1914 voli " " 877.999 1.110.561 · 1.400.000 mandati " " 54 76 102 Un aumento di 300.000 voti dal 1910; in otto anni quasi un raddoppiamento. Su 8.328.876 votanti i socialisti sono il 16 per cento, circa un sesto. Analogamente pei mandati: 102 su 602; dal.a la rappresentanza propor– zionale, si sarebbe raggiunto per forza propria ciò che solo si o,tt.enne con l'aiuto dei radicali iu secondo scru– tinio. Dal 1902 al 1914 il numero dei mandati socialisti si è quasi triplicato; quello dei mao dati radicali e radico-socialisti è scemato. Sommando i partili di si– nistra: socialisti, socialisti indipendenti, radicali e ra• dicali socialist.i, fii avrebbe una tenue maggioranza (305 voti su 602). Nel DipartimentQ della Senna (Parigi e dintorni) il Partito socialista è il più forte, e rac– coglie un terzo d~i voti. La maggioranza del uuovo Gruppo parlament_are è di operai ed ex operai. La vittoria è non solo graude, ma bella, perchè do– vuta alla lotta viva ed aperti. contro il nazionalismo e la ferma triennale, per la tassa sul reddito, per la ri– fotma elettorale. La Tiaolutezza socialista fa un singolare contrasto con .l'eterno tentennare dei radicali. Questi tuttavia si riabilitarono alquanto nella lotta di ballot– taggio. Solo in mezza dozzina di Collegi i sccialisti, considerati un minor male, ebbero l'appoggio della reazione. E ora? I monarchici sono furenti contro Poincaré e Briand, accusati di scar~o zelo, e agitano sugli occhi dei radicali lo spauracchio socialista. I radicali sembrano ben intenzionati; li vedremo alle prove. Briand, il sal– timbanco, strizza di nuovo l'occhio ai radicali. Hervé, cui non si può negare talento giornalistico, buona vo– lontà e franchezza, ma che nulla intende rlelta situa– zione politica, nè del significato storico della lotta di classe socialista, vuole il blocco. Ma nessuno dei duci responsabili, delle migliori teste del partito, pensa a questa tattica anti~ocialista e suicida. Tutti pensano invece a sfruttare la vittoria, nel paese, con un lavoro attivo di propaganda e di organizzazione, in farlaruento, promovendo energicamente la legislazione sociale. La tassa sul reddito sarà il punto centrale della battaglia. Il Partito socialista esigerà un energico lavoro di ri– forme, senza riguardi a vantaggi personali, senza aspi– razioni a portafogli. f. v.

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