Critica Sociale - Anno XXIV - n.12 - 16-30 giugno 1914

190 CRITICASOCIALE reggibile caparbietà -- l'incarico non meno utile di pe~·suadere e sospingere gli industriali residenLi nel Comune all'osservanza delle leggi protelt.ive dei la– voratori, illuminandoli e aiutandoli col massimo in– teressamento. ccP,er .ammissione degli stessi_ funzionarii di Pub– blica Sicul'ezza, in molte fabbriche e opificii, la legi– slazione social,e è come l'araba fenice. Tutti i p,icooli industri-ali e prod'llttori, che non possono manten,ersi un'amministrazione nella quale ci sia posto ad un in– caricato .appositamente di tenersi al corrente e shri– g.ar ,e·le pratiche inerenti aUe vark forme di prote– zion'.ee di assicurazione so-ciale de·i lavoratori, sono profondamente 'ignari di quanto si v,a progressiva– mente maturan<l.o ,e si attua nel campo della 1egisla– zion-e so-cia!,e >J. Oggi - a poco più cli un anno dal funzionamento clell'Ispettorat.o comunale del Lavoro - non si può più •dire così. P.er quanto ci sia ancor molto da la– vorare, riteniamo che, se in tutli i Comuni più im– portanti la legislazione sul lavoro fosse rispettata come a Verona, ci sarebbe da esser contenti. Si noti poi che da Ispettore comunale del Lavoro - almeno provvisoriamente, come. è detto nel rego- 1:.imento- funge il segre-tllrio cieli'Ass-essorato, che ha altri incarichi, per cui alle ispezioni nelle fab– briche egli non potè dedicare che un'opera se-con– ciaria e saltuaria. Le cose si fanno a poco alla volta. Con tutto ciò l'Ispettore del Lavoro, dalla sua co– stituzione a tutto il primo trimestre 1914, compì 111 ispezioni, di cui 63 a industriali e 48 a commercianti, ed esse cleltero luogo a 37 contravvenzioni, di cui 10 alla legg~ sul lavoro delle donne e dei fanciulli; 8 alla legge sulla Cassa di Materi;1ità; 12 a quella sul riposo settimanale e 7 a quella sull'abolizione del lavoro nollurno nella panificazione, oltre alle contravvenzioni elevat,e dai vigili municipali per in– carico ,e su indicazioni clell'IspeUore del Lavoro. Ma l'opera sua, come accennava la Ilelazione ci– tata, assai più che alla repressione fu rivolta alla prcve117,ionecon circolari illustrative; con sollecita– zioni ripelute; con comunicati ai giornali cittadini; facilitando il còmpito degli industriali circa la tenuta dei libri-paga, dei registri d'iscrizione alla Cassa di Maternità, ecc., valendosi in ciò anche dell'aiuto della Sezione Veronese dell'« Umanitaria», promo– vendo convegni di gruppo fra gli inclus-triali e i com– mercianti, come p-cr il riposo per turno dei tabaccai, e recentemente con gli esportatori cli frulla p,er il riposo seLt.imanale e il rispetto alle leggi sul lavoro delle donne e dei fanciulli e sulla Gassa cli NLa-terniLù. Qual-e effìcacia abbia avuto tale opera dicono le scgue·nti cifre: · Libretti di lavoro distribuiti. Anno A ranclul!l A fanciullo N. 121 1912 N. 53 1913 ,, 132 1914 (1 ° trimestre) ,, 37 ,, 367 " 1'25· Libretti d'Iscrizione alla -Cassa di Maternità. A fanciulle dal 15 al 20 anni. Aci adulte dai 20 al 50 anni. Anno 1912 N. 71 Anno 1912 ~- 24 ,, 1913 ,, 214 ,, 1913 " 254 ,, 1914(1°trim.) ,, 124 ,, 1914(1 ° trim.) " 97 Inolhc d,cv-csi· all'Ispettorato comùnale del Lavoro - fiancheggiato dal Circolo di Brescia da cui di– pende - se finalmente si giunse, dopo laboriosissi– me pratiche, all'istituzione dell'Ufficio di Colloca– mento dei panettieri, il quale· portò necessariamente ed automaticamet1te alla organizzazione unitaria di BibliotecaGino Bianco tutti i lavoratori dell'art,e bianca, prima cli allora divisi sciaguratamente in due Leghe antagonist.iche a tutLo vantaggio dei proprietari. · All'iniziativa dell'Ispettorato comunale ciel Lavoro cli Verona i commessi cli negozio di tutt'Italia e gli altri lavoratori interessati debbono la circolare n. 14 ciel 27 novembre 1913 del Ministero cli A. I. e C., con la quale si incaricavano definitivamente le guar– die municipali della vigilanza di tutte esclusivamente le disposizioni della legge sul riposo festivo o setti– manale. Precedentemente i limiti di vigilanza degli agenti eh polizia municipale erano circoscritti, in molti fra i più importanti Comuni d'Italia, come Torino, Pa– dova, Livorno, Ferrara, ecc., u quella piccola parte ckll'applicazione della legge, che_ è affidata alle auto– rità municipali, e di tale opinione erano parecchi prefetti, come quello di Verona ch,e si 'era opposto ad una interpretazione estensiva dell'art. 13 della legge sul ripo-so, il che, in effetto, equivaleva a. ri– durr,e cli assai l'efficacià della legge, poiché è noto come di essa poco -o nulla si curino i funzionari e gli ao·enti de-Ila forza pubblica. L'fspettore del Lavoro dd Municipio di Verona fece pertanto presente alla Direzione Generale della Statistica e del Lavoro tale inconveniente e chiese se non foss.e parso opportuno toglierlo, dando una norma precisa, e il 27 novembre 1913 riceveva la seguente lettera dalla Direzione suddetta : « A dissipare ogni dubbio sui limiti di vigilanza spettanti agli agenti comunali in virtù dell'art. 13 della legge sul riposo, il Ministero ha emanato la circolare -n. 14 in data odierna, che sarà inviata a tutti i prefetti ed ai sindaci dei Comuni superiori ai 5000 abitanti. , « Ne trasme'LLo due copie anche ·alla S. V., che con la nota u fianco fece presente al Minist,ero l'op- portunità della circolare. , · « F.to Dn.,.GONI ». Inoltre l'Isp·ettorato comunale dd Lavoro consi– gliava recentem~nte la «•Sezione Veronese della Pro– Donna >> a compiere una « Inchiesta sul lavoro a do– micilio clelle sarte militari»; le forniva gli appositi moduli istituiti allo scòpo dal Ministe•ro cli A. I. e C. e prestava la propria opera per la cernita e la elabo– razione degli elementi risultali dall'inchiesta ... Di essa, che valse a raggruppare le .op_emic le quali stanno ora costituendo una loro Goope-raLiva cli lavoro, è grato sperare che possa essere staLa l'inizio di Uf\ largo movimento nazionale inlcso a strappare le operaie allo sfruttamento esoso dei capi– sarti militari, colla costituzione cli una Federazione cli Cooperative per l'assunzione diretta delle forni– ture militari. Il che sta appunto facendo la Lega Nazionale cleile Cooperative, interessata a ciò come l'organismo più rispondente. Infine- l'Itipdtorato ciel Lavoro riso.JveLLe in modo vantaggioso per gli operai varì li,cenziamenLi in tron– co, e alcuni· infortuni sul lavoro, quantunque tale materia sia quasi esclusivamente riserbata ~Ila Se– zione Veronese dell' « Umanitaria ». Altre forme .di attività. Oltre a quanto abbiamo fin qui esposto, in fori.a ciel comma d) de,! suo programma, che gli fa ob– bligo-: « di promuovere e assecondare tutte quelle iniziative che valgano a ridurre il costo deUa vita delle classi più bisognose», l'Assessorato del Lavoro studiò ed effettuò la municipalizzazione della legna e del carbone, che fu coronala dal più lusinghiero successo e ~ come avvertimmo già quando ci oc– cupammo, qm delle municipalizzazioni v,eronesi ,--

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