Critica Sociale - Anno XXIV - n. 7 - 1-15 aprile 1914

98 CIUTICA SOCIALE pennellata d'azzurro sul rosa pallido della nostra regia democrazia. Ouel Senato, venerabile gerontocomio della p,a– tria che da tempo antico era avvezzo a ricevere dalla Ca1{iera e dal Governo gli avanzi umani, sacri al riposo ed ai casti pensieri _della tom_ba, qu~l Senato, messosi impensatamente m g~st~zrone, ~ome _un?_ annosa pregnante, h_a_partorito al_ Gabinetto Uff ministro. Un vero muustro e propino quello della Agricoltura, Indust1:ia .e Commercio, il quale,· come oanun sa, dovendo essere l'esponente e il modera– to0re dei diversi interessi economici che si contra– stano nel paese, non potrà, .dalla sua origine regia e dal laticlavio da cui non si decade e dalla età ve– nerabile, che ritrarre più grande autorità presso• di quelli. Qu~sta pi_ccola id_ea ben conserv~trice, ben ancien régime, d1 galvamzzare la sovramtà del Se– nato in concorrenza di quella della Camera per for– mare il Governo, quest'ideuzza uscita proprio dal cuore e dal cervello dell'on. Salandra come espres– sione, sia pure tirriida, ma. salda di v9l,ontà an~ide– tnocratica, segna. il massimo di differénz~ tra' l'At– tuale regime e quello che lo ha preceduto. Ma certo non è essa tale da dispiacere all'intimo spirito della . mag~ioranza che l'on. Giolitti aveva foggiato c'oi mezzi che egli soltanto• conosce, dalla prima consul– tazione del nuovo suffragio fatta eia lui in s·antissima armonia di intendimenti coV'ottimo conte Gentiloni. In sostanza dell'eredità del compromesso tra i par– titi borghesi, che fu ed è l'essenza del giolittismo, l'on. Salandra accetta religiosame nte il c apitale e solo i frutti egli intende mangiare secon.do il suo gu– sto personale. Avviso a coloro che , stimasse ro essersi fatto più conciliante l'uomo che già sostenne a spada tratta i successivi accrescimenti del dazio sul grano, e, l?er grande amore della libertà, difese il mono– poho dei privati contro il monopolio dello Stato nelle assicurazioni e perorò per l'insegnamento del _catechismo nelle scuole! E tutto ciò si ricorda per tenersi soltanto alle ultime manifestazioni del va– lente personaggio, dando per amnistiate, medianLe il suo connubio con l'Estrema legalitaria di Sacchi e di Pantano nei 100 giorni sonniniani, le antiche of– fese alla democrazia, la relazione per l'arresto del nostro indimenticabile Andrea Costa, la ispirazione dei provvedimenti politici dell'on. Pelloux. Con Antonio• Salandra, il giolittismo fatto più re– trivo· e la maggioranza f~tt.a più.: .. se stessa., resa, cioè, ai suoi più. intimi sentimenti reazionari, no– nos~an~e la ~rossa par_teèipazione d:ei tremendi zanar– delham al l.Joverno, 11 problema immanente· per la vita italiana, e specialmente per l.a vita pro•\etaria, il problem_a più oscuro partorito dalla « bella gue,r– ra » -:-- Chi paga? ~. non lascia 'la menoma ombra· di du~bio che sarà risolto contro il popolo, a van– taggio della borghesia, di cui Antonio Salandra non .ha lasciato sfuggire occasione per intessere l'elogio e per proclamarsene paladino, siccome quella èhe è_la ~ignora vera de~ partito liberale, tuttochè il par– tito liberale (come s1 affrettava prudentementè a sog– giungere l'on. Salandra fra la furbesda e consen– ziente incredulità degli uditori) non sia un partito di classe. Il giolittismo di Salandra è libico con entu– siasmo, a differenza del giolittismo di Giolitti che era libico senza entusiasmo, per convinto ragiona– n:i,ento_. .. sbagliato. Antonio Salandra è quasi Ùn na;– zrnnahsta; tanto che qualche sottosegretariato volle riservato a qualche mezzo nazio•flalista. Ora no? sap– piamo che la divisa del nazionalismo italico, espres– sione della « riscossa conservatrice>> dopo le « ab– dicazioni democratiche», porta inciso questo motto -che può inquadrarsi nobilmente anche nella testa del Monitore dei protesti:_« Non pago!». Dell'omnibus finanziario dell' on. Giolitti il solo punto sul quale Antonio Salanclra nella discussione . BibliotecaGino Bianco agli Uffici della Camera, in nome dell'interesse sacro della famiglia borghese, che è un istituto essenzial– mente economico, ebbe ad es.primere le sue riserve, è stato quello del doppio tributo imposto s\ille suc- cess,ioni. . La famiglia è sempre cara ad ogni cuore ben fatto di conservatore, che respinge con orrore l'idea del divorzio ed in tanto accetta la legge cli precedenza del rito nuziale civile sul religioso,, in quanto si possa accontentare - se le cronache pettegole. di– cono• il vero :__ anche la stampa benedetta che riceve le ispirazioni a:n-santo Padre. Con tanto amore per la famiglia quiritaria, costruita saldamente sopra l'eredità e la dote, come si può trarriare il perfido disegno di colpirne in mqdo progressivo i sacri red– diti? Un pensiero così diabolico non può essere che di una democrazia decadente, ebbra dell'accumulamen– to del capitale finanziario nelle sue mani, e provoca– trice spavalda della vecchia, so-cietà·monarchica, ;ri– stiana, }atifondista e na;ziqnalisla (sempre quella del (( J\lon 'pago!») che s'usqit~ gli, el\O} ;della diffap1a– z'i'one a vendicarla, ·i quàli a lor. volta cadono sotto i colpi di revolver delle Amazzo.ni boulevardiere ra– dico-socialiste·_ .Tragedia assai parigina, che scando– lezza un po' anche• il timorato foglio socialista no– strano, tragedia che è certamente impossibile in Ita– lia dove i partiti borghesi; non che lottare così furi– bondamente tra loro, come in Francia, non esistono più, poichè tutti i ceti della bo·rghesia, ,in una stessa codarda accidia di parassitismo antiproletario, si sono fusi, si sono conciliati, nel compromesso del gio"littismo, di cui l'obbiettivo più alto e tenace in questo tempo non· è che rovesciare sul popolo tutte le spese e i debiti per la bella guerra, per l'impresa nazionale, Ghe tante millantatrici promesse ha vedute nei primi tempi _e che a t'ante ~odarde fughe 'ass.iste oggi nel suo· 1rntante eternarsi. E per raggiungere l'intento, la prima , necessità che si ravvisa è celare al popolo la verità dei bi– lanci e dei'bisogni. Salandra contìnua Tedesco. Per– ciò ha preferito rinunziare a far ministro un gene– rale che era del suo cuo'l·e, il quale però, chiedendo coh vo-racità militarista milioni e miliofli per l'eser– cito, veniva a scoprire il lungo inganno delle rosee prospettive, dei magazzini pieni d,opo che là guerra li ha ... vuotati. Il giolittismo - sia di Giolitti, sia di Salandra - è fatto per non dire la situazione reale ·de.Jlo St11to che· agli estremi, quando .è tro:ppo tardi. La reticenza e la menzogna patriottica sono essenziali al regime, perchè per caricare adagio adagio sulle ?P.alle del popolo- tutti i grav:ami con– seguenti dalla. guerra bisogna che il- popo~o•.non sia sgomento ed" offeso da troppe e troppo brusche ri– velazioni. Giolitti fece le. elezioni con la relazione della strepitosa prosperità nazionale (anche le don– ne che figliano copiosamente!) onde credeva di poter arguire non sarebbero occorse nuove imposte; che se qualche lieve sacrifizio si fosse dimostrato neces– sario, sarebbe ·questo stato richiesto ai ricch1 (!). Sa– landra, con analogo sentimento,, fa il Ministe·ro col generale che, a differenza del suo co.Jlega, si aocon– cia a non rompere· con improvvise e clamorose ri– chieste di maggiori crediti rp.ilitari la convenzione della mezza luce, del dire e non dire, dell'occulta– mento• mafioso, ehe. si imponeva al suo predeces– sore e che il preclecei,sore impone a lui, nella con– tinuità costituzionale del... giolittismo nazionale. Così Antonio Salandra ha terminate le sue gio– conde fatiche incalzando . il giolittismo ai termini estremi, ai termini più conservatori, di cui il fondo e la forma di quella idea fosse capace. Perciò la parola con cui quindici giorni sono co-ronavamo il commento alla caduta del Ministero Giolitti ci torna sulla punta della pei;na _cç,i;cç,nv_inziqp!3. ring;igli;ir-

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