Critica Sociale - Anno XXIV - n. 7 - 1-15 aprile 1914

Critica fiJVIST .Il QUIN1JICIN.RLE DEL S0.01.JlllSMO .. · Nel Regno: Anno L. 8 - Se~estre L. 4 - All'Estero: Anno L. i.O - Semestre· L. 5,50 DIREZIONE:Milano- Pòl'tici G~lleria, 23 - AMMI.NISTRAZIONE · Via S. Damiano,16 - Milano Anno XXIV - N,. 7 Numero separato Cent. 4q Il Milano, 1°-15 aprile 1914 SOMM:AR.10 Po lllfl ca e,d A t~u a lltà. j\flnlste,·o nuovo, giolittismo vecchio! (IL VICE). Q1te/, che dov.-nno dire ad A·11co11a (Prof. GIOVANNI ZIBO'RDI), La ques/io,ie dl!Ì fe.-rnvlerl ,(A vv, FRAN0ESC~ BUFFONI). Gli al/eg,·! conbL dei Pes'Oro: Per'ia IAbta manche,·ebbe,·o SOl~anlo.... q11atlt'ò' nrfmw,Jt ! (xxx). · ' Studi econamicl e soclolagicl. Tra lfl ·cf'ltic'a e la riforma· La mezzad)'la e la lotta di classe; Il protezionismo e I socialisti In Francia (st. '. Rovesciamento di tavole di ·va10,·l·nazlonal-tsti, (Dott. ALBER'l)O VE.- DRA.NI ). ' L'dswtr·m•azl'o11e dei disoccupati: Qua e JÌI per l'Europa; Jn Inrihll• torr,a; I nu'ovl metodi (f. 1J.). 1 Filosofia, Lettentura e Fatti socl~li. L' o,·ga.u1zzazto11eoperaia mgll •~ltlmi stwli ·(f. p. j. • Biblioteca di Propaganda della CRITICA SOCIALE, MINISTERO Nuo·vo, GIOLITTISMO VECCHIO! Abbiamo un Governo, il Governo Salandra. L'uo– mo che lo rappresenta deve sentirsi più di ogni altro stupefatto della sua sori.e. Salandrà successore d1 Giolitti? Ma ciò deve voler dire un partito nuovo, una maggioranza nuova che i!'1,carnitut~e 1~i1'.v?ttiv~ di Salandra contro la maggioranza d1 G10htt1. V1 ricordate le obiurgazioni fiere dell'emi11ente çleputato di Lucera contro « il vasto ma informe aggregato della mag·gioranza »? · Non bista. Salandra successore cli Giolitti de-ve ben significare la negazione assoluta di 1'ma qua_lun-· que siti.iazion~ parlamentare che sià• à!'1,~l0g~ ~ qu~lla cui pose ant1c1patamente fine la cr1.s1 ·mm1ste•r:iale del marzo 1911, « situazione, irt regime parlamen– tare, falsa ed anomala e che giova sperare non ab– bia più a riprodursi in Italia : quella che la maggio– ranza della Camera dei deoutati- abbia a caoo, rico– nosciuto e potente, una persona diversa dql Presi- dente del Consiglio» (1) . · Antonio Salandra è ben sicuro adunque di essere il « capo riconosciuto e potente)> della-maggioranza «sua»! Ma è l'on. Giolitti vinto e abbattuto? So-no le sne legioni disperse? Urtico e i11discusso padrone del campo.è.A. Salandra, il vincitore? È egli il sue;– cessore per diritto di spada, che-, come sapete, è 11 _più vero e maggiore diritto divino? . Macchè! Macchè! Oueste le sono- baie! La succes– sione di Salandra non è un bottino, è un legato, anzi una donazione tra vivi. Al ·caso. il bottino sarebbe (I) A. SALANDRA: La. politica nw,lonale e il partito liberale, pa– gina xu. - Fratelli Treves, Edltol'I. Milano, Biblioteca Gino Bianco stato di Sonnino. Ma per ciò appunto non poteva essere di Salandra e non fu. Fin dalle elezio•n.igener~li Salandra si era presen– tato al campo dell'oste nemica, e non come nemico, ma come un fuggiasco o un peni'lente, perocchè aveva già fissato c'on se stesso e;;sere più facile ere– ditare, magari come figlio naturale, che conquistare, come avversario legittimo. Ed eoco, che tro-va pronto l'asse ereàitario, Ma il vivo da cui eredita quanto gli ha qato· garantia _di avere abdicato a capeggiare la ,maggioranw? E quanto l'ha assicurato contro l'in– for!unio, di rn:ia crisi come quella del marzo- 1911? Bastano a ciò gli affidamenti della Tribuna e del Popo_lo Romano? La Tribnna, a buon conto, ha già sentito il bisogno di richiamare l'on. Salandra alla realtà deille cose con una nota che merita di essere tenuta sott'occhio: · · i< I giorna,li che appoggiano incondizionatamente il Gabinetto S.alandra, come il CoPriere del/ci Sera, il Gior:nali! · d'Italia ed iT Mattino, credono buona tattica, per esaltare il nuovo Ministero, quella di deprimere il Ministero Giofitti. Ogni loro numero segna il pro– cesso all'azione ed agli uomini che lo componevano, dimenticando che· il Gabinetto Salandra si prepara ad attuarne il prog,ramma ed a vivere sulla stessa mag– gioranza, forse un po' più r,istretta, su cui viveva il Ministero Giolitti. Questo sistema non è fatto per lu– singare la maggioranza e già qualche deputato se ne lagna ne-i ·co•rridoi. I giornali amici dell'on. Salan<lra - si osserva - dovrebbero essersi persuasi che l'o– norevole Giolitti ed i suoi amici si sono lealmente impegnati ad appoggiare il. nuovo Gabinetto, ma bi– sogn,a metterli in condizione di poterlo fare con di– gnità». Parole - uon c'è che dire -·- chiare!. .. E sì che !'on. Salandra non ha mancato di tenersi a sinistra, più a sinistra che potè, per comporre il suo Ministero, pensando con ciò di rendere omag– gio prima al potere del suo Autore che alle proprie inclinazioni, col risultato sicuro di scongiurare su– bito, non appena· si era affacciata, quell'attesa divi– sione </,eipartiti, contro la quale ha costantemente operato l'on. 'Gio-lilti e che sembrava dovesse essere in cima dei pensieri dell'on. Salandra! In cotesta concentrazione liberale più moderata che sostituisce sulle stesse basi Ia concentrazione liberale più dem_o– cratica, implicando (questo sopratutto importa) lo stesso compromesso_ dei partiti borghesi contro le più urgenti rivendicazioni economiche del proleta– riato dei campi e delle officine, non c'è il deplorato giolittismo tutto intero? Giolitti fpr ever, dunq4e, senza Giolitti. Gli ordini costituzionali ne sono più turbati che mai. La crisi non ha risolfo nulla; la crisi non ha éambiato che qualche nome nell'elenco dei ministri, e mutato in qualche sagoma nuova, più rigida e più arcaica, alcuna altra che nel Gabinetto precedente appariva più svelta, più giovanilmente ironica e disinvolta. Anche, la crisi ha_ messo una

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