Critica Sociale - Anno XXIV - n. 6 - 16-31 marzo 1914

...CB.1t.lCA S0C1ÀLE esaminare le critiche e repliche che lo scritto di Bern– hard non · poteva n6n provocare, « tanto più, egli stesso riconosce, data la .sua inton_azione pessimista e I-a conclusione implicìta che· egli· lascia trasparire 'senza formularla apertamente, che le assicurazioni so-· ciali, 'o quanto meno quella contro gli infortuni, ab- . biano in Germanìa arrecati- più inali che benefizi ». Mentre egli nqn saprebbe· tampoco· accostarsi a questa conclusione,· egli dichiara però che « le critiche e re– .pliche venute a sua cognizioqe non valgono a: scU'otere ciò che nel· libro del Bernhard è la parte a suo avviso sostanziale e· realmente. impressionante, cioè i·· feno– meni morbosi fisico-psichici che si sono andati svol– gehdò· ed estendendo in relazione alle pensioni di in- ·d'enhità )), · · · ·, Lo stesso opuscolo del prof. Ugo- Stursberg: V ner– . wi.inschtè Folgen deutsche'r Sozialpolitik? (Bonn, Ver– Jag von 'F. Cohen, 1913), che critica il libro del Bern– hard', se contiene a,pplinti di parziali inesattezze ed · esagerazi◊-ni, non· confuta, osserva il Geisser, il fatto '':saliente e fondamentale sopra rilevato, anzi produce 0 no'n pochi altri elementi, i quali, a suo dire, ·contri– ' 1:Jtìiscorio· •òggidi a fuorviare 'in;' Germania le assicu·ra– , zìoni' contro gli infortuni. ' · ·· · -~-· E 1 '1• ri\ievi · -del prof'. Ber~liard· tro-verebbero -se-, 13 lbn'dcl llir.'G:ei~se?;l'~otié:1~1en )~ '_'ri' Jtova. 1 · ne1-l'op,ét~' 1 _di' ,'1'.' G. 'Grb'l'fon, 'M edzcal Beh e 1/ rn ~Germany and Den– ''inatk (Kirig e Son, Londra,'' 1912), il quale rileva i. ..,gravi p~rièoli che ~ccompag~ano _lasomministrazione . dell'ass1st 1 eriza medica, <e segnatamente· quello del va– . 't'ètui;linàrismo, ossia l'esagerazione ne I 'paziente di ··inali° reali e l'immaginaziorie di mali inesisten'ti ». ·: ·Gli ··stessi inconvenienti si s-i1rebbero riscontrati in · Inghilterra, come risulta da un articolo del'l'Econo– . mist del 13 ottobre, che il Geisser riassume in un P.·S. · del'sii<f'articolo. Né· diversa sareb·be l'esperienza della· · 'Frar:i,cià, ,secondo i ·risùltati di uno studio del Pyr- r'1on: Ce que devienrient les lois sociales (ed. Pierre Roger e C., Paris, 1912). . · · · In fi 'rie.il Geisser osserva che i suoi rilievi << hanno avuto ora con'forrria ampia documentata autorevolis– sima ·neJJ1o,pei'adi· Enrico Morselli: Le neurosi trau- matiche (Unìone TiJ?. Editrice Torinese))).· · Il Geisser chiude 11suo articolo dichiarando la. sua preferenza per· la precedenza da ·dare fo Italia all'as– 'sicuràziorie-malattia nell'ambito degli stud! come in quello dei provvedimenti J-egislativi, perchè essa è un ·utile ·e quasi indispensabile complemento ad una 'buona organizzazione delle assicurazioni infortuni. È necessario 'però dar·.ope7:a· co·ncorde <e perchè provvide Teggi' sòci'ali' xfon vengano .da imperfezioni' terniche od 'ainmùlistrative e dallé men buone tendenze della na- '• tura umana defigurate e tradotte ad effetti· moral– •·mehte, socialmente malefici ». 'i•, , , r • * Apbiamo·. volu~o di. prop:;it~' 'riassu~ere ·largame;~ ·' Parti·còlo del Geisser, pef richiamar'e l'attenzione dei ' · 'cdm!,iétènti sul prob1ema e per dàr l'allarme contro i· · perieoli ·.d·j 'una campagna, che, ·diretta· contro gli. •alfosi pùò' ~ssere sfruttata· egre~iame.hte· a preparare ,:ffiJpiflflfrie p\l.tibHca:· dd··una hfo'rm'a P'éggforll:tiv,a dela \Jl{ttuale"legrnlaziohé SUg'li infortuni, . . . . ' Intanto riteniamo utile accenria:re ad ùna sede: di articoli che Rud'. Wissell, del « Segretariato operaio · centrale l> 'della Commissione generale dei_ sindacati 'ÒJ:iérai tedeschi, ha pubblicafr'nell'auto-revole organo settimanale della stessa Commissione generale (1) in- '·, torno· ali-a: « scienza' profossorale l> del prof. Bernhard. Il Wissell giudica il libro .del prof. ,Bèrrihard, un ··« làvoràcc:i-o della peggior specie, privo d'ogni spirito scientifico; un compendio di citazioni tendenziose», ·e appurlto''per ciò Iodato dalla stampa capitalista e ·reazionaria. Come ebbe già pubblicamente a dichia– rare il prof. Brentano, il prof. Bernhard sa magistral- . ·merite rendere oscure le cose chiare, con citazioni in– .complete, mescolando insieme le cose e cancellando quelle che non gli accomodano, È ciò che dimostra la parte del libro in cui il Bern– hard vuol provare il dilagare e il crescere deJJa liti– ·giosità. Dai dati ufficiali citati in proposito dal "".issell · (1) • uÒerwiinschte. Folgen ·der deutsohèn Sozlalpolll!lt "; In Co,·re- 1sponde,,zbÌatt iter Generalkommlsslot1· der Geioerkschaflet1 Deutsch• lat1ds, N. 4-8 del 28° Jahrg. (1918). BibliotecaGino Bianco consegue, contro le asserzioni del Bernhard: 1° che gl'infortunati hanno in Germania, in cifre percentuali, impugnato in misura sempre minore le decisioni dei Consorzi d'assicurazione (su 100 decisioni i ricorsi, dal 23,34 nel 1905 sono scesi a 17,18 nel 1911);- 2° ·che i tribunali arbitrali hanno sentenziato sempre più sfa– vorevolmente per gli infortunati (la percentuale dei ri– corsi risolti in favore degli operai è scesa dal 35,6 % nel 1890 al 17,4 % nel 1911); - 3° che, ad onta di ciò, gli assicurati hanno ricorso proporzionalmente sem– pre meno al supremo Ufficio imperiale di assicura– zione -('i ricorsi degli operai all'Ufficio imperiale sono diminuiti dal 31,8 % dei casi nel 1895 al· 25,9 % nel 1911); - 4° che, ciò malgrado·, le decisioni dell'Ufficio imperiale sono diventate ogni anno sempre più sfavo– revoli per gli. operai (dei ricorsi degli infortunati ven– nero risolti in loro favore il 23,5 % nel 1890 e il 16,6 % nel 1911); - 5° che i Consorzi d'assicurazione hanno·, invece, ricorso in un numero proporzionalmente sem– pre maggiore di casi all'Ufficio imperiale (dal 13,7 % -dei oasi nel 1890 al 33,2 % nel 1911); - 6° e con cre– scente successo (dei loro rico,rsi vennero. risolti in ,;loro favore il 35,6 % nel 1890 e il 55,9 %, nel 1911). Ques.to per ciò che riguarda la litigiosità degli .ope,raj! ., . , . •,,·. .. . . . .. •·,. . · e: Per•diò che,riguarda,il pericolo dell'« infezione psi– chica »,r di. cui parla· il Bernhard, il Wissell esamina -ì,n quale rapporto sti,ano fra· loro l'assicurazione o.pe- . raia, .la salute pubblica e il progresso economico, ri– levando,. con dati statistici, il notevole declinare de.Ila curva di mortalità in Germania, non solo nella po– polazione totale, m,a anche nella p0polazione eC'ono– .micamente attiva di età superiore ai 14 anni, fatto tanto più significativo data la crescente industrializ- . zaiiione della "Germania e dovuto, oltrechè alle mi– s.ure, protettive ·imposte dalle organizzazioni operaie, a.Jle assicurazioni sociali, che hanno contribuito a mi– gliorare la salute delle classi popolari. E ciò non può stupire, quando si rifletta che, nel 1910, in Germania circa 14 milioni di salariati erano assicurati contro la malattia, circa 24 milioni. contro gli infortuni e circa 15,7 milioni contro l'invalidità. Già in una pubblicazione ufficiale del 1903 si at.tri– buiva una notevole influenza sulla diminuzione della mortalità cittadina all'assicurazione malattia dal 1885 in poi. E ciò con ragione. Non soltanto, per merito dell'assicurazione, la cura ha potuto• essere iniziata dal .principio della malattia, ma l'assicurazione ha permesso il &ussidio materiale dell'ammalato. E. men– tre prima l'operaio .doveva trascinarsi al lavoro fino .all'esaurimento, per· poter conservare alla famiglia. il -salario necessario al suo mantenimento, ora è ·possi– bile, all'assicurato di sottoporre a cura .medica magari piccole feritie, che, .trascurate, portavano prima spes– .so a danni permanenti e alla diminuzione della ca– pacità lavorativa. La convinzione della necessità di una pronta cura e di un regime appropriato è diffusa .coi più· svariati mezzi dagli uffici delle assicurazioni .tra gli assicurati e le loro famiglie e quindi in tutta la ,popolazione. I corsi di igiene delle .casse di ma– .Jatti11rla educazione igienica negli ospedali,. case, di . curai,--case di clmvalescenza hanno fatto un'opera. di • .propaganda, che non è mai abbastanza. lodata. Si è, cosi,· fatto ·nel· campo della igiene teorica e pratica un -lavoro di educazione, che non sarebbe stato pos– sibile senza, l'assicurazione. Tutto ciò ha avuto una influenza benefica sulla classe operaia e sulla vita economica, come rilevava .giù nel 1893;!'1spettorato del lavoro bavarese, e come afferma i·!·tlfrettore dell'Ufficio di statistica bavarese, dott. Zahn',- il quale sostiene che, « tutto sommato, sotto l'assicurazione sociale cresce una classe operaia più produttiva fisicamente e moralmente, più Jabo– rim,a, capace ·di maggiori consumi e ad un tempo socialmente f>iù elevata». I dati che il Wissell cita sul commerc10, sulla navigazione, sulle ferrovie, sui telefoni, sulla produzione del carbone e del ferro, sugli assicurati contro gli infortuni presso i consorzi professionali (3,5·mi.lioni circa nel 1886 per un salario · complessivo di 2228 milioni di marchi, 6,8 milioni nel 1900 per 5399 milioni di marchi, 9,2 milioni nel 1910 per 9187 milioni di marchi di salari!) servono a rap– presentare il prodigioso progresso dell'attività eco– ·nomica. tedesca, possibile solo per la collaborazione di una maestranza ·sana, attiva, produttiva.

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