Critica Sociale - XXIII - n. 11-12 - 1-16 giugno 1913

168 CRITICASOCIALB un suffragio tanto più largo, è egli possibile che - cli fronte a tanti punti in\,errogativi che segnano l'o– rizzonte in fatto di politica interna, finanziaria, mi– litare, -coloniaI-e, internazionale· - noi non tentiamo almeno cli orientarci, cli riassumere il passato, di in– tcrl'ogare l'avvenire, cli dire qualche parola non vana a noi stessi e al paese? So bene che la Camera italiana, soprattutto da al– cuni anni, sembra non amare queste grandi discus– sioni sinletiohe e pr-ogramm.atiche, discussioni di gran– d-estile ,e di larga portata, -che pure si fanno, '<!- quando a quando, non s,olo nei Parlamenti della idealistica Franoia, della filosofica G,erm.ania, ma in quello al– tresì della positiva, utilitaria Inghilterra. Non pre– sumerò di sentenziare se co.testa avversione sia inoa– pacità di afTront.are quelle discussioni, o sia disdegno Ji oiò che si crede, o possa apparire, .acoademia. Ma,. ~1 certi svolti della storia, una sosta pensosa, un ool– lettivo esame di coscienza, non sarebbe forse un per– ditempo, come non è un •perditempo ·pel viaggiatore indugiarsi da una bal:z.a ad -osservare il scrt.to, posto piano per ben orientarsi e sfuggire al rischi•o -cli sba– gliare poi il sentiero; come non è un perditempo -el,e– varsi dalla bassÙra, nella quale ,ciascun ·albero -ci im– pedis,ce di v-eder,e il bosco-. Solo p-ossiamo constatare ohe. la Camera italiana è non -s-olt:rnto sec011data ma, vorre•i dire, inoor-aggiata, dal pr,es-ente Ministero, nella ;.;ua sistematica ,astensione dalle grandi d_iscussioni di indirizz·o e di programmi, ,ciò sembrand_o partioolarJ mente ,conforme alla mentalità del pr-esidente del Con– siglio, la cui ambizion,e di praticità può qualche vo.Jta Yenire -accusata di ,avvicinarsi all'empirismo. Ma il tema della disoccupazione in rapporto alla politica dei lavori pubbli-ci, mentre da un lato è il ·più alto ·e sintetiioo· che in questo· momento si profili da– vanti al paese, d'altro -oonto, pei bisogni, pei do.Jori, per· l•e minacoe• -ed i pèricoli a cui si connette, n-on j)UÒ lasciare indifferenti neppure i devo-li all'-empiri– smo p-oliti,c,o. I socialisti e la Libia. Si può avere, ripeto, qualunque: opini-one sulla re– c,ente ·politica coloniale, militare, intern.azi-onale del– l'ftalia, sui rnntaggi o sui danni d-ella conquist.:i della Libia. Noi non dissimuliamo cert-0 la nostra d-ecisa, profonda, irreducibile avversione ad -essa, avversione che non c,ede di fronte al fatto compiut-o, perchè n-es– sun f-aUoè mai ciel tutto v,eramente •oompiuto e perchè essa ,ci serve cli impulso e di bul'.sola ori·entatric-e· nella nostra azione. politica. Ma, detto questo, non ne viene di conseguenza che noi dobbi{lmo o negar-e ciò ,che è irrevocabile·, -0 se– guitare, come bambini corrucciati; ,a pestare i ,pi-edi pel dispetto. Ed è, appunto, bambinesco -il rimp.rov-ero di color-o ,che fan ],e viste di trov·arci incoer,enti •per– chè non ripeti{lmo ogni giorno il grid,o-: « vi,a dal– l'Africa! ». La nostra •convinzione irremovibile dell'e-r– rore che commis-e· il Governo travo-lg,endo la nazione nell'avventura africana, praticamente- non può .in altro risolversi (ma deve in questo- risolversi) ohe· nello sf.orzo di scemare i danni della nuov,a polibca, di fre– narne gli ecc,essi, di modificarne-, via via, gli atteg– giamenti. Perciò, pur professandoci radicalmente dissidenti da questa vostra politica coJ.oniale, noi domanderemo, fra non molto, al G-overno il suo programma ,c,o]oniale.. La Camer_a e il Senato•, con la legge che cresimò la pace di Losanna, .accordò 50 milioni per spese nella Libi.a all'onorevole Bertolini, così, s-ulla.fiducia, senza alcuna precis-a destinazione. 'Ma non ci sembra possa passar lungo tempo s-enza che il Parlamento desideri di conoscere come -questi 50 milioni, che s-0no indub– biamente un primo e mod-estissimo acconto, siano stati o debbano esser-e erogati, e ,quanti altri -e a quali fini debbano seguirli. Ma, ,s,e questa curiosità, per quanto J.egittima, sa– re·bbe· forse, -anoo,r•oggi, giudioota prematura, non pare intempestivo inv,ece -oocuparci della ripercussione che .la nuov,a politica colonial-e, militare -ed internazionale, ebbe- -ed ha sulla politica interna, in quello che ne è il fenomeno più centrale, il f.enomeno economi-co·, e, più specialmente, la oondizione dei lavoratori: Ora, noi dobbiamo essere sereni ma, al tempo stes– so, sinceri: la nuova impresa african{l, a seconda del punto di vista dal quale si guardi, potrà avere, in av– venire, dei vantaggi (,che noi recisamente neghiamo) o degli svantaggi. Nessuno possi-ede la verità assoluta, massime quando si tra:tta di previsioni lontane. Ma, se· vogliamo -esser,e sinoeri, non -possi,amo.-contestare che, pel momento- almeno-, e per un momento che tutto fa temere d-ebba durare: un b-el po', la ripe,rcussione immediata che •essa ha sulJ.e condizioni finanziarie ed economi-che d,el nostro paese è estremamente d,oloro– sa, e signi,fiC{lcrisi. L'on-0revole Tedesco mi perdo– nerà, se io non poss-o prestarmi a secondare il suo simpatico, se vogliamo, ma temerario ottimismo; il travestimento ros·eo delle cose non deve, non, può du– rare eternamente. Conviene deciderci a gua,rdare in facci.a -oramai la non sempre •compiacente realtà. Del resto, per chi veramente è. convinto -che l'occupazione d-ella Libia sia stata un:~ necessità storioa, e prometta all'Italia reali vantaggi, anche semplicemente .di- or– dine politico, idealistko, in un si,a pur lontano avve– nire; i sacrifici ch'essa possa rise-rvare a una o a più g,enerazioni s-ono sacrif i.ci n-eoessari, da dov,ersi tempe– nare fin d-ove è possibiJ.e, ma anc,he sopportar-e stoica- mente in quanto fosse necessario. · Occupazione in Africa, disoccupazione in Italia. Or si tI1alLaappunto di v•ed,ere,entro quali .Jimiti -sia necèssario sopportarli e fin dove e in che. modo si possa temperarli. Ciò che noi oggi vi chiediamo è di trovar mod() che l'Italia in Africa non significhi l'A– frica in Italia,. e « l'oocupazi-one ·» laggiù non voglia dire per conv-èrs·o « disoccupazione» quass,ù: Eoco perchè vi dicevo ,che l'argomento è -oontr.ale, è palpitante· d'interesse; perchè in esso ri,entrano, in quaJ.che modo, tutti gli altri maggiori problemi che siamo soliti agitare in questa nostra Assembl,ea; e vi ri-entrano, dirò ,c,osì, vivifi.cati. L'aridità de_!pro,bJ.ema finanziario, che ai più -sem– bra )'-obbietto ·di una scienza ·ooculta, privilegio di po– chi iniziati, come i Rubini, i Carcario, i WoHemborg, i Tedesco ... (Ilarità). RUBINI. Non è arido, se dà luog-o. alle sue osser– vazioni! TURATI. ... ootesta apparente aridità, on. Rubini, che sgomenta a torto quei deputati -che chiamerò let– terarii, quelli. cioè che alla scuola pigliavano 10 nel còmpito d'italiano, ed erano bocciati in aritmetiea ... (Ilarità). RUBINI. Ma chiedono anch'essi quattrini! TURATI'. ... ,cotesta apparente aridità sparisce, e le cifre aoqui'.stano un'anima, e sorridono e piangono

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