Critica Sociale - Anno XXIII - n. 4 - 16 febbraio 1913

CRITICA ;SOCIALE· .co~ipresi cl ella, necessjtil assoluta <li ciò; attribuire un pm alto· valore al pensatore che non. al politicante; allo Saittore e all'apostolo di idee che non al depu– tato; alle grandi que·stiòni dottrinali (il che non si-· gn,ifica questioni-teoriche o -astratte), dal cui dibattito ·appm:ito sorga e si alimenti la cort·ente ·del pensiero .socialista, che non alle questioni pratiche, speciali e .contingenti del. mòmento che fugge, e alle· questioni -di pura tattica; è necessario infine e· sopratutto- che il partito esca e/allo,stadio ,dogmatico per entrare nello .stadio c,·itico, o scientifico, che è lo· stesso. . « Hevisionismo ll dunque? Ecco: .che s'intende pei• « r·evisionismo >l-'? Forse. la concezione propria di que– sto o quel pensatore? un'attenuazione del· marxismo? un compromesso fra l'ortodossia e l'eterodossia? una .specie di Gil'ondn? un riformismo delle idee? Nulla di tutto ciò. • . Il revisionismo non cj-ev'essere che l'alteggiamento costantemente c1·it1co dell'uomo che pensa e giudica e, giudicundo, _separa costantemeqtc il falso dal vero, -e. riforma o trasforma o accresce ogni giorno il pa-· trimonio delle propri-e convinzioni. Il che si contrap– pone all'atteggiamento dogmatico di chi cr-ecle, e non •'iUOle .las.Gia,r-sismuovere dalla. propria ,credenza, nè •per· opera altrui, nè per opin;a propria, o per pigrizia, -0 per impotenza· mentale, o per disamore del vero. gerimenti dell'esi)erienza·, e la sua attuazione coi mezzi tattici indicati dai Congressi; o déve nvere comé sco– po precip-uo !'-elaborazione scientifi.ca di una nuova dottrina morale, politica ed economica, che serva, da un lato, di gui.da suprema a tutta l'azione pratica del– l'individuo e del partito e, dall'altro, di base per la propaganda ditetta alla trasformazione delle' coscien– ;,,e, dei ,costumi e delle leggi e istituzioni, in armonia con quelle dottrine'! 2° -Delle dottrine pratiche di Marx, quali restano a guida cleLpartito e quali no? 3° Vi sono lacune da colmare, o punti da svilup– pare, nelle dottrine soci.aliste indispensabili all'-rizione pratica (es. nella politica internazionale)? 4° I movimenti dell'azione socialist,a e di quella operaia devono consistere soltanto negli interessi di ,classe del -proletariato, ovvero anche in aspirazioni superiori, date eia sentimenti cli. solidarietà umana, cli amore d~l bene sociale, di giustizia? In altri ter– mini, le idealità s·ocialiste devono essere puramente quelle che -concernono il bene del prolet:uiato, ovvero p_rmc1palmente idealità morali? D_i guisa che il so– crnhsmo debba. -es.sere anzitutto una nuova conceziooe della morale e della giustizia? . 5° In quest'ultima ipotesi, quali sono le grandi li- 1ì.ee cl-ell'etica socialista, ossia della concezione socia- Il revisionismo è insomma la concezibne dinamica .:le! pensi-ero socialista, opposta alla concezione statica dì esso. I. lista del bene, della morale, della giustizia? . 6° Più· concretamente, la finalità costante dell'a– zione socialista dev'essere il lrionfo degli interessi di dass-e ciel proletaì:iato su quelli delle altre classi, o nòn piuttpsto il trionfo dei più grandi e generali 111teressi cli tutta, la- collettività umana su quelli parti– colari e speciali cli dati popoli o Stati, o di date classi, o di dati individui? In altri termini, il movimento so– cialista dev'-essere una pura questione di forza, ovvero una questione di morale e di giustizia? Perciò, dicendo r-evi.sionismo, non alludo a una clot– tripa. concreta e qualificata. Di guisa che il revisio– .11ismo, può ben condurre taluno a concezioni più va-· .slamente e. profondamente rivoluzionarie, che non .siano le attuali rJella frazione socialista. rivoluzionaria. A produrre, o ·meglio, a diffondere e avvalorar.e qu-esto atteggiamento critico, in forza elci quale sol– tanto il socialismo si 111-el/e1·à in movimento, è neces– sario' distr1,1.ggere uno degli abiti più radicati della -comune mentalità socialista, ,che la rende, sottoTasp-et– to che qui si consrclera, non molto superiore alla men– talità clericale, e che ,iJeriva da quella che io chia– ·merei bcatit11di11cdella fede. Perohè tutti gii uomini, in rapporto .alle loro idee, e quindi anche i socialìst.i in rapporto alle loro, si possono distin~uere i11 di.le classi: -c:oloro che godono .della beatitudine cli una fede incrollabile in un dato loro patrimonio cli idee, e queste adoperano come infallibili pietre cli paragone dei 'loro gitidizi in tutp i -casi della vita; e quelli che sono costantemente as– sillati clal. tormento del d116bio, e· che· solo. attraverso crisi più o men-o tonnentose arrivano a permettere .l'ing~·esso cli. date idee_ nel. loro_ patrimonio_ di con– vrnz10n1, sempre pronti a r1cacc1arnefo fuori ove un dubbio sorto glie le- faccia ripren(lere in esame e ri- ,eonosccre false. ' . · Ora, poichè chi sta bene non si muove, e chi sta male si ,muove, 80!0 .a chi soffre i tor,menti del dul;l-, bio· é •<lato mettersi in cammino sulla via del vero. Questi tormenti couvien· quindi suscitare e diffondere, . .distruggençlo la fede, affacciando il dubbio, rimet– .tendo tutto in discussione, limitandosi ad accertare pl'o0visol'iamc11te quel minimum che ,sia necessario per determinare l'azione pratica quand'essa si deve compiere, ma rimettendo subito p0i in clis_cµssione ,qqel 111i11imwn ~tesso insieme ,coll'utilità dell'azione che ne è stata determinala . . , . . * . * * E, tanto pei: incominciare,. anzichè i::lettare un elenco_ -di proposizioni eterodosse come i buoni teologi del .Cinquec-ent0-, 'indicherò alcune .questioni che mi pare: .sarebbe util,e che i socialisti, -e i non socialisti, dis~u- · tessero nei. loro giornali, nei Circqli, nei Congressi; .assai più utile che non il disputare sulla partecipa– zione a.I potel'e,- sulla tattica elettorale'. sui delitti della borghesia, sul)a politica dl Giolitti o sull'opportunità .di e~ili~_re il He, o di fare uno. scioper.o generale .. 1° Il partito s.ocialist.a deve avere come unico sco– po la propaganda -del suo attuale pro~ramma politico- - .economico, la sua elabotaz1one e spec1ficaz10n.:_ 111 rap– J?Orto alle circostanze Gontingenti e secondo i soli sug- 7° L'asserita antitesi di interessi fra classi pro– letarie e -classi borghesi riflette tutti gli interessi delle une· e delle altre, o soltanto. quelli che si presentono nella disttibuzione del prodotto del lavoro e, in ge– nere, della ricchezza, cli guisa· che vi siano altri in– teressi generali, di front.e a cui tutte le classi siano assolutamente solidali? In questo s-econdo caso, per le classi proletarie, sono maggiori i loro interessi <li classe, -contrapposti a, quelli delle classi borghesi, ov– vero gli interessi comuni e g-enerali per i quali ,esse sono . solida! i con ·queste? (esempi: sviluppo• della produzione, riduzione dei consumi socialmente im– produttivi, facilitazione delle comunicazioni e degli scambi, federazione politi-ca degli Stati e conseguente abolizione delle guerre ,e degli ,es-erciti, progressi. delle scienze e delle arti, progressi nella tcnka ·della me– dicina, dell'igiene, della produzione agricola e indu– striale, diffusione dell'istruzione, elevamento dell'edu– cazione pubblica, ecc.). E, -conseguentemente, le classi lavoratri,ci, hanno sempl'e più interesse a.cl esplicare un;1 loro pròpria azione cli classe senza alcun limite, .ovvero, provveduto 'da un lato con essa alfa più ur– gente tutela dei loro maggiori interessi di classe, han- no- maggiore interesse a rivolgere la loro Gzione alla tutela degli indicati grandi i!1teressi generali della collettività? · 8° La lotta cli classe, che attualmente si combatte dalle o-rganizzazioni dei lavoratori (a parte l'assoluta assenza in essa cli un qualsiasi contenuto eti_co, ossia di una qualsiasi idealità morale), ha essa un qualsiasi valore rivoluzionario, o anche soltanto riformista;· o ùon è invece una pura azione di resistenza di contro agli intel'essi dei capitalisti, la quale si svolge legal– mente entro l'orbita dell'attuale ordinamento politico- ' economico capitalistico, senza alcuna mira a superarlo e senza minimamente indebolirlo? Non è forse essa. perciò, un processo d'adattamento delle masse lavo– ratrici a questo ordinamento; e quindi in definitiva Ili! processo eminentemente conservatore e antisocia– lista? E non è tempo allora di proclamare che questa lotta cli classe (che non è ,certo -quella fantasti,cata da Marx) non ha nulla a che fal'e còl socialismo? 9° Delle due grandi questioni pratiche, che oggi travagliano i popoli civili, la questione sociale e la questione interna=ionale, ha oggi maggiore impor– tanza ed urgenza, dal punto di vista socialista, la pri– ma ovvero la seconda, la questione- cioè di costituire unn federazione politica di- tutte le n:izioni ciYili (al-

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