Critica Sociale - Anno XXII - n. 17 - 1 settembre 1912

ORITJCASOCIALE. 267 di questa obiezione - della ·quale d'altronde mi SOI).O occupato altrove - mi port\Jrebbe troppo lon– tano; ed è tempo _cheio chiuda questa digres~ione, che non tocca d!fettamente la riforma elettorale francese, ma che ho creduto opportuno di fare,_per-: chè mi sembra che l'« imparentamento >> sia de-sti. nato ad essere una innovùione vitale, p _à<l avere, nello ,svolgimento clei sislemi proporzionàli, portata ben più vasta di quella di espediente di transazione, per I.a q·uale è stato escogitato e adottato dai legi– sfatori francesi. 6) iz voto cumulati·vo. ~he clientele per· sopraffare col voto cumulativo compagni. di hstà. , . Messo però in disparte il voto cumulativo nel si– stema_ora approvato, rimane il pericolo, non certo trascµrabile, de1la subdola lotta intestina fra i can– didati deila. stessa lista, lotta la quale, invece che con l'accaparramento di voti duplici, si svolgerà con la cancel~azione del nome dei compagni di lista. E bisogna an_chenotare che i candidati vi si indurran– no tanto più a cuor leggero, perchè tale cancella– zione non reca alcun danno alla lista, in quanto i voti non espressi dall'elettore vanno, come si è ve– duto, a formare uguali:nente la cifra elettorale della lista votata dall'elettore. Resta dunque anche l'altro L'altra innovazione del progetto della 'C~rrimis- i)ericolo, che, per i maneggi di amici malfidi e di sione, consistente nel voto cumulativo, si è perduta avversari non le.ali, i candidati più autorevoli di invece per via 'e ·non è giunta a far parte del pro- una lista, quelli più rappresentativi e contro i quali getto approvato. · più si accanisce la lotta, restino sacrificati. Osser- Poichè il progetto, sia del Ministero, sia della viamo infine che il negare la facoltà del volo cu- Commissione, consentiv,a all'elettore, senza limita- mulativo può apparire una contradizione, allorchè zione alcuna, il diritto di panachage, ciqè di votare si consentono le candidatu,re isolate, ponendole, agli per cai ;idi.da ~iapr,a.rt_~ne!l~i ,a ,Hste divers,e, .~,9fS~. re~-, ,, 1 ~~f~tti.Afl_l~ .r+p,a.r,tjz\?~e c)f!t Seggi,. a _pe*tt~ p,~rità.__ , la Cbttirri1è'~10ne 1 11 dubb10 'c'he pote~se acqmstare_ se- d1'conc1'1Z1one con le hste complete. Abbiamo mfatt1 I rio fondamento una delle più_diffuse obiezioni con- veduto che, se un elettore, in una circoscrizione che tro i sistemi di R. P. di tipo svizzero: che cioè po- deve, ad. esempio, eleggere cinque deputati, vota tesse esser facile ai partiti di impedire la riuscita per una candidatura isolata, ciascun voto è valutato dei candidati più autorevoli e_ :p,iùtemibili di un par- · per cinque allo scopo di costituire la cifra elettorale tito avversario, facei;ido votaré,~·da qualche_centinaio di quella candidatura. dei propri elettori fidati, i nomi •più scadenti della Perciò pu,ò seriamente dubitarsi se, invece del lista avversaria, in modo che questi riuscissero capi- panachage libero, non convenga meglio un altro si– lista e quindi eletti. · · · , . sterna, che limiti un po' più l'arbitrio dell'elettore, La Commissione giudicò cfae, ~ontro tale peri- ma tuteli meglio la correttezza delle operazioni elel- colo, potesse essere. efficace rimedio il _voto·cumu- Lorali: ad esempio, la lista coi candidati disposti lativo; e cioè la facoltà. concessa, ai presentatori di nell'o-rdine voluto dai presentatori, e con semplice· una lista, di ripetere più _volte il medes_imo nonie, facoltà data all'elettore di esprimere un limitalo nu- · e agli elettori di dare più suffragi, e magari il mas- mero di voti di preferenza; ma, una volta ammessa simo dei suffragi a loro disposizione, allo stesso la facoltà illimitata di panac]wge, io trovo che un candidato. Con una Relazione supplementare, pre- ·correttivo stil genere di quello del voto dµplice, sul sentata il Hl giugno Hìl 1, a discussione parlamen- quale' si era fermata la simpatia della Commissione, tare già iniziata, la Commissione ristrinse però que- non fosse inopportuno. Magari si sarebbe potuto sta facoltà del voto ·cumulativo, riducendolo a volo ristringere ancora, dando ai soli presentatori la fa-- duplice, percl;i.è,così ai presentatori come agli elet- coltà di ripetere due volte lo stesso nome in una Ii- tor-i, si consentiva di ripetere non più di due volte sta, e, se i presentatori non fossero stati giusti in- il nome dello stesso candidato nella lista e nella lerpreti delle preferenze del corpo elettorale, questo scheda. , avrebbe sempre· avuto a sua disposizione il rimedio Dura'nte la disèussione, come abbiamo avvertito,. cli cancellare una volta il nome ripetuto. · questa disposizione è stàta del tutto eliminata. È (La fine ai prossimo m,me,·o). un bene, od è un male? Non è facile dirlo. Certa- mente, col voto cumulativo, per correggere un even– tuale inconveniente del panachage, si incorre in al– cuni pericoli assai gravi: quello di far sì che i can– didati di una stessa lista riportino v0tazioni assai diverse con discar,ito dell'autorità e della ciirrnità di cHi 1 sHf 1 -elètto· 'èoh" vot!iziòn'è'"ifo'tevòlmérite11nrè:! riore beneficiando delle votazioni sovrabbondanti dei capi-lista; quello di incoraggiare, nel Collegio pluri– nominale, la sopravvivenza d_elleclientele (JSistenti. nel Collegio uninominale; e quello, infine, di favo– riJ1e le lotte non leali fra i candidati di una stessa lista. . . · II primo difetto era reso più grave anche da.Jfatto che si consentivano le candidature <;l.uplicie triple, in modo che un partit~ poteva valersi, in tre circo– scrizioni diverse, déll'autorità e della popolarità di uno- stesso nom(l per raccogliere voti che andavano invece, dopo avvenuta l'opz10ne, a beneficio di. altri candidati meno noti e .meno favoriti dall'urna. Ora,, nel progetto definitivo, questo di_fetto almeno sa– rebbe stato eliminato, poiché µon è consentito ad alcuno di essere candidato ih più di una circoscri..'. zione. Sarebbe rimasto i1ive_ce in tutta la sua gra– vità il pericolo della sopravvivenza delle clientele antiche, tanto più temibile -per la piccolezza delle circoscrizioni, cosicchè, ad esempio, ai deputati· uscenti non sareb~e sta_todifµci!e va,lersi delle anti- GINO BANDINI. È Il HOMAHTl[O Il 'IL SOCIALISMO ? • ·1 I \ .,',' Infuria 1a tormenta antfromant'ica. Vien -~i Fi·an-·, cia, come tutto. l'altro, annunziata da grandi eti– chette e luminosa di bei nomi: Barrès, Maurras, · Bourget, Lasserre, Sorel, Peguy col suo cenacolo dei Cahie1·s, e altri molti_: tra(,iizionalisti, naziona– listi, clericali, mistici,• sindacalisti, nietzschiani.. .. Varia.no i nomi, ·le forme, i riflessi: la mentalità, la psicòlogia, l'impulso è uno. Aloni di pensiero, con grandi frangie variopinte. Passano, arcigni, minacciosi, ebbri, asfissianti. Bisogna difendersi, o purgarsi, o scoprire il can– dore della propria anima immacolata. Chi è senza peccato s_cagli la prima pietra. E chi del peccato è vissuto e :vive, e nel peccato vuol restare e vi– vere, si rassegni 11,lla confidente attesa, oppure mo– stri 'i denti e i pugni, a tutela del proprio spalt,o , fiorito d'idealità, o delle patetiche nuvole dei pro– pri sogni, fluttuanti nello sconfinato azzurro delle · i li usioni. Parli il socialismo. . E dica se, con l'accusato d'oggi, ha mai simpa– , tizzato, sos~irato, trescato; se nelle sue vene il

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