Critica Sociale - Anno XXII - n. 17 - 1 settembre 1912

Critica Sociale fr/VIST'.1/ QUJNJJJCIN.1/LE DEL SOCl.1/LISMO Nel Regno,: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: .Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 DIREZ 1 ION·E:Milano· - Portiei GalleriaV. E., 23 - A'MMINISTRAZIONE: Via S. Damiano,16 - Milano Anno, XXII - N. 17 Il , Non si vende a nume,•i sepa1·ati Il .Milano, 1° settembre 1912 SOMMARI1) Polltlca ed Attualità. It Suffragio co11t..o· I' À lfabeto? (LA CRITICA SOCIALE), Dlvagazlo ui esotiche I Pror,. ENRICO CARRARA). La rlfm•ma elettr,rale ;.,, Fra11cta: Il. /.,a Propo1•zioriale 11ei :r,,·ogettL e nelle Cr,mmtsstont (ottobre 1909-marzo 1911): 1) La situazione 11nrlamentare; 2) Il progetto Brland; S) Il progetto delln,. Com– mts~tone parlamentare; 4) Quoziente e premio a\lR.magi,rloranza; b) L' ' lmparentamento "; 6) Il voto cumulativo (Prof. GINO DAN· DINI), Studi economici e sociologici. È• roma,itlco" il soclaUsmo? (Avv. TULLIO COLUCCI). La legtstazLone dei salario ,;.nEuropa e in America: 11 salarlo mi– nimo legl\le in Inghilterra; La legge ·germanica sul lavoro a cto– mlolllo; Disegni dl legge ln Vl>rl Stati (Dott. DEMOS AL'fOBELLI). Biblioteca àl Propaga,iàa della CRITICA SOCIALIE, IL 8UFFR'AGIB CONTRO. L'ALFABETO.? Doveva essere proprio il Popolo Romano a pren– dere le difese - in nome della moralità - del minacciato olocausto degli· elettori sull'ara del Suf– fragio universalé! Bandisce infatti il virtuoso <Sostanzo che l'on. Sa– landra perde il' suo tempo ·a·minacciare la nota « leg,– gina• inter.pre.tativa )),, che 'dovrebbe salvare le ossa al. vecchio corpo élettoral_e; e ciò - soggiunge - perché l'on. Vice (i;iolitti, Favv. A'.lfredo Falcioni, in una certa sua lettera già pubblicata, ha cantato a chi voleva sentirlo, che la legge è quella· che è, il Governo non la potrebbe mutare neanche volendo, e la legge, per essere qual'è, ha il suo bravo mo-. tivo « di ordine morale » : depumre le liste dalle iscrizioni abusive. Una leggina, come la vorrebbe Salandra, importerebbe doversi rifare da capo - ipotesi assurda - · tutto il 'lavoro delle liste! f A p– punlo perciò, noi diciam.o, conviene provvedere fin d'ora]. Meglio dunque - conclude Costanzo - la– sciare le cose come la legge le ha volute, senza che sorgessero alla Camera opposizioni o contestazioni - anche se, nel totale dei 508 CoUegi d'Italia, qual– che migliaio di elettori dovesse giulebbarsi la rot– tura cli tasche di rifare l'esperimento avanti il Pre– tore! . Noi non siamo invasati da furore ministerialista. Eppure _:__ per quel rispetto che si vorrebbe sempre avere anche verso gli avversarii - il primo im– pulso, a leggere questa. roba, fu di prendere la penna per smentire che potesse trattarsi - come tutti i giornali accennavano - di una « nota di ca– rattere uffici.oso )). . Invero, anche noi -- intendiamo dire, chi scom– bicchera queste righe - avevamo, giorni fa, rice– vuto dall'oli. Falcioni una diffusa .lettera sull'argo– mento. Ma, sebbene non portasse sug:gello di con– fidenzialità e potesse anche servirci nella polemica, non la rendemmo di pubblica ragione, perché - pervenutaci (esempio non raro di sveltezza buro- cratica) con cinque giorni di ritardo sulla sua data - mentre il tema· era stato oggetto, in quegli stessi giorni, di tante discussioni - non potevamo one– stamente supporre che essa rispecchiasse ancora, intero ed esatto, nonchè il pensiero del Governo, neppur quello dell'on. Sottosegretario cli Stato, che, in successive dichiarazioni e nell'intervista col– l'Avanti!, .aveva pur mostrato cli preoccuparsi delle obiezioni ragionevoli che gli venivano fatte. Senonché, ecco la Tribuna (28 agosto), ribadire, un po' meno sciattamente i concetti ciel Popolo· Ro– mano, come se tutte le polemiclie cli questi giorni fossero state parole al deserto. E ripeterci che, per le dichiarazioni del!' on. Giolitti nella tornata del l 5 maggio, era noto come dovesse adottarsi il prin– cipio - non potendo attendersi da otto milioni di elettori la domanda d'inscrizione - di « / are le liste ex: novo, non tenendo più conto delle liste al- . ltiali, che sono straordinariamente piene d' errori, e nelle quali figurano dei morti e delle persone che non hanno• mai esistito». Se obiezio"ni si volevano elevare, dovevano elevarsi allora alla Camera. La quale, del resto, avrebbe certo trovato, d'accordo col Governo, che, instaurandosi tutto un novus ordo, non era il caso, « per i comodi di una minima fra– zione di elettori, di includere in esso alcuni rottami del vecchio ordine, e rottami sospetti », ma si do– veva .profittare dell'occasione per spazzare via tutta la materia morta, ecc. ecc. -. Concedeva soltanto, il foglio· romano, che sarebbe giusto, e si otter- 1·ebbe « un risultato importantissimo se non asso– luto », se tutti gli elettori· inscritti· nelle vecchie li– ste, minacciati di... soppressione, ricevessero no– tifica personale della minaccia e degli atti che do– vrebbero compiere per assicurarsi la reinscrizione. Che gioverebbe - concludeva - a costoro posse– der l'alfabeto, se non sapessero neppure valersene per stendere una semplicissima domanda elettorale? E, a distanza di poche ore, si annunciavano due nuove circolari Giolilti, l'una delle quali discipli-· na la ·inscrizione elettorale degli emigranti, l'altra ordina eseguirsi per l'appunto le· notifiche testè accennate. Sulla necessità delle quali noi pure ave– vamo insistito, ma - salvo per una sola categoria di elettori - in via esclusivamente subordinata. Ora, l'accoglimento della. subordinata fa presumere appunto il rigetto di quelle, che erano state e che rimangono le nostre istanze principali. E diciamo soltanto « fa presumere)), perchè - per quanto r:iguarda la questione, che si è tanto agi– tata, del diritto, c\ei·già elettori nel Comune di loro residenza, alla reinscrizione d'ufficio - la circolare, per se sola, come chiariremo più in là, non affer– ma nè nega in modo reciso. Rammenta anzi in qualche modo - e forse la reticenza non è senza prudente intenzione - il famoso oracolo latino: ibis redibis non morieris in bello, che significa pre– sagio di morte o di salvezza, secondo che, prima o dopo del non, si ponga la pausa. Ma la stampa tutta quanta interpreta il responso nel senso della Tribuna e del Popolo Romano.

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