Critica Sociale - Anno XXII - n. 6 - 16 marzo 1912

86 CRITICA SOCIALE cammello. Non eia ieri, ma eia anni parecchi, tedeschi, inglesi, francesi, per couto dei loro Gover-ni e cli Banche colossali, fecero ricerche minuziose - e si può ben figurarsi che, se uno sfruttamento era pos– sibile, a quest'ora sarebbe tentato. Anche questo, dello zolfo, dunque, un bluff nazio– nalista, come tutto il resto. E come, qùasi certamente, l'altro dei fosfati. Di questi, i ragguagli sono più vaghi. Dovrebbero tro– rnrsi nel-la regione cli 1-foms, fra i ruderi dell'antica Lebcla. Ingegneri francesi e italiani, costruendo stra– de per conto del GoYerno Ottomano, pare trovassero realmente dei pezzi isolati e dispersi cli quel minerale. i\fa un'analisi chimica recente avrebbe stabililo trat– tarsi, viceversa, cli semplice sterco disseccato - ster– co cli cammello, ma sterco. È lutto ciò che il nazionalismo può offrire all'Italia. M1cHELE VAìNA. La Società editrice socialista A·vanti ! ha pub– /Jlicato a scopo cli p1·opapancla, a parecchie diecine cli 1nigliaia di esem.ptari, il disco1·so · che i nost1 ·i tetto1•i conoscono, p1·onunciato alla Came1'a, il 2::J it. s. (e/Jb1·aio, lla FILIPPO TURATI Contro la guerra contro il Ministero (da.I res_oconto stenografico) [.,'opuscolo cli 32 pagine, in ragione di 2 cente– si,ni per copia, costa, coll'aggiunta soltanto delle spese posta li, per 100 copie, L . .2, ?'O. Commissioni, coll'importo, alta Societil editrice socia-• lista A.vwnti!, Via S. Damiano, 16, Milano. SOCIALISMO E PILOSOPIA . Due filosofie _c'?nosce il socialismo: una impli– cita ed una esplicita; una Insita nél suo profondo, ch'è la sua ragione e la sua anima stessa indi– struttib!le, indomita, ardente, perchè intens~mente e genum:3-mente u,mana, ed una e~terna, sovrappo: sta, aggmnta, eh è la veste storica onde esso s1 fascia, ch'è il suo mutevole paludamento dottrinale. Due filosofie, che son propriamente uno stato cl'a– mmo e una vera filosofia; un sentimento fiorito di meditazioni e un intreccio speculativo che suppone un sentimento; affettività e raziocinio, cuore e cer– vello. Due filosofie, che son due socialismi, il pri– mo dei quali può vivere da solo, ma il secondo non può senza il primo, ch'è come la sua essenza riposta, il suo spirito, il suo calore: essenza, spi– rito, calore d'ogni ideologia socialista e d'ogni filo– sofia che al socialismo si mescoli e dal socialismo prenda nome. li socialismo ha una forma e ha una sostanza, l)a un'espressione ed ha un'anima. -Squarciate il velo delle parvenze, abbattete le impalcature dot– trinali, oltrepassate la custodia d'ogni fuggevole involucro: voi lo coglierete nella sua realtà viva, nella sua <ignuda sostanza· irriducibile ed immuta– bile: sentimento umano e umanitario, misto a un rudimentale e •sintetico giudizio cli valore; ribel– lione a base affettiva, ed egualitaria ricostruzione ideale del mondo umano. Critica embrionale e sen- timento esuberante, semplicismo nel demolire e nel riedificare, misticismo nell'interpretazione e nel ri– facimento. Il dolore lo esprime, il dolore lo ali– menta, il dolore lo solleya alle vette del sogno e dell'assoluto. L'anima del socialismo è fatta di nostalgia e cli speranza, di repulsioni e di aspira– zioni, di passione e di fede. Composizione d'anti– tesi, soluzione di dissidi, superiore e benefica ri– marginazione di ferite: sintesi dei contrari. La san– guigna rabbiosità delle lotte fratricicle si placa nel lago della pace egualitaria; il tripudio forsennato delle ingiustizie sociali si consuma e muore nella vampa imperitura cli un'eterna giustizia, Un cri– stiano rovesciamento cli valori dà simpatia, forza, pregio alla povertà e alla soffei·enza; e uno spirito cli equità assoluta procede alla redistribuzione cli pene e premr. Il mondo, con tutta la sua storia, è raccolto e giudicato in una formula; e una for– mula diventa il verbo ciel rinnovamento, il motto della palingenesi, il simbolo della nuova Apocalissi. La linfa umana è pregna de' suoi destini. Nella lotta tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, la vittoria ha il volere ciel fato. L'oggi è una trista vigil-ia:. Domani' l'umanità ritroverà la sua' via,· la sua vita, tutta quanta se stessa. Ciò non è filosofia: è uno stato d'animo; è un atteggiamento spirituale con vaghi accenni · critici e un'indistinta sete d'assoluto; è un idealismo etico semplice rudimentale affettivo: ma è socialismo. È quel socialismo che né. voi nè io conosciamo e riconosciamo più, ma che permane e vive pro– fondo in noi lutti, seppellito sollo le. stratificazioni teoriche, dottrinali, scientifiche, rinserralo nella no– stra anima, forse a nostra stessa insaputa, eppure attivo e fattivo in ogni momento del nostro spirito è della nostra opera, eppure sostanza irriduci– bile della nostra psicologia socialista, criterio fon– damentale ed istintivo dei nostri giudizi, démone segreto delle nostre avversioni, delle nostre col– lere· e dei nostri aneliti, di tutto jl nostro sentire e il nostro agire da socialisti. Ail.zi, esso è questo sentire stesso, obbiettivato e individualizzato nella nostra coscienza, è la sintesi vivente di quel deter– minato intimo modo di reagire, comune in tutti noi, alla realtà circostante, è il socialismo fatto nostra fibra spirituale, fatto anima, occulta ma operante ed operosa, invisibile -~a ognora presente ed effi– cace: che c'è o non c'è; che, sola, quando c'è, testi– monia e documenta la presenza del socialismo, di– stinto e separato da ogni « stato d'animo·» affine; che ci unisce e stringe in un nodo cli fraternità psi– cologica, lungi e all'infuori da qualsiasi infiltra– zione, fermentazione, divergenza teorica. È lo « spi– rito socialista'»; è la « orientazione » del nostro es– sere; è quel quid ÌHdèfinibil_e>, ché in noi' è nulla· ·ed è tutto. Ciò - è vero - non è filosofia : ma è il germe d'una filosofia; è il mondo sommariamente com– preso e giudicato; è l'aspirazione verso la traduzione plastica dell'assoluto, trovato col sentimentD. Non le chiedete teorie gnoseologiche o compiute rico– struzioni eti-che. Essa non può darvele. Niente può darvi, poichè è inesprimibile ed incomunicabile, come tutti i moti dell'anima, come tutte le parti– colari visioni del mondo. Nell'ardenza delle lace– ranti antitesi sociali prende vita il sogno eguali– tario della fratellanza e della giustizia umana, mate– riato di sentimento, sorretto dalla linea semplice e rapida d'un sillogismo tenace. Ma la sostanza af– fettiva non toglie a questo embrionale squarcio. di ideologia il valore d'un tentativo - rudimentale, irriconoscibile, spesso inconsaputo, talora anche inespresso - di sistemazione del mondo e perciò di sistemazione filosofica. È la filosofia - ingenua, primiti,;a, ma poderosamente logica - della folla

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