Critica Sociale - Anno XXII - n. 3 - 1 febbraio 1912

CRITICA·SOCIALE 41 -- -· ------ - -- - ---·-'------------------ Come si consolida, infatti, l'ordinamento capita– listico 1 - Allargando "l'im.p:ego dei capi(ali impro- . duttivi - di B"orsa, di finanza, di lavori pubblici più costosi che proficui - ; onde e si ritarda il ri– basso ·del saggio dell'interesse - altrimenti ineyita– b.ile, come più il ca,p1tale si aumenta - e sempre p:ù numlerosi lavoratori improduttivi si solidariz– zano cogli interessi delle classi dominanti. Le colonie, invero, oono = ottimo pretesto per di– strarre dalla produzione in· patria molti capitàl' assorbendo!~ improduttivamente nel Debito pu6bli~ co; per armarle e ·mantenere eserciti, •costruir,e flot– te, caserme, fortezze, dando. vita ed : ncremento ad industrie . ·passive; per organizzare, sui territori-i conquistati,, l'incetta -delle terr1e da coltivarsi, lu– crando su: sopraprezzi che vengono acquistando. . Così questo capitale, che non intensifica la J?rodu- , z1one nella madirepatria, tende, coine scrive 11 Su– pino, a ribassa.r<e quiv~ il costo del lavoro, epperciò a nuocere, non a giovare a: lavoratori. il cap:tale coloJJ.iale, infatti:, non arniola veri operai, ma s'investe quas-i tutto in meri servizi di . consumo; s,e lo div;dono militari, im.piegati, sen– •sali, cambisti, arma.juoli, 1Ded'drituarii, ,politicanti, ,icc. La quota di r:cchezza nazionale, che si investi– va in mercedi di operai, ne viene nece-irsariamentf · tliminuit.a. « Nei limiti vasti, nei quali la colonia ufficiale segna un nuovo campo d'azione per la parte improduttiva dei capitali nazionali (conclude il Leone), essa non può ad– durre - ,come i suoi apologisti hanno troppo frettolosa– mente concluso - ad un elevamento del salario della cJ:.t.33e lavoratrice, nè tampoco. al miglioramento del suo her,essere materiale e morale. La conquista coloniale in– vece, segnando una estensione della società capitalistica e un arresto all'allargame'nto numerico ed economico del proletariato, men,tre opera ad attutire l'urto delle classi sociali - scopo supremo d'ogni politic!I. moderna dello Stab - riesce in definitiva a mettere in opera nuovi fattori di persistenza e di consolidamento del sistema ca– pitalistico di produzione. ,, Non solo: ma questo capital•e improduttivo che ;rende un oosl bel .servigio ai capitalisti, -restringendo la massa ~el capitale produttivo in patria, rialzan– do così l'mteresse, ·diminuendo la richiesta del la– voro e, qutindi. arrestando ogni oossibile rialzo dei salari; è poi il maggior nem'co di wna sana j~d effi– car.e coloI\:izzazio'ne dei pa,P•~ nu ovi. , _I~e:o~hé, « avJdo C?m'è di;. sfrutta.re i _vantaggi ai pos11.1:1one,derivanti dall morgan1zzaz1-0ne dei ~er~ati. ancora informi e dalla in~sperienza degl' md1gen1 », esso, per un vasto perioao di tempo non farà clie tentB,r di « distrarre la riccbezza dall; occupazion: pro-duttive verso quelle redistributive che. succhiano le ricchezze già formate i.nviece di age'. volare la formazione delle nuove ». ' · E' perciò una singolare ilusione quella dell'Ei,nau– di di_ suppo!re eh~ i ca.pitali, giacenti negli Istituti d•~lpsp3:rm~o n_az10!]-ale,sa~an~<? salvati dalla· cl,issi– paz1one 1n LIDp1egh1 parass·tarn a favore dei « tn:– vellatori », dei « turnisti: », •dei « protetti » e nelle opere d'imp' anto nella colonia troveranno u~ impie– go più savio e più produttivo. (1). Che cosa dà all'Einatrdi questa si'cm ezza, o anche solo questa speranza? Non sono forse le colonie la riproduzi.?,nie. della v~ta dell_a metropoli, peggiorata sotto tutti gh aspetti: funz1on,u-·smo, autoritarismo burocratico e milita,Te, bestialità e crudeltà ·sessuale frodi, mangerie, corruzioni pol'tiche 7 E perchè p-ro~ prio solo l'Ita.l'a ,si sottra1n;ebbe al fato di tutte le ,c?l,oi:iie. 1a· m-O'ralizzerebbe i suoi costumi pr'vati e po– htic1 7 Foo-se perchè nelle arene della Libia con le vestigi-a degli avi:. r'troverebbe le antiche ~irtù (lo erano •davvero 1) della stirpe 7 Come eviteremo che « i lavori del porto di Tri– poli e di Tobruk, e le imprese di costruz'oni ferro– vi,uie, sfano dati a imp,resarii italiani, col priv:legio del 5-6-10 par cento sui conconenti stran'eri 7 che i terreni vacanti "si concedano a colonie di contadini elettori di. De Felice,. perchè ai mangino :1 capita!~ {i) Riforma sociale, rn12, pag. i55. . , d'impianto prestato dal Govern-o, -per poi an·darsene via, come accadde quasi sempre nelle colonizzazioni ~overnativ'e 7 che·s! creino dazii differenziali contro le importazioni estere nella colonia, a Iavore dei coto- . nieri, dei siderurgici, degli zucchoericr:, dei vari i trivellatori d'Italia » 1 . Forsechè l'avidità e il camorr·smo non furono già, dalla colonia, ,rinvigoriti in Italia 7 Non è di que– stì giorni la frode sul peso de: bovi, venduti all'e- sercito coll'acqua e col piombo? · Eppure, illudendo si di arres tare la sp1eculazione nelle abitazioni, il governato.re di Tr'poli promulgò quel calmiere sugli affitti, che l'Einaudi così giusta– mente derideva come inefficace quando l"nvocavano i tribolati inquilini italiani. E, se ancora l'on. D,e Felice non organizzò i suoi elettori in squadr;e d: colooi, già vi pensò l'on. Po– drecca, che conta di portare laggiù le Cooperative agricole di Budrio e d:_ Molinella, « sul terreno dello Stato, cioè sul terreno demaniale.'delle ex-corporazio– ru mussulmane, che potrà esser dato loro· gratuita– mente o quasi, e da coltivarsi col capitale che verrà automaticamente a costitu'rsi col risparmio delle af– fittanze, che oggi li\J Cooperative devono pagare al– tissime· ai latifondisti italiani, sia nell'alta Ital' a, sia nella Sicilia ». (1). ').'utto e· ò sarà « nella direttiva la più schiettamente socialista». Ed Einaudi e Salvémini avranno doma– ni un vasto campo di investigazione e di recrimina– z'one contro il " tiirnismo » e il « parassitismo » del– le Coor~erative, poniamo, di Gargaresch o di Bir-To– bras. E non mancheranno nè i trustisti, nè i dazii protet– tivi, nè i premi ai navigatorj, poichè " la politica co– loniale - scrive il Leone - è la placenta di origine di molta parte del tntstismo capitalistico, turbatore della !"ber-a concorrenza »: perchè « i lupi di mare, costrutto•ri, armatori, padroni, capitani, speculano sull/3 illusioni coloniali, per legittimare ed estende– re la politica delle sovvenz'oni e dei premi alla-ma– rina mercantile n ; e perchè il protezionismo è, in qualche modo, un . termine correlativo del colo- n· alismo. , . .All'Associazione fra Commercianti e Industriali di Milano, che chiedeva una tariffa differenziale per le esportazioni '.n Tripolitania e Cirenaica, il Gover– no rispose che « ogni iniziativa in rnaher'a è per il momento prematura », ma che i voti espressi saranno tenuti nel debito conto. Il momento in cui l"·dea sa– rà matura vérrà, siamone certi. *** Sorvoliamo sulla possibilità - affacciata dal Leo– ne - che si detlerrnini una corrente d' emigranti prov– visti di un peculio, per stabilire nella colonia poli– tica il centro permanente dei loro affar' ; corrente ché, mentre da un lato, con tale sottrazione di ric– c½'eiza, turberebbe i.! norm11,le svolgiment0 cl.ella vita industriale ed agricola della penisola, d'altro canto arresterebbe o smagrirebbe quella em'grazione peri,, dica nelle sponta.nee colonie italianfe, che, coi circa 450 milioni annui di rimesse degli èmigrant', con– cori,e "· E.aldare il deficit della nostra bilancia com– merciale. E neppure ci : ndugia.mo su altri punti illustrati dal nostro autore: che commercialmente la coloniz– zazione vince solo, quando avrebbe vinto anche sen– za l'intervento militare o civile •dello Stato; che i mercati •esteri, come sor'sse Marx, non si -espugnano a colpi di obici, ma a colpi di basso prezzo; che in nes– sun altro campo, meglio che nella politica coloniale, il protezioni,smo dimostrò la sua dannosa inanità, po'chè ogni coloniia è «la donna di tutti», che ride del– le gelosie dlel s-uo tutore e prende sempre il suo bene dovu-nque lo trova. Su un punto vogliamo soffermarci: sul rapporto ineluttabile 'di causa ad effetto tra le colonie e la guerra. . Nelle colon:e i gruppi capitalistici più audaci ten– dono ad assicUirarlri ,;1 possesso esclu&°iv,o di sterminati fattori produttivi, cì~ terreni da assoggettare alle fu– rie della s•p-eculazione pr:vata; a costituirsi una posi- (I) Secolo, 14 Genanio 1912. I I

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