Critica Sociale - Anno XXI - n. 15 - 1 agosto 1911

Lo studio del Bandini, di cui in questo fascicolo diamo la conclusione, è da noi, contemporanea- mente, pubblicalo in opuscolo, a scopo di propa- ganda: Prof. GINO BANDINI PER LA RIFORMA ELETTORALE IL PERICOLO IMMINENTE Centesimi CO (presso la Critica Sociale). LE PENSIONI OPERAIE SULLA PIATTAFORMA (Dalla scaramuccia alla battaglia) COI titolo: LE PENSIONI OPERAIE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: (finte, dissensi, consensi; con le proposte di Rubini, Salandra, Sonnino), e pei tipi della casa editrice romana Podrecca e Galantara, fon. Angiolo Cabrini pubblicherà, fra non moltb, un opuscolo, di un'ottantina di pagine, del quale ci favorisce le bozze di stampa. L'Introduzione sarà scritta da Ri- ' naldo Rigola. Una compilazione? — Sì e no. A seconda della « nobiltà » che si conferisce a cotesto vocabolo. Le forbici, senza dubbio, aiutarono. Ma furono.., forbici sapienti. E la compilazione di chi ha una bussola, un concetto proprio e, se volete, uno scopo. — Ten- denziosa, dunque? — Onestamente tendenziosa! La tendenza di Angiolo Cabrini, del resto, è con- fessata e giustificata apertamente. Di estrema de- stra, nel Gruppo, in un certo senso, e di fronte al- l'attuale situazione politica; fors'anche di estrema sinistra, se la classificazione topografica, meglio che all'accidente occasionale di un nainisterialismo più o meno accentuato, dovesse informarsi all'indole del contenuto e dei fini, piuttosto economico-sociali che strettamente politici, alla coincidenza e convergenza, del lavoro e degli intenti, con le direttive più schiet- tamente operaie. Il Cabrini ci dà, infatti, l'anello che più spiccatamente congiunge l'azione dei socia- listi parlamentari con quella della Confederazione del Lavoro e dei Congressi operai. Comunque, l'opuscolo del Cabrini avrà un doppio significato e un doppio valore. Di una discussione parlamentare, che durò più set- timane e minacciava di proseguire almeno altrettanto, ci dà la sintesi, i punti salienti, accostati e illustrati da un volutamente sobrio tessuto connettivo. In- que- sta selezione e nei modi di questo accostamento, as- sai più che nelle sue proprie parole, è il fatto ed è lo sforzo del . compilatore; ed è così che la compi- lazione diventa un organismo. Or, se sta quello che da noi si è spesso affermato: che una delle debolezze maggiori del partito socia- lista, attualmente, in Italia, deriva dall'isolamento di ciascuna delle sue molteplici azioni e funzioni, dal difetto di risonanze e di consensi fra l'una e l'al- tra — nel caso concreto fra l'azione parlamentare e l'azione e il pensiero delle masse —; la pubblica- zione del Cabrini sarà un imitabile esempio; do- vrebb'essere il primo numero di una serie: la poli- ' Oca parlamentare socialista, spiegala ai socialisti e al proletariato. Ahimè! quanto bisogno ci sarebbe di quest'opera quasi froebeliana di volgarizzazione! Perchè, di quel- l'azione, il partito e le masse dovrebbero pur essere il vivo contrafforte, i cooperatori decisivi — non sol- tanto i critici facili e spesso incompetenti, atti solo a fraintenderla ed a frustrarne gli effetti. Un secondo e non minore interesse deriverà al- l'opuscolo dall'argomento speciale. Il ministerialismo e il ministeriabilismo, di cui tanto dovrà ancor di- sputare il prossimo Congresso, non sono, fuorchè poi 236 CRITICA SOCIALE sente, che è poco equo e poco morale, in un regime assai meno equo, assai meno morale, e assoluta- mente inconciliabile con le presenti condizioni po- litiche del nostro Paese. GINO BANDINI. metafisici della politica (chi ricorda il buon Tito Livio del Travaso?...), tesi astratte, campate nell'aria; in tanto hanno un senso, in quanto si connettono a fatti, a momenti, a « situazioni ». precise. La discus- sione recente sul Monopolio assicurativo, l'atteggia- mento che presero in essa uomini, partiti, gruppi, interessi, in rapporto e col tema in sé, e con tutto il programma del Gabinetto, segnatamente colla an- nunciata riforma del suffragio; tutti questi sono ele- menti essenziali per qualunque discussione di Con- gresso seria e conclusiva. La pubblicazione del Ca- brini è un documento capitale per la prossima assise socialista. Il che non le toglie di essere, insieme, uno squillo, che chiama a raccolta per le future battaglie. L'opuscolo, trattando il problema delle pensioni operaie, segna una traiettoria abbastanza vasta. Co- mincia prospettando le soluzioni possibili, nel campo delle esperienze, constatando il completo fallimento, in ogni paese, della previdenza libera, anche se in- tegrata dallo Stato, di fronte al sistema, ormai trion- fante, delle pensioni assicurate, per tutti i lavoratori, sia sotto la forma franco-germanica del triplice con- tributo (lavoratori-imprenditori-Stato), sia sotto quel- la, più audace, anglo-australiana, delle pensioni pub- bliche. Continua istoriando le varie, coerenti e suc- cessive affermazioni socialiste in proposito, in Par- lamento e nel paese, e quelle dei Congressi operai; tratteggia i diversi atteggiamenti, in proposito, dei partiti borghesi e delle classi dirigenti italiane; entra poi, difilato, nella discussione recente parlamentare, delta quale pone in luce i propositi del Governo, le manovre delle Opposizioni, gli equivoci ad arte creati, e il contributo recato dal Gruppo socialista (in pa- rentesi, l'ultimo poderoso discorso alla Camera dello stesso Cabrini vi è integralmente riprodotto); rag- gruppa, infifie, e analizza il vario pensiero dei depu- tati più rappresentativi, e il contributo tecnico e con- creto da essi e dai rispettivi Gruppi apportato — ma- gari senza loro intenzione — alla soluzione futura del ponderoso problema. Soluzione, che al Cabrini sembra non molto lontana, per fatalità ineluttabile una volta che il problema fu posto e posto a quel modo. Le conclusioni traggono, naturalmente, senso e va- lore dai capitoli precedenti, che lo spazio ci costrin- ge a... dare per letti! E sono appunto le conclusioni queste che riproduciamo. La CS. Evidentemente, il problema delle pensioni sulla piattaforma c'è; e vi resterà sino al tramutarsi delle parole nel fatto legislativo. Lo ripetiamo: per effetto più degli oppositori che delle disposizioni pro Cassa di previdenza contenute nel progetto Nitti, il paga- mento di questo debito della società italiana verso i suoi veterani del lavoro — l'organizzazione di questa terza difesa nazionale, che deve integrare sollecita la difesa del territorio patrio e le conquiste della' istruzione popolare — è balzata nel primo piano del quadro: accanto alla riforma elettorale. Lo scorso anno, quando proponemmo, al Congresso del Partito Socialista Italiano, la formula: — .4 ogni cittadino un voto! A ogni vecchio lavoratore una pen- sione! — più di un ottimo compagno suffragista sor- rise ironico; oggi che il grido è nell'aria.., l'ottimo compagno trova che non ci preoccupiamo abbastanza delle pensioni operaie! Si, anche delle pensioni operaie va detto ciò che l'on. Giolitti ebbe a dire della riforma elettorale: Simili problemi, quando vengono posti, vogliono es- sere risolti. Le pensioni operaie, anche in Italia, sono in marcia! *** Certo, non bisogna assegnare una esagerata im- portanza alle manifestazioni pro pensioni operaie, im-

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