Critica Sociale - Anno XX - n. 20 - 16 ottobre 1910

CRITICASOCIALE 313 -------- ----- allo autorità di temere imminenti saccbe~gi. Ma chi è abituato a vedere agitazioni op,uate ne valuta senza eugerarll, I pericoli. Parlando con n~mcrosl proPrietari foggJan~ di queste agitazioni, lo ho avuto Fimpresslono cho es 91 rimanessero moravlgllatl, o nnehe un po' Indi– gno.li, 1>erchèio non ml commuovevo troppo alle loro deplor azioni e ai loro lamenti "(L), Queetn. psicologia dei proprietari pugliesi Il porta a conalderare i movimenti prololnrt come qualche cosa di dollttuoao. ~ I proprietari pensano che Il Ooverno ha torto di lasciar faro I contadini; Il Oo•erno dovrebbe sciogliere le I.eghe, a~restare. i capi dell'agitazione, proteggere con =~=::.":(!, d1 soldati la llbertt\ di laroro degli immi- Noturnlmcnte, qun.ndo l 11old11tl 110110 ,ml posto ·e sono numorosl o riescono a tenero n.rrono lo rolle, i proprie– tari no npJ)rofittano per srogaro lo loro vendette. La Sotto Olunta d'Inchiesta, nella 11ua ,·h•lta a Ruvo, potò rnccogllere questo ratto: che I proprietari protHtavano della presenza della truppa, per non rar rare la aratura preparatoria della semina. In talo ambiente, è racllo Intendere quali siano le 11ugiceslloni cbe rice'fe la forza pubblica. Carabinieri e Delegati si tro,•ano in quasi quotidiano contatto con Sindaci o Assessori, a11parte11ent1 alla classe ricca; molti funzionari ranno vita comuuo con i proprietari del luogo, o J)arccchl Commissari di J)0llzla hanno con essi anche vincoli (11 J>arentela. Quosto ratto gravls<iimo è rile,·ato anche dal Presutti. • I funzionari di P. S. - egli scrive - legati da vin- ~~~1ss~1, ~:~1~~::m 8 e::e aa~i1:lzil~r~~~o~i p:~ri~~::~om~!!i° trale 1 esercitavano un'azione diretta a soffocare il mo– vimento proletario. n (') Cl pare che tutto questo sia ph'1 che sufficiente a spiegare la rrequenza degli eccidi! nelle Puglie. Ma c'è au~he uo altro fattore notevolissimo: l'asprezza dello lotte municipali o l'Intervento <!ella malavita, t: noto come, lo tu~to Il Mezzogiorno, ma special mento nnllo Pugile, le lotte locali siano violentissime. Nell'as– senza di partiti, sono I gruppi ramlgllarl e le loro clien– tele salde e numerose che 111battono per la conquista del potere. In un paelie, dove la boria del titolo ha un valore sconosciuto ai paesi ricchi e di più antica civiltà lndustrialE>, quando vi sono duo uomini, che ambiscono ambedue allo scanno sindacale, la lotta è perpetua, a,lprlsalma 1 senza quarliere. Mancando lo idee e I pro• urnmml, prendono proporzioni allarmanti la violenza, la corruzione o la frode. Nò questo malo arti servouo ROio J)Or la conquista del potere; esso senono altre~l per rassodarlo e dlrenderlo dagli assalti della Opposi– zione. Avviene cosl che li contagio della violenza e della ,opraffazlone si impadronisca un Po' di tutti. JI male diventa abitudine. La stessa competizione delle classi, Invece di soverchiare questa lotta di persone per il po– tere comunale, diventa lipU\O uno strumento in mano di oppositori senza scrupoli. Perfino la malar:it,, è ri– cercata dallo duo parti In conttltto, per allearsela e ser– virsene nelle conteso elotlorall. Che cosa sia esattamente la ma/(lvita è difflcllo dofl– nlro. T. 1 Inchle11ta rileva cho 011sa ò sopratutto rrequente In quolle zone di Puglia, dove la colonizzazione è stata l'J VOiume 111, Tomo 1, pag. &OS. t'J lbldf'm, P*!I'· so,. 11 J Volume I. Tomo lii, pa~. '°' ra1)ida e tdmultuaria. I.e borgate •!ella grande zona granarla o viticola, che sono cresciuto di colpo per or– rotto di una immigrazione abbondante o non certo se– lczlonnta, aCcolgono o crescono questi spostati, cho rlluttnuo allo fatiche ilei IR\'0ro o cncnno nelt'intimldn.– z\0110 o nella violenza I mé~zl por vivere. SI tratta eocondo l'Jnchiesta, di u~a ~riccio ,11 brigantaggio ad~ domesticato, che ha però la medesima origine psicolo– gica, cioè la ribellione alla ml,erla o il desiderio di vivere ruorl delle coorcb.lont della legge. Ora, que,ta ,,w/ar:iln si Intrometto nelle dimostrazioni operale, si p~no al servizio del 1>artui municipali, turba, con lo suo ,·rolenze, lo elezioni amministrative e poli– tiche. 11 Presutti scrh·o quoill0 grn,•i parole: ~ Ougl, tutti, anche i pro11r:,tari, temono di costoro o J)0rolò stesso nssicurano nd ossi l'imi,u11il1ì.Qualche volto In tou:1po di ,elezioni, se no ttor,·0110 pur auco n /òlCOp~ di lnt11nldaz1one. In genere, ò n questi appartenenti fllln. moforlln che sono do,•uti I c,,1,,1 di rivo11.ella, per ror• tunA. fiJ)0sso Innocui, con i <1uall tlgurauo nei giornali le cronucho delle elezioni iu provincia di Uari. 11 1) Se, duoque, uel llczzogiorno, la lotta delle classi ha trovato nell'emigrazione un lf11lme11to < fficace; se soprn l nuttl tempestosi di un IClllJIOsi è sparso l'olio di un grande ronomeno 11ocialo 1 che non ha riscontri nelln etorln ltal!ana di questi ultimi secoli; nelle Puglie, In– vece, persistono ancora I motivi ,li un turbamento pro– foudo o di un malessere che, trntto trntto, fa impeto o ecop1)la ,·iolento. Inr111t1, lo J)crlodlche crisi di disoccu– ~ulone, lo improvviso congestioni del mercato di Jn,•oro, I uprczza del rapporti di eluso, In violenza dello lotte elettorali, il fermentare delle passio11l In grossi centri urbani, abitati da contadini Indigeni ed immigrati non llncorn o malamente amalgamati rra loro, tutti quesll rattorl cospirano n rare delle l'uglle un focolare ar– dente, doude le faville minacciano, tratto tratto, l'ln• cendlo. Non è, quindi, da mcravlgll1lr0 so la serie do'.oro!lft dol conflitti rra la rorzn 1rnlibllcn e lo folla pare. dn alquanto tempo, voglia localizzarsi In questa region~. Certamente, I conflitti o lo loro tragiche conseguenze traggono origine da r.auso genera li, trn cui, sopratutto. la mancanza di freni lnlbllorl nella forza pubblica. che dimostra di avere :Il steua tumultuarla impulsività dello nostro folle lntine. Pericolo grande questo, che andrebbe corrolto con un pii1 vigilo reclutamento, con una dlsci– pll11a J)iù rigorosa dei prepo,tl al mantenimento del– l'ordlnc\ con una educazione In essi di un più alto senso di responsabilità, oggi J)urlro1ipo olluso o cancellato dnlle frequenti impunità 1►rC\'entl\'0 che la magistraturn concede con I suoi J)rosclogllment\ 111 istruttoria. ~la, so quosto cause generali agiicono da per tutto {ccl eccldii ~opolarl si ebhero In tutte le re,:ionl d'Italia), nello I uglle esso trovano l'ambiente più adatto per dare I tristi lor frutti. lo un paese, lnratU, do,e la rorza pub– blica ba più occasione di Intervenire, e dove l'uprezza della lotta di classe, per lo ragioni economiche e so– ciali che abbiamo vi:tte, dà un cnlore pili alto allo pail– elonl collettive, è n~sai J)IÙraollo che la sciagurata pro– clh·ltù. a 11parare dello guardie o del carabinieri trovi Il suo torrono propizio. Ecco 11erchè la questione drgll occlilli pugliesi non si dove scompagnare dall'esamo dell'ambiente; esame, che non può certo giovarsi del razzi di quella retorica ml– tlng1l1, che è un segno Indubbio di mentalità arretrllta. l'I \'oh1uie 111.Tomo I, pai;, :us.

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