Critica Sociale - Anno XX - n. 20 - 16 ottobre 1910

31G CRITICA SOClALE una politica autouoma, materiata di cose o d'ide~, che non sarà più quella antropofagia perpetua di gruppi e di clientele che si accusano a vicenda elci più loi.lChi in• trighi e dei pit'1 incredibili arbitri; antropof11gia che, dall'una parto e dall'altra, si intitola pomposamente,: ri– generazione morale del ì\lczzogiorno 11 !.. La natura non ra salti i e, comr, nell'Italia del Nord, il suffragio ai contadini, conquistato attrav4.:rso alla scuola 1 non ha potuto dare effetti 1►rorondamentc rinno– vatori, se non accoppiato tll!a loro orgn.nizzazione eco– nomica e alla loro accresciut1t coltura od esperienza - \'latice neco3sario perchè una classe esca di tutela o faccia da sè la sua via - così, noi ltozzogiorno, il s•if– fragio non potrà che e.nere un note,•ole strumento, da recondaro sia con l'aziono l'Olontaria della predicazione, della organizzazione e della scuola, sia con l'aziono fa– falo della rinnornzione economica, cui provvede una grande e mìrabile forza ri,·oluzionaria: l'emigrazione. Da sè, il ~uffrngio non fa miracoli; ma è certo uno dei fattori, i q1111li 1 insieme cospiranti, possono affrettare quella rinno,·azione del Mezzogiorno 1 chl', prima di un quarto di aocolo, darà i suoi frutti altbondanti. 'l't1le è il consolante quadro, che ci presenta l'Inchiesta. parlamentare sulle coudb.ioni dei contadini meridionali; Inchiesta che ebbe la rortuna di scolpire un momento gravido di destini della dta del Mezzogiorno. E ,·orroi che gli italiani ciel Norcl 1 i quali del Mezzoiciorno non conoscono cho la dolorosa inferiorità economica, e gli italiani del Sud, che si lasciano anòare sposso ud ecces– sivi sconforti o a chimeriche speranze, sentissero, nella fiducia ottimistica della trasformazione che è in atto 1 anche tutta la complessità dei rimedì e la Ineluttabile lentezza. della loro efficacia. recentiCongressi ociali e gli impegni delloStato italiano Riassumendo e precisando. Nello scordo settembre il Governo italiano ha par– tecipato ai seguenti Congressi interna,donali di carattere sociale: Assemble<t dei Comilat-i Nazionali delle assicurazioni sociali (1/Aja, 8-9) - Secondo Cougresso delle malattie del lavoro (13ruxelles, 10-14) - Quinto Congresso per la J)rotezione dei lat;oratori a domicilio (Bruxelles, 15- 16) - Seco11daco11fere11za per la. lotta contro la disoccnpazio11e ùwolo11laria (Parigi lS-21) - Sesta assemfJleadella AsMcicaio11e 111ter11azionale ver lrt protezione legale clei ta,,orafori (Lugano, 2G-28). f1 valore di una tale partecipazione risulta, per alcuni Congressi, dal carattere irnpegnatirn delle risoluzioni adottate col concorso dei delegati ufficiali; e, per <1uellicui il prudente protocollo non t•,onsent.i,•a di incidere il pensiero preYalente in alcuna precisa mozione, dalla universalità degli assentimenti e dal• l'accordo delle constatazioni recate alla tribuna dagli. oratori. Certo, il voto esplicito del rappresentante di un Governo, a favore di una mozione che affermi in. dispensabile una data provvidenza legislatiYa o pro• clami la superiorità di un sistema, ba un significato più positi\ 1 0 che non la presenzR del delegato stesso in una riunione dov~ la discussione non culmini in una affermazione collettivi,; ma 1 qu,ln(IO in tale riu– nione, per esempio, il delegato di un GoYerno, che coltiYi la. illusione della capacità. della previdenza libera integrata per le pensioni di invalidità e di vecchiata, veda balzare irrefutabile la dimostrazione dell'im1>otenza di tale sistema dalla storia di uno, di due, di dicci paesi, non occorre proprio un ordine del giorno che metta in evidenza il pensiero della assemblea, per far intendere la. necessità di nuove vie a. chi - s'intende bene - non ami farsi rappre– sentare per semplice vanifa o per ossequio alle buone regole in queste internazionali mutuazioni di tenta– tivi, coronati orn da sconfitte, ora da vittorie, ma che pur si lasciano sempre dietro un insieme di istituti ogni giorno più rispondenti ai bisogni delle classi lavoratrici. Al fine di stabilire con precisione la portttta degli impegni contratti dai Governi che vi parteciparono ~ quelle dello scorso settembre potrebbero venire raggruppate in asscmbleq per la espressione delle vedute di pRrtiti politici 1 sociali e religiosi intorno a un dato problema (Congresso <li Bruxelles sul lai:oro a domiciUo); in assemblee di rappresentanti di Governi e di private istituzioni per lumeggiare e comparare esperimenti, significare, propositi 1 afformare o riCO· nascere la necessità di interventi dei pubblici poteri (Co11gi·esso dell'Aja, di Bruxelles per le malatlit del lavo1·0 1 e tli- ParifJi sulla disoccupazione); in assemblee autorizzate da, Go\'erni P. da privati a fissare i ca• posaldi o di riforme da tradursi in leggi nei rispettiYi paesi, o di ConYenzioni internazionali intese ad estendere a più paesi, e possibilmente a tutti i paesi, un dato ordine di misure tutelatrici dei lavoratori (assemblea, cli l.ugano), Giova inoltre tener presente che fu proprio attra• verso le prime riunioni dell,i Associazione interna– zionale per la p,-otezione legale dei lavoratori, che andarono elahorandosi le due Convenzio11i di Roma sull'esclusione delle donne dal lavoro nottun10 e sull'impiego del fosforo bianco nella fabbricazione dei fiammiferi. E fu dalla prima Conferenza inter– nazionale per la lotta contro la disoccupazione i11- volontal'ia1 organizzata qui in Milano dalla Umani· taria, nel L906, ch'ebbe impulso lo stabilirsi di rapporti permanenti fra istituti e persone che nei diversi paesi mirano a lenire gli spasimi di questo atroce cancro della società borghese. g fu dall'ini– ziativa, anche questu italiana, volta ad affiatare Uffici ed uomini consacrati allo studio della patologia del lavoro e alla difesa della igiene dei lavoratori, ché si moltiplicarono le pressioni sui pubblici poteri per una organica e razionole politica della legislazione sociale. Ora, in anticipazione dell'eco che i Congressi di settembre non mancheranno di suscitare nelle pros• sime discussioni parlamentari, riteniamo opportuno precisarne sin d'ora le richieste esplicitamente o implicitamente assentite dai delegati del Governo italiano; e 1 poichè con questo scritto noi miriamo a un obbiettivo pratico e sollecito, le più importanti di tali richieste riferiremo alle leggi che l'ltalia possiede; a quelle che stanno nei cantieri legislativi e a quelle altre che un certo numero di deputati si appresta a pro1>Ugoare alla Camera e nei corpi con– sultivi competenti. La politica delle assicurazioni sociali. fnnanzitutto - mettendo la circostanza in reJa.:. zione al lento ma continuo allargarsi del movi– mento popolare in pro delle pensioni operaie - notiamo come dall'Aja, da Bruxelles e da Parigi l'rtalia venga esortata a sviluppare senza indugi la sua politica delle assicurazioni sociali, pena la per– dita di qualsiasi influenza netrrnternazionale legi– slativa e la impossibilità di ottenere misure favore– voli pei cinque milioni di figli occupati fuori dei confini dclhi patria e ormai sparsi in tutti i <10nti– nenti. La reciprocità ò la. base delle Convenzioni

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