Critica Sociale - Anno XX - n.13-14 - 1-16 luglio 1910

CRITICA SOCIALI; 20:J il maggior contributo aU'emigrazlone 1 non contano nicntc 1 perchè, essendo analraboti, non sono elettori. Dunque:' Ci vieuo un 1 irloa. E se dessimo Il voto anche ag\l noal– fabeti? 11 suffragio unlvorsale: ceco una bella riforma che non costerebbe niente e che forse costituirebbe Punico J)Ossibile freno Indiretto dell'emigrazione. Mu, Politica finanziaria d clam ncll' ordinamento tributario italiano Sic t'01' 11011 N,1,1,, mt/11/f(lltli!. /IJ)U. qui giunti, facciamo punto, o rimandiamo il cortese lot- 111quasi tutta la nostra ICj!islazione trihutariil 1 sin toro f\ quanto ba detto, scritto O dimostrato IHI questo nella !)!Hlorganica strutt.ura, sia nella sua quotidiana t h 1 •• C t interpretazione cd npplicnzio11e, domina, palese o arr?'e.n i° uno e o a sa pm lunga di noi: lae ano latente, 1111unico criterio, informato aJ,!li interessi SJ. ,·cmrn. · . . . economici delle classi domi,wnti. La politica di quc- Solo, ct preme eh rilevare quale grave pericolo costi- sie tende specia!mcute a<l affermarsi uella rlisfribu– luisco, per l'avvenire d'Italia, il disinteresse, il disamore, I zione dei costi dcll' az.ic 11 Ja statale, cioè dei tributi, il disprezzo che dimostriamo continuamente, o dimo- I che, sotto l'Rppru·cnza della ~cneralità e dcll'unifor– striamo tutti, verso te umili plebi rurali 1 lo quali, non mit~, si prcst11110, i11 ro~imc capitalistico. a laglie~– llisturbando con scioperi o comizi o assomUramenti le g'iarc legalmcnt.e i miseri rcJditi delle classi iiH·o- nostrc digestioni e i nostri ozi, non sembrano meritornli rntrici, C~lC ~osi pa}:'au? inco1_1sci_:1m~nte i trib~1ti 1 di alcunA. attenzione. conglobati 1101 1iroz1.1dei J.!Cncn d1 prima necessità. E il nostro sistema tributario scmhra essere l'esem u ~; questo - ammonisco santa.mento il Yillari - un pio tipico di questa politica finanziaria di classe, vecchi? peccato dell'Italia, cli cui la ~ome!i della storia 1anto che il pili illustre forse degli economisti vi- e! p~n1sco nncorn. ~na volta ... Sp~sso 10~1 sono cl_o,_nan- vcnti 1 \"ill'rcdo l'ardo, noto non solo per ht serietà ~a~~i, Pu~od~~>0~~lt~~:cs::~~~o~~p:d::!~ 1 t!p~:~ 1 ! 1 1Ir~~= I J~l!'i'.1~lirizzo scien.~ifico, ma ~!tr~sì per la suf~ r~cisa nido lasciando l'Italia In preda delle invasioni straniere, n\\'e1~1011c al m0\1me_nto soc_ia11.sta, 1!on ha _esitato e a poca distanza i Cantoni dello. Svizzern tanto meno <Hl aflerrn,He che la frnanza 1ta\Ja11,1 e 11111':remple civili, tanto meno prosperi, seppero ftno ai' no8tri giorni rie Pe.1;ploilafio11n=gt,:I' d'un JJaysau pro{it cl'une clas.".e sal\'are la libertà. o difendere l'indipendenza? - Lara- go11venumte. glone io la trovo nel ratto che Il nostro Comune fece \"odiamo se questo 1-,:'iudizioi,:evero, dettato da uno rtella libertà. Il privilegio fil una ristretta _oligarchia in• t!pirito superiore, e indipendente, corrispon~la alla dustrl!'le o ,commerciale, dentro la cerchia d~ l.lo mura rnritit 1 caratterizzando come un mfll'chio la politica clttadrno. :Ne escluso a!fatto ~utta la popol~z.1onc del e<l'oistica dette classi lc<l'iferanti italiane. ~f 1 1 ;1a~~~~~:n~~.nN:a;ut~i: 1 ~\:f~s:l~~I ;~~ ri~:!'c 1: :i~~t ~C~minciamo .~lal)e i11~poste <~ii·ctte e pili _i;pecial• tutte le terre conc.,uhitate. E così, a misura che, col pro• men~e dalla p1u un portante cli .cs~c, h~ l~1cc)1czza urediro del Comune, il suo territorio ai estendeva, ero- I ~[obilc. Questa. ò fondata sullo cl1climraz1on1 dei con: sceva \a sJ)roporzione fra il numero di coloro che go- trihuent.i e donehhe colpire specialmeute le classi elevano il privilegio della libertà, o quello di coloro che pili facoltose: capitalisti, industriali, comme1·cia11ti, no e_rano esclusi i c~escova rnpirtamento la moltitudine professionisti, ccc. i ma 01-s\ preferiscono, una voltiL d 1 cg_h sco~teutl. Il tiranno che s?rse _allora ad abbattere tanto, dichi,u-arsi nullatenenti e confondersi col mi- :i~~~:::r~1~l:g~ ~~s~~~:s~~r; 0 :~al~bv~:;.~r~µl~~~cvc~ i 0 ~:~it~ 1 ~ s_ero p~·ol~t~1·iato 1 la~cia1!do a_lla iniziati\·~ degli.a?enti illnt formarono pnrto integrante della società, politica. f111a111:ian I arfluo compito d1 Rccc1·tnrc I rccld1t1 JlOS· I Cantoni rurali cooperarono piì1 di tutti a fondare la seduti. . , . . . libertà, che, Insieme cogli altri, uniti come un solo uomo, 11 leg1sl_ato1:c, hda1~d~ 111~e~rna111cnle~rnlla lealfa\ seppero direndero. Nella storia o nella leggenda noi non e nel patnott1s1110 dCI c1ttadn11 1 neppure 1mposo loro abbiamo _eroi del contado. Non abbiamo mai avuto un il :-riuramento. a simìg-li,rnza degli anfichi 1·0111ani e Andrea 1-I0ffero un Guglielmo 'fell. La nostra rh•olu- dc<l'li odierni inrrlP.si limitandosi a comminare una zione, il no8tro risorgimento furono opera dtj(!a borgho- mi~lta alll' deirn1~cic infedeli o ma11cate: ma la multa siaj i conta_dini non vi pre8ero mai _nessuna parto no- che Slll'Chbe divenubi quasi <~onerale 1; 0 a si Rpplics: !:~~~~ rr~: 1 :t~l<\\u~f'!:g~~:i ~~ei':~o~:fià,d~g~o:at:;• 1~~ per _d~suetucl_ine amministr~tiva, .e\ possessori ~!_i campagne. Egli attribuiva il ratto unicamente alla in- !'C'dd1t1prefenscon.o tacer~ e m,~egg•~rc ad_ 1~na. pa.trrn tluenza clel prete sul contadini. ru:a la verità è in,·ece _grande e forte coi. denan cler1l1(llfn) felici se I oc– che questi sono rimasti sempre corno abbandonati da chio vigile ciel fisco non riesce a scoprire, in tutto noi, fuori affatto della vita politica nazionale, o tali o in ()arte, i loro redditi (I). 1,; di qui la pili patente s?nO ancora oqgl. Perfino nell~ Toscana, dove il cont_a- iniquitìt cli tale imposta 1 che sancisco la ma:-rgiorc dmo_economlcamente.sta !Degho che altro,•e, alla vita disparità di trattamento, fr<t i cittadini, i cui redditi politica del suo pnc~o egh non pr~nde parte al~una. Il non 80110 direttamente controllnhili e quelli, i cui ~~:~a;~;ron: 1~ 1 ~ 01!;\~z:i~taJ~:~ 1 ~ s:~~s: ;~:~~;\~~~h~!~!o~ i·cdd_iti.so1~0 di. p1!h!>~ic,1ra~~on~. come g-li stipcnd! ma porta seco Il suo patriottismo, il suo carattere ua- ?e:il_1 •_my1e.gat1 c1~•1il ? ,m1Ji~an 0 dello Stato, degli :donale, che non aUUandona mai. Nè mai si spezzano i 1mp1Cgat1 d1 wnnd1 socieb_t IH'l~'ae, ecc. 11uol legami con la patria. Noi stiamo anche oggi fon- Per non t.edrnre con aride cifre e per dare solo dando uno società composta di due parti assai diverse una idea a.pprossinrnth•a. della enorme C\•asionc alla fra loro, una delle quali non sento nes8uu interesse por imposto di cui )!Odono certe classi di cittadini por• l'.altra, che \'Olo_ntieria~bandona. Questo è il gravo .ve- terò un I scmplicC', ma eloquente esempio. tmtlo da. r1co\o che d?UU1amo.ev1t~ro. Il pro~loma ò sostan.zint- statist.iche ufficiali. L'ultimo censimento de.,.li eser- :~~t:a~~~:r1:;s~;e~~~r:S!1.0~~n~al~e 0 :\~: 8 t 1~ 39 ~ 1 u:i:~ 0 ,~: conti _la professione .legnle i1_1I tali.a ~·c_gistra 24.-196a\·• cui la popolazione parte In massa, quello che si trasfor~ \'OC1\_t1. e procuratori, oltre 1 cuus1d1c_i 1 e alla. 1rn1~?st~ mano ora rapidamente, ,·ertiginosamente sotto i 11011tri mob1hare soltanlo 10.U00 (compresi ciuei,:h 11lt1m1) occhi. Questo ò il problema da cui il nostro aV\'enlro dipende. 11 L' Ammittistt-azione della Critica è disposta a t'ic<imbiare con ,ma qualsiasi successiva mmata, t·ilegata, opp1tre con u,i a11nod'abbo11amtmto, l'fovio che le ve11i.s!fe fatto della 1•, 2• o S" annata (1891, 1892, 1893) di Critica Sociale in buono stai-Odi cmtservazi<ml'. 1 ('rr. l'uauo: 1•urn111t:n.:: /,ti, (n,mles d/lu,!, l'imp,;1 flalit11 i,m· lb< l'(l'tll/1;,/ (/t /(/ /'l('ht,J~t ,1u,l,U/,"1•c ,l11/lt,111,; fl\CC une 11r;.\rKCO ÒC 1.,1lgl 1.11::::(1/li. 1nch1e~tn com11nic111n alln soclcti, òl 1ei:1s1at.1onc com1111rnrn. 0corgos l(0m1tn11, 1910. ~: 111m dl11g11011tneut11ntm1t e sor\11 dellfl nostra lm1,ostn moùlllnro o spel'lnlrncnll! delln suii pra– llea "l'l'l!ca:tionE:. 1cui rls111i11t1iwuo cosi contrnri Rd ogni 11rln.-1plo dl i;1ust11.1adl9trl\Juth·n, di\ rlchl11ml\re l'111tenzlono anche d1 studiosi ell 0.01111111 politi<"! stran1erl,

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