Critica Sociale - Anno XX - n. 9 - 1 maggio 1910

112 CHITJCA SOCIALI:: nnrho di prima noccssi1i1: <In! capoluogo del Comune o dn altre borgate, 11011 cssc-mlovi uè artigiani del luo~o, nè venditori cli qunlsinsi specie. • \111 1 per i centri ruruli maggiori, i quali, pur es– sendo costituiti in grn11dissima parto dì contadini, hanno anche un buon uurnero cli po~sitlenti. artigiani ed oporai 1 le cui fumi,l.!liCvi"o110 sempre in paese, e per le quali non sarehhc p1111tocomoda una scuola, ra1tn, per es. 1 la mattin:t prostissimo e lit sera, ci vuole i.lunlche altro pronodimcnto. 111 Chi volesse adattar meglio le scuoio al bisogni della popolazione, tro\•erebbe nello ~cuoio private, Comune per Comune, i suggerimenti necessari per compiere la riforma. Cioè, senza abolire le scuoio attuai!, che servono a quella parte della popolazione In quo.le, frequentandolo oggi, mostra di esserne soddisfatta, Uisognerebbe creare, luogo por luogo, nuove scuole grntulto a tipo variabilisslmo o souza neo;suna pretcea tl'unirormità, St!guendo le tracco segnate dal maestri pri \'&ti. n Questo pro1lone il Snlvérnini, e questo biso~na "olcrc, ricorrendo a <1ucl mig-liorc impiego, possibile e 11ecessario 1 clelropcru dei maestri pubblici, d! cui ho fotto cenno pili su. Un esempio. Con tre mncslri si possono benissimo tenere aperte due scuole miste complete: una. pc1· i figli de· contadini, e una per gli nitri bambini. Cosi: un maestro: la I a e ht 4\ In, maltin"-, e la 2a e h\. 3:1, I!\. scra 1 con orario speciale per i contadinelli; il secondo: le stesse clt1>1i!i, riunite nello stel'isO modo, con orario normale; il terzo: la 5"' e la 6n, per i contadinelli, la mattina. pt'esto o la sera 1 e la 5" e la G\ per gli oltri fanciulli, durante il giorno. Op• pure - dove si potessero mettere insieme tutti gli scolari del corso su1>eriore, e ciò è in molti luoghi, pcrchè onche gli artig-inni e gli operai, quando i figli son grandicelli, desiderano averli a pro1>ria di:sJ>Oi3izionedurante hl :,:iornatil, per mandarli al hnioro o 1>er servirsene nelle loro faccende - così : un maestro: la I a clnsse solu, e la 2n e la 3:i. riuuit.c. per i contadinelli: il secondo, le stesse classi, per gli altri bnmhini; il terzo: la 4[\ soln, e la 5n e la G"' riunite, per tutti. Dove fossero più di tre maestri, le classi si potrebbero, naturnlmentf!, distribuire me– glio: gli e::;empì sono inutili. I maestri ambulanti. )la, per non lasciare proprio nessuno senza istru• zione, un altro proncclimento s 1 im1>one: l'istituzione dei maestri ambnhrnti. per le frazioni piil piccole, con meno. cioè. di 200 abitanti, ove non ò possibile, por ora, tenere una scuoln fissa, e, in alcuni luoghi, anche por hl popolazione sparsa. Di regola, un maestro dovrebbe servire per due frazioni, e, solo in casi eccezionali, per tre. L'inso– gn:1mcuto dovrnhhe essere dato ai fanciulli dai sei nnui in su. anche oltre i dodici; e andare, possibil– mente, dalla lit alla 6 111 classe. Perciò gli scolari di ogni frazione sarebbero divisi in due gruppi, e fareb– bero lezione o a giorni nlternati, dove il maestro si recasse ogni giorno nell'mtt\ e nell'altra frazione; o in ore diverse dello stesso giorno, dove il maestro andasse in,,ece oggi a una frazione e domani all'altra .. l'er il locale non c'è da darsi alcun pensiero: vi sarà Sempre in ogni frazione uni\ stnnzai con una tavola e sedie o panche sufficienti per il maestro e i pochi seolnl'Ì. Altri particolari non se1·\·ono. Qualche cosa del genere s 1 ò già tentato in Italia: ricordo le scuole per i 1,astori noli' Abruzzo, e le ::icuolc ambulanti delP,\gro romano - di durata bre• vis::iima le prime. festive lo altre. Con una media molto bassa di lezioni - cli\ 20 a 35 - i risultati sono stati confortantlssimi j tali, ad ogni modo, da darci la certezza che una scuola cosiffatta, di più lunt?a durata, con un nrnggior numero di lezioni scttimnnali. anche bre\·i 1 ad ogni gruppo di fanciulli, riuscirebbe di un'efficacia impensnta . 8, siccome un fatto val piìt di mille ragionamenti 1 cito il seguente dalla Vita Jtcdia1u1-Femminile (marzo 1010). Berta Novick. neU 1 estatc passnta, sorpresa dalla enorme i,!!noranza notata ir\ una vasta zona a pochi chilometri da Firenze, volle ricercarne le cause, e trO\'Ò che la deficienza osscnata nasce da condizioni locali, alle quali le attuali leggi sull'istruzione oh• bligatoria non provvedono. nò 1tossono provvedere. K 1>er mostrare come i contadini hanno pratica• mente rimediato alla iusutticienza dell'istruzione co munale, continua: 1i In una piccola borgata, situata nel centro della zona da me presa io considerazione, si è trovato per caso dl passaggio un giovane h1tltutore. Non esngoro dicendo che ò stato ass11.litodai genitori perchò faceese lezione ai loro flgll. La notizia si è divulgata di borgata in borgata, di casa colonica In casa coloolca; dopo pochi giorni, il giovine maestro (un povero disperato ancbe lui, che non aveva potuto dar l'esame alla 11cuolanormalo per non poter pogare la tassa d'iscrizione) aveva cento scolari. 11 compenso una lil·a pe~· a.lmmo al mese; lire 0,75 so duo dOllll medesima famiglia. ln media, questo Dorando Petri dell'istruzione t.llemen• taro faceva dalle 12 allo 14 ore di lezione al giorno, re• candosl a p39so di r.orsa, al diversi lontani casolari, dove lo aspettavano gli alunni. T,'ho visto da me stessa, alle 7 della mattina, uscire di casa del miei contadini, dove già aveva fatto la prima lozione, e correre via attraverso Il bosco, per raggiun– gere un lontano gruppo di case dove altri scolari lo attendevano. Al riaprirsi delle scuole comunali, la maggior parte di quelli, che avevano cominciato a studiare col maestrino, non sono tornati allR. scuola. li conrronto fra I progre,si ottenuti in quelle brevi oro di lezione, ratte a piccoli gruppi, ha sorpreso i ge– nitori o li ha persuasi a spendere, per quell'ora di scuola n domicilio, la. piccola tassa che permette poi di utiliz– zare i bambinetti per I ph) lievi lavori campestri, non allontanandoli dalla casi} o dai campi. In alcune borgatelle si sono riuniti gruppi di bambini fino a dieci, a cui il maestrino spezza il pane elemen– tarlsslmo della scienza con risultati esemplari. Cosl, <la loro stessi, I contadini, approfittando dello circostanze, hanno segnato la via che risolverebbe 11 quesito con lieve rtlspendio o con grande utilità.. Una rorma elementarissima di cattedra ambulante porterebbe quasi di casa in casa la sua ora di scuola a quel bam– bini desiderosi d'Imparare; questa semente fatta a domi– cilio, senza strascinare por ore intere i bambini nelle -vie rangoso o sotto i raggi del sole, ~ermoglierebbe raplda 1 o l'ora. di lezione darebbe frutto migliore delle intermi• nabllt giornate, consumate a ripetere in coro le insulse cantilene dell'o. b. c. d. 11 Se poi ogni scuola - fissa o ambulante - sarà sussidiata da una piccola biblioteca scolastico-popo• lare, si arriverà presto non solo a distruggere l'arial~ fnbetismo, ma, quel ch'ò più, a far diminuire di molto il numero clegl'iguoranti. (Gont-imu,). N. MASTROPAOLO. Al pt·ossimomm1ero: Ancora dei coefRcienti sociali nella lotta antitubercolare, cùl prof. E. BERT.ARELLI.

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