Critica Sociale - Anno XX - n. 2 - 16 gennaio 1910

CRITICA SOCIALf; Siti.li •11 dCIIIIIR~IOIII' ltalil\. . Unghorin . AustriA. . Russia . . ~umero del n,glla Ammontiuc COlll)llCHl\'O dei \'lllfllM I ;::0111. m:10 liti ,•aglla 11cr lmmlgraro II011Rrl dollnrl l.SVJ,850 50.7\G.668,45 709.700 22917,òGG,01 89-2.965 22.']52.492,27 J.347.GJB 23.67l.lG9,IS Come si vede, fra tutti gli emigrati, gli italiani, com– plessivamente e singolarmente presi, sono quelli che più risparmiano e pill rimettono in pafria; cagione questa rli grnnde rammarico per la classe bottegaia americana, ma che, in ragione capoversa, per dirla col Cianchet– tini, dovrebbe recare somma letizia al nostro ceto com• merciaie. Si obiotta, è vero - non dai commercianti, ben in– teso, ma dai filantropi - che i risparmi dei nostri connazionali sono ammassati centesimo su centesimo col sudore del loro sangue, a detrimento della sa– lute e del decoro; obiezione che esamiueremo in un apposito capitolo. La gente prntica. poi, quella che nsa guardare al sodo, osserva che i nostri lavora– tori, se, una volta lòllabilitisi all'estero, mandano dei riitpnrmi 1 no portano 1>eròanche via quando s'imbar– c::mo. Ma gli stessi americani, che segnano con tanta cura i dollari partiti. ... egnano pnre meticolosamente i tlollari ani vati, ed è beno dalle loro stati14ticho che noi nl>biamo appreso da un pezzo corno, di tutti i lavora– tori che sbarcano agli Stati Uniti, i pili poveri, i meno provvisti di danari siano gli Italiani del Cenlroedel Sud, i quali, in miseria 1 vengono subito dopo i Portoghesi, e si lasciano addietro i Lituani,i H.uteni, i Siriaci, i Polacchi, gli Slovenii gli Italiani del Nord, i Tedeschi, i E'ran• cesi, gli Inglesi e gli Scozzesi. Questa statistica è l'e– Ratto contrapposto della precedeute, e dalle due si ri– leva, senza possibili contestazioni, come l'Italia. fra le \'J\rie unzioni che esportano uomini, sia quella che ne ricava il maggior benelìcio. (Co11llnua). Pt:TER AUOEN. LA VIA CRUCIS DELLA C SSA DI MATERNITÀ IL - .1. 1)J'iWi pl'OfJC-tti. L' l,fficio del lavoro - raccogliendo quella che 1,arcva essere 1·aspirazione unanime del paese - non tnrdava a mettersi all'opera e,dopo ll\'Ar compiuto tutto il non lieve lavoro pr~parntorio il 131,ovembre 1903 1 • faceva una indagine presso lo industrie nazionali che impiegano mano d'opera femminile per determinare lo basi tecniche di una o più Casse di Maternità('). L'inchiesta verti su questi cnpisaldi: numero delle donne im1>iegate nello spazio di un anno, nelle in• dustrie ossenate; numero dei parti avvenuti in un anno; salario percepito. L'inchiesta, im1>iantata solidamente, condotta. con huon metodo, riuscì intert>ssantissima. Non è ora il caso di analizzarne i risultati; basti rilevare quanto servì di base ai susseguenti progetti. Hisposero al questionario 2654 stabilimenti iudu• striali, di cui 25 dipendenti dallo Stato, tutti com– J>resi nel raggio di tuteln. della Legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli. Jl numero delle donne osservate, nell'efa feconda, fu di l 72.3G5, corrispon– dente a più di un terzo delle operaie dell'industria t•) Per maggiori p11rllcolarl: oiu1,10 c.1.u.1,1i,1: ,., Ctlttst (U .w1t1.r– Nllil, lto-4, (lllbllOte(:11 dellll l..'fitlro ,<i;oclt1t1). itnlinnn, secondo i risultati del censimento incln– strinlc. Si ris('ontrarouo G8~3 parti, il che corrisponde– rehhe ad un quoziente di fecondità del 45 per mille. 11 snlario delle donne osservate fu stahilito in mm cifra minima di 70 centesimi nl A'iorno, in una cifra massimo di L. 1 1 80. 11 snlnrio delle dorme partorienti risultò pilt elevato, con una media di L. 1 1 34 gior– naliere. Sulla base di queste conclusioni, mediante oppor– tuni calcoli, l'Ufficio llel lai-oro stahilì che sarebbe> stato possibile assicurare un sussidio ,ti 3 / 1 del salario, durante i trenta giorni di riposo obbligatorio, col p111,ramcntodel premio corrispondente n una !?iornata e mezza di lavoro all'anno, cioè con un premio in– feriore a 2 lire annue per donna assicurata. 11 costo complessh•o dell'assicurazione di maternità, nei limiti delln legge esistente, non poteva riuscire superiore nllo 700 milu lire nnnue. Parev11 trovato un nuovo uovo di Colombo. Non si trat.ttwa che lii tradurre in articoli di legge le conclusioni <lell'indngine ohbiettiva. li Consiglio SUJJeriore tlel lru:oro. che g-ià si ern preoccupato largamente rlell'nrgomento: non mancò di intenenire. Non rifarò la storia delle discussioni del I 90,t, che passarono in rassegna i molti prohlemi tecnici, dell'inchiesta. e della formulazione di un disegno di lei::ge; dirò solo che il Co11,o:1glio, esnmi11ando le mo– di licnzio11 i giiLchi aritcsi neccssurie nlla legge del 1902. dopo una Hclazione prezioaiss ima clell 'o11. Turati, decideva di non presentare un proµ-et.to it parte, ma di introdurre nella legge un ur1icolo nuo,·0 1 che tracciasse le linee generali del nuovo istituto, la– sciando la curn dei particolari al regolamento. i\lette conto di riportare integralmente l'ormai lontano, primo tentath•o di legisla?.ione in materia.: " J: iSWHUit presso la Cassa 11azio11aledi previdenza 111w sezione a11to11011w 1 la quale lw per i4COJ>O ,li sussidiare le puerpere, oggetto della 7u·tse11te legge, d11ra11te il mese cli astensione dal lai·oro. Og11i operaia 1merpe,·a sanì sussfrliata per 30 gio1·11i co11 u,ui somma vari ai tre quarti di. :w ginnrnte del suo salario. Jt sussidio per,) 11011 sm·ù mai i11(el'io1·e o L. 3(). /I. capitale 11ecessario sarà ,mmwlme11te formato mere,~ u11 rilasciu ammale obbligato,·io, da parte di ciascuna optwaia <lai 15 ai 54 mmi compiuti, di ,ma somma uguale ai tre quarti di una giornata del s1,o salario, e da ,m ct:mtributo ugualei pa,·imenti obbligatorio, dei rispettivi im– premlitm·i o padroni. L'eutitlt dei sussidi e dei 7>remi poll'<Ì essere modifl.catft dal Goven10, di tre a1111iin Ire mmi, 11<lito il Consiglio su]Mrloi·e del lai·oro, i,1 base alle 1•fs11Ua11zetecniche del- 1.'esercizio. U contrit>uto dell'operaia verrei tratlemtfo sul salario dafl'impremlitore, al quale è vietalo di lratlenere per tal titolo somme superiori, con qual,1mque pretesto o molit'-0. J modi per fa delermi11azlo,1e citi, salal"io, dei i·ersamenti e i11 genere le 11orme ~r l'amministrazio11e della Cass(I 1.•erra,mo stabiliti dal regolame11to 1 il quale imlichenì a,1che fl giorno 11etquale la Cassa comim:ucì <1(tmzionare . ., L'articolo aggiuntivo è chiaro ed è ,•isibilmente ispirato dai risultati dell'inchiesta, che segue passo passo. Non è il caso di commento rio, ma gioverà. ri– cordare alcune questioni di indirizzo che vennero, dlllln nuova propo:-ta, risolte: 1° non si volle creare un ouo,•o istituto che po~ tesse divenire un pesante ed inµ-ombrante ordigno burocratico; si ampliò invece un istituto esistente; 2° l'assicurazione ru dichiarata ohhligatoria, col• l'e,auale partecipazione delle op~raie e degli iudu-

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