Critica Sociale - Anno XIX - n. 22 - 16 novembre 1909

340 CRlTICA SOCIALE dai privilegi impudentemente riserbati alle classi ab– bienti, dal pazzo gettito di somme favolose nelle vora– gini delle spese militari, dal conseguente rincaro pro· gressivo di tutti i generi di prima necessità. Questo fu che tolse anche ai non veggenti l'ultimo velo, meglio che non avessero già ratto negli anni passati le tariffe doganali. Questo spiega l'esasperazione della massa elettorale e l'unanimità. della condanna in tutte le sedi ove il popolo fu interpellato, a Nord, n Sud, nelle ele• zioni al Reichstag, al La11dtag 1 ai Comuni, contro gli au– tori principali della rapina, i conservatori ed i cleri– cali, e contro i complici, i liberali, che l'approvarono tosto per quattro parti, e l'ultima parte resero possibile col loro fiacco contegno. " .NOi personalmente assumeremmo volontieri posi– ziono più decisa - rispondevauo i liberali a chi li spro– nava - ma gli elettori sono così avversi a quanto sa di democrazia sociale; vedete le elezioni del 1907? 71 Giova spernre che nell'avvenire simili scrupoli non deb• bano più frenare l'ardore di battaglia dei liberali. *. Le vittorie sono effetto della tattica intransigente ri. baditc1.al Congresso dl Lipsia dal partito socialista? Domanda oziosa; dov'è quel socialista che avrebbe col– laborato coi liberali nel1 1 approvazione dei 400 milioni di tasse indirette? Son tutti di socialisti credenti in Marx i voti che toc– carono al partito? Nessuno pretende tanto. 'l'utti consta– tano le numerose diserzioni nelle file dei partiti dell'or– dine. Fra i partiti ufficiali, potenzialmente suscettibili di fllleanze, fra le rigidezze dei programmi, i rancori, le ambizioni ed i settarismi dei capi, nessun accordo è ancora possibile 1 ma i gregari son uomini liberi e s'in– tendono mt>glio e più presto. Quando il buon senso con– siglia e PinterE>s:1e immediato tangibile e il malcontento o lo edegno spingono, le minaccia dei governanti, le esortazioni dei capi, lo spirito di disciplina, pure tanto potente qui, non Yalgono a frenare lo fughe. Al partito socialhita di ogni tendenza o di ogni gra– dazione converi:iero naturalmente i voti, come all'unico partito che si era opposto virilmente sempre e senza restrizioni al nuovo carico di tasse indirette. Più che nlla forza di persuasione delle dottrine marxistiche, l'aumento rapido e forte di aderenti è dovuto al rincaro del bicchiere di birra, del sigaro e della scatola di zol- fanelli. · L1avvertimento dato ai suoi goyernanti clal popolo germanico non è però mono grave, specialmente se si pensi che, a soddisfare i bisogni inesauribili del bilanci militari ed a colmare le falle sempre più larghe di tutti i bilauci, già si vanno escogitando nuove possibili tassie. Unica valvola di sicurezza può ossere la pen13trazione di fresche forze popolari nei consessi chiusi dtille caste dominanti. A possibili resipiscenze di queste non è il caso di pen– sare. J consenatori tedeschi souo testardi assai. Vedete ehe conclusione tira la J(reuz Zeitung. " Oli esperimenti fatti in Sassonia ci insegnano a. non ripetere gli errori del conservatori sassoni. 11 metodo delle concessioni è sbagliato. 11 E la Deutsche Tageszeit1mg si domanda, sicura di sè: u Ci sarà aucora qualcuno che ci consigli di ripetere in Prussia l'esperimento sassone? " Dunque vedete: i conservatori sassoni, convertendo il ,·oto delle tre classi in voto plurimo, ebbero l'imperdo– nabile torto di essere stati troppo poco conservatori. E avanti! Fra i nazionali-liberali, che, spaventati, cercano <li poggiare nuovamente a Destra, ed i liberali, ohe fra il sl ed il no sono di parere contrario, i socialisti ten– dono l'arco delle forze per l'assalto decisivo alla citta– della della reazione, al Landtag prussiano,_; i conserva– tori si preparano a disperata difesa. Fra i due mondi irreconciliabili, avverranno scontri di una gravità estrema. FE1H:n1co VELLA. Peruna nuova imposta ugli acquisti esugli incrementi divalore d i capitali Nel momento politico attuale - in cui sono neces– sari ulteriori mezzi finanziari per rendere possibili le u riforme che costano ,, - una nuova imposta, atta a colpire fonti tributarie non ancora gravate, con– tiene in sè i requisiti migliori per meritare l'atten– zione dei partiti. Di tale natura mi sembra l'imposta sugli, acquisti e sugli incrementi d"i valor capitole, che comincia a far capolino nelle legislazioni moclerne 1 in Germania, in .Inghilterra e, sotto forma di tributo comunale sulle aree edilizie, anche in Italia. La giustificazione dell'imposta. Mi preme per altro porre subito in rilievo come questa nuova imposta si raccomandi per se stessa all"attcn:,,ione del legislatore, indipendentemente da qualsiasi necessità del bilancio, anche soltanto allo scopo di ripartire più equamente il carico tributario totale fra i contribuenti; essa cioè dovrebbe attuarsi anche se destinata, non a soddisfare nuovi bisogni, ma ad alleggerire l'onere degli altri tributi. Una ragione di equità è in suo favore. Attualmente le imposte sono alimentate o dal reddito (colpito sia direttamente, sia indirettamente, nell'atto,.in cui osso è destinato a beni di consumo, mediante le imposte indirette), o dai capitali, ricevuti in dono o in eredità dal contribuente. Colle imposte si colpisce quindi il flusso di ricchezza che entra periodicamente (re1dito) o in certe occasioni della vita (eredità, donazioni, lotterie) nell'economia dei privati. :Ma in ahre cir– costanze si verificano arricchimenti individuali che sfuggono ora del tutto a tassazione. Così il plusva– lore delle case e dei terreni, che produce un aumento nel patrimonio dei loro proprietarì, oppure Pinnal– zamento di prezzo nei titoli industriali, che accresce uei loro possessori la quantità del capitale posseduto, sono del tutto esenti da imposta. Analogamente an• drebbero, secondo le leggi 'vigenti, immuni da qual– siasi balzello le somme di capitali ricevute dai com• merciu.nti e industriali quale corrispettivo per la cessione della clientela e dell'avviamento dell'azienda: e soltanto per una erronea e incerta giurisprudenza si riesce qua e là a tassare tali prezzi di cessione. E 1 orse qualcuno può ossen·are che colpire l'aumento nel yaJore del le terre, delle case o dei titoli mobi– liari, il quale corrisponde alla capitalizzazione di una maggior rendita annuale di questi beni, già sot– toposta a tributo, rappresenti una duplicazione di imposta. Ma appare evidente la giustizia di colpire il proprietario di casa, con l'imposta sul reddito dei fabbricati, quando riesce ad accrescere le pigioni da L a 3 mila lire, e nello stesso tempo con In nuova imposta sugli incrementi di capitale, per quella somma, che può realizzare vendendo la casa, accresciuta di valore, qualora si confronti la condizione economica di questo proprietario con quella di un professionista, che Yeda pure il suo reddito salire da 1 a 3 mila lire. 11 medico o 11avvocato, cbe colla loro attività accre– scono i ~oro proventi, vengono colpiti soltanto dal-

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