Critica Sociale - Anno XIX - n. 22 - 16 novembre 1909

348 CR[TJCA SOCIAUJ Scartato l'nllnttamento mercenario 1 che è di tutti il più mlcldlalo quando non ò ratto 11ott11gli occhi della madre .... agiata che pub tenere la nutrice in casa, non restano Chi) duo ,•le: o l'al 'nttamento materno nella J)ropria abitazione, avendo abbanclonato il lavoro per i novo o dieci mesi noce!ò!~ari H11iologieamente al bam– bino, o la camera di nllaltamonto che sia una vera e propria crtrht, dove l b&mbloi posnno riposare e dor– mire negli Intervalli fra una poppata e 1·a1tra, siano ,·lgllntt da una nutrice o ,•i,itatl perio1lcamente dal medico. lla o la SJ){'SRchi dovo soitlenerla? Evidentemente chi ha lntercH90 di disporre della mano d'opera femminile assai scarsa, dnll'lndustrlnle. Noi primo caso potrebbe provvedere una Cae11A. di mflternità più largamente 11rov– vlsta di <111olln chlamntn a proHodere al solo periodo di puerporlo, nel secondo unn. Istituzione della Ditta. E ,•i è già. qualche esempio di ciò anche in Italia. L11spottore l,ocntelll cltn l'asilo fondato II con intendi– menti veramente moderni, rlalla ditta Sigg e Keller nella propria fllanda di 8. Giovanni In Croce (Cremona), nel 1001, a favore dei figli dolio operaie (350 circa) il'i Im– piegate. \'I sono ammessi l bambini lattanti che abbiano almeno due mesi e non più di tre anni, coc preferenza però al minori di età. • L'asilo è costituito da 3 camere con 30 lettini in ferro, matorMSO di lana o rete metallica per il riposo durante il giorno. Trovasi pure una sala per divertl– mento e 1,er refettorio, una cucina, una sala con due bagni. Il rl,caldamento è a vapore, l'illuminazione elet– trica; al bambini viene distribuito, a spese della Ditta, latte, zuppa rtl pane, mine.stra di riso; pure gratuita– mente vlono fornita la biancheria necessaria durante Il giorno e la sorvegllnnH dell'asilo ò affidata alla madre superiora dello suore di S. Vincenzo, coadiuvata da quattro donne. " Lo operale, nel recarsi nl lavoro, portano o deposi– tano nell'asilo I rlf1pettivl figli, ohe allattano durante i riposi 001100981 o cho nlla eora riportano a casa. "nurnnto la visita ornno ricoverati 23 bambini elron 1 IO per ogni JOO don110 eo11ra I 21 anni impiegate, e 10 1 6 11erogni 100 baeloollo. " La spom por ogni bnmblno ricoverato è di 9 lire al mese. u Jn medi, Il funzionamento dell'asilo costa al giorno: L. 0,30 1>orogni bambino ricoverato; L. S,00 per ogni 100 donne adulte impiegate; L. 3,15 per ogni 100 bacinelle in attività (5 capi, ti– tolo• 101 produzione superiore alla media). " Lo specchietto seguente mette In evidenza. l'influenza che può esorcltaro l'istituzione di un a.silo di maternità sullll distribuzione, rispetto all'età, delle femmine in una Olanda. I dati si riferiscono esclusivamente alla trattura della seta. Uonne Impiegate ~ dn1 12 li.I (In\ H• al c'IR121 {: 1:. fllllll 21 nnnl amil In BU Circolo àt Milano . 20,7 35,0 44,3 100 Circolo cU JJrescl(i . 28,0 37,1 39,9 100 .F'ilanda Sigg e J(eller rii S. Giot'amn in Croce . 10,8 26,2 63p 100 11 li Sindaco di S. Olovnnnl In Croce ritenne che l'istt– tuziooe dell'asilo porti princlpalmooto i seguenti be 4 neflct: I O Dimi1mzio11e della morta liti, ù1fa11tile j 2° /)imi,111zio11e tlt'l mmiero delle disgrazie dei bam– bi11i J}(r de{Lrit11te cig1lnt1za e cr,stodia; 3"' J\"o'tt'Ole miglioram,..11to igienico delV i11fat1zia. " (P•g. 87 o 88). Fino a quando a.dunque l'industria avrà bi.sogno di mano <l'opera rommlnilo e non potrà pagare la mano d'opera ma.st :hlle In tal misura da esrludere totalmente lo donne marltatP, como ra m Inghilterra il ùce,-s dl A,,·t Sm1light, 1>ro11umendoche Il guadagno del marito sia tale da permettergli di mantener da solo la famiglia, ò o,•ldonto che ò noll'lntercsso e dell'industria, e della madre, e <lolla società, che la camera di allattamento 11ln una vera o proprln. crfche. No guadagnano eeonom\– ramonto l'Industria, cho continua a disporre di mano d'opera esporta, In madre, che all1,tta direttamente la sua prole pur continuando n guadagnare, la società, cbo non na1tislo al moltiplicarsi degll inf1rnticidt per allmon– taziono lnsufflolonto o lrrazlonalo, o al crescere di una genorazlono rachitica, contorta, rovinata negli intestini fln dalla nascita. (Co,iti,i110). ALESSANDRO SCHIAVI. Abbiamo p11bbl1calo i,i 01m1colo: IVANOE ·soNOMI PER LA. JtlFOIIMA. DEI TRillUTI Ceni. 20 (presso la Ct·itica Sociale). I .PROBLEMI DELLA II SCUOLA POPOLAR 11 loStato eI tomuni difronte allamutualità 1tola1tica. :Mi paro cli n.voro, noi mio precedente articolo (1), suf-liciontomonte dimostrato la importanza e l'alta funziono oducatl'ico clolla mutuA.lità scolastica. Questa è tale, a parer mio, eia richiedere, da parte clcl\o Stato, dei Comuni o dogli enti in genere, che deb– bono o possono contribuii·o a dflre forza alla scuola popolare, speciali curo e speciali favori, perchè la benemerita istituzione trovi sempre maggiore affer– mazione o sviluppo. Che cosa hanno fatto per la mutualità scolastica la ·Francia ed il Belgio, le due Nazioni dove il mo– vimento a fn.voro del mutuo soccorso nelle scuole è stato ed è continuari10ntc in via di accrescersi di nuove reclute? !Si tenga 1>resente che la Francia, con una 1>opolazione scolastica di circa 3 milioni di fan– ciulli, aveva raggiunto nel 1908 la cifra ragguarde– vole di 824.000 associati, ed il Belgio, con una cifra di un milione circa di alunni delle scuole, contava, pure nel 1908, circa 300 mila iscritti a più che 4000 Mulue scolastiche. La .F'rancia cd il Belgio non hanno creduto di do– vere approvare leggi speciali per la mutualità sco 4 lastica, avendo già leggi largamente fayorevoli alle Società cli mutuo soccorso in generale. Solamente, lo due NnzioDi ammisero senz'altro le istituzioni scolasUcho a godere dei faYori della legge; il J1olgio, anzi, como vedremo, volle, con speciali di• sposizioni, incoraggiare la costituzione di Mutue sco– lastiche . . . . La li'rnncia ha, corno ò noto, dal 1898, una legge a favore delle Società di mutuo soccorso, che per i (1) CrUlca soel11lt, 19®, S'. 20, PA8', SI!.

RkJQdWJsaXNoZXIy