Critica Sociale - Anno XIX - n. 16 - 16 agosto 1909

CRITICA BOCCALE 255 la Norvegia Il 17,16 °; 0 ; la Bulgaria Il 10 ¼; l'Italia 1'8.51 °/o. Jn tutti i 15 paesi aderenti al Segrete.riato Interna– zionale, l'organizzazione ò più o meno solidamente ac• centrata In organismi 111\zionali di mestiere, ra'tgruppati a lor volta In una Confederazione nazionale. ).(a In tutti i paesi una parto J>iù o meno grande di organiz– zati resta ancora fuori dei quadri degli organismi ge– nerali nazionali, cho contavano, uet 190i 1 in 15 paesi, 3.976.6(>~ organizzo ti nel mo, iu 12 paesi ne contavano 2 333.261) e di que!ltl organizzati nel centri nazionali solo 1!>0.125erano i contadini. Le Confederazioni nazionali del lavoro hanno funzioni pii1 o meno va!lto o quindi contrlhutl e entrate diverse. Lc:1Confederuioni dell'Inghilterra, dol paesi Scandinavi e dell'Austria hanuo anche Il sussidio degli scioperi e dello serrato o lo loro quoto sono perciò relativamente elevato; negli altri 1>acsl, i centri nazionali hanno so– pratutto come còmplto la propaganda, sl occupano dello questioni generali cho intereHano i Sindacati e non forniscono sussidi di sciopero so noti in ca:11occezionali e raccogliendo I fondi m~c11anto colletto o offerto volon• tario. Le organizzazioni operaio a.clercnti al Segretariato in· ternazlonale, sull 1 esom1JiO dell'Inghilterra e d-.}l!a Oer• mania, non t1l limitano a so,tonore gli operai nei con• ttitti dol lavoro, ma Integrano la rc,ilstenza colla mu– tualità e si 1Jreoccupano anche tloll'1struzione e della difeia j{enerlca <lei soci. Del 1r, paesi ricordati nel Rapporto, non fornirono dati •mila gestione finanziarla dello organizzaziooi l'Italia e la Spagna. 011 altri 13 pa9~l fornirono dati per 4.843.3-iG dei loro soci. Questi ebber.> nel 1907 un'entrata. com– ple<Jslva di lf,5 1 1 mlllool di franchi; una spesa di quasi 128 '•, milioni, o avevano a fine d'anno In ca'-•& più di 20.> milioni di fraochl. Le spo'!e In au,sidi (via– tico, malattia, dboccupazlone, lnvalldttà 1 ruuerali, ec<}.), raggiunsero nl'II 1907 quasi I 5i milioni; gli scioperi co starooo oltre 24 1 1 mlllooi; la stampa prores,iionalo e l'istruzione oltre U milioni; la propaganrla 1 i Con• i;cre3si 1 ecc., quasi U milioni; l'amministrazione 23,7 mi• lionl di franchi. Anche questo cifre sono molto al di– sotto del vero perchò rlguard&no solo uoa parte degli orl(anlzzatl. Tutto quofltO t1peso uotevoll 11onosostenute per il sa– criftcio degli orgnnlz;mtl che, nei 9 paesi, con quu.si 3 ml• llonl di organlzzati 1 che hanno riferito in merito 1 pa– gano In metila da 20 a 40 franchi all'anno di contributo allo loro orgnulzzaztoul. Quo:1ti d11tl do! llapJ)orto, nuche in questa loro nudità ac 1omatiea, dimostrano la crescente importanza del mo– \1imento siu,lacale tntorn10:lonale 1 che continua la sna ininterrotta marcia a~cousiormlo, malgrado gli ostacoli che vi OJ•pongono padroni e ÙO\'ernl, e si afferma man mano In tutti i paeal ove Il caplt111ismo fil il suo in– gresso. Dulgarln, Serbia, Croazla 1 1'"lnlaodia 1 entrano in que!itl ultimi nnnl nel grando esercito prolehlrio iuter– nazlonale, o In Hussla l'orgaulzzazlono operaia risorlle continuamente noi centri indu'3triall di Lodz, del ~ar :Nero, di PietroburJ:(o, Invano periodicamente soppressa dalla brutalità della reazione feroce. Come Osicrvava llarx, " coll'accentramento e collo sviluppo dell'Industria croQCOeziandio la resistenza della classe operaia, che oi,cni gloroo pili cresce di numero 1 che Bcmpro più si di11olpliuu, o dallo stesso meccanismo della produzione capitalista viene riunita ed organiz– zata,,. u Gli operai manifatturieri luglesi - os<1ervava ancora 11.ar '( - furono I primi campioni della c\a~se operal a mod erna, come I loro teorici furono i primi che attaccarono la teoria ciel capitale 111 percbò la rivolu• zlono lnduitrlale moderoa si è ivi prima affermata. In· torno al 1870, In Oormauia, si matura una rJvoluzione industriale almile 1 o Il movimento operaio, promo11so e aiutato dalla propaganda socialista, vi inizia la sua marcia trlonr11.1ee aorvo d'osompio al movimento operalo degli nitri pltOil, I quali no copiano lo forme e la ht• tica, che i totlo:1chl tlvovano tolto, oorremsouclole, o unl– maudolo di un più hlrgo splrllo cli ola9se 1 dalle orgll• nlzzazloni Inglesi. Il movimento operalo ò quinrli, anche nella su11storia, un movimento ioternazlonalo. Per quanto si sia gene• rato e continui n gooemrsl in lipende11teru.er1te dalla azione di ogni dott.rm1, e por quanto, ove 11uovame1,to si genera, vi pa:isl, a11punto 1>orquesto 1 per lo rasi SU· pera.te dal movlmontl J)lù antichi, puro l'esperienza degli altri p aesi ne accelera Il procos:10 evolutivo dallo forme più rudimentali allo forme più perfette. Ju Inghilterra, do1•0 Il poriodo rl\•oluzionario delle origini, che si chiudo col 18MJ,quando sorgo la prima grande Unione mista dei metallurgici - con alte quote, rodi8tenza accentrata, Casso mutue, Impiegati stabili - il movirnento operalo rosta 1Jer anni un movimento par• ticolarlsta ed egoista delle aristocrazie operaio, che escludo dal suol qmldrl la massa degli operai non qua• liHcati e paro -voglia, come osservava Eogels, creare un quinto stato al disotto del 1>roletariato . .Ma i progrt)ssi della tecnica, <'he squallflcano i mestieri, e il largo softlo dolio spirito sociallc1ta, che si propaga mentre lm• perversa la criii Intorno al ISSO, preparano uo largo movlmeoto di claq'lo, che abbatto lo vecchi e barriere del cor1>oratlvlsmo, 1-1tringola classe oporo.ia in una SO· liclarleià più vasta, la strappa al l 1 a.z:io11e dintta dei !(ruppi più forti e la spinge, col Ptlrtito del La,·oro, nel movimento socialista, antlcatastroflco o evoluzionista. In Germania, il movimento operalo, promosso o niu– t1,to dal soclA.lismo marxista, si staC'ca, al Coogresso costitutivo di llalbor1:1tadt, nel 1892 1 dai rivoluzionart 1 che propuifnano Il localismo o il pollticautismo rivolu· ziouurlo noi Sludacntl; o, noi t1uccos:flvl Cougressi, sullo orme delle organizuztonl illKl8si, accetta, contro le fra– zioni radicali, lo Ca'.1,o di disoccupazione e le rnriffe 1 metto le redini allll lndi11clpllna o al frondismo che si annlrlano nello Camere del lavoro, si oppone sempre più recisamente all'immobilismo dogmatico o cat1\9tro– ftco del partito. lo Au~tria, il mo,•irnento operalo ai libera, col Con• grosso del partito socialista di llalnfeld, del 1888, dallo ultime sopravvlveozo anarchiche; mentre questo distacco dal movimento anarchico, nell'Olanda, industrialmente più llrretrnta, si ò mo.turato solo In questi ultimi anni, o in Francia si va maturando man mano che si conso– lida l'organizzazione degli operai della grande io– dustrla. In Spagna, come In Bulgaria, l'organizzazione oper11ia 111 dibatte ancora noi rivoluzionarismo di una parte del proletariato, o aucho In Italia il radicalismo rivoluzio– narlo non ò ancora spento. Però l'osorupio dal pae11l,In cui il sindacalismo ò più evoluto, faollita o accelera l'attattnmento dell'organizza– zione alle formo e all1, tattica sue proprie. Il motto del .Vam(,,to clei com1misti: " Proletari di tutti I JHic11lunitovi I" diventa un ratto sempre plì1 reale, nella mlsu1n io cui orosco la solidarietà di cla.'-se elci prolatarlnto por opera. del processo capitalista. Xei paesi O\'e Il 11rolotarlnto ò Kiovano o debole, il legame tra I gruppi profes-tlouall ò dtJbolo o l'interesse locale o di catt>uorla predomina sul l'Interesso generale e dì classe. Mtt. il mofimento dell'or~aulzzazlooo operaia verso la org1rnizzaziono di clas~e ò generale e fatale, o si afferma, non solo noi paesi ove la propagan<ta socialista ha. pro• mo,110 la coscìen,m di claq,e o no ha facilitato la vit– toria sugli 18tintl egoistici dP.i grup1,i; ma anche nei paed nel quali, como in lnr,cbllterra, Il fatto sindacalo aveva proceduto l'Idea o più leuto fu il trionfo del prin• clplo della solldari-.}tà di c!A.sse. Le due anime dell'J,iter,w:lo11ale quella rivoluzio• naria e quella evolutiva che r11ppreseotavano duo dlver::11gradl di sviluppo della coscienza socialista, si rltrovaao ancor or,c~i nel movimento internazionale. L'anima bakuniana ò ancora del paesi ove la perma– nenza ~tella piccola proprietà, del piccoli commerci, ,10110piccolo lnrlititrie mantiene uno spirito di partico– larismo o di i111livhluall8mo che, come osserva acuta– mente Bonoml, contrasta Il passo al diffonder':li della disciplina collettivistica delle grandi organizzazioni ope– rnio. J~•anlma marx:lt1ta ò propria do! paesi ove lo svi– luppo capltalliìltl ò J)IÙma.turo. Ma. il movimento ope– ralo interna7.lonalo odierno è fogiclato, nella sua mag– g-lornnz11.o In misura sempre crescente, sul movimento ini:closo o todoaco od ò figlio del Mrmi{esto rie• com,misti, che 1tta 1 u come J:(rnn colonna miliare 1 ,. sulla strada nsce11<1lonalodell'organizzazione proletaria. J.,'organlzzazlono opera.la . raccoltt\ nel Segrotnriato in– ternaziouato si in spira, uo lla sua. grande maggiorauza. 1 a quel socialismo evoluzlonlsh,, che trova il suo fonda– mento teorico, corno rtlce Bornsteln, nell'idea di Marx "'che la società odierna, lungi d1~ll'essere un cristallo

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