Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

ORI'l'ICA SOCIALE 183 ro per ora inalt.erale, senza fondarsi sopra argo– menti t::cnici, e senzà osare di andare lino in fondr> 111a propria logica, e decidere senz'altro la sopprC'!'=· sione di dette spese ndlitari! Dopo aver noh)to di sfuggita che -· duta unn Un– manda di aumentp - gli oppositori <lov,essero, si:1 pure empiricamente, cominciare col negare l'Uu– men~o e chieder almeno almeno lo :i;tatn quo (unchc perchè, al sacrificio del presente, bilancio ,e contri– buenti si erano già adattali!); nolato questo, è facile anche Yedere e com.prendere come i sost,enitori degli al'mamenti, a!leouati alle necessità del.o difesa na– zionale, alJhiun seguito dei criteri empirici e oppor– tunistici. Chi infatti e con quali argomenti tecnici potrà mai dimost.rarci c!ID la forza bilan:iat.a di 22(1.000 uomini sia t.ale da garantire la difesa nazionale e secondo un criterio razionale e $.;ientifico, e che perciò non occorra c{uanto invece Pureva n~ess-0l'i1J i.dia maggioranza dell,1 Commissione d'in<:hlesLa? E quali criierì razionali e scientifici si possono a.. vere a questo proposito-? E chi non potreL,be sosteu...:– re che all'ltalia occorra almeno una forza bilanciata di 300.000 uomini? La verità, è che anche gli uumenti deH~ spese mi– litari .!:>Ollo statJ preparati coi soliU criteri giolit• tiani! Tra le rii..:hieste dei militm·isti ud 0ltranza e ro1)– posizione dell'Esfremu, si è sceltu empiricarneuW, per opportunità politica e di biiancio, la via di mez– zo, indicata dullu minoranza della Comrnìssion• d'mchiesta! Parlare di tecnicismo nell'attuale diOuttito è l'idi– colo: infatti è risaputo che i tecnici put.ranno darci un'eccellente organizzazione militare tanto con due– cento come con duecento cinquanta 1nilio1ii - salve le diverse proporzioni dell'esercito! La questiolle è questa sola: se convenga aJl'ltalia aver uu esercito grande, menl.rc il po.ese sia stre– mato, immiseriio e gravemente ost.aco!ato nella suu ascensione economica e sociale; oppure se le co11- \enga UYercun esercito piccolo, a costo cli riclunc la propria polilica estera entro limi li p1 ecisi ed entro obhiet.ti\ 1 i nilidi di modest.i.1 e di pace - mentre i! pae~ si trovi auduccrnent.e spinto sulle vie del pro– gresso e delle riform3 civili! Oimrnzi a queslo dilemma la democrazia non po– te\'D, non dovf'\'a dubiturc .. Ma dò che assoluta– mente non si c-ornpl·ende da purte dei deputati rndi– ctdi, anche se lu questione di mtissima potessi.! es– s-ore du. loro in piena buona fede diversamente ri• solfa, si è il voto favorevole dato a un progetto cli legge presentalo dal Gabi1'letto dell'on. Giolitti, rap– presentunte di uomini e di tendenze, che sono i veri responsabili dello sp~q>ero avvenuto nei dica:sterì dblla difesa nazionale! A quegli uomini e a quelle tendenze politiche il part.iLL)radicale doveva negare la propria fiducia, specialmente quando si domanclavUJ10 aumenti cli spe. spern, senza prima averi.:!provveduto a dare garan~ zie di riforma dùl sistema amministrativo su cui si regge J'esercit.o (ed è per lale riforma amministra. Uva c-he il partito mdicale uxcva invocato l'inchie• slu!l, e specialmente quando la ferma biennale, da progelto dì legge qual era l'unno scorso, divenfnn1 quest'unno semplice promessa del ministro! l radicali son venuti meno al loro dovere dì 01J posiiori (i più recisi, i più batt...'l.gJilcri, i più schietti, perch(' poss11no essere domani i probabili successori} all'altlrnle iV!inist.ero, per diventare i portinai di SC· conda bussola dell'on. Giolilti! .\'on già ch'io creda che il partito radicale deblJ:~ essere un pslrtiLo .sovVt'r.~·ivrJ, cli eterna. opposizione; siu pul'lito di Governo; siu partilo costituzionale, 11011 J)er feticismo di forma, ma per positività di metodi; ma sia pa1tito di Govern,.1 in quunlo prepu.ri nel paese, con spirito di tenacia, di coe1·enza e di alme– gazione, l'avvento cO.Jl!e forzp sune e nuove della de. mocmzia, le quuli sappiano conquistare i pubblki poteri, per il risanamenlo politico della nazione e del suo Parla111ento, contro le forme viet.e di ditta– tura, di corruzione. di t.rasfonnismo e di clientela, che oggi hanno il loro esponente, (e non il pggio– re!) llell'on. Giol1lt.i, ina che du ben 50 a..nni sgo– vernuno e devastano la patria nostrn! Partito cli Governo, si: ma non purtito dì alcuni uomini di Governo, che amano ritornare al potere! A ciò noi gio,·:.ini dobbiamo ribelh:irri: noi dob– bitirno volere che gli uomini del partito radical~ diano esempio al paese di lcnle coraggio, di liorte ccl"renza, di sacrificio, di pazienzil: soltanto così prcparorcmo per 11 futuro - magari tra venli ann! - Je complete, definitive vittorie della democrazia, per l'effettiva ,::onquista del governo della pubb;ica cosa. l.l IGI PrnONA. Al prossimo 11ume1·0: li mio tradimento: ltaliaui e Sloveni a 'J'rieste, di A.?.IILCAin: STORCIii. Per fa difesa del Socialismo Lavoro e consumo. Chi segua da presso, con l'attenzione che meritano i fatti clic si vanno svolgendo in un vivo e attivis– simo laboratorio sociale, l'ambiente proletario reg– giano, deve aver notato in questi ultimi tempi una accentuata riorientazione verso i grandi principi ge• ncrnli del Socialismo, u11appello· più forte a quelle che, comunemente e con dubbia esattezza, sono chia– mate le finalità ultime del massimo nostro pro– gramma. Attraverso gli aL·ticoli dei giornali socialis~i di Heggio, come attraverso la parola e l'opera del no– stro Vergnaniui e degli altri suoi collaboratori nei Congressi e nelle riunioni del µroletariato, si scorge questo intento continuo: di L'ichiamare le alte idea– lità socittliste agli occhi e alle menti dei compagni, dei 1'1.rnratori, come a un faro che insegni la via e che guidi alla mèta. E, nel Congresso provinciale e dei Circoli socialisti tenutosi a Reggio, domenica 13, la noti\ di questo richiamo e di questa l'iaffermazione socialista fu recata e fatta vi t•rarc, benchè rapida– mente per la ristrettezza del tempo, quasi preludio al più ampio· sviluppo e alla risonanza maggiore che essa avrà nell'imminente Congresso, assai più numeroso e solenne, dt:dle organizzazioni economiche ascritte alla Camera del Lavoro. **•)I;' Fu già largamente accennato in queste colonne alla cosidetta Cooperativa lnfegrale, cui tende, come a corouamento del suo arduo lavoro di organizza– zione economica, Antonio Vergnaniui, e che dovrebbe essere uua forma completa cd organica di " società ,, socialista,, fondata.. sulla IJase e infre11ata dalla legge

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