Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

CRITICA SOCIALE 181 sociali cli classi o di regioni intere con la le:,.:-isla– zionc, con l'azione g-overnntiva e lo spirito C'hc111 informa. coi crit01i e coi propositi della nrng-g-iorru1za. µ:iolittirrna. si è così agg1avHto 1 da esi-e1· di\'enuto ora una ,,era 11111iteei. Il contr111:it0 è ancrtito, si badi, dalla magµ-iornnza e dal (fo,'('rtio istcssi - pii, dit questo in ,,c1·i1it che da qul:'llu - ; e però ei:1t1i tentauo di correre ui ripari con le lcg-gi ~peciali a favore cli questa o di quella parte d'lt..tliu; e di cal• mare le i11su1 rezioni del scntime-nto popoh1r<' n111111n– ciando e presentando precipitosumL•nte 1 ullu dim,1110 dC'lla pili colos!-!flle .!1mgla clettorulc italic111n, il ri– meliio infallibile contro le nrnnipohl'l.iOrd (' le adul– terazioni pastettarie della scheda. ~lu !"antitesi, come i fatti provano, rim~rne ucll'nn ca:,o e nell'altro. Ben altro ordirrnniento riformutore occorn.i per superarla. E ~uperarla hisogaa. ~In come,~<' 11011 eliminando le cagioni vere che l'hanuo creata e cre:sriuta? se non conferendo, prima di L111,to, al paese q1wl potere, j tenuto fin qui dit coloro, che ha11no 1,tovt•rrn1to bensì in i-110 nome, ma per g-li interessi e i fini di solo una parte, la meno numerosa, di e8so; OSl'lia, se non I 11mpli1-1nrlo la sfom del potere, così che il Ooverno e lo Stato siano l'f'ma1ut1.ione e In 1·appn•scntanza di moltitudini e di intercs!-i pili vaoti e pili ~enerali? b, nllora, pcrchè il proletariato italiano non do– ,,rebhe pen~are che, ura, la migliore 11Ulizza1.ione tldla sua attirità p1>1itico ~arebhe proprio l'impiego di essa in una carnpa~un intesa all'ampliumento del s11ffra~io clettornlc, e dio ne:ssun'altra tlurebhe un rendimento mnggiore, in quanto sarebbe destinata ad i11fraugersi coutro hl murnglia oine$C del ).!iolit– Lismo dominatore~ Nel medesimo tempo, non sarebbe forse altretbrnto opportuno che il partito sociulista, le organizzAzioni opernie e i par1iti in genere della demo('rnzia stu– di..tssero e agitaissero la questione dei trihuti e di ur.a riforma trihut!lria:1 Queste due agi1azio111 che nel ~[ezzog-iorno s1,e- cialme11te si inrcgrerehbcro con la lotta per il ris:1 ~ 11ame11to della vibt loc1de e per l'indipendenz,t di questa dalla :rncltlibrnza sopraffa•trice e camorristica del Go"crno centrale•- snuo, se non 111·i11:.:-11nno 1 111• I cessaric e suflì<'icnti, come dirchho un matematico, ad aprire le n110\'0 \'ÌC della , ittt politica. italia,rn. Nel campo Jell1t propagand;1 cs~c offrono, infat1i, cento adtlentt•lluti a quci.tioni, biso:,.rni, esigenze, aspi– rnzioni varie o varhrnwntc SCllUtc a seconchi dt >i luoghi e deg-li ambienti: l' 1 per quegli : ,idlientclla.ti , trarranno a. sò classi, cnte~orie e cL•ti diff erenti dell cl parte operosa dl'IIH popolazione itHliana 1 e creeranno un'opinione puhblica formidabile; onde questa opi– nione puhblicfl, 1·inno\':da e orient11ta. a quelle fìua– lità. più prossime, agirà a sua ,·olrn coa prO!..:rt:~sh·{L efficaci;\ 1101\a :,tessa chiostrn ang-m,ta dtill'auu,de diritto clctto1·al<', o aiuterh potentt·ment.e ad alih 1t– terlu. I~, corrPln.ti\'t1111ente, nel campo dulie >tpplkn– zioai e dcg-li effetti pratiei," una volt,t vittoriose, quelle agitnioui 11na11110 recato i mezzi e 1-tlistru 111e11ti della grnduale e complessa opern tli trasf'or– uwzio11c1 di I i11n0\'1tmcnto ù di vita, che prolcti1riato e democrazia v11gh1.•~..:ianopel prossimo do111a11i liL•I nostro pncse, e a cui H<·ennai rapidamente quindici giorni or sono. Non pil1 1 adunquc, JIOStulali economici, politici, sociali, morali, rincorrC'ntisi alln rinfusa nei nostri prog-rammi minimi; ma poche rifornw, 1111ao dli<', poste sulla piattaforma popol:1rc e 1cr1u1e lìL costan· temente, senz1t sbnch<'zz11 e senza. scor1qi~iamenti, che costituiscano 1 per l'essenza. loro, l'anima o il motore cosi dell'opera nostra di proselilidmo, come delle nitre riformo (Jiil urgenti. i,; a mc sembra r;hC' qucl:o piì, soprn inciicate sian vemmeatc le indecli– nabili premesse dì un'azione seriamente e radical– mente riformatrice. Di fronte a ciò 1 il còm[>ito più importante llel– l1Estrema1 il còmpito soprntutto del partito socialista e li.clic organizzazioni proletarie, quale può essere? I/ho eletto: l'Rstrem11, (' in particolare il Gruppo parlamentare t-OCialista, donebhcro giovarsi del man– dato parlamenlore 1-1ll1intento JJre('ipuo di suscitare sempre più nel paese o di di~<·iplinarc le energie rinnovatrici 1 agitondo 1H'I paese medesimo la ban– diera di quelle rh•endicttzioni fondamentali; dovreh– hero C'SJ)licare la loro attività, singolarmente e col– lcttivamcate, mercè l'intesa e 1'01·gRniz1.ozione cli questo specifico lavoro, in accordo coi pnrtiti e con le oq:nrnizzazioni economiche, pìi1 fuori di Monteci– torio rhe dentro; dovrehbero non abhandonare il Mezzog·iorno a so stesso. ro non so s(', piuttosto, continuerà ad a\'ere il so– prnv\'('nto la tradizionale indole11za italiana, e se lo scetticismo nhhia fotto strage anche nelle file nostre. So hf'nsì che () perfettumente i11utile proporsi uno scopo e una mètH, quundo non si ahhin la capa– cità rli propor1.ionare i mezzi al fine, e dì questi me7,zi il fermo intomlimonto di servirsi. OJO\'.\NNI }IEitLONI. COHTHO IL PARTITO RADICALE (n 1n·o,,osifo ,lell'ulliuw v11to ,,;nllf' .òipe.-.e wilif111•i) Cl11 :-;crive è un 1;adicale. perchè profondornenla convinto dell'olLissimu ulilità sociale e del nohile còmpito storico di un partito ruclicale, con>1cio dc•llf' sue funzioni poi:;itin e conting<'nti, fra le quali pt i– ma, essenziale, inq::l"!hrnte in Jtnlia -;i ù (]UC'lla di re~ dimore 11paese dnlla propria ignoranza e dalla 1w,1- pria abbiezione µolitirn, per cui co:-;tilu:io11r e librr– tà, che ni padl'i nostn hanno costnto sungue gPn '– roso cd croi"Ì sacrifì!<'i, sono finora rirnnsti tr:– mini ustratl i, ricuprl.'nl i nella soslanw un regi1r e> di arbitrio <' di dnminiizìnne p<'rSont1lt•. Chi lpggC' <'ornprPnd,,rù. per<'h1 agevol111enl.e <'Oll1' la nnnorosu uslì!ih-t d1•I titolo (11qupsto Hrli ·olo 111111 sia diretta conlr,, l,L ,.. 1w~zio1H' n:osolka, stori,•·,, sociale di un partii" raclicall' iu Italia, ma ))i11tt - sto contro l'nttcggLun<'llto altuul<' di quel partii i, conL1·0 il contenuto di tendcn1.1•, di p<>rso,w, cli in– teressi d,e a 11111•! vari ilo attualmente> clàn110 , iln. Chi sniq• s1 1 111t: il doH•r,~ di gettare qupsfo j.\'rid1, cl'tillarmc, cspri11iendo ape1ta111rntc, sin<'('rnn1e11te tutto il proprio pensiero: chi legge sia uiudice i111- parziole della bontà dcdc intenzioni , d ffulilit.\ del fotto. li punto di partcn7,n non può ('\ idr11i<'llll'lllc C'~sC'– re altr,1 che il gran problema dl.'lle :-.pi:'~' 1nilitnri, che il Gruppo parlalllc>nt.are rndie,ale ha rreduto <li risolvere - assenti le massinH' orga11i1.zaziuni d ·I partito secondo una direttivu, l'('rta,n••ntc> 11011 .ip– provata da una gran purte dc~l1 adl•rt•nli, e el'rln– mente, a mio an i~o, dnnnose PC'l' i , <'l'i inl<'rc>ssi poliiici del paese. llo clrtto che !J llH\~sime orgunizzazinni del p;_1di– to hanno Laciulo: infatti nf' lu Direzione ciel Par– \ilo, nè i Comilaii dell<' Federnzioni regionaH, ni' i Circoli rndicnli lu.,nn11preso in co11sidernzione il 1)1·0- hlem:1 - a quanto mi ri!mlla. r;,\,c:ClC'iazione radkale di \'cnczia, C'0!=;Ì recisa nel giugno 1908 contro le> spase militari, (Jue>1ta volta sembrn sia stata zitta pur essa! Il Congresso nazionule del partito doveva e1:.sere convocato quest'anno: quale miglior sede per di-

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