Critica Sociale - Anno XIX - n. 7 - 1 aprile 1909

Critica Sociale fr/VIST .Il QUIN1JICIN.llLE iJEL SOCI.IlLISA/O Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lette,·e e vaglia aWUfftclo di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XIX - N. 7 Non si ven<le a numert se1,m•cdi. Milano,1 ° aprile 1909 .llGJ,I .ll'B'BONJJ'I /,\' t?l'l'.il'RVO L~Anuuinisé,razionc della CRITIC"l in– vierà, entro il corrente 1nese, la. qui– Ll::a.uza por lu. L·iseossiono postale ag·li a.bbonut.i che din1en.Ljcarouo d'inviarle l'in1porto, non a;yendo disdcLto il loro al>bouo,neuto. t-;e non vreC..:,1.·iscauo di prevenirla iu– "Viando Yae;Hu, li preg·llin.1110 di <li~1,01·re 1,cr il pu~·::uuento al fi:1,ttorino o all'Uf:. ficio po~tulc. SOMMAL~IO Politica ed Attualità. ,1/11(1 11' ftQlil/(11111'0 (CIU!,'TF:CLEII • Ora Q 11011 mm.' l'ror. FELIO: CERUIICOI A). Soci<1/Ìi1tl t rrpubb/i.,(rni ili Romaum1 (ALHF,RTO \IAL\n;,;TA). L(I ,·1(vn1w dtllA lt(l(lt 1,/1/QU j11fort1111i, lii. Lr ,-,rl,u,:le dtl p,·o/tllt– ,·i{lto ,\\'V. l'H:TRO LASIXI. sym11·1JQ lii giro: IL /!108, III. l.tqls/a:l<mt 1ltl /(lt"Ol"O (Prof. lt!CCAIWO IJ.\CIII . Il 11110 ri(Ol'IIIÌ/llll<J (,\v,. t;TTORE MAR<.:11101.1). Studi economici e soclologlcl. (;u IspttlOJ·l del IMOro (Prof. E. BF.RTAIU:l,L1 . Questo fascicolo esee con alcuni gionii cli 1·ita1'dO, dovuti all'assenza del /Ji1·etto1·e, stato trattenuto in Roma clat laro1·i pm·lamenta,·i. flLBfl DI LEGISLflTUR.fl i1: aprile e f'ar1,Lor pasqua i lu,·chi. No. sempli– cemeute: i deputati prendono nn mese di Yac,anzt'. La prima quimiici1fa della Camera nuova ha su– scitato amarezze e stroncato il\u~ioni; e dice già, nel suo breve iusegnameuto, la difficoltà, enorme del còmpito dell'Estrema. È un còmpito a <lue fa.ccie. L'Estrema deve fare anche da Opposizione costituzionale. Curioso paese Jlltalia! 1 socialisti hauno dovuto fare anche da ra,licali, ne la loro opera ,li sorregg-imeuto interno (di incatenamento e di ialbw·acca.111enlo, per dirla col gergo delFeclilizia sismica) è pur auco finita. l\la, insomma., una parte raclicale, coerente e viva, ormai, c'è. Bisogna ora ponzare e<l ùnba,·acca,·e POµposizioue costituzionale? 'l1re ~eneralissimi; Lur.zatti, 8onniuo, J\faL·tini.E trenta soldati, anzi ufficiali, perchè tutti hanuo nello zaiuO il bastoue di.... minisLl'o. 'l 1 ntti gli altri costituzionali, variopinto coacervo incapace di esprimere ila sè tanti uomini di valore quanti sono i trenta il 1 0pposizioue 1 sono ben lieti del ritorno all'armento ministeriale. Giolitti 1 abilissimo, sì è rimessl, iu sella e parlroneggia. la situazione. Mi spiego i balenamenti, i tentennii, le incer– tezze .del terzetto dei geuerali~simi, lasciati co~ì soli. 1/imprei;;sioue del vuoto pneumatico deve es– sere ben depressiva. 3Ia 1 iutanto 1 non hanno una linet\ chiara; votano pel tecnicismo di .òlarcorn, che li ripaga posauclo a. futuro/'./: di Giolitti; si uniscono, in sordina, ai borboLtamenti contro le corrnzioui elettorali, ma nou sollevauo (chi lo po• teva più ncconciamente di essi?) la questione; te– u10110 dii;gustare i pr.eti; per I~ rPligione del bi– la.uc10attra.\'e-rsauo gli sgravi dei oonsumi.lnsomma: opposizione uon fanno. A vanti, sola, rEstrema. Or ca.pita che, se cento 1l'Estrema souo fin troppi per lo stimolo pugnace del la. loro funzione antica, son troppo pochi per il nuovo mestiere. Ra.stano trenta per la protesta, pe1· l'attacco: per portare sulle grandi questioni il punto di vista. dei partiti popolari. Al <li là. di questo numero, i deputati rossi diventano un po' improduttivi, pel mestiere vecchio. Anzi. I novellini, il sangue giovine e caldo portato su dai Comizi, con i fremiti e le impa– zienze (lell'azione, si trovano male <lavanti alla muraglia che Giolitti eleva con così piana sempli– cità di mezzucci. La spinta d'impulso, combinata con l'impossibilità di una subita efficacia. porta alle intemperanze ed alle mischie verbali. Ma. metteva conto che l'Estrema fosse zeppa, per dire quelle quattro insolenze ùi più, che l'avidità gior– nalistica ~ 1lel buon pubblico si centellina, sal– tando, magari, i dii::icorsiseri e di cose! Comprendo l'invettiva folmiuea, che è una tro– vata, che spende dell'ingeg-no o almeno tlello spirito. Co1nprendo il cameriere appiccicato a notar :Uicheli, che ricordo, vestito di tutto punto del– l'uniforme pontificia, recarsi ai funebri di Papa Pecci, Jirima che rubacchiasse un Collegio sul ca– davere del povero Bai;;etti e si dedicasse a specu– lazioni analoghe sui morti di ~[essina. facendoli sfilare in cinematografie, per le parrocchie e per le chiese, a conquistargli un secouilO Collegio. ::\Ia il turpiloquio abituale, l'iuvrisameuto della platealitt~, il i. vieni fuori ., doll'osteria 1 il duello tra "asiui ri e "muli . 1 non li compren(lo l:l,ffa.tto. Consiste in ciò l'energia? Ahimè! Che caricatura <lell'iuuo sindacalista alla violenza! Yaleva la pena di arginare ed etlncare la violeuza ue)la lotta d1 classe, per attizzarla a )fontecitorio, o. anche, nei Comizi elettorali? Perchè temo che anche le in– vocazioni alla violenza, nel )(ezzor1ì, per rear{ire alle camorre ufficiali. siano un somare nelle !.,rag-i della ineducazione popolare. ::iorel ha diritto di sorridere, per queste applicazioni, a cf>te. dei suoi elogi allu. forza. Ben più, e ben altro, t''> il hworo iutenso e de– licato di critica. positiva sui prohlemi concreti. Critica positiva vuol dire no11 solo a.zzauuare e cle1nolire le proposte e gli atti del Governo - dir di no, quando esso dice di sì - ma. mostrare le vie e le forme del rinnonuueuto democratico. k nu'openi faticosa e minuta ili tecnicismo e <li at– titurline a..... governare. Sicuro; ecco il punto che

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