Critica Sociale - Anno XVIII - n.24 - 16 dicembre 1908

370 CRITICA SOCIALE ma non già pm· segtt,i1•e la molle politica bm·– (Jhese rii continue concessioniat ·1nttilat·ismo; an:i pe1· resisteJ'ie ,acgtio. Un dilenirna e posto~ fb1·– midabtle. alla na::ione italiana. at p1·oteta1'ialo italiano; o 1·esislm·e. inc1·0Uabitmente, all'ingor– digia rii centinaia e centinaia di m,ilioni che il mililm•is,no tenta ingota;·e: o - se cedono - rto:uncia,·e, pw· ·wi tem,po inrlefinito. a tutti i J)J'Of/ressi più ·w·genti dei se1·oi:;t civili. a tutte te ri(o1·me che co;,·tano. e che sono te sole non inani t! aon de1·ts01·ie. Questo è il <lttello del rtoniani, (! giit. an:;i, il dvello dell'oggi. La nazio,u• è chianiata w ·Mt>·a: spetta a noi sust'itarne le ene1·aie, disstpw·e gli eql'ifoci sottili, con citi - ,<.;otto p1·etesto rfi ~icw·e;;za del confine (' rii patriottismo - si intende a, 0Ueneb1·w·ne la chim·a visione. Il p1·oleta1'ialo che, nelle gue,·1·e e nelle paci m·,nate, paga, esso pet pri?no, rii saavue e di borsa. ha 1nia JJW·otn da <li1·e,_ e dere dirla 1 alla, sieln·a . . Ve va del suo presente e riel suo avveniJ·e. Alla questione rtet/Ctdifesa militw·c si connette - più che a motti non paia -- quella delta pub– blica educazione e della diffusa collu1:a. Noi sudia,no a p1·e-pa,·are <lifese ed oR'es<' di m.etallo e di pietra. 1lfa dell'1,omo, che deve ma- 11,om·m·equelle w·mi e f01·li/icw·e di se stessoquri fm·ti, è consuetu<line invalsa qvasi non e1.warsi. St c,·ede, o si finge lii c1·ecte1·e, che a niutai·e i hruti in eroi baste1·anno la disciplina e il U1no1·e: rtue timol'i /0.1·anno un coraggio. Senonchè te g1 1 e1·1·e ,uwvr ,iuua hanno di co– ni-une colle antiche e con quelle rlei tempi vicini. 9nando la risione del nemico e la mischia ecci– tnvano gli ani,ni, in un co,itagio <li valore. Oggi, sul canipo, la m,01•tecolpisce 08cm·ci, imp1·evtsta, te1·1·ibile conie il fato. Il soldato che resista a quel panico - non ,.,- irnprovvisa. Le (en,ie lwet:i, 1·ectamate dalle esigenze ec01w,niche della aazione, suppongono una p1·epa1·a~ione, sopra– tutto mo1'ale. che non si rlà pei· v;·ecetti, che no,i si crea pm· comandi. Di qui ta necessità di non separare - 1nolto ·meno di oppo1·1·e - la scuola alla niilizia, il lib1~0 alle w·,ni, l'mfrtesb·wnento riel cittadino a quello del sotdato. Al Congnsso delle Bi/Jlioteclte popotal'i, lesti> tenutosi ili Roma, chi scl'ice ()ae~te linee (ecc vi· ln·are questa nota: e pw·ve esse,·e inteso. 1.lla ton– viene sviluppante inle1·0 il significato e 1nu,tcwla in concerto di ope1·e. Quel cono1·essosegnò l'ae,·e r·ù·costanle di SJJ1·azzidi vivida tu.ce: JJarve l'itii~io tl'ttna fase nella vita nazionale. fl Gove1·no non ri intervenne pe1· decorazio,ie e per cel"i,nonia: ma come pe1· 1·accoglierne te s-uooesUonipocle1·ose e pe,· coadittvai·e a,1 att«a,·te. Senonchè lo s/b1·zo sw·à vano e ::,'furne1·à net– t'Accaaemia se il vero e il niaggi01·e inte1·essato - la ctafl•se p,·olelaria - che appena v-iebbequal– che interp1·ete, non inte;·ven·à lii ve,·So;ui nel mo– vimento inizialo. ,t spinge1·veto 1 proputso,•i han ila essere, rtappe,·t«tto, i socialisti. T1·oppo il so- cialisnw nu,tJ•i il p1·olela1·iato di asplrazioni, di presagi e di formule. Questo è il le1'l'eno delle ope,·e integratrici. La democ1·azia, il socialismo, t'ernancipazione rtelle masse sono JJW'Olee scenw·i, sen~a la lli//ltsu coltw·a. Questa non e µossibile <lot:eil muraglione dell'est1·ema mise1·ia te att1·cn·m·sa ta via. ~fa. ogni b1·eccia che si cipra in quel muraglione {lere ro,i– du,1·,·e a -una scuola, a u,ia biblioteca, a 'Un Ci1·– colo di eclucazione D cli coUuJ ·a. Di ll, come aa un posto di riposo e di 1·ifoniimento 1 le fò>·ze 1·tnno– vate tonieranno all'assalto dette superstiti Ba• stiglic e le demoliranno ad vnct ad una. Vi i> t«tta - ,ta p,·epa,·w·e - La tegfatazione sociale. 1llolti versi ne scrlcemmo sulla ca1·ta - pochi calarono nella vita. Vi f una u illusione legistatica " che significa, non {Jià l'inutilità rlelle p1·ovvide leggi, ma l'incapacità a valm·sene riegli interessati. E la prima capacita, pi-ima anc01·a del colere, sta nell'intende1·e - ossia nel pensw·e e nel sapw ·e. illa su,t cantiere delle opei·e imm,ediate il par– tilo socialista pose testé l'allargamento del su/' fi·agio. Si :tratta cl-if'liiama,·e alla vita civile tutto un popolo nuovo ed assente. Non ri è problema politico e sociale che non si connetta in Italia a questo poslutato. La coHqulsta ciel sulfJ·aoio uHicersale r1w·it il suo più, nobile contenuto au·attirità "Sociatfata dei prossimi anni. Non sa,·à il tcu,·01·0 d'un r1io1·1w, ne tav01·0 che stia da se solo; dom·à ,nesce1-si a tutto 1 'altro tacorn, e premlerne e dargli tacre– ,nento. E il gionw della con()uisla del ,\'Hf/j·ayio noi am·emo conquistato 1 tli conser1..'CL i11,finile at– t,·e cose: sopra tutte la capacità cli se1·vi1·sidi esso. Noi l'i1)iglia1no ll'Unque - non stanchi, non sfi· duciati il nost;·o canimino. Diciolt'an,ii lli qve– sta Rassegna stanno oa,·anti pe1· noi. Il divenire socialista e cosa g,·andissima: qveste pagine te rlis-penle il vento. Jla ,wi suJJJ)ia,no che esse ru– ,·ono, dispe1·se,buona semente. E insiste1·emo nel Solco. LA CRITICA SOCIALE. PREVISIOHI AZZURRE DIBILAHCIO Dopo l'esposizione finanziaria di un Carcano ri– veduto e migliorato (la frase è della Tribuna) gli italiani si sono cercati ai consueti riposi con la coscien;,;a di essere ricchi ancora. Il bilancio della nazione, dì cui i nostri ministri del Tesoro si occupano di scorcio nelle loro espo– sizioni, è stato pennelleggiato dal Carcano a tinte molto azzurre. Indici di benessere e di ascesa eco– nomica sono l'aumento vistoso negli acquisti di macchine agrarie, nell'uso dei concimi chimici e nella quantità del bestiame. Ed è vero : in molte terre italiane l'agricoltura ha raggiunto mirabili sviluppi. Ogni anno si investono circa 70 milioni di concimi nel suolo fecondo. Diranno gli storici quale coefficiente abbia recato a questa. rinascita. il moto contadino, cou le sue primavere rosse, de– ~tando la pigra industria rurale. Anche per le industrie manifatturiere il Carca.uo

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