Critica Sociale - Anno XVIII - n. 19 - 1 ottobre 1908

292 CRITICA SOCIALE 1•1fonne costosissime, pe,· cui mancano sicuramente i fondi; fa obbligo alla Direzione del Partito d'iniziare senza indugio, un'agitazione permanente pei- la conquista del suffragio universale 1 tanto pe1· gli uomini quanto per le donne ('), coordinando sistematicamente ogni alt/'a speciale agitazione, che sai·à via via opportuno iniziare, con quella continua e pregiudiziale del suffragio uni– vei·sale. lll. Socialismo ed anticlericalismo. Su proposta Bus~i venne infine approvato il seguente ordine del giorno: Il Congresso Nazionale del Pai·tito Socialista Italiano: premesso che soltanto coll'elevamento delle condi– zioni matel'iaU del p1·otela1'iato si renderà possibile la sua emancipazione· mo,·ale ed intellettuale, nel che si sostanzia tutta l'azione di un anticlericalismo illumi– nalo e cosciente; consideralo che solo sul te1Teno del pensiero ed in quello delle opere può essere impegnala una seria lolla contro tutto quanto ha di deprimente la superstizione 1·etigiosa,net senso che la società laica si sostituisca coi complessi suoi 01·ganismi a tulle le funzioni morali e mate1·iali che la Chiesa oggi esercita l1'a le masse, e che permettono ad essa il doppio p1·edominio, psicologico e di classe; delibera che i maggiori sfoi·zi del Pai·tito socialista, pu1·e essendo dfretti al fine prossimo di ottene1·e una vera .e 1·adicale sepa1'a.zione dello Stato dalla Chiesa, mù·ino: 1) a ridare un'applicazione p1·atica alle leggi pro– mulgate net 1867 soppressù;e delle Congregazioni 1·eli– giose, confm·mandone lo spirito alla lettera, pe1·rendere impossibile ogni ulferio1·e interp,·elazione 1·istnlliva che ne eluda lo scopo, e nell'intento che i beni mobili ed im– mobili di esse, destinali 01·igina1·iamenle ad opm·e di beneficenza, continuino ad ave1·e la stessa destinazione con criteri più 1·azionali e più corrispondenti ai fini di utilità sociale; 2) alla laicizzazione piena e since,-a della scuola etemenlm·e, la quale deve esse1·e integPata mediante una misura di m·dine generale e permanente coll'assistenza e 1·efezione scolastica a cui potranno in seguito essere devoluti in parte i beni e le 1·endite delle congi·egazioni e conf1·ate1·nite 1·eligiose. A sussidio ed a complemento della scuola elementa>·e it Partito Socialista si 1wopone di dare opera, in tulle le Amminisll•azioni pubbliche e mediante la pi·essione di classe deUe masse organizzate, ad una maggio1·e diffusione delle scuole popotm·i, dette Unive1·sitàpopo– lari, delle Biblioteche cfrcolanti popolari, collegando più sti·ettamente tali istituzioni alle oi·ganizzazioni p1·oletarie di ,·esistenza e cooperative, pei·chè pa>·atlela al miglioramento economico si evolva una maggio1·e dif– fusione intensiva della ist1·uzione pubblica, debellando t'analfabelis1ho e l'ignomnza - alleati natw·ali della superstizione - e si elaborino ll'll le masse i primi ele– menti di una morale superion fnspi1·ata a concetti civili di solidahetà sociale non a dogmatici p1•egiudizi di ter- 1·ori e cli vene, indizio di mentalità infel'iorei di fanne sociali a1·1·etraledi schiavitù psicologica ed intellettuale. (') L'lncl8o, CIHlrentle el:lpllclta 111.richiesta del sufTrng1o un\\·er- 81\le anello femm!nllc, vcnue J>urc, su proJ)osta K11l13c101T, acccttnto dAI relatori e a11Jlro"ato dal Congrc~so. Com'è noto, la votazione per appello nominale avvenne soltanto sul 1° degli ordini del giorno qui sopra riferiti (ordine del giorno concordato). Su votanti 29.707 esso riportò voti 1B.25't(maggioranza assoluta) 1 contro voti 5384 per l'ordino del giorno Mor– gari (integralista), e voti 5927 per quello intransigenle– rivoluzionario. Astenuti 144. AlPuoanimità vennero accolti i provvedimenti finan– ziari per l'Avanti! che qui non importa Tiferire. I temi Antimililarismo (relatore Bacci) e Politica del– l'emig1·azione (relatore Cabriui) vennero, atante Fora larda, rinviati al Congresso futuro che si terrà tra due anni. UNA PERICOLOSA TENDENZA dell' Ann:ninistrazione f"erroviaria Noll è nostro costume, e tanto meno costume della Rivista che ha la bontà d'accogliere i nostri scritti, di criticare per criticare 0 1 tanto peggio, per sfogare dei rancori o esercitare delle rappresaglie. Perciò le osservazioni e gli appunti che, in questo articolo e in quelli che potessero seguire, faremo sull'attuale Amministrazione delle ferrovie non hanno per punto di partenza il contegno del Governo nei riguardi dei ferrovieri. Ciò è bene dir subito e chiaro in un periodico socialista, perchè si comprende che, se i socialisti sono stati i più caldi fautori della nazionalizzazione delle ferrovie, lo sono stati e lo sono sopratutto o anzitutto nel\ 1 interesse generale del paese o non in quello di alcuna categoria di privati. Nè le nostre critiche - avvertiamo subito anche questo • saranno tali da farci proclama.re la ban– ca.rotta dell'esercizio di Stato. Questo esagerato pes· eimismo, che affettano taluni oggi dopo gli sperticati osanna di ieri, sa troppo di leggerezza, per noo dire di malafede. La verità invece è che ad un periodo fal'raginoso, pieno di difficoltà e di insidie, dovute all'impreparnto passaggio rlelle ferrovie dalle private alla pubblica Ammiuistrazione 1 dovute alla fusione e confusione di personali diversi, dovute all'ostilità. reale o temuta delle cessate Società e dei loro accoliti i periodo che suscitò le esagerate critiche e le isteriche invettive del pubblico, della stampa e del Parlamento, ora è succeduto un periodo p!ù calmo, più regolare, pii1 soddisfacente per il pubblico che viaggia e che ha rapporti quotidiani con le ferrovie, ma non meno pel'icoloso e insidioso per il vasto pubblico dei con· tribuenti, che) anche non viaggiando, può essere chiamato ugualmente a paga.re . Infatti, mentre i ritardi dei h'cni, la frequenza degli scontri, la poca sicurezza personale dei viag– giatori, la negligenza o Findisciplinatezza vere o presunte dei ferrovieri, la perdita e i furti delle merci, e via dicendo, sono inconvenienti che saltano agli occhi di tutti e determinano proteste così ener– giche é generali da costringere a pronti rimedi; quanti invece si avvedono dei mali che covano nel· l'organismo interno dell'Amministrazione ferroviaria, e possono portare d'un tratto al fallimento quando meno ce l'aspettiamo ? Si parla, è vero, da un pezzo di sperperi e spese inutili, e hanno fatto il giro dei giornali notizie al– larmanti su acquisti favolosi di velluti, pietra-pomice, spugne, cordicella, scope e simili generi ; ma nes• suno ha potuto addurre cifre e raffronti precisi, tantocho è stato facile al Ministr·o dei Lavori Pub– blici dichiarare tutte le voci infondate. E ugual

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