Critica Sociale - Anno XVIII - n. 8 - 16 aprile 1908

CRITICASOCIALE 115 sordio si rialln.ccia alla chiusa, che augura alla stessa campagua buona riuscita. Ma, fra la chiusa e l'e– sordio, è tutto il bogagliodcl rivoluzionarismo vecchio stile: impossibile, in Italia, colle forze socialiste, educare lo masse; In violenza o il disastro soli ge– nitori di progresso; illusione il parlamentarismo; indi un pizzico di hervcismo; l'antimilitarismo ele– vato a rimedio sovrano, accoppiato alla forza tau– maturgica del sindacato; o infine la riahilitazione dell'Ioabbasso Giolitti!.,. Tutto insomma il b1"ic-à-brac ben conosciuto, onde il provvido sindacalismo scm– hrava esser presso a vuotare o liberare il partito socialista, e che torna dentro la rocca. Avrà il socialismo integralista, nel suo nuO\'O e pHt ragionevole atteggiamento, l'occortezza e la forza di !iYCntare l'Insidia? Noi lo auguriamo di cuore - ma prudenzn. intanto consiglia cli restare in arme. LA CRITICA SOCIALE. GUARDANDO IN GIRO L'eco del cruento fattaccio di polizia 1 svoltosi il pas– sato 2 aprile a Roma, sembra sunita; le ultimo varia– zioni sul tema <l'obbligo sono state scritte; le Polemiche che hanuo dilagato su pcl 11iornall sembrano esaurite o JJrOssimoall'eaaurlmeuto; il toro morgariano è ormai beo legato per lo corna, o tutti possiamo metterci il berretto da notte sul capo e andarci a coricare. Se il fragore alolsiro d1 una qualche altra scbioppet– bta, eche,2giante per le nostro campagne o nelle vie delle popoloss città, ci romperà l'alto sonno nella testa, a noi non resterà. che malinconicamente ripetere quello che di questi giorni ò diventflto un luogo comune: che, cioè, l'educazione della folla o del questurini non è per anco incominciltta e che, in que!lta. materia dogli eccidi, il partito socialista e sopratutto il Governo sono dei J)osslmi pedauoghl. J poll1.lotti calabresi e slctliaoi 1 nelle cui vene rifluisce san~ue bollontc, non sono propensi a cambiare il loro brutto cnrattoro, visto che, dopo tutto, la paga ai tanti del mese o la lodo del primo ministro non vengono a mancare quando per avventura le loro rivoltelle si scaricano contro la rolla. più o meuo riot– tosa.; la folla, dal canto suo, Ama per tradizione il bel gesto che rese celebre il Bnlllla, e comprende poi nel .11uo ampio e capace seno elementi al eterogenei o peri– colosi (come teppisti, pregiudicati, sorvegliati, ecc.), i qu1lll mai non si lasceranno sfuggire l'occasiono di Ia11- clare impunemente sassi ed altri proiettili contro quegli antipatici di pollzlottl, che tanto volto li han tratti in guardina dalla bettola o dal lupanare. E i sassi, si sa, sono coffle le ell1Pge: uno tira l'altrc, e l'altro provoco.•... la schioppettata. t un fenomeno naturalissimo che de– riva dalle leggi combinate rtell'imitazio,ie (che tanta Importanza hanno por quel gorllla addomesticato cbe è ancora l'uomo sociale) e dalla legge di azione e rea– zione. La reazione non sarà forse logicamente propor– zionata all'aziono; ma, quando l'ira soffia, non si ba tempo di guardare tanto 1>01 sottile. Frattanto abbandoniamoci pure anche noi all'ottimismo e Ptiamo nell'attesa che l'auRplcata e unanimemente in– vocata educazione della folla o del birri si compia. Prevediamo sarà. una cosa un poco lunga e difficile; ma, so dlces<ilmodi stnre nell'atte-ia di una qualche altra ,·issa (come l'ha chiamata Il 'furatl) tra popolani e que– "turini, con immancabili succeHsivo polemiche, protesto, dimostrazioni e convulsioni, rischieremmo di pa&sare per dei cinici o d('g\l scettici. A qu011tomondo c'ò invoco tanto bisogno di foile o di ottimismo ..... . . . La C011federazio11e del l<u•o>·o (che à l'organo della omo– nima organizzazione proletaria che ha sode a 1'orino e che controlla tutto Il movimen to oper aio io Italia), nel numero del 12 c. m. non può cela.re il suo malumore poi commenti che do. op1,osto parti tiono stati fatti al- l'ultimo Convc11nodi Roma II pro vittime politiche m o sopratutto pel modo come ò stata trattata In quel rran– uento dalla Olrozione del partito socialista. Ammette che nell'asi;umere l'Iniziativa del Convegno possa a,·er commesqi dei,cll errori i però, di fronte a quanto è ac– caduto ! "che ba del comico o del penoso insieme r), ossa dichiara. che converrà prendere senza Indugio dei provvedimenti. Ecco di quali provvedimenti si tratta: u f.,a 1>rimacosa cho si im1)ono 1• ima se1x11·azlonf'ntUa dal partilo so-- 1·iahsfa. Xon soltanto O completamente fallito il sistema mnntovano, di rare, cioè, un unico conttlomcrato di Cir– coli politici e di A!Jsociazlonl economiche, ma è fallito nlla prova del ratti anche Il sistema del legami che dovev&no far camminnro lo due organizzazioni in baso alla formula: coordinazione, non subordinazione. " Nessun lega mo adunquo, d'ora Innanzi, col partito so– clali11ta; la J>h'1 completa autonomia e libertà d'azione e di movimento. ('ome Il Governo francese, nella sua lotta contro la Chiosa, ha dichiarato osplicttamento di ig1101·a,-e il Papa, 0011\gli uomini della Confederazione i~noreriurno I: partito socialista italiano. 1'amquam non esset. Diciamo francamente o senza ambagl che il gesto di lodipendenza dellu. Confc1erazlone ci piace; o ci piaco pcrcbè es80 è suffra~ato da questo ragionamento: che non ò possibile un'intesa qualelag( con un partito che brancola nel buio e non ha una direltiva risoluta. La Confederazione del lavoro 1 con altre parolo o sotto altri riflessi, viene a COll'!tatare e a deplorare quella ma,icmiza di logica su cui Insisteva anello Fultimo numero della CrU,cn. I rapporti tra organizzazioni economiche e partito socialista sono di natura assai delicata e non si possono certo 8tabllire a priori in una specie di paradii;cma fisso; d'altra parte, noi slamo ben lontani dall'ammettere cho la Confederazione, così corno funziona ed ò costltu.ita, si anll"lni alla perfezione; ma che dire di un partito la cui Direzione man<-11. di una direttiva, ò composta di troppo perione e di troppo pochi uomini autorevoU, si abbandona alla deriva degli avvenimenti, non sa pren– dere iniziative, ò Il risultato doll 1 oquivoco, e l'equivoco ò destinata a perpetuare? .Fin tanto che non 11arà deftnitivamento liquidato il pa~sato, la plaga continuerà ad e~sere purulenta.; sotto gli empiastri anodini, Il malo non potrà ohe incancre– nire, do,·e un taglio netto e profondo, corag1tiosamente ln('lso, al'ldurrobbe Il risanamento completo. Il porro w1um 11ecessarlm1t 1>01 partito eocil~lista è ora la llquidazìono completa del pas!lato, l'abbandono di ogni nmbiguità ed osltnnza, la creazione di una. direttiva ferma e sicura cho permetta lo svolgimento di un'opera coerente ed organica. Solo io tal modo potranno Istituirsi relazioni feconde di rhmltati trn partito e organizzazioni economiche; solo In tal modo potrù nascere un'Intelligente coordluazione di sforzi, corrispondente nd una logica divisione del la– voro, senza e~emooie ed umilianti tutele di una parte ,·erso 11altra, e sorgere automaticamente Il fenomeno dl Ot1mo11I e•' Pn<lcM-nl}<ii da rul ti movlmo·1to jlroletatln trarrà succhi vitali. Solo cobl verrà agevolata. l'opera di elevazione dello clORsl lavoratrici, e il socialismo co– mincerà ad essere una forza OJ>Orante nella ,•lta della Nazione, e non uno spo,·t politico od una serie di atti nulll di significato perchò oscillanti e contraddittori! nella loro e11~enza. lutanto la ('onrederazione del lavoro, per non essere "irreparabilmente danneggiata,,, nella sua azione, prov– vede ad un ragionevole distacco dal partito ..... . . L'agitazione agraria nella provincia di Parma ha as– sunto forme di eccezionale gravità. Pare che in quella re,:ione, sen1.a attendere nuovi eccidi proletari, si avrà probabilmente noi prossimo mng!{iOuno fJclopero ~ene– ralo, di cui ncs11uno può provodoro le conseguenze. Nella pl'ovincia in parola, I ferri trn contadini e proprietari sono stati arroventati fino al color bianco. t: la lotta ili classe, concepita. ed attuata in modo brutale, che dege– nera In guerra. AOCiAle, secondo i canoni del più puro 1!indacalismo rivoluzionarlo, cho noi Parmigiauo 1 collle già nel Ferrnreee, tonta le suo 11rove ed esperimenta i propri metodi. Non hanno por mesi e mesi i sindacalisti parmigiani

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