Critica Sociale - Anno XVIII - n. 5 - 1 marzo 1908

78 CRITICA SOCIALE E così, mentre una parte delle organizzazioni profes · sionali si dichiaravauo apolitiche e neutrali, in tal modo assicurandosi il diritto di dar vita a Federazioni 1i Sin• dacati, un'altra parte studiava una diversa forma di or– ganizzazione, basata sui S111rlacati professionali locali autonomi. I non organizr.ati, secondo il programma di Kessler, il padre del localismo, avrebbero partecipato alla vita sindacale mediante Comizì di tutti gli addetti alla professione, che avrebbero provveduto alla nomina di Commissioni per la rappresentanza e tutela degli in– teressi di tutta la classe e a Comitati di salario perma. nonti, incaricati di preparare e dirigere le agitazioni per le conquiste economiche, per la stipulazione di tariffe, la raccolta di sussidi, ecc. Questo sistema complicato fece preferire agli operai l'accentramento delle organizzazioni, e buona parte r1egli stessi localisti riconobbero presto la sua necessità; tanto che dettero vita a Comitati centrali di salario o a fiduciari centrali e trasformarono le assemblee locali professionali in Congressi professionali. I Comitati locali di salario vennero sostituiti da fiduciari locali, incari– cati di mantenere i rapporti fra le centra.li e i Sinda– cati locali e trnsmettere le quote da questi a quelle. Così 1 a poco a poco, si maturò il trapasso di parecchie di queste organizzazioni accentrate sulla base del si• stema dei flduciarì alle or.ganizzazioni accentrate come ora esistono. 2. - Il distacco dei localisti. Il Congresso delle organizzazioni di Ilalberstadt del 1802 si dichiarò per l'organizzazione accentrata e rac– comandò alle organizzazioni localiste e a quelle ba!.'.late sul sistema dei fiduciari di aderire alle Federazioni. Su 36 delegati, rappresentanti 31.130 organizzati, 13 dichiararono di non accettare la deliberazione e di re"ltar fedeli alla forma localista che aveva dato cosi buoni risultati. Questi locallstl restavano però aderenti alle Camere del L,voro, per ottenerne l'obolo della SO· lidarietà proletaria in caso dì sciopero. Nel 1897 però, e per il passag!liO di altre organizza• zioni (metallurgici, ecc.), al sistema accentrato, e so– pratutto perchè le Camere del Lavoro erano sempre più costrette a lasciare alle Federazioni la distr!buzione dei sussidi di sciopero, i localisti convocarono un primo Congresso a ]falle, a cui parteciparono 39 delegati. Il Congresso dichiarò essere le Camere rtel Lavoro le organizzazioni dell'avvenire e profetizzò la prOilSìma flue delle Federazioni. Creò, tuttavia, una Commissione Centrale di cinque membri con sede a Berlino, deliberò la pubblicazione di un Bollettino, che fu - strana ironia!- intitolato i, Solidarietà,, diventato poi" PUnità,,; proclamò la sua solidarietà con tutti gli operai, orga· nizzati o no, fedeli al prmcipio della lotta di classe. Il programma riconosce la inscindibilità della orga– nizzazione operaia e dell'agitazione politica, da farsi secondo i principi del Partito Socialista. Ma il Congre."lso non ebbe l'e~ito sperato. Il secondo Congresso del 1898, a Berlino, riconobbe come i soci non fossero aumentati e come le condir.ioni finanziarie fossero deplorevoli. Deliberò perciò una quota trime-' 1:1traleobbligatoria, a favore della Commissione centrale, è!i 5 pf. per socio. Respinse invece il sussidio di disoccupazione nei Sin– dacati, perchè è còmplto dello Stato, e perchè svia le organizzazioni dai loro veri còmpiti, trMformaudole in colonne dell'attuale costituzione economica. Al Congresso di Draunschweig del 1899, i soci r~ppre– sentati erano 5000, diventati 16.610 nel 1900 al Congresso di Pankow. Malgrado l'abrogazione del divieto di unione clei Circoli politici avvenuta nel I900, il Congresso deli• berò di continuare a mantenere la forma localista. a. - I localisti e il Partito Socialista. Jn vista di ciò la Direzione del Partito Socialista sconfessò le tendenze loca!iste e riconobbe ai Circoli i,ocia!isti locali il diritto di cacciare dal loro seno i soci organizzati in Sindacati autonomi dalle organizzazioni centrali. Ma i gruppetti socialisti berlinesi, invece di dar peso alle deliberazioni della Direzione del Partito Socialista, non solo riconobbero egualmente legittime le organiz– zazioni localiste, ma le lasciarono sussistere, conside• randole anzi come organizzazioni de.stinate a salvare il movimento operaio dal pantano delle tendenze rovi· sioni.ste. Al V Congresso del 1001 a Berlino parteciparono 19.752 soci, salvochè parecchie mi1diaia non erano in regola coi contributi. A questo Congresso si fecero uffi– cialmente concessioni agli anarchici. Il tanto vantato spirito di sacrificio dei localisti si accorda ve..poco colla dichiarazione dei revisori, che nella caflsa c'era sempre " bassa marea ,,. Il J 902 cominciò a mo,,trare i primi segoi dello sfacelo. Alcuni importanti gruppi di operai organizzati si stacca– rono dalla centrale, mentre si inauguravano aspre lotte a Berlino fra localisti e B"'ederazioni, rifiutandosi i localisti di riconoscere le tariffe da queste stipulate e di usare gli Uffici di collocamento di esse. Le Federazioni invi– tarono il Partito ad intervenire, ma le pratiche di con– ciliazione, da esso iniziate nel marzo 1004, naufra– garono. Il VI Congresso dei localisti a Berlino si dichiarò di• sposto a trattare colle B'ederazioni, ma fece proposte da esso riconosciute a priori inaccettabili dall'altra parte. I soci erano scesi a 14.244 e le casse erano vuotej tanto che il segretario della Commissione centrale non a.veva potuto avere che metà. stipendio. 4. - I localisti e il sindacalismo. L'ultima fase evolutiva dei localisti è contrassegnata dalla aperta propaganda del rivoluzionarismo anarchico e dello sciopero generale. Il 29 luglio 1904 il dott. Friedeberg, successo al de– ruoto Kessler, tenne a Berlino una conrerenza sul tema " Parlamentarismo e sciopero generale .,, nella quale rigettò l'azione parlamentare del Partito Socialista e rac• comandò la. propaganda di scritti anarchici. La mozione votata dall'assemblea proclamò l'astensionismo elettorale e la concentrazione di tutte le forze per l'azione diretta economico-rivoluzionaria e per lo sciopero a-enerale. Il Congresso internazionale di Amsterdam rigettò le teorie del Friecteberg come anarchiche. La rilòlposta del• l'Einigkeit, l'organo dei localisti, fu la dichiarazione di concentrare tutte le forze nella propaganda dello scio– pero generale. Un anno dopo, nell'ago~to del 1905, in un altro Comizio, il Friedeberg proclamò l'anarco-socio.– lismo, dichiarò il marxismo e la parte politica della lotta di clasie come superati e da sostituirsi colla lotta di classe economo-psicologica e proclamò h propaganda por 1o sciopero generale come l'espressione più riassun• tiva di questi sforzi. 5. - Sindacalisti e rivoluzionarì contro le Federazioni. Finalmente il Partito raccolse la sflrla. Bebel li attaccò al Congresso di Jena; ma non si venne alla separazione. Le lotte interne fra rivoluzionari e riformisti rendevano il Partito impotente ad una. netta separazione. Inoltre la rivoluzione russa gettava il suo riflesso sul movi– mento tedesco. L'entusiasmo rivoluzionario aveva il so– pravvento; la stampa socialista era piena di discussioni sullo sciopero generale. "li romanticismo rivoluzionario cli una parte della stampa del partito, la condotta dei Yorwlirts, che combatteva i capi delle organizzazioni contrarì allo sciopero generale e mostra.va una più che benevola neutralità agli ana.rco-socialisti, il can-can contro i capi e gli impiegati delle Federazioni di me– stiere, e la partecipazione rti tre redattori del Vonoii.rts nel maggio del 1906 alle agsemblee dei localisti per pro– pugnarvi una deliberazione a favore dello sciopero ge– nerale, contro il patto stabilito fra Partito e Organizza. zioni, erano tutti segni indubbi della simpatia di una parte del Partito per i sindacalisti ,,. Perciò i I VII Congresso dei loca.listi a Berlino nel 1906 proclamò tienza sottintesi il Socialismo rivoluzionario, e dichiarò lo sciopero geoerale il mezzo per abbattere la dominazione di classe. Però i Roci erano scesi a 12.600 1 cresciuti poi nel 1905 a 14.SOOjil cassiere fu cacciato per'" disonesta ammi– nistrazione ,, e tre membri della Commissione centrale furono pure dimessi. li nuovo programma deliberato è tutto anarchico: piena indipendenza. dal partito socialista; ammissione di tutti gli elementi rivoluzionari, compresi gli anarchici; I antiparlamentarismo, guerra alla religione, sciopero ge•

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