Critica Sociale - Anno XVIII - n. 3 - 1 febbraio 1908

CRITICA SOCJALE 35 Ecco allora (altri, se sa, proponga <li meglio, e discuteremo) lo f,re pietre an~olori di un blocco; ma di un blocco di co~o, non di vacue parole o di sa• pienti ipocrisie, proo1·dinate allo sfrnthunento del gregge elettorale; di un blocr.o ahhastanza solido e semplice insieme, per potervi sopra edificare, in pochi anni, la novella Erclesia civile del popolo italiano. Alla. quale, per rizzarne le colonne e slanciarne le arcate e curarne i dettagli, dovrunuo provvedersi oziandio artefici nuovi, surti, per seleziono democra– tica, dalla viva maHsa del popolo htvoratore, il cui diretto intervento soltanto può darn sincerità. e atti– ,·ità alla funzione J)arlamentaro. 1 1 : così un quarto punto di programma, seppure non vi itvrà provve– duto, nell'ultima agonill, la legi:slatLll'lì presente: l'in– dennità ai deputati. Or poniamo per ipotesi che un blocco, a un di pres~o, di questo g-encrn (il nostl'O scetticismo ci consente di nou troppo insistere, per ora, sui parti– eolari), sia possibile oggi in Italia. 11; noi lo salute– remmo con rinuontto entusiasmo. )la. ancora un'altra precauzione ci pRrrebbe da prendere, e un altro cli• scors o da t enero, fatti espe~ti dal passato, non pii1 agli allea.ti di fuori, ma all'er;ercito nostro, agli amici, ai se guaci, a noi stessi. i,; cioè converrò. prochunarc alto e forte due cose. La prima: che è passata l'età dei miracoli. Anche il blocco più grande non potrà mantenere e s,·iluppare 80 non ciò che ha. promesso, se non ciò che in germe contiene; le riforme le~islative, ch'c~so può dare, non saprebbero auticipare per prodigio lo sviluppo storico della nttziono; tutt'al pili, qunndo siano lien scolte e ben attuate, possono fungere da strumento pedagogico µel· age\'olame il processo: e v'è già un effetto salutare nelle energie che sviluppa e che ad– destra la conquista della riforma) preparata, voluta, operata dalle l.flasse coscienti. For~e ne ò l'effetto 111i~liorc 1 ce1·to il più sicuro. La seconda: che la politica del blocco, come ogni altra politica, vuol essere fatta sul scrio, proseguita co11 teuacia dopo la vittoria elettoralc 1 con tutti gli accorgimenti, le trausazioui,_le provvisorie rinuncio, che sono necessarie nel ogni impresa che intenda, non per chiasso 1 riuscire al suo fine. 8 allora con– verrà che anche il partito socialista sappia avere, non soltanto un lontano e rilucente ideale, ma un prossimo e preciso e saldo e compatto \'Olere. Creata una situazione che si ritiene favornvole, i! dovere di elementare probità, di quanti vi concorsero, è man– tenerla e sostenerla strenuamente, sin che abbia resi tutti i frutti che tiene nelle viscere. Non dovrà ha– f;tare un fattaccio cli polizia 1 quale il medioe,·o di tante parti d'Italia. potrà ancora generare per degli anni con qualunque 1>0litica e con qualunque Oo– vorno1 per sbandarci e per gettarci a.l11ì fronda. :Non dovrn.11110hasta1"0 lo grida di quaranta anarchici e di quattrocento scervellati nella puhhlicn piazza, per imporci le dimissioni da.I Parlamento, dove siamo vig-ili scolte, ossia la diserzione che schiude gli aditi all'imboscata nemica. Lo sfarfallamento integralista e il funambolismo demagogico dovranno essere ab– bandonati definitivamente. A questi J)atti, con quest~ elemontori cautele, il pili grande blo,~co se riuscirà a comporsi, nel no• litro paese, in quest'ora - potrà essere un hlocco di progresso e di 1·cdonzione. Scnz,, di ciò, non sarà, temiamo, che una nuova canzo,uitura, f',itta da noi stessi a uoi stessi e al proletariato: uno scherzo pirotecnico cli discutibile pregio, aggiunto, ver la dilettazione degli occhi, al prossimo circense elet– torale. LA CRITlCA SOC1ALE. Ancora per la riforma della diffamazione (N"tJll'imwi,wuz(t del ('tJl/,(//"CSSQ) 1/avL Letterio Granata di Messina ci invia, e noi pubblichiamo: L·on. Turati, in occasione del prossimo Congresso che avrà sede in Roma, all'intento di prùpugnare la riforma della legge penale sul reato di diffa.m11zio1H\ esposti I criteri cui è isplmto il progetto presentato dall'on. Fuici e quello degli on. Zerboglio, Turati, Sacchi, Barzilai, Berenini, esprime il voto che il ruturo Congresso non si scosti molto dalle linee genei"ali di quesL'ultima pro– posta di leggo (1\. L"on. Turati 1 pur di ottenere la riforma della legge in vigore, sconsiglia di accettare per ora le tesi estreme. Ci sia consentito di dire liberamente il nosLro pen– si-=,ro. Il progetto Fulci ò evidente che vuole tutelare sol– tanto il controllo della pubblica opinione sulla con– dotta morale dei citto.dini, e perciò restringe i beneflzì della rirorma ai soli pubblicisti. lnver.e il progetto Zerbog!lo estende il beneficio della exceptio veritatis a tutti gli imputati cli diffamazione; ma, fuori i casi previsti ai numeri J, 2 e 3 dell'arti• colo 394 c. p. 1 rimetto alla prut!onza dei giudice am– mettere \'imputato alla prova della "erilà, con questa altra limitazione che il giudice possa tale prova conce– dere quand'egli riconosca che il quere:ato fu indotto a. commettere il fatto a lui imputato da un fine di pub– blico interesse. Senz'altro ci dichiariamo contrarli a questa restri– zione ed a questo arbitrio del giudice. I.a. conrliziono dell'imputato sarebbe così alla discre– zione del giudice - ed, in tema di pubblica opinione, data la possibilità. di una. pubblica opinione urficiale, c'è molto da dubitare della sincerità della convinzione del magistrato. Ora, in una. leggo reclamata a nome della sincerità, non dobbiamo accettare riforrue in cui qu('Sla possa es~ere fti.ci\ mentij insidiata. Que sto tim ore sarà minimo nelle diffamazioni di in– teresse privato, ma nelle a.ccuse per d1fTamezione po– litica il timore è gra.ndissimo, ò impressionante. Rifuggiamo dagli arbitrii, se si vuole una legge vera• mente sincera. cho tuteli la. sincerità dei propositi. Anzitutto, la proposta Zerboglio non si può dire ve– ramente liberale e, per convincersont\ bastera. ricordare che nel 1800 fu propugnata <lall·ori Canonico, sotto– commissario della Commissione Mancini. Se risaliamo al fondamento giuridico•sociale delle sanzioni penali contro la diffamazione, è facile inten– dere come scopo della legge sia oscll1sivamente quello di tutelare l'onoro e la rispettabilità. del cittadini. Or questa protezione non può, non deve estendersi alle persone che, con la loro condotto. amorale. banno avariato il loro onore e la loro stimabilità. O per lo meno non è giusto che In riparazione sia uguale, tanto nel caso in cui siasi rerita una. onora– tezza illibato, quanto nel caso in cui siasi detto il vero intol'no alla falsii nomea cli persona. onesta. So vogliamo coi'reggere i costumi, - o questa do– vrebbe essere p1 ccipua missione di una. savia legge penale - deve pe,rmettersi il conlr'ollo delle azioni umane, pe:-chè queste non escano dall'orbitn del senso mor11le.

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