Critica Sociale - Anno XVIII - n. 2 - 16 gennaio 1908

30 CRITICA SOCIALE conflitti del lavoro e per la conciliazione e l'arbi– trato. ln .Ispagna si è venuto organizzando il servizio di ispezione del lavoro e si l· esteso il divieto del lavoro per le gestanti e le puerpere: noll ebbero finora seguito i vari disegni cli legge predisposti dall'fstituto di riforme sociali stil contratto di la– voro1 su la conciliazione e l'arhitrato, sull 1assicura zione per l'invaliditi\ e la vecchiaia 1 sugli infortuni del lavoro, sulle case operaie, sull'igiene e sicurezza del lavoro. fn Germania l'anno è iniziato colht caduta (per lo scioglimento della Dieta imperiale) del tanto av– versato reazionario disegno di legge sulla capacità giuridica delle Associazioni professionali e si chiude con una serie di progetti presentati o annunciati per la riforma del Codice industriale (libretti pel' gli operai, protezione igienir.a dei lavoratori, con· tratto cli impie~o privato, orario di lavoro per le operaie, tutela dei lavoranti a domicilio, ecc.), per la creazione di Camere ufficiali del la\'Oro, per l'as sicurazione dei lavoranti a domicilio, degli impiegati privati, delle vedove e orfani, per la riforma delle Casse di mutuo soccorso. Varcando l'Oceano, troviamo nel Cmiadà una no tevole legge per la creazione, caso per caso, di or– gani per la conciliazione e l'arbitrato nei conflitti del lavoro in puhblici servizi. Negli Stati Uniti la Confederaz.ioue ha promulgato una nuova legge restl'ittiva dell'immigrazione e una per la tutela dei ferrovieri; un recente messaggio del Presidente al Congresso ha segnalata la conve– nienza di un intervento legislativo federale nella grave questione del diritto di u ingiunzione "' che tanto limita il diritto di coalizione e di sciopero; di ulteriori norme tutrici sul lavoro delle donne e dei fanciulli, di norme modellate sui principi consa– crati nelle legislazioni europee riguardo agli infor– tuni del lavoro, e di nuove disposizioni sull'orario di otto ore nei lavori pubblici; le organiz7,azioni operaie continuano a reclamare una legge tutrice contro la concorrenza del lavoro carcerario. Varie repubbliche dell'America meridionale (Al'– gentina, Chil'ì, Uruguay) hanno, in questi ultimi mesi i creato Uffici governativi del lavoro; l'Ufficio argentino ha iniziato un largo lavoro di prepara– zione di disegni di legge, su singole questioni, ab• bandonando il concetto, che prima era stato adot– tato, di un vasto gigantesco Codice del lav0ro 0O11- globante farraginosamente tutti quanti i principi e le norme delle legislazioni dei pill svariati paesi su questioni del lavoro: ha così pr~disposto disegni di legge sull'igi'ene e sicurezza del lavoro, per la con– ciliazione e l'arbitrato nei conttitti del lavoro in servizì di trasporto (calcato sulla legge nord-ameri– cana del 1898), su gli infortuni e le malattie del lavoro (calcato sulla legge inglese); venne promul– gata una legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli; che è così poco tutrice da consentire in qualche caso il lavoro industriale fino ai bambini di 10 anni. Nelle Colon·iecmstralasiane, per quanto risulta) si sono verificati casi di scioperi malgrado le leggi sull'arbitrato; la politica della disciplina legale dei patti di lavoro sarebbe giunta ora n una fase del tutto nuova, quella di una speciale protezione do– ganale per le industrie, in cui sono prescritte norme per l'equo trattamento dei lavoratori. "Prof. HICCARIJQ BAGIIJ. Ai prossimi numeri: li "1Jorghesismo,, tlel \fan– zoni e " I IH'Omessi s1msi ,,, del vrof. F. HOB'f'I. [,a Critica Socia.le e il rl'cmpo: per l'Italia, anno L. i:2, semestre L .. Jt. CRONACA SOCIALE Una scvola pratica italiana di legislazione so– ciale per gli operai. Fra le iniziative più caratteristiche, che vorremmo mano mauo illul'ltrare in queste colonne, della Società Umat}itaria di MIiano (la quale, come è noto, ha lo l'ICopo statutario di aiutare il movimento di auto.redenzione dei diseredati) è notevole questa Scuola pratica istituita già da due anni ed ora ampliata e perfezionata, per quegli operai RCelti che intenrtono cHventare ispettori aiutanti del lavoro. segretari di associazioni operaie, di– rigenti Uffici di collocamento, membri utili, inriomma, del movimento e dell'organiz.,,azione prolet.Hria.. La s('.uola di cui parliamo è opera dell'Ufficio del la– yoro, diretto dal nostro amico e collaboratore Alessandro Schiavi. Alla classe lavoratrice non bastano, per la difesa dei propri intere~si, l'intuizio11e e le pure nozioni tecniche sui vari rami di attività cui è applicata, ma lo occorre anche una coltura che vada oltre la semplice manua– lità. del mestiere, 11i allarghi ai ratti o ai fenomeni che fii riconnettono colla vita opuaia, iti approfondisca nel• l'analisi dell'1u1reccio della ,•ita industriale, si innalzi alla visione degli srorzi che, oltre le frontiere, al com– piono per migliorarsi e per elevarsi. Per troppi esempi si è visto come i ,lirigenti o gli amministratori delle associazioni operaie, nei momenti critici, pur dando prova della maggiore buona volontà e del mal[giore spirito di sacrificio, non sanno impostare una tariffa, preparare un memcrlale, discutere con un industriale, e mettono talora in pericolo la riuscita di un'agitazione, inconsapevolmente e colla maggior buona fede provocando sciupii di energie così ai loro compagni come all'industria nazionale. Per difendere i propri interessi non basta pili l'alfa. beto, occorre una dose di cono~cenze, occorre una tec– nica speciale, che non si inventa lì per lì, ma che si forma colla lunga esperienza, 0 che si può imparare da chi quella esperienza ha raccolta ed elaborata. È questo il còmpito della scuola, che, in questo caso, deve essere affatto speciale per il genere dei discenti, e per la qualità della materia da i11segnare. Quelli non sono punto assuefatti a una disciplina mentale, questa non è stata ancor raccolta in un manuale, nè sarebbe stato possibile fa.rio,percbè è tutta in via di formazione e di evoluzione. ll bisogno di una coltura specifica è già stato sentito dalle classi lavoratrici dei paesi dove l'org1:1nizzazione . ~ae;t~~ è già formidabll{>, cioè, in Inghilterra e in Ger• In Inghilterra, presso l'Univers!tà di oxrord, è sorto il Rttslrin College, dove 1 ogni anno, un certo numero di operai, a proprie spese o col concorso della loro asso– ciazione di meRtiere, si ritirano per seguire un corso di lezioni, che vertono :a.ullaeconomia politica, sulla storia industriale, sulla storia cost.ituzionale, sui problemi J)Oli• tici e sociali, su lo Stato e l'educazione, sulle ammini, strazioni locali, su la sociologia, l'evoluzioue, la logica, la psicologia, la u-rammatica inglese e l'analisi, o per compiervi rlei saggi scritti settimanali. Oltre a ciò, vi è la Scuola per corrisponrlenza, che mette in grado tutti coloro, cbe non possono frequen– tai-e i corsi ad Oxford, di approfittare a distanza delle lezioni che ivi sono impartite (1). In Germtinia la " Commissione generale dei Sindacati operai tedeschi 11 , in obbedienza al deliberato del Con– gresso di Colonia, istituiva nell'agosto del 1907 un corso di insegnamento, al quale purteciparono 40 impiegati e segretari di Leghe. Le materie di insegnamento furono le seguenti: l. Storia e teoria del movimento operaio tedesco; 2. Le varie specie di Leghe di mestiere in Germa - nia (democristiane, liberali, antisocialiste, ecc.); 3. Le organizzazioni operate all'estero; 4. La legislazione assicuratrice; 5. La protezione legale degli operai; 6 li contratto di lavoro industriale; ( 1) Vedi IICI' 11ll'lgglo1·1 pat·tluolarl ~ J~'U,1w11Uw·ia "' Rllll() IL (19\11;)i J)fì!f, 110: ~ Come si. educano i c(rplltw~ dtt Uwo,·o ,,.

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