Critica Sociale - Anno XVII - n. 22 - 16 novembre 1907

CRITICA SOCIALE 351 spondere a cotesti attacchi, ohe furono già. tante volto rintuzzati, che In Inghilterra non impressionano più se non Il 2 °lo dei socialisti, o che (elngolare Incoerenza!) vennero formulati da uomini che furono candidati e se– dettero alla Camera come rappresentanti delle idee pro– pugnate dal partito operaio I Aetraendo da ogni questiono personale, ecco gli ap– punti che ci si muovono con qualche serietà: 1° Il partito opernio (di cui la Labollr Party è una frazione) nou è socialista, e alcuni suoi deputati dicbla• rano di non esserloi 2° In uun o due questioni, che non dovrebbero am– mettere dissenso fra e.oclalistl, il partito operaio concedo ai suol membri libertà di voto; 3° I candidati del partito operaio dovrebbero intito– larsi soltanto candidati del lavot·o; 4° TI partito operaio rlfl.lltb di presentare un pro· gramma ufficialo. Anzitutto debbo dichiara.re che, foudamonto.lmente, il partito operalo non è una unione di singoli lndivlrlui, ma una federazlouo di organizzazioni varie, di resistenza, socialiste e semplicemente corporative. DI queste ultime ben poche aderiscono al partlto operaio. Viceversa vi entrano tutte le più imporh.nti Leghe di resistenza, ad eccezione del mlnatorij di questi per altro aderì a noi un<t dei distrettl più importanti, il Lancashire e Cheshire, e una votazione avvenuta qualche giorno ra chiarì che solo il distretto di Derbishyre e Nottingham, sempre trascurato dai socialisti, ci era ouergìcamente contrario. Le Unioni socialiste di qualche Importanza sono tutte noi partito. r~a situazione si desume .a vista d'occhio dal seguente prospetto: Pm·tito del lavoro Leghe Socie.I Sootal1&t (Il lndtper.dent F11.blan demooratlo L11.bour resistenza l,abour I'ariy Soole1y Federntlon l'àrly, eco. ( 1. 700.000) ~-'o-'.000---')'----'(-' • __ oc:o~) -,---:,-<~•_000 _ )__ <:..2_00~?) Socialismo Questa lf\ posizione odierna del Gruppi in Inghilterra. E chi ha qualche pratica della politica Inglese se la spiegherà facilmente. Le nostre Leghe di resistenza ave– vano conquistata una grande influenza molto prima che da noi il movimento socialista avesse un'importanza qualsiasi. L'apoliticismo era canone inconcusso dei loro Statuti. I loro capi, personalmente, erano liberali, e le deliberazioni del Congressi, In quanto toccassero la po– litica, erano liberali e rarllcall. Fu questo il primo grosso problema che si pose al movimento socialista inglese. Le Leghe operale che, nei loro rapporti diretti col capitalismo, stavano nettamente sul terreno di classe, viceverda, noi rapporto indiretto della politica e della legislazione, erano poco più che strumenti nelle mani dei capitalisti. Si aggiungevano molteplici difficoltà. di ordine locale. Cosl, ad esempio, nelle filature del Lancashlre, regnava, anche fra gli operai, la tradhione che li fanciullo, che non andava al lavoro in tenera età, non acquisterebbe mai la dut– tilità di mano necessaria. Nel Durham i minatori, cui ragioni geologiche e la forza dell'organizzazione ave– vano conquistate le sette ore, non volevano saperne del• l'agitazione per le otto ore e la combattevano. Dovevamo attendete, per stringere legami importantissimi fra mo– vimento operalo e socialismo, che tali tradizioni fossero tutte cadute ? Non è lecito rispondere accademicamente a ·cosiffatti quesiti. Yi hanno congiunture che, se trascurate per un dogmatico puritanismo, non si ripresentano. Uenerglca propaganda ,wcialista della llidipendtml Labour Party aveva tanto modificato le opinioni del Congresso operaio del 1899, che questo appariva disposto a stringere rap– porti politici col socialismo, mentre lo stesso partito aveva fondato cosl rorti organizzazioni e guadagnato unA. così intensi\ influenza. nella contea di Durham che ora facile conqui11tarne alcuni Collegi a candidati operai. La gt1erra dei tribunali e della stampa contro le Leghe favori vioppiù l'agitazione socialista. L'h,deptn– dent Labom· Party stava per toccare la mòta prefissa e saremmo stati dei pazzi a perderne l'occasione. La stessa. S. D. Federatio11, In uno de' suoi rari momenti di senso pratico 1 pareva d'accordo con noi. Ma la sua forte ala sinistra - gli lmpossibillstl - che è la negazione di ogni capacità politica, si inalberò e la costrinse ad ab– bandonarci. D'allora in poi essa vivacchia stentatamente, protHtando bensl del colossale impulso dato al socia– lismo dal successi del partito operaio, ma paralizzata In ogni suo movimento da quella sua ala sinistra in• transigente che, per dirla con Jaurès, considera il so– cialismo come una specie dl divinità chiusa a chiavo lo un tabernacolo. Le clamorose ultimo batoste eletto– rali di tutti I suol candidati (lo stesso 1'horno fu can– didato del partito operaio, non della S. D. Federation) parlano abbastanza chiaro. Certo, se la nostra unione col partito operaio non fosso riuscita a modificare la politica delle Leghe ope– raie o avesse otruscata la purezza della nostra propa– ganda socialista, capirei cbe cl si mettesse al bando dal movimento socialista internazionale. Ma il contrario ò Il vero. In conseguenza di quell'unione la politica delle Leghe si è radicalmente mutata. Il partito operaio è assai più indipendente che non al tempo In cui la S. D. FederaUon ora con noi, e sta nettamente distinto dai partiti borghesi. Anche si modificarono lo accennate reazionarie tradizioni locali. Shackletoo, a cui Irwlng, senza nominarlo, fece un'ingiusta allusione, si pronunciò pel prolungamento dell'obbligo scolastico fino ai 16 auni e dichiarò che Il Lancashire sarebbe venuto a poco a poco nella stessa opinione. Arturo Henderson 1 che nel 1903 fu nostro candidato vittorioso nel Durham, proclamò che, nella questiono delle 8 ore, Il Durham doveva seguire la volontà degli altri centri minerari. Pete Curran, che conquistò nel Durham il Collegio di Jarrow, è uno del migliori campioni delle otto ore. La politica, insomma, do\ partito operalo ha magnificamento provato il pro– J>rlo valore e cancellato qnelle piccole macr.hie che lrwing, con cosl poca equanimità, si compiacque di porre In rilievo. La nostra politica vuol essere giudicata nel suo assieme, rispetto alla situazione che dovette affron– tare, alle circostanze fra cui dovette operare, ai risul– tati che Ottenne, agli scopi ohe l!leppe porre in luce, anzichè alla stregua di alcune superstistl incoerenze, che sono lo strascico di un passato morto e Pepotto. Quanto al movimento socialista, noi non avemmo che del successi, e poche cifre basteranno a provarlo. Dal '900, quando il partito operaio fu fondato, al 1 907, la propa– ganda della J,idepende,,t Labour Part·y, che è innanzi tutto socialista, segna i progressi seguenti: I Suol I Contrl• Vendita Enlr11.ta DUfu- Anno ne1,u· m!:;: 1~rl do~u;~ol 01Ju&eon onnua 8 ~~~ie lii.ti corJ~ 0 :i :;:. Marchi Marchi MMCh1 I :-::::~','.' --- - ---:--1---1--- 1900-901 1906-907 21>6 5.140 2.580 27.780 8.00U 845 15.340 41.600 184.tiGO 50.000 Nel partito operaio noi abbiamo un legame permanente fra le Leghe operaie e i socialisti: i suoi fondi sono rac– colti mercè un t,rlbuto fl.ssodegli uni e degli altri e la

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