Critica Sociale - XVII - n.20-21 - 16 ott.-1 nov. 1907

ll24 Cltl'l'fCA SOCIA U, - - ------~------------------- potranno essere prestati con grande erfìcacia da paese a pl'lese. Tn tal modo la solidarietà. sarà resa effetti va e rra i lavoratori dei diversi :,tati potranno stabilirsi cordiali e strette relazioni. 11 JV. }~mlgrnzionc. - u In esecuzione ni deliberati presi diii Congresso di Stuttgart in merito alla emigrazione o alla immigrazione operaia, la Conferenza invita tutte le Associazioni professionali aderenti a fornire agli Uf– fici di assistenza agli emigranti, organizzati dai Sinda· cati operai, o ai Sindacati 1:1tessi 1 tutte le notizie utili concernenti il mercato del lavoro. E~sa pensa inoltre che non si possa ancora 1 senza nuocere alle posizioni conquistate dai Sindacati, organiuare il collocamento degli operai all'estero. Iu coo~eguenza essa affida l'ese– cuzione e i deliberati di StuUgart al Segretariato In– ternazionale, che promuoverà accordi fra i centri nazio– nali specialmente toccati dai. fenomeni migratorii. ,, V. lln1•orf:tzione tli krnmiri. - 11 La Conferenza con• danirn.gli operai e i gruppi operai che si recano a la– vornro all'estero quali lwumfri. Poichò gli industriali si f-lervonosempre più delle forze operaie estere 1 la Conferenza invita i rappresentanti dei Centri Nazionali n studiare in particolar modo i mezzi più f'fficaci di lotta contro il krumin~ggio. SA è possibile, il Centro Na– zionale del pae!-!O esportatore cli krumiri pubblicherà i nomi dei krurniri stessi nella stampa dei Comuni ai quali appartengono. Inoltre e<.tsi saranno trattati come ~o avessero fatto il krumiro in patria. u La Conferenza raccomanda di fare il possibile per– ché i Gruppi parlamentari socialisti presentino nelle rispettive Camere progetti di legge contro Pincetta di operai per località l?Olpiteda scioperi o da serrate. 1 , Vf. Contro il fosforo IJi:1111•0. - u La Conferenza im– pegna le Organizzazioni dell'Inghilterra. 1 dell'Austria, <lellaSvezia e della Norveg'ia a premere so quei Go– verni perchè sottoscrivano la Convenzione internazio– nale che interdice l'impiego del fosforo bianco nelle lavorazioni industriali. n Varie altre deliberazioni la Conferenza prese per mi– gliorare le pubblicazioni statistiche dell'Ufficio Inter• nazionale. SINDACALISUO :B'RANCESE L'organo seie11tifico del sindacalismo francese, da cui direttamente ha tratto origine il ruscelletto orgoglioso e rumoroso del sindacalismo nostrano, ha allargato il proprio formato. Col luglio di quest'anno infatti il Mou veme ut socialiste ha iniziato una nuova serie più amJ >ia.di fascicoli mensili, e con questa trasforma• zion e i r edattori della Rivista. - che rimangono quelli di prima - si ripromettono di lottare meglio che pel passato " contro tutte le forme della dege– nerazione sociale e della demagogia ,,. Che ci sia. assoluto bisogno e suprema urgenza di lottare, almeno in Francia., contro la demagogia e la dogenernzione sociale, appare da un articolo di un certo Beaubois, contenuto nel fascicolo doppio, agosto-settembre 1907, tlel .lloucemeut. Secondo l'ar– ticolista, lo Stato attuale francese, sì per la dege– nerazione borghese che per la corruzione dei politi– canti e la turpitudioe dei governanti, cade fatalmeHte in rovina; anzi " il ne reste plus que l' lt'tat muir– chique ,, (!). I principali colpevoli di questo sfacelo sono, naturalmente, i democratici e i radicali che, sostenuti dagli aborriti socialisti parlamentari, per dar sfogo a basse vendette e appagare appetiti in– saziabili, mediante audaci baratterie e intese poli– tico-criminali, hanno esposto o sottomesso lo Stato alle rapine più sfrontate e allo sfruttamento più abietto. I radicali non hanno fatto che condurre a termine l'opera di decomposizione iniziata. dagli op• po,·tmiisti : col pretesto della repubblica e del socia• lismo i nuovi padroni hanno introdotto dovunque lo spionaggio e la delazione(!). Clémenceau poi, colpe• vole dinanzi alla storia cli aver fatto condannare i cittadini Bousquet e Lévy, è il peggiore dei reazio– nnri e dei tiranni. ]i'ortuna che, a cacciare indietro la demagogia invadente e a salvare la libertà, c'è in Francia il sindacalismo rivoluzionario. Accanto allo scritto del Beaubois, ne troviamo uno di Lagardelle, che è la riproduzione stenografica (non condotta a termine) del discorso pronunziato da questo capoccia sindacalista al Congresso socia• listit francese di Nancy. Tn esso si parla dei rapporti tra la Confederazione del lavoro e il partito socia– lista. L'oratore, coi soliti argomenti triti e già con– futat.i1 vuol dimostrare che il sindacalismo non è il coq>0rativismo d'una. volta, che la lotta di classe non può e non deve essere fatta che dalle organiz– zazioni cli mestiere, che il partito socialista è com– posto di persone che vengono da tutte Je classi, mentre nel Sindacato operaio si ha omogeneità d 1 in• tercssi, ccc., ecc. Nell'ultima. parte riprodotta del discorso si raccontano e si esaltano le magnificenze dell'organizzazione operaia francese, povera, sl, di quattrini, ma ricca di SJ)irito rivoluzionario e di ar– dore alla lotta. " E forse che i lavoratori francesi devono imitare i borghesi nell'accumulare denari su denari J)er contrapporre forziere a forziere? Qui sta ap1>unto l'originalità e il genio inventivo delle orga– nizzazioni di Francia; nel largo federalismo, nella completa autonomia lasciati alle singole Leghe, che non sono pertanto soffocate dal centralismo, che battono una strada nuova non volendo seguire le orme delle borghesi 1'rade-mtions inglesi e delle pesanti Oewe,·Jischaften tedesche. ,, Poco monta se, per non voler imitare gli inglesi nell'accumulare l'a,·gent, si vada incontro a degli scioperi-disastro; ancora meno importa se, col federalismo e col loca– lismo, si scateni la più feroce e selvaggia lotta tra i Sindacati, per cui, come ben notava di recente il Bissolati, il socialismo si ridurrebbe alla più mis~– rabile e perniciosa. delle utopie; quel che conta è lo " spirito rivoluzionario ,,. Un po' di polvere pim– pirimpin e il capitalismo salterà per aria, sacré• tonnerre de DieU, ! A proposito della conquista dei poteri pubblici da parte dei socialisti, il Lagarclelle ripete ancora una volta l'abusato luogo comune (che è anche una con· saputa menzogna) 1 che cioè i riformisti concepiscono il divenire socialista soltanto come una serie di ri– forme, compiute dall'alto, a mezzo del Parlamento e dello Stato. Secondo il Lagardelle, i riformisti ra– gionerebbero in questo modo: "Il giorno in cui noi saremo metà più uno al Parlamento, o in cui la mag!Z'iornnza del paese sarà rappresentata da una maggioranza socialista, o in cui, dopo avere parte– cipato ai diversi Governi, noi potremo avere a sola nostra disposizione il Governo stesso; quel giorno noi opereremo per via legislativa la trasformazione sociRle. ~ Di fronte n. questa insistente storiella della metà pili uno dei deputati socialisti al Parlamento, che attuano il socialismo esclusivamente a mezzo di palle nere e bianche, dobbiamo ripeterP. che non siamo così semplicioni come i nostri avversari amano di– pingerci. Per noi l'azione parlamentare e legislativa è utile in quanto viene ad integrare e facilitare l'o– pera socialista compiuta dagli operai in seno alla società. tutta quanta. Pur dedicando le nostre forze allo lotto pol itiche e parlam entari, non abbiamo mai tralasciato di raccomanda.re e operarn la costituzione di Leghe, cli Cooperative, c li l 1 'ederazioni, di Con– sorzi, ecc.; non abbiamo mai creduto che l'attività socialistf\ dovesse esaurirsi nel fa,·e un 1 elezione o nei compilare dei progetti di legge. Non essendo anarchici, non riteniamo possibile l'abolizione dello Stato; piuttosto crediamo alla sua graduale trasfor-

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