Critica Sociale - XVII - n. 13-14 - 1-16 luglio 1907

CRITICA SOCIALE 205 PER L'IH[HIESTA ULL'ESERCITO Quando la Cl'itica sociale pubblicherà quest'ar– ticolo, la Commissione d'inchiesta sult>esercito avrà tenuto la prima o le prime adunanze e avrà tracciato il programma dei propri lavori. Già da diversi giorni gli organi magni della stampa quotidiana., che, a quanto pare, hanno la comoda virtù di presagire il futuro, ci hanno fatto sapere che la Commissione a suo ternpo decide– rebbe rli dare la precedenza allo studio della que– stione dell'artiglieria per poi passare a q_ L!ellodegli stabilimenti militari; al quale scopo, oltre a visi– tare i nostri, audrebl•e a visitare anche i migliori degli altri Stati. Che la Commissione pensi a mettere come primo numero del suo programma la vecchia e ancor misteriosa questione dell1artiglìeria, non c'è nulla da dire: è una. delle più gravi ed urgenti; ma - se1npre ammettendo come vero quello che ci ha.uno ~etto i confratelli che attingono a fonti più o meno ufficiali e ufficiose - che essa pensi a mettere per secondo numero quella degli stabilimenti mi– tari è cosa che conforta poeo e dà poco a bene sperare, perchè fa nascere legittimo il sospetto che gli egregi Commissari vogliano dare all'opera loro la modestissima portata di un puro e semplice controllo amministrativo e burocratico. Certo il còmµito della Commissione, secondo il criterio del Governo, che con tanta sollecitudine e con tanto esemplare spontaneità la propose, po– trebbe sembrare di puro esa.me amministrativo; ma, volenrlo, essa potrebbe estendere assai più utilmente il suo còmpito, pur restando nella Jep:a– lità della sua costituzione e senza. esorbitare di fatto dall'incarico attribuitole. In sostanza, essa deve vedere e far sapere al Paese come siano sliate spese le non poche centinaia di milioni che finora ha assor?ito il bilancio della guerra.; ora, nessuna Commissione al mondo potrà mai rendersi conto delFutilità di queste ingenti spese se non pone per caposaldo del suo lavoro un attento e profondo esame dell'efficienza effettiva della t'orza militare che con quelle tante centinaia di milioni e in tante diecine di anni si è riusciti a preparare. Per tale ragione non sarebbe di sicuro da biasi– mare nè da accusare di trascendere dai propri confini per invadere il campo altrui, ma sarebbe anzi pienamente logica e perciò maggiormente lo– devole la Commissione se, premesso lo studio del fabbisogno generale d'una buona difesa dello Stato, si spingesse a considerare: 1 ° lo stato attuale nell'esercito e dei suoi ser– vizi arcessori di guerra (in relazione a quel fab. bisogno) sotto l'aspetto organico 1 disciplinare e amministrativo; 2° le condizioni delle opere di difesa territo– riale· 3° il grado di utilità degli stabilimenti mili– tari e il loro funzionamento per riguardo all'eser• cito, non com'è, ma come dovrebbe essere; 4° i gravissimi danni che i privilegi e le ec• cessive ingerenze dell'elemento burocratico hanno portato all'esercito. * .. A dir vero la Commissione di inchiesta ha un difetto d'origine: la Camera ha scelto a Commis– sari persone egregie e magari dottissime, ma tecni– camente incompetenti, mentre - anche astraendo dai pochi deputati militari - non le mancavano uomini meglio adatti; ed il Senato, a sua volta, ha scelto anche dei competenti, ma --:- all'infuori, forse, del generale Baldissera - di una compe- tenza, diremo così, un poco arretrata. Djmodochè," per necessità assoluta delle cose, Pesarne della parte tecnica, se sarà fatto a dovere, dovrà imperniarsi sulle rispettabili ma davvero non moderne opi– nioni e sui concetti di vecchi generali a riposo o di soldati d'altri tempi, eccessivamente devoti al-. Pantico. Vantico chiamato a giudicare della utilità e della necessità. del nuovo; il risultato -- sia detto col più grande rispetto per le egregie persone - non permette troppe speranze! Ad ogni modo voglia.mo sperare, sia pure per illuderci, e speriamo che la Commissione decida, pel suo decoro e per il bene del Paese, di non volere essere un semplice ufficio di revisione bu– rocratica, e non si accontenti di scartabellare p1·a• liche, di analizzare contratU e registri, e di fer. mare le sue inchieste e i suoi interrogatorì ai soli fornitori e ai commendatori e cavalieri degli Uffici militari; ma. che s'inoltri invece più a fondo nella essenza rlel :problema e scenda nei reggimenti a vederne la funzione disciplinare e educativa, il progresso delle istruzioni e il funzionamento dei servizi. Allora sì che l'indagine comincerà a diven– tare utile e interessante. Gli ottimi Commissari vedranno coi loro propri occhi lo stato meraviglioso del maggior nerbo del– l'eserc;:ito: della nostra fanteria. Reggimenti senza soldati per averne ricevuti pochi e averne dovuti seminare troppi a vagabondare o a lavorare inu– tilmente - che è lo stesso - negli, uffici o in impieghi speciali; che con la forza massima di tre classi sotto le armi non arrivano a raggranel– lare, compresi i costosi e inutili musicanti e per · le istruzioni di maggiore importanza, quatt·ro<,ento soldati: i medesimi reggimenti che in guerra do– vrebbero salire d'un sol colpo a t1•e-1nila uomini! - Vedranno truppe alloggiate e pigiate in fabbri– cati cadenti, non igienici, con acqua insufficiente ai più modesti bisogni e spesso inquinata, invasi da topi e da insetti molesti e schifosi. - Vedranno distaccamenti ùove i soldati mangiano bene e sedi di maggiori comandi dove i soldati mangiano male, perchè ivi hanno campo d'azione gli appal– tatori grossi e i loro subappalta.tori a danno del bilancio e dello stomaco delle truppe. - Vedranno soldati (oltrechè illogicamente vestiti ed equipag– giati per i bisogni e le fatiche delle guerre d'oggi) non sempre decentemente vestiti, non ostante la loro cura. e quella dei loro ufficiali che devono risolvere l'arduo problema di podarli o mandarli in giro sempre colle scarpe, coi calzoni e coi cap– potti o le giubbe, disponendo, per la ma.nutenzione del corredo, della cuccagna di due soldi al giorno, in cifra tonda, per ogni soldato. - Vedranno, se non si appagheranno <la.Ile apparenze, lo stato deplorevole di certi materiali di mobilitazione: scarpe di troppo vecchia fabbricazione, alle quali si staccano le suole dopo un paio di marce, barda– ture da tiro che si rompono ai primi sforzi e che sa– ranno quasi inservibili fin <laiprimi giorni di guerra, robe d'equipaggiamento delle truppe, non mai usate, e già rovinate dalla muffa degli umidi ma* gazzini e dalla sconcia parsimonia. delle spese di manutenzione. - Vedranno (sommo miracolo della abilità e dell'intelligenza burocratica!) tavoli vecchi, sedie sgangherate e mobili d'ogni genere, del va– lore effettivo di pochi soldi 1 segnati negli inven• tari come se fossero ancora nuovi, col loro prezzo di costo (esageratissimo) di abbondanti diecioe di lire ... per far fare buona figura alla ricchezza pa- trimoniale dello Stato! i E, se vorranno poi addentrarsi nell'esame della preparazione del personale per la guerra, vedranno - anche dove dominano i migliori prodotti dello

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