Critica Sociale - Anno XVI - n. 23 - 1 dicembre 1906

368 CRITICA SOCIALE due, tre volte più del tedesco, ma abita locali più grar,di e più comodi. Uno stesso bisogno di abitazione l'ameri· cano lo può soddisfare senza spender di più, anzi con minor spesa. E lo stesso è da dirsi per l'illuminazione, il riscaldamento e l'arredamento. Per l'alimentazione, l'americano consuma specialmente carne, frutta, dolci, pane bitmco; ma i prezzi degli ali– menti più importanti sono gli stessi in America e in Europa. Lo stesso per gli abiti, salvo che l'americano non porta abiti di cosl infima qualità come i nostri operai. Dunque l'operaio americano, paragonato al tedesco, può fare dei notevoli risparmL I\fa non li fa, perchè soddisfa meglio i suoi bisogni necessari: alloggia meglio, si veste meglio, mangia meglio. Abita di regola in quattro stanze ben arredate; consuma tre volte più carne, tre volte più farina, quattro volte più zucchero del tedesco; operai ed operaie si vestono bene, spesso con eleganza, e spendono in abiti 1 in cifre assolute, tre volte più del tedesco e, relativamente 1 una volta e mezza di più. In compenso il tedesco beve tutto ciò che risparmia e spende in media tutto quanto l'americano spende per vestirsi, alloggiare, nutrirsi meglio, per abbellire la casa, ecc. Poco dissimili sono le spese per divertimenti 1 tributi, libri e riviste, medico e medicine, assicurazione, organizzazione, ecc. . Questo tenor di vita più alto, questo relativo benes– sere, che è andato aumentando col progresso del capi– talismo, rende meno facile che nell'animo dell'operaio sorgano sentimenti ostili allo ~ stato attuale ,, di cose. " Il 1'oast beef e l'apple-pie hanno vinte tutte le utopie socialiste w 6. Anche la condizione sociale dell'operaio americano si distingue a suo favore da quella dell'operaio europeo. Libertà ed eguaglianza non sono per lui concetti astratti 1 sogni vaghi, come pel proletariato europeo, ma in gran parte realtà.. All'operaio americano manca Io stigma di classe, che caratterizza quasi tutti gli operai europei; egli tratta con tutti in realtà, non in teoria, da pari a pari. 'l'utta la vita sociale ha un carattere democratico; all'operaio non si mette davanti agli occhi ad ogni passo la prova che egli appartiene ad una " classe inferiore,,. Anche i pregiudizi di casta sono meno sviluppati in America cbe non da noi i l'uomo vale per quel che produce, e il la• voro in astratto ò già, come tale, titolo d'onore. Questo senso di eguaglianza domina poi anche nella fabbrica, nella qualo l'imprenditore non si sente il " padrone ,, come da noi e tratta cogli operai sulla base puramente economica, ciò che non contrinse l'americano a conqui• starsi, come da noi 1 il diritto di trattare liberamente col padrone nella stipulazione del contratto di lavoro. Inoltre il capitalismo americano ha saputo influire sulla psiche dell'operalo in modo da farlo, non un ne• mico, ma perfino un sostenitore dell'organizzazione ca– pitali~ta, legandolo all'esito dell'impresa mediante la partecipazione ai profitti, fissando una buona rimunera– zione sul cottimo, interessandolo al progresso tecnico dell'azienda con premi alle invenzioni e ai suggerimenti da depositarsi in particolari cassette messe nei locali di lavoro (suggestion boxes), offrendogli azioni della Società a condizioni favorevoli. Ma a. tutto questo si unì finora la maggior facilità., offerta agli intraprendenti, ai più fieri, ai piì1scontenti, di fuggire dalle catene dell'economia capitalista o dallo stretto cerchio dal salariato, sia elevanllosi ai più alti gradi della gerarchia capitalista, sia facendosi indipen– denti come piccoli padroni 1 sia riversandosi nelle libere terre delle regioni sterminate dell'Ovest. La u terra li– bera m per la quale ancor oggi assistiamo in America, oltrechè al fenomeno dell'urbanesimo, a quella delle emigrazioni continue dagli Stati industriali verso gli Stati agricoli, non influì solo direttamente, ma anche indirettamente, a dare all'operaio americano il senso di sicurezza e di pace, così straniero all'operaio europeo. La. possibilità, sia pure ipotetica, di optare fra capita– lismo e non capitalismo trasforma ogni ostilità spora– dica CC'ntro questo sistema economico da attiva in pas– siva e spunta ogni agitazione anticapitalistica. Ecco, secondo Sombard, le ragioni dell'assenza di spi– rito socialista lo America. In ulteriori studi il Sombard si risef\'a di dimostrare come tutti i momenti che hanno finora impedito lo sviluppo del socialismo negli Stati Uniti sono in procinto di scomparire o d.i trasformarsi nei loro contrari e come perciò nella generazione pros– sima, secondo tutte !e previsioni, il socialismo fiorirà superbamente anche nell'Unione americana. F. PAGLIAUI. Pel nuovo anno d'abboname 1907 - CRITICASOCIALE - 1907 ITALIA ESTERO Anno L. 8 - scm. L. 4 Anno L. IO- sem. L. 5 1 50 Inviare vaglia all'ufflolo òl Critica Sociale Mila.no, P01•ticl G<tlle·ria, 23 ABBONAMENTI CUMULATIVI esclusirnmente annui o semestrali. La Critica, Sociale e 1l '.l.'emvo, giornale quotidiano socialista milanese, dfretto da Cr,A uo1O TREVES: ITALIA anno L. 22; semestre L. 12 ESTERO n ,, 40 I 11 ,, 22 •Il To,npo, òa solo, costa per un anno L. 15, semestre L. 8. - E$te,·o L. 32, e L. 18). Gli (tbbonati, anche cumulativi, t"iceveranno direttamente, dal 'l'empo il p,·emio che to,·o compete, e che sarà - cre– diamo - un gustosissimo volume in preparnzione. Critica Sociale ed Ava.nti! ITALIA:anno L, 22; semestre L. Il, - ESTERO: 11 41; 11 > 20,50 {L'Avanti!, da solo, costa pt/ Regno: anno L. 15; semestre L. 7,50 - P1•1· l'E1>ttro, rls11ett1vamonto, L. 32 o L. 16). La Critica Socia.le e il Lavo1·0, il quotidiano socialista di Genova: ITALIA:anno L. 21; semestre L. 10 1 50 ESTEROil doppio. (Il Lavo.1.•o cla solo: armo L. 15, semestre L. 8). ·v11nporto del c1imulativo, per ciascuna combinazione, deveesserespedito in una sola volta rispettivamente all'uno o all'altro dei due giornali; non sono am– messe c01-rezioni e rid1tzioni postume, che complichereb • berotroppo i rapporti contabili f1·a le due amministrazioni. Quest'amw af.lbiamo aggiunto alle altre combinazioni l'abbonamento cumulativo colla Vita, il gloniale 1·adù:ale 1·omanodi almeno 6 pagine a tutti noto, uno dei più. vivaci giornali politici d'Italia: questo abbonamento è esclusiva– mente annuo. La Critica Soci<tfe e la Vita: In Italia: Por tntto l'anno: L. 20. !La Vltn, (la sola p,:ir u11 anno CO$h1.L.18. Èquantoòlroche gli 11bl10n11.tl oumulath·I finiscono ad twere 11.1. <JriHoa Snoùr.16 por ~oh~ L. 2). Anche colla Batta.glia, il valoroso socialista settimanale di Palermo, di,.etto da Alessandro Tasca (L. 3 all'amw), mrmteniamo l'abbonamento cumulativo, at pnzzo <li L. 9,50 all'anno, e J.J. 4, 75 al semestre. Il prezzo della Batta,– ylia, nella combinazione, 11enecosì ridotto della metà. Premi aquegli abbonati che sifanno nostri cooperatori, A chi ci procura un nuovo abbonato e ce ne manda l'abbo– namento annuo o semestrale, spediamo fo dono pe,• Lire UNA, a sua scelta, dei nostri opuscoli o lib,·i: a chi ce ne ma11da due, il doppio, e cosi via. Comeal solito, stia.moprovvedendoalcune copertine in tela nera e oroper rilegatura della Critica. Sociale del 1906. Prezzo di ciascuna L. 1,50. Per rilegat'lf,ra e rispedizione dell 1 annata della Cri– tica, L. 2. GIUSEPPE RIOAMONTI, gerente responsabile. llllnno, &/12 1906 - Tipografia Operai (Soo. coop.), c. V!tt. Em. 12-16.

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