Critica Sociale - Anno XVI - n. 22 - 16 novembre 1906

340 CRITICA SOCIALE gli numcnti di AJ>ci;a. Pochi ,!.!iorni fa, per bocca del generale Yignnò, ci fl\Ce,·a supere che siamo malo– dvttumento disarmati, o un cnlcolo approssimath•o ma pacifico - pacifico quanto può esserlo uo calcolo in tema bellicoso filcev,t salire la necessità delle nu0\'0 spese militari poco meno che a mezzo milinnlo. 0~{,("iil Governo si contenta di 200 milioni.. .. ma da im11i<'garoi in dicci anni. Quunto dire elle, so lit con– fl11:,:r11zione incombesse drtvvero, dovremmo pregarla di attendere un poco per darci tempo di metterci in gr1tdo di sof:ltenere gli attacchi. f-J chi può dire, rrn dieci anni, se i progressi tecnici da un lato, se la mutota situazione internazionale dal1 1 altro, non ci obblig-heranno a rifar tutto di sbalzo? a rinuo– vnre un'altra volta le artiglierie e a trasportnro sbar– ramPnti e fortezze dn oriento ad occiJente? l•:µ-li ò che il Oo"erno sento hene che a pericoli, i quali non siano preparati da noi, pochi o nessuno p1·cstnn fede. Sento pure che tutta. la storia dolht no8tra finanza militare ò fo.tta rtpposta per creare le diflldenze piì1 legittime sul modo come i nuovi fundi verrebbero sposi. Non vuole - e, dal suo punto cli vist11 1 ha tutte lo ragioni - concedere un'inchiesta sul serio, della qtrnle troppo ha da temere i risultati. }; nllora cerca uni\ via intermedia, presenta delle proposte di transazione: fa. come quei giudici che, nell'incertezza so il prevenuto sia innocente o col– pe,·ole, ncquetnno l'angoscia del dubbio condannan– dolo a una pena mediana, che non sia nè trop1>0 nò 1>000. Ma questa ò una difesa parlamentare del Ooverno, non ò la difesa militare clelb, patria. ~e ne>lle condizioni ciel paese, noi troviamo che le spes~ militari sono g-ihtrop1>0 forti i di fronte alla diagnosi cho ci han fi,tto della nostra difesa, troviamo che le spese proposte :;on troppo poche. E non diamo nè un uomo nè un soldo. Yittorio Piva si sgomenta. per le sorti della de– mocrazia. Yede i paesi reazionari armarsi fino ai denli, o teme che i paesi democratici ne saranno maciullati. Noi vorremmo rttssicurarlo. Noi non co• noscittmo democrazia, dovo la scuola è un mito, come in tanta parte d'Italia, dovo il lavoro è oppresso dove i servizi pubblici civili non camminano o cam~ minano a sghimbescio, dovo le attività economiche sono piuttosto osteg,.:iato che incorac,gilltc dallo Htnto. -~ questo è ciò che l'aumento defle spese mi• JHari prc1>arerebhe in ltalin. Prima di difendere colle nrmi la democrazia, vorremmo almeno possederla: in o~ni caso non vorremmo distruggerla. Ma il nostro amico o collaboratore ci rimbeccherà senza dul)bio che noi ci facciamo di lui una testa cli turco senza sufficiente ragione. lmperocchè e).tli ha dichiarato apcrtnmente di non concludere. J n Yeritìt il. tono de' suoi discorsi somiglia. molto, se non equivale, ad una conclusione. Comunque sia, il problema è posto: fra poche settimane il Governo ci domonderà 200 milioni. J,: bisognerà a,•er concluso! LA CRITICA SOCIALE. Avete la 1• annata? J.,,' Amministrazione della Critica è sempre disposta a ,·icambiare con tuw qualsiasi successiva annata, rilegata, oppure con un wmo d'abbonamentu 1 l'invio che le venisse fatto della 1 11 amrnta (1891) di Critica Sociale in buo110 stato di co11servazio11e. Ricambieremo co,i opuscoli, a t·ichiesta, og11wwdei se. gumti numeri s,.,paraUdello stesso 1° amw: 4 1 5, 6, 1, s, 10, 12, 19, 16, 17. LA QUESTIO~H MILITARE Il primo passo nelle riforme militari. Se cl bbiamo prestar fede alle voci che corrono, se non sarà alla prossima riapertura della Camera, sarìt certo clo1>0le vRcanze di Natale, allorchò l'ono• rc\'ole Oiolitti chiuderebbe l'attuale sessione per for decadere le vecchie promesse e poterne far delle nuove, che scopJ>ierà la bomba di non meno nuove richieste per le SJ>esemilitari. I~ - si può dire - la solita storia di tutti gli anni. In materia di s1>csomilitari, il Governo ha sempre ftttto ver~o il Pt1.ese come un figlio scapestrato fa. rehbe verso il suo rispettabile genitore dal quale nspettnsse il pagtlntonto urgente di qualche debito: un buon giuramento ehe questa è l'ultima volta. Il genitore paga 81 dopo l'ultima, ne viene un'altra ... cho a sua volta non ò neanche l'ultima. Ma a lunrro andare, il genitore - che in questo caso è' il bu~n Pantalone, quellb che paga per tutti - apre gli occhi o dubita di non farci una buona figura: allora, ripas• stt.odo i suoi conti e accorgendosi che dal 1859 in poi ha speso dei miliardi per raccogliere i bei frutti che ha raccolti a Custoza e ad Adua, si arrabbia e tira i cordoni della borsa dicendo: " Yisto che il mio denaro lo spendete così male, io non vi dò 1>iùneanche un soldo. ,, La questione militare oi:;-gi è proprio a questo punto: che Pantalone, con milio ragioni, vuol tirare i cor– doni della borsa .... o gli altri non vogliono. Questi ultimi, anzi, vorrebbero - burloni! •-- persuaderlo che, se gli sono ca1>ilati sulle spalle dei così cattivi raccolti, è precisamente perchò non ha speso tutto <1uello che occorreva per assicurarsi i buoni frutti. Così messa, ad arte, la questione militare ha l'aspetto di una pura e semplice questione econo– mica: ma è un errore, a creare il quale hanno con• corso lo infallibili teorie dei maestri riconosciuti e patoutati della tecnica. militare e la vista corta o il poco coraggio nell'assumere responsabilità o la nes– suna energia cli quH.si tutti i ministri della guerra schiavi cli vecchi pregiudizi e, più ancora, d'una in~ va.dente ccl impacciosa burocrazia. La vera essenza della questione militare, nel mo– mento presente, non ò forse tanto nello spender meno - per adesso - quanto nello spender meglio. Ma, per spender meglio, bisogna rivedere e correggere la parte organica; la quale - perciò e perchè an– cora, su di essa si imperniano tutti gli altri f~ttori importanti del complesso problema militare: reclu– tamento, avanzamento, mobilitazione, istruzione, ecc. - è la base così d'ogni malo presente come d'og-11i possibile studio e d'ogni miglioramento avvenire. Non b isogna, per ò, neanche dimenticare che oltre Ri ~ià accenna.ti fllttori, organico ed econom 1 ico il 1>rohloma. militare ha ancora un fattore morale; il quale, pur essendo secondario per Ja sua derivazione d1t quello organico, è poi di capitale importauz11 in pace nella educazione nazionale e in guerra J>er il conseguimento della vittoria. Volendo riassumere su queste pagine il vasto tema e discorrerlo possibilmente per intero primi che venga in discussione nl Parlamento, tratteremo in• nauzi tutto la parte organica, poi passeremo alla parto mora.le, trnlasciando, per ora, quella economica sia pcrchò inclircttamonto verrà accennata parlancld dell'o rganizzazione, sirt, poi, perchè di essa - in pns– sn.to - la Critica Sociale si è già più volte e lunga• mon te occupata. :Ma prima è utile rendersi ragione del pr~sento stato. di cose; e perciò bisogna risalire ai primi tempi del nostro esercito ed ai criteri che ne reger larono la costituzione e l'accrescimento.

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