Critica Sociale - Anno XVI - n. 12 - 16 giugno 1906

188 CRITICASOCIALE tra loro, poh·i'bbero domandare un'inchiesta; il )I inistro dt•n• ordmarla, e, secondo i risultati di 11ue~ta 1 })11,} i~tit.uire un locale Ufficio salari. Questo sarebht-- coi-tilu1lo da. un c>gual numero di rappre– !':.lentauti OJlt'l'I\I e industrial1 1 da.i quali riuniti sa– rehut! uommato il JH't.•sident.e. E avrebbe il potere cli fisi::are li minimo d1 ~alario per ogni ~pecie 11i ht,·oro o Jtt>I' og-ni cla~i::e di lavoratori; <li fissare il mas~imo di In,·oro da far~i enti·o un dato tempo, o il _Jlrt:'uo ,runa data quantità di lavoro. Questi mi,ww ~ouo ohhltj.,,ralon per ambo le parti fino a nuovo ,·t'nletto. Per r11nprenditore che non li os– Sl•rv1, la. mulla va, 11cr la. prima volta., da. 2:, a J:?;; l1n, italin.ue , pt>r og-ni caso cl'infrazione; e, in ca:--u di re<·1civn , da L. r,o a L. ;,oo, La punizione del lu,,·orn.Lore ò di rf'Slar a spasso. 1 regi ispe ttori del lavoro :--arehbero incaricati cli invigila.re sul– l'es€'c11ziouo dei ,·enloUi dcll' Uffici o salarì. V)ò poi un JJifl, introdotto nell'ultima Sessione ,lell'ult.imo .Parlr1,menlo, che, se ripresentato e ac– cettato, renderr-bhe i Fact01·y Acts e i PnbUc JIC!allh • lcls applicabili a.Ile f\.bitazioni dei lavora.• tori ~a~nlingh1 e rernle-n·bbe g-li imprenditori, che distrilmiscono nd es~i Jn,·oro, responsabili delle condizio11i sanilnrie tlel luogo in cui il lavoro è compiuto. Jl ri~ultato cli <1ueste misure legh,latl\·e, nel loro comp~-:so, i,:.art~bbecli stimolare i hworatori all'or• ganizzazione, dandone loro l1occasione col ricorso all'Clficio AAlari, e ili as~icurare loro un minimo ili henessere che Il renda rl•stii a lavorare per gior– nate ecces-:inunente lunghe, o a far lavorare i loro bambini. Xè qui si tratta 1h inten·ento legislatiYO <li carattere antieconomico, per varie ragioni: auzi– t.uLto v 1 t: un numero crei-lcente di imprenditori, che sì pronunziano contmri a.I la,•oro cagalingo, sia per ragioni conce1·nent.i l'igiene ilei !ffOdotto, sia perchè il la,·oro ca~alingo ò accompagnato da sperpero mag-giore di tempo e di danaro che uon quello compiuto nella ltl.l>brica; e costoro sono certo gli imprenditori più capaci i in secon<lo luogo perchè in questo caso, come in altri molti, l'opera della legg·e 1\ccelorn, favoronclolo e non contrariandolo od alteranclolo, il process o di selezione naturale tra le imprese. f,;:,ii:ioaiuta n.cl eliminare le imprese che non sono copaci di ri mune rare umanamente i capitali penwnnli inve!,tiU, e, in conseguenza. fa. cilita l'es.pandersi delle altre. 1;:ntro certi limiti, e sapientemente mnueggiato 1 l'intervento legislativo può servire a,I equamente <listribuire Fopera. della selezione, in modo che uon solo i lavora.tori inca.• paci 1 ma anche gli imprenditori incapaci, ne sen• tano la pressione. Associato a una più diffusa. edu– cazione tecnica, aH·opera cli scuole, musei e di bi– blioteche Jn-of esi-l ionali, non è inconcepibile che esso po!òtSarri\ 'a.re R. dimostrare che lo swealing sy-~,:teni non è una f atalità. de~ rf'g-ime industriale. ANGELO CRESPI. Avete la 1 a annata? L'Anw1inist,-azio11e (lella Critlca è semp,·e disposta a t·icambiare con una qualsiasi s11ccessiva unnata, 1·ilegata, opp1u·c con tm amw d'abbonamento, l'invio che le venisse fatto della 11tamwta (1891) cli Critica Sociale in buono stato dt co1iservazio11e. Ricambieremo co,i opuscoli, a richiesta, ognullo dei se• gi,e,iti. numeri. separati dello stesso 1° amio: 4, 5, 6, 1 1 8, 10, 12, 18, 16, 17. LARIFORMA DELLA SCUOLA MEDIA La Commliuiono btituita dal ministro Bianchi per lo studio della riforma dolltl scuola secondaria italiana ha compilato o 1listrlbuito un <1uestionario indirizzato" agli studiosi di questioni didattiche, :i.i Corpi scientifici e letterari, alle Facoltà uni\•ersitarie, ecc. .,, allo scopo di raccogliere gli elementi di una J,ichiesta che possa servire di base alla risoluzione del problema della scuola media, che ò tanto importante per la cultura e la prosperità della nazione. Nella speranza di far cos1lgrata ai lettori della Cri– tica che si Interessano di questa questione, trascrivo le risposte di carattere J)iì1generale che ho dato al que– stionario, seguendo la numerazione delle corrispondenti dOllllUldO. . .. J. Crile,·l fomlmuruf,tli pe1· 1.ma, •riforma scola– ·"'"'ft• 1 SI considera. preferibile l'istituzione di una scuola 1111i~a di 1 ° grado con carattere moderno, perchè la 11oz1011e pratica e 1l metodo induttiro decono essere di base ta,,to alla c11tt11m p1·o(e88i01iale, qua,,to alla cultura ge- 11eralep1h elernta. SI aggiunga la convenienza per i giovani di non legare fin dall'inizio la loro carriera scolastica, e l'economia che ne verrebbe per lo Stato e per gli enti locali, non occorrendo nei piccoli centri che una sola scuola di 1• grado. 2 e 3. Rispetto 1t.lla scuola media di cultura generale (scuola di 2° grado) si può sostenere validamente che lo Stato non ha obl>lhcoche all'istituzione di un unico itJJO di scuola media di cultura letterario-scientifica che soddisfi nel modo più conveniente ai bisogni e ai de– eidori della generalità., e dia accesso agli .studi univer– sitnrt. SI potrà tuttavia - J)Urchò troppo gra\•e non sia la tllsporslono dello forzo dii,ponibili, chè altrimenti sarebbo meglio convergerle ad un unico scopo - con• ceclere l'istituzione di (iue tipi di ecuole mertie di cultura generale, che rispondano con moderazione ai due indirizzi sclentllloo o lcttorttrlo, o seguano entrambe alla scuola unica dl 1~ grado. 4. Non ò la promiscuità degli alunni che frequente– reblJero la scuola unica cli P grado che può nuocere all 1 efllc11ciapedagogica di esso. - tutt'altro, .se la scuola deve preparare alla vita -; ma lo potrebbero invece, come oggi, l'eccessiva agglomerazione scolastira, la di– sciplina trascurata, o Il poco decoro in cui è abbando• nata la scuola iu Italia. 5. L'Istituzione della scuola unica di 1°grado toglierà la uecessltà del CO'ìl detti esami di integrazione, i quali, ee aiutano al 1>as3agglo dall'uno ail'altro ordine di scuole, corrispondono sempre ad una perdita di tempo e ad una preparazione improvvisata. ed incompleta. 6. Sono qui indicati i diversi tipi di scuole medie che doHebbero aversi in armonia alle risposte precedenti. a) 1~a Scuola lii 1• grado (unica) di carattere moderno e pratico, con 3 anni di corso: dovrà fornire gli ele– menti di una modesta cultura, giovevole tanto per chi iulende Interrompere gli studi quanto per chi vorrà oouUuuarll nel Liceo o nelle Scuole proreasionali. In essa, oare alla lingua materna, non si ìnseguerà che ll francese. b) li JAceo (scuola di 2° grncto, di cultura generale) con b anni di cor11O: sarà di un unico tipo ovvero di due, o di uno solo con blforcaziono, secondo potrà. es– sere dol1nitlvumcnto stabilito; avrà insegnamenti lette• rari e sclentlftcl atti a fornire u na cu ltura generale organica o solida che alo. di sicura ba.so alla specializ– Mzione dogll studi unlvenltari. Nel l,iceo sarà. continuato lo studio del francese, e sarà lutraproso lo studio del tedesco (o dell'inglese) prenuendo per batie il francese stesso, e terminando con

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