Critica Sociale - Anno XVI - n. 12 - 16 giugno 1906

CRITICA SOCIALE 187 si trovano che cli m.ro combinate nella medesima persona, e quin<lic i cen tesimi sono una merlia - non un minimo - delle più liberali rimunerazioni. Energia fisica e resistenza non entra no per poco nella fabbricazione di rose e d i altri fiori, i cui petali devono essere assoggetta.ti a grandi pres– sioni, acciocchè assu mano e riteD ga,no la richiesta forma concava. I polsi, il braccio e il petto risen– tono terribilmente la lunga serie di movimenti energici, cauti e similissimi gli uni agli altri. La lavoratrice deve pensare da sè alla gomma, alla pasta, al riscaldamento; perde circa due ore al giorno nell'andar a prendere e riportare lavoro 1 e ciò vie ne a darle una spesa di 60 cent. per set– tima.na ; lavora 14 ore al giorno in media, gua– dagna 1 2,50 per settimana ed ha un fitto settima– nale (per una stanza) di L. 5,f,O. La fabbricatrice di camicie uon potrebbe ancor oggi esser meglio descritta che cor:. le immortali quartine delPHoo<l, costituenti il rapporto più esatto e veritiero che ispettore di fabbrica abbia mai for– mulato. Essa è pagata da 95 cent. a 1,25, talora 1,95 per dozzina, perde circa due ore al giorno, ha una spesa di circa 60 cent. per settimana, più quella eventualmente connettentesi alla macchina da cucire, che ha comperata per mezzo di paga– menti rateali; guadai.,rua da 9 a 12 scellini per settimana, lavora 14 ore al giorno, paga L G,90 di fitto, settimanalmente, per due camere. Colei che dà l'ultima mano alle camicie (orla– tura, occhielli, bottoni, colletti) si g·trndagna da 12 a 14 ~cellini per settimana, lavorando 17 ore al giorno (!!), perdendo circa due ore, spendendo L. 14 al mese in fitto per duo camere. Per ogni dozzina, ossia per un lavoro di 4 ore, prende circa 30 cent. Una fabbricatrice cligrembiali gua<la~na in media L. 2 1 50 per dozzina, p(\rde da 1 a 3 ore al giorno nel– Panrlar a prendere e riportare lavoro; lavora 12 ore al giorno, guadagna L. 12,60 settimanalmente, spende L. 4,10 in affitto per settimana. La fabbricatrice <liscatole per sig·arette è pagata in proporz.ione di 45 ceut. pel migliai0; guadagna tla 8 a 10 scellini per settimana, di cui 3 spesi in affitto. Una vera vittima del libro ò la ripiegatrice di fogli stampati per la pubblicazione di Bibbie e di lihri ,li preghiera j è pagata in ragione <li 10 o lG cent per centinaio di fogli, perde da 1a1 1, 2 ore al giorno, lavora 12 ore, gua<lagna da 9 a 10 scel– lini per setLinlana, spende da 2,50 a 3 lire in fitto. La sua salute è stata rovinata. nel tagliar libri; il medico dice che dovrebbe astenersi da ogni lavoro per debolezza di cuore. Una fabbricatrice di guanti, 11011 lontana dalle precedenti, •ò pagata in ragione <li Tj. 1,75 per doz– zina, lavora da 9 a 10 ore al giorno, guadagna da 8 a 9 scellini per settimana, ne paga da 5 a 6 in affitto. La cucitrice del medesimo articolo, che le sta vicina, è pagata in ragione di 15 cent. per doz. zina, gLHulagna in media 2 scellini 1>ersettimana! }j potremmo per un bel pezzo prolungare la lista dolorosa. senza poter con ciò dare un'iclea dei ter– ribili patimenti impressi indelebilmente nelle fisio• nomie della, più parte di queste creature dai visi emaciati, dallo sguardo o semimol'to o febbrici– tn.nte, dall'organismo che mal si regge e par quello d'una specie deforme. Preferiamo invece passare all'ultima parte, la µiù interessante, di questa breve rassegna: quella che riguarda lo stato presente della conoscenza delle cause <lel fenomeno, ed i rimedi legislativi od escogitati, od applicati, o io via di essere ap• plicati per alleviarlo o regola1·!0 o toglierlo rli mezzo. . .. Miss Clementina Black ha fatto nu 1 acut.a dia– gnosi dello sweaUng system, ed ò arrivata alle se– guenti conclusioni: Il lavoro casalingo, per la sua stessa natura, è esposto a inconvenienti meno facili a riscontrarsi nel hworo che si compie in officine. Questi incon– venienti sono: le ore eccessive di lavoro, la natura antiigienica del luogo di lavoro, l'impiego di bam– bini, e i salari troppo bassi. Il primo inconveniente. quello delle eccessive ore di lavoro, non può essere tolto per via di restrizioni legali, che violereb– bero il carattere privato del domicilio; d'altra parte, è certo che lavoratori in possesso d'un dato minimo di salario non si presterebbero più facilmente a lavorare per uua giornata troppo lunga. L'ultimo inconveniente (!ella lista è quindi quello la cui curn permette di togliere gli altri. ln qun.nto nl secondo, che 1·iguarda il luogo di lavoro, la legge può prestare un discreto aiuto. Da due o tre auni il Women's indastdal Councit tli Londra e lo ScoUish Cou,icil /01· lVomen·s 1'1·ades hanno eia.– borato un Bill, appoggiato da molte autorità in materia, che ha molte probabilit à di veni re accolto dal presente Parlamento. L'idea centra.le cli '}Uesto Bill è che le abitazioni, in cui sono ese rcitate in– dustrie o lavori, deYouo essere registrate e dichia– rate adatte a tali scopi, in opportuno certificato rilasciato da un regio ispeLtore di fabbrica, auto• rizzato a vigilarn a che la ventilazione, lo stato igrometrico, l'acqua, il drenaggio, il numero di persone per camera, siano conformi alle norme 1~ieuiche, e a che gli imprenditori non possano rlar lavori da compiersi a. casa, se non a persone mu– nite di questi certificati, ,·a\evoli sei mesi e quindi rinnovabili, se del ca.~o. Due benefizi si sperano da queste disposizioni legi:dative: a) non si potranno più estorcere alti fitti da indecenti catapecchie mezzo rovinate, il cui merito ò solo quello di essere vicine al luogo di rlistribuz.ione del lavoro, percliè il lavoratore non potrà, abitare se non in case per cui abbia il certificato surldetto, e riuindi i proprie– tari di case inrulatLe, per non l11sciarle vuote, saran co,;tretti a ricostruirle sec,)ndo nu ovi e m igliori criterì e ad affittarle a un prezzo norma.le ; b) il consumatore sarebbe garantito co ntro i p ericoli connessi a oggetti fabbrica!:.i in con•lizio11i sanita– riamente ,teplorevoli. Anche per riguardo al lavoro casalingo dei fan– ciulli, non v 1 è alcun dubbio che la cansa ultima è nel livello eccessivamente basso dei salari dei genitori. li problema fondameutale è adunque quello di limitare le ore di lavoro e di elevare i salari dei lnvoratori, H, cui Findole del lrworo casalingo im– pedisce cti organizzarsi pe1· eliminare 1ft. concor· renza nelle proprie file. Ora un buon passo verso la soluzio11e di questo problema sta in un progetto di legge che sir Charles Dilke spera di ,·eder accolto, se non nella presente, certo nella prossima sessione 11arlameutare. L'iflea fondamentale di questo disegno di legge è che il Ministro degli lnterui, in seguito ad ap– posita. istanza, seguita da corrispon,lente inchiesta, ])Ossa in un dato Distretto stabilire un Ufficio per la determinazione del saggio minimo dei salari di una data industria. Possa, ossia sia libero cli fare o non fare, e riuindi cli intervenire solo ove si tratti di in(lustrie 1 in cui si può riscontrare lo swealin{J systeni. L'istanza per l'istituzione di un Ufficio salari può esser diretta al Ministro rlegli Interni eia ogni '/'J·a{le- Uniori o 1'rwle Council o da ogni sei persone - imµrenilitori o,l operai - interessate in un ctato mestiere in un dato Distretto. In tal modo sei fabbricatrici <li camicie, che s 1 intenrlano

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