Critica Sociale - Anno XVI - n. 2 - 16 gennaio 1906

20 CRITICA SOCIALE almeno ci abbandonarono, negli ultimi Comizi. :Ma quella coalizione fu l'effetto clello sciopero generale: lo sciopero generale, e il tono che potò prendere sotto :.rii auspici, in appnrenza, del nostro stesso partito 1 non furono che un rpisodio e unf~ conseguenza del– l'atteggiamento assunto dal nostro partito e dnl pro– letariato che lo segue, i quali non seppero a tempo nò eliminare da sè µ:li clementi reazional'l che li spingono a ritroso, 11è nettamente separan;enc. An– cora oggi noi ci gin1.dllitm10 nelPa:-,surdo di una unità, formale di parlitot nutrita di ingiurie perenni e di reciproca demolizione, che è la negazione ne– ccssari11. di qualsiasi utile lavoro. Di tutti i problemi grayissirni che premono d'ogni intorno, ed oggi pilt che mai, l'Italia lavoratrice - nello città. e nelle campagne, nelPorganizznzione e nella legislazione - il partito> come tale, s'ò completamente dimenticato. Più lo interessa cli sapere se sia valido o nullo il referendum che caccia Bissolati e gli altri dalla " Unione romana,, nella quale non misero e non metteranno mai piede. Le " cose ,, e i " bisogni ,, non dh·cntano vera– mente i "fattori ,, delle situazioni politiche, se 11011 in quanto i partiti sappiano farsene interproti e per– suadere il pncse che la loro opern Ria capace di re– care in porto le soluzioni che lo intorcsRano. f par– titi servono a questo o 11011 servono a nulla. l~d è estremamente tenno, nello stesso Trc\'e~ 1 la lusingtt che il paese -- non aiutato dai partiti - possa adem– piere da sè a quest'ufficio: 11 Jnflne poi si potrebbe anche sperare iu questa sor– J>resa (sic), che il P,iese, consultato, risponclesse, espri– mendo dal suo seno risen•e di energie non sospettate e fresche .... ,, Eh! si può sperare anche in un bel terno al lotto! .Ancora: il partito socialista italiano, se non siamo Yittimc di un'allucinazione, ha posto proprio ora sul tappeto, non senza qualche giusta e provvida esi– tamm e ri~crva, la questione del suffragio uni\•er– snle. È una campagna poderosa che do,·o ancora intraprendere, alla quale, per condurla in porto) non basterebbe certamente il breve improv,·i~o " trame– stio ,, di una campagna elettorale. [ sociali:-ai hanno pensato che la lotta per l'allargamento del suffragio fosse il veicolo oggi più acconcio per ravvivare nelle masse il senso dei problemi la cui soluzione è più urgente, e specialmente per avviare.i a quella - al– trimenti irraigiungibile e per tanti aspetti decisiva ~ ciel problema meridionale. Se la proposta 11011 è fatta ed accettata per chiasso, ecco dunque il pro– gnunma di un paio d'anni almeno di lavoro e di IH'C'parazionc aRsidna ed intensa: dopo i quali l'ap– pello al paese anà un significato sicuro. Vogliamo sviarcene ~ubito mutando di ohiettirn? O vogliamo non far nulla di nulla·! - g allora sarà. inutile anche suicidarci. Ci troveremo già suicidati senza darcene il disturbo. .Koi crediamo - dobbiamo ripeterlo ancol'a? - che la soluz;iono di tutte le ditncoltà sia una sola, In più semplice ccl onia, se non la più comoda: 1·itornarc al hn·oro socialista; all'opera cli tu tria e di elevazione concreta ciel lavoro e del lavoratore, che il pa.l'tito socialista. italiano, tutto quanto, ha abbandonata da un pez;,:o. ltitornarvi col partito o senza il partito. Il partito 11011esiste senza questa A.zione: è uno scenario. li pctrtito è, cli necessWt, dove quc:::.ta azione si compie. Xon può essere aJtrove. 'l'utto il rest.o è illusio1~e od ingauno. Noi. .li pros~imi nwueri: Uud1lhismo e socialismo, del– r'ot'V. Ù!U8JWl'E HEN/$1. INTORNO AL SUFFRAGIO UNIVERSA Alla ,·icel'cet delle fol'ze pel' conqwista,•lo Lo conresso. Quando, stanco di baloccarsi con quel complicato giocattolo che ò la riforma trihutarin. 1 il par– tito socialista italiano, per la. voce di alcuni dei suoi scrittori pili in ,·ista, saltò su a gridare: voglio un gio– cattolo nuovo, voglio il suff1·agio wtive1·sale .'; io non mi sono lasciato troppo sedurre dalla sua brama improv– visa. Non che nella mia animft. conservatrice o rea.zio• naria, come la definiscono con molta cortesia gli scrittori dell'Avanguardia, il suffragio universale uon alJbia un ricettacolo sicuro, un santuario, per dirla con retorica mitingaiRi entro cui ardono gli incensi della mia devo- 1,ione democratica. i\Ia - io mi domandavo - pcrchè tirar fuori dalla sua nicchia il suffragio uni,·ersale, o spolverarlo proprio oggi <lavanti al colto ed a\Finclita? Per quale ragione climaterica. si reputa cbe proprio oggi debba ricorrere il giorno in cui i re Magi del socialismo italiano appen– deranno alla cuna. del proletariato d'Italia i doni pre– ziosi ed csot!ci dell'elettorato per tutti? .L!'orseperchò la Russia, l'Austria, PUogheria, sono agitate da questa questione del suffragio, e oppongono una pregiudiziale di res iudicata a tutte le eccezioni degli esitanti? Ju verità. non si tratta della stessa cosa e neppure della eadem quaestio dei giureconsulli romani. La questione del suf– fragio in Ru'!sia. ed in Austria è ben diversa da quella che vogliamo suscitare in ltalia. Jn .\ustria 1 special– mente, sono gli esclusi dal voto che prorompono sulla scena politica e, mostrando i pugni, urlano: vogliamo es:::.erequalche cosa anche noi! in Italia, invece 1 sono alcuni partiti politici, che ri,•olgendo l'occhio alla grande massa inerte d'analfabeti, si domandano: e se provassimo a buttare tutta questa gente nel calderone elettorale? Di là, dunque, gli interessati che insorgouo, di qua in– vece i tutori degli interessati che reclamano per i pu– pilli inconsapevoli. Una cosa, come ognun \'<!de,profon– damente diversa. B ~ pensavo ancora - deve proprio il partito soci~• lista, che è per la sua dottrina e per le sue tradizioni il pili irreconciliabile nemico di quel ius natume di cui era infarcito il vecchio programma della vecchia democrazia, deYe essere proprio questo partito, che ama la massima positivistica: a ciasew,a cosa la sua ·ora, a metter fuo.i di colpo, come rimedio infallibilo 1 come aut aut che ha sapore di pregiudiziale ad ogni altro lavoro fecondo, la vecchia questione del suffragio universale? Vecchia, si badi bene 1 non nel senso di già superata, ma vecchia per il molto tempo da che è ormai sul cantiere in at • tesa di un varo che non sì decide a giungere mai. Doude una nuova ragione di dubbio, questa: che la questione, tratta fuori così <Fimprovviso dal nostro bagaglio - ahimè troppo pingue! - cli rifol·me o di riforrnette, non fosse per anco matura e arrischia:i,,,e perciò di incappare negli scogli della i1~difforonza. ]~ vero che l'amico 'l'reves si era affaunato a dimo– strare che il suffragio uuiversa\e iu t;rnto lo si ricbietlc 1 oggi, nell'anno di grazia 1906 1 in quanto la Uamora. at– tuale, così come è eletta, non sa dare che uno spettacolo pietoso e vergognoso di impotenza, di dissoluzione. Ma, ahimè! fra le ragioni concrete del '.L'revos e quelle de– sunte dal dirit.to naturale dell'on. Mirabelli, fra le ra– gioni contingenti, limitate nello spazio e nel tempo, o quelle assoluto, astratte, unh•ersali 1 il partito socialista (almeno per voce doi suoi organi diretl.ivi) non ha sa-

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