Critica Sociale - Anno XV - n. 21 - 1 novembre 1905

334 CRITICA SOCIALE rare trn. essi una terribile selezione, il cui motto po trchho essere: o lavorare o morire; e, nei bambini della scuola elementare, come noi giovani delle !.O· conciarie e delle univcrsiti\, giù ci fu dato cli non vcdcrn ultro se non un colosimlo esercito impnzicntc di lasciar le manovro e gli esercizi' per le batta.glie vere della vita. La fisionomia medesima della donna vedemmo alterarsi sensibilmente e assumere un quid, cli virile e di cerebrale, che al gusto europeo non va sempre a genio. I~, come effetto di tutte questo influenze, vedemmo svilupparsi ciò che a un puh hlicista inglese pane perfin degno d'essere chiamato la su1>erstizione dell'istruzione. Dopo avere così visto come questo spirito lavora negli istituti cli coltura generale, siamo ora in grado cli incominciar lo studio del come esso si riconnette - se così può dirsi d'un sistema che non S.Q ne staccò mai - alla vita pratica, ai modi cioè in cui ò organizzata Ja soddisfazione dei bisogni generali della socictil. M, siccome nhhiamo già accennato a ciò che si fa 1>er favorire l'ascensione dal hasso in alto dell'intera scala del succel'\so a tutte le capacità volonterose, così non ci resta da esaminare Re non ciò che si fa per creare le massime capacità diret– ti \'O nel mondo commerciale o industriale 1 ossia gli imprenditori, i capitani <l'industria, come furon detti, sia a cagione degli eserciti di operai che ne dipen• dono, sia per la organizzazione g-erarchica di questi e il carattere quasi militare dell'ordine e della di– sciplina. che è caratteristico cli queste grandi im– prese. Fino a una ventina d'anni fa, il capitano d'indu– stria si formava da sè, a poco a poco, a mano a. mr1no che, per intelligenza e fermezza di volontà, riu– sciva nd emergere al di soµra tkl Ji,·ello comune e n dirigere uomini e cose su pili vasta scala che gli altri. Lo spirito cPim1>resa, alimentato da tutte le cause generali più so1>ra accennate, agirn eguul• monte su tutti al punto di partenza. ?~ ruori di dubhio che il septimonto, in tutti vivo 1 di occasioni e di possibilità, a tutti egualmente acces– sihili, di farsi una fortuna, cl)ho una influenza enormo noi plasmare le qualib\ essenziali all'imprenditore: la prontezza a cogliere il momento opportuno, a im– padronirsi di ciò che nltl'i non sa ,·olgere al miglior us(), la previdenza dello causC' che in un avvenire non remoto creeranno qua o li\ nuovi Yalori da cose che ora non ne hanno, o sopra tutto" il senso del mer– cato 11 • Giammai, poi fabbricante e pel commerciante accorto, vi fu mercato 1>iì1 largo e sicuro da sfruttare, popolnzione più numerosa con bisogni più intensi da soddisfare; ma 1 d'altra parto, poichè roccasione è <'gualmente favorevole a tutti C' su per giù tutti sono eguali al tempo del primo sla.ncio nell'arenn, <' tutti sentono egualmente lo dillìcoltil dell'alto prezzo dolht mano d'opera, ginmmai fu piì.1 evidente che la "ittol'ia non poteva toccare che 1.t chi dimostrnsso superiorità. nella capa.cifa <li organizzazione dell'im– J>resn, nella sua direzione o nel suo funzionamento. Pur nel momento nttualc, le forze esterne ed in– terne che suscitano questi, seleziono degli intelletti organizzatori non fanno che aumentare di intensità. 1\ mano a mano che il capitale emigra rnrso gli Stati del Sud, ove sono i campi di colth·azione del t·otono e ove è la mano cl 1 opern a huon mercato dei Negri, gli rndustriali del Nord, che hanno ca.pitali <'llOnni immohilizzciti in edifici e in macchirirn·io, sontono la necessità di ridurre al mi11imo il perso nato, cli dominarlo il pili possibile o di organizzare la loro produzione in modo sempre pili sapiente. Ad essi non sorride alcmrn sponrnza di arriYare a un titolo di nobiltà; essa non arride che allo loro rircho ereditiere sciamanti in Europa in cerca di du ·hi <' di ronfi; la loro !<Oh ROcldisfazione 1 il loro unico compenso in una vita tanto i11tensa 1 è il senso del potere. Essi sentono che è alla loro ahilità orl,.t'unizzatrice che la loro impr<'!H\ deYe l11~ua p<'r• sistenza; sentono in essa pns1rnre quotidianamente una parte di sè medesimi e, nel difenderla contro le pret('so del personale:, pongono tutta la energia che porrebbero in una difesa clellc lor~ persone fi. siche. Per essi una fradt>s-unio11, uno sciopero, sono eq11iY11lcntiad un arnm11ti1rnmento di soldati in faccia al nemico. Ad essi semhra che l'operaio dovrebbe piuttosto esser loro iirato, che ancor gli resti la possibilità. d 1 un impiego; e, se nlcuno li accu:m cli \'Olcr ridurre la concorrenza al livello cl 1 una lotta eannibalistica primitiva 1 risponderanno con org-oglio eh(' essi rap1>resentano l'rntcrcsso generale del mer– cato di fronte a qunlsiasi interesso speciale cli indi– vidui e lii classi, e che, mC'ntrC' nella. lotta biologica ognuno si batte solo per i propri bisogni e il vinto è eliminato por sempre, nella lihcra concorrenzil 1,di imprenditori si battono per meglio soddisfare i bi· sogni di tutti) e i vinti 111edcsi111i,n quanto consu• matori, partecipano dei hcnofìct della vittorht d'un loro competitore. 1n queste nuove condizioni di lotta industriAle, In ronns<'rnza d<'i prinripi srientifici. che regolano i fe, nomeni rommerciali, finanziari e tecnici 7 si rende indispensabile. Non che la loro conoseeozit basti a creare il commerciante e l'industriale, ma nel senso rhe essa è, per chi h1t il tir degli affari, un impor– tantissimo strumento cli nnalh;i, di previsione, di calcolo. l1 1 ra due industriali egualmente formi, costanti, pronti all'occasione, quello che meglio riesce a co– gliere le tendenze del mercato nelle loro rehti,ioni essenziali e nei loro effetti più lontani ha. un ,,an– ta~gio enorme sull'altro. D'altra parte, il tirocinio scientifico nella sola scuola ha l'inconveniente che non educa alla conoscenza, alla direzione e al co– mando degli uomini, elementi che la concentrazione clello imprese ronde sempre più importanti. Come vennero risolte queste difficoltà di carattere opposto? l,a risposht è nell'organizzazione del Prati h1.~titute di New York, del :-,'i/1lt>yCollege a Cornell, del 'l'eclmirol College di Boston, che sono i centri principali di formazione clc\1 1 1tltn capacità indu– striale. 11 principio fondamentnle comune alla organizza.• ;dono degli studi in questi istituti è Jlalleanza dello studio teorico al pratico su ,,asta scala, la 1>rece– denza del metodo induttivo sul deduttivo, l'alter– nanza del lavoro fisico o mentale, la dilazione mas– sima della s1>ecializz1rnione dei rnri rami profes$ionali a dopo il più completo tirocinio dì coltura scientifica e tecnologica gcnernle. rnoltre g-li insegnanti o i direttori cli laboratorio son quasi sempre persone impegnate in imprese industriali, e in grado quindi sia cli collocnre i migliori allievi, sia di condu1Te l'insegnamento in modo consentano,, alla domanda delle "ari<' industrie. QuC'stu. consentaneità dell'isti– tuto ai bisogni doll'inclustria. è una conditio siue qua non della. sua stessa vitalità In quanto allo studente, la ~pe)':a annua, tra ta~!òle e mantenimento, rnria dalle 1500 nlle 2500 lire. Vi 1:10110 quindi delle borse, sio cli Stato, t1iadeWUni"er– sità locale, pei più capaci e bisognosi; d'altronde, molti studenti riescono a guacla~narsi queste somme durnnte lo vacanze, facendo eia cuochi, da. camerieri, eh\ conduttori di tram, da operai in fornaci, in la• va1Hlerie a vapol'O; h~vorn,ndo come seri vani por conto di an•ocati, vendendo giornali, ecc. L'ammis– sione a questi istituti, come al g-odimento cli questo horse, avviene dopo eRRmi diligenti e complicati, è condizionata dAlhl hontà. dei ri~ultati in lavoro con– creto fatto durante il primo anno e dal modo cli ,•itu dl?llo studente. NHturalment<', non tutti rieRcono a conquistare il posto nclhl vita a cui ambivano.

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