Critica Sociale - Anno XV - n. 21 - 1 novembre 1905

332 CRITICA SOCLALE nalo degli Jmpiognti pubblici e privati, su proposta di un rapp1·escntantc di parte cattolica, l'avvocato F. Mello, direttore dcll'Osserratore Catfol1co 1 la obie• zionc dei liberisti venne dichiarata ormai immerite– vole di discussione. E, finalmente, ,·cngono i nemici ... dell'lngltilterra! C 1 è molto. g-cntc in Italia che, senza mai essere stata in fnghilterrn, si sbraccia e si sgola a gridare: " Ycdetc in _Inghilterra? Colà il riposo domenicale è una sciagura nazionale, una cosa asfissiante .... I,~ quel paese, si mantiene soltanto in forza dello spi– rito religioso ... mn, anche gli inglesi vogliono farla finitn ... Hl e via di questo tono. Orn 1 noi non siamo mai stati entusiasti della do– meuic a lo1Hli11ese; tanto ò vero che facemmo sempre l 'a.ug- urio che ht lcµ-gc assicurasse all'Jtalia una do– me11i ca latina, opcrnsa e gioconda, campo aperto ad ogni goclirncnto intellettuale come ad ogni tranquillo riposo, col popolo sereno e non rassegnato; ma ci guardiamo bene dul prendere sul serio gli arrabbiati dilli.tmatori della domenica inglese. Tn generale, i pul,blicisti che, per diletto od anche per professione scientifica, trapiantano i propri ac– campa.menti per uno o due anni in un paese estero, tdlo scopo di spremere poi in un yolume di 500 pa• gine il succo delle loro osservazioni, non ci persua– dono interamente. La stes!-a descrizione, alquanto superficiale, di 1,ondm in domenica, fatta da Ed– mondo De ,\micis non ha. mai fatto presa su chi ha vissuto lungamente, e non soltanto per diletto, in Inghilterra. Per giudicare la vita di un paese, non basta at– traxcrsarlo en touriste e neppure abit.arlo un paio di anni, frequenfonclo i suoi clubs; bisogna esser presi in mezzo alla sua vita interiore, viverci in tutta la estensione della parola, lasciarsi trascinare nel vortice dei suoi affari, lasciarsi, quasi, possedere .I Perciò, quando si vuol sapere se la rigida legisla– zione inglese sul riposo domenicflle al>bia, o meno, pregiudicato il commercio e rechi fastidio ai citta– dini, biso~na domondorlo non già al grande Edmondo Dc .Amicis e neppure al genialissimo amico Claudio 'J'reves, reduce cli poco dal1 1 [nghilterra 1 ma bensì ad un buon commerciante inglese! Fu por questo che noi, anzichò sfogliare diari e romanzi, credemmo opportuno rivolgerci direttamente a HenC Il. Kloin, direttore della Minerva, Co11ti11enlal f'ress A9e11cy - un londinese di origine belga che, pur essendo anche pubblicista, vive nel mondo com– merciale - per a,•cre lln, lui un giudizio non inqui– nato da preoccupazioni letterarie. Oìtt l'osservazione, anzi la diffamazione dei. .. ne– mici dell'fughilterra, poi quali il riposo domenicale è dovuto, colò., a ragioni puramente religiose, non può persuadere nessuno. .Noi in,•ochiamo da essi meno semplicismo e un po' pili di veriti't.; mono frasi e più fatti... Un popolo, come l'inglese, che al più puro idea– lismo associa il più operoso spirito di praticità e la visiono pili realistica della vita, non può tener fede ad una antica costumanza per una semplice fisima religiosa, per una mera concezione spirituale. Se l'inglese si adatta a lavorare febbrilmente dal lunoèl fino al mezzogiorno del sabato soltanto, per divertirsi durante il pomeriggio del sabato e riposare durante tutta la domenica, vuol dire che ciò gli giova. Vuol dire, cioè, che sotto l'antica e gloriosa pianta della domenica inglese, che spando i suoi rami secolari quasi a proteg~erc amorosamenco la vita dogli ope• rosi figli di Albione, ci deve essere, al di là della storica ccl apparente scorza religiosa, un grnsso e sano tronco di struttura economico-sociale. Se il primo rescritto reale del 167G fu inspirato ad una idealità religiosa, ciò significa soltanto che la Religione quella yolta si è, inconsapevolmente e fortunatamente, incontrata colla Scienza. E, se essa, la Religione puritana, ò riuscita, nello spazio di oltre due secoli a salvare tante vite umane dall'esaurimento, se essa ò concorsa a fare del popolo inglese il po– polo più agilmente OJ)eroso del mondo: il popolo che sa larorare meno ma, produrre più, di tutti gli altri, lasciateci dire: che essa sia benedetta! Al signor Klein, pertanto, abbiamo ri"olto queste due semplici domande: 1 i, Quale è lo stato di fallo del riposo dome11icale, al giorno ct'oggi, in Inghilterra? Come lo giudica il ceto commerciale? 2° La giustificazione dell'istituto del riposo do• menicale J soltanto, o vrincipalmente, d'ordine reti· yioso o ri co11corro110 altri coefficienti? H. Il i•lpo.,o ,lome11icnle •bn Inghilte1·1·a. Ren6 H. Klcin ci ha risposto così: Lo straniero, che per diletto o per affari è co3trctto a J)assare una. domenica a Londra, a Manchester, o in qualunque altra grande città d 1 logbilterra 1 è certamente colpito dal singolare aspetto che in quel giorno JHesen– tano queste città. Negozi e teatri chiusi 1 deserto il centro degli affari i appena aperti, e per poche ore, i ristoranti e i l>ars. Yelcoll tragittanti lo grandi vie deserte a lunghi intervalli e solo qualche tabaccaio e pasticciere eccezio– nalmente in bottega, a disposizione del raro pubblico. Nella desolante atonia, il forestiero non può trattenersi dal maledire le ventiquattro ore di neghittosa penna• neuza e compiangere lri condizione dei poveri abi– tanti la Gran Dretagnn, condannati a perpetuità sotto tal regime. ]~gli però ignora che la legge, che ba creato que.ito stato di cose, risnle a oltre due secoli, essendo stata promulgata da Carlo Jr, figliuolo e successore dello sventurato monnrcn, primo di questo nome. F'in dal 1676 la legge del riposo rcstivo fu stntuit!l, e, quasi senza ri– forme, mantenuta di poi in vigore: anzi verso il I780 Giorgio l Il ne reso più rigorose alcune clausole. Non bastn: recentemente, non più che tre mesi sono, le Infrazioni alla leggo, commesse dal numeroso elo• mento immigrato, hnnuo fntto sl che un nuovo disegno fosse proposto dalla Camera dei Signori. Ciò potrebbe fnr credere che gli Inglesi sottostessero a tale atto per mero fanatismo religioso; ma que.ito sa• rebbo un grn,,e errore, poichò quel che può giudicarsi dal touriste forestiero uno scandalo, uno sconvolgimento, costituisco in,·ecc uno dei più potenti fattori di gran– dezza, di prosperità e di elentezza intellettuale e so• ciale del popolo inglese. Sarebbe mal po~slbile Infatti che la nazione europea, qualiftcata da Napoleone I t. popolo bottegaio ,,, sia. re– stata sino ad oggi soggetta ad una vecchia legge, pro– mulgata in condbdoni ed ambienti in tutto differenti da quelli economici attuali, per fini esclusivamente reli– giosi'? Può egli credersi che cotal legge, mantenuta da tanti statisti o legislatori, non avesse che uno spirito ascetico? ... Senza dubl.Jio 1 l'origino del Rescritto del 1676 mosso appunto da spirito religioso. Carlo 11,succedendo al P11- ritanlsmo di Cromwell o alla ReJ)ubblicai bandì le formo rigido religioso che avevano caratterizzata quelPepoca. In seguito, la reazione, ceclendo ai dogmi della Chiesa 1 indusse il Re a promulgare la logge sul riposo festivo. Ma questa leggo ebbe effetti inaspettati o molto più salutari che non fossero quelli pensati dai suoi autori, Da strumento religioso obbligante il popolo ai doveri dl

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