Critica Sociale - Anno XV - n. 4 - 16 febbraio 1905

CRITICASOCLA.LE 59 Un po 1 d 1 intransigonza, dopo tutto 1 non ra male! Ma la maggior parte degii organizzati cap\ I vnntagf:;i del nuovo istituto e si affrettò a Reguire l'M1empio di Norim• berga. Nel 1903 erano giù. 37 ( 1 ). Nel 1904 ne sorsero altri 13. li 1° aprilo 1903 si fondb a Berlino un ~ Se– gretariato operaio ccntrnlo 111 che ha per còmpito di preparare I ricorsi all'Ufllcio imperiale di assicurazione e difenderli oralmente. J cattolici, da parte loro, si affrettarono, sull'esempio dato dagli operai, Il creare pure un Segretariato centrale a Berlino. (Co11ti11ua). I•'. PAOLURI. ,,, co,·1·tspondtnzbloll dtr Otltf'l"«t COt1lmiHI011 ,,u Gtwtrl·1cliaflt11 Dt111/fc"11mdtJ, s. 42, U J11hr1Jl\ll(J. Un capitolo difilosofia della solidarietà sociale (A p1·opo,.,lto di Lnisa .1'1ichel) Il. Ci siamo chiesti raffrontando occasionalmente due 1rnture di don1rn eminentemente autitetiche nella comune passiono del bene, quali Luisa Miche! e Flo– rence Nig-hting-ale - perchè quella, che in Francia si sviluppa come ribellione, in fnghilterru di\•enta filantropia e preocctq)llzione di alle"iamenti imme– diati del male, e abbinmo risposto che ciò si connetce a tutta la ùi\'ersa psicologia dei due popoli e deriva da un cumulo cli cause etniche, psicologiche) eco– nomiche, storiche, politiche. Ci corre l'obbligo di I tentare di dimostrarlo. Cause etniche e JJ.~irologirhe. - L'antro1>ologia ha messo fuori di dubbio che la presento popolazione d'Europa appartiene a due specie umane, fi:sicameute e psicologicamente distinte; l'unadolicore(al<, bruna, che ha costituita la po1Hl htzione primitiva in tutti i paesi e che proviono dtt.ll'Africa sud-orientale; l'altra hrarhicefala e che proviono dall'Asia. Lo [sole Bri– tanniche sono tutto dolicocefale; ma, in seno alla meclesinrn specie clolicocefalica, ci sono due stratifi– cazioni o razze differenti. La. prima, bruna e a sta– tura più bassa (Paese di Galles, Cornovaglia, Irlanda), è di diretta derivazione dalla stirpe mediterranea, e imparentata con gli lberi: si distinguo psicologi– camente per la sua loquacità, per la sua maggioro sentimentalità, pel suo idealismo, per la minor riser– vatezza, per la sua tenclonza al regimo di clan; è in essa che hl Chiesa cattolica recluta la maggior parte de'suoi aderenti britannici; sono piì1 socie,·oli, più facili itlla generalizzazione, piì1 ribolli al111tirannia del fatto. La seconda, dolicocefala, bionda, alta - la teutonica insomma, <1uantunque la Germania non sia in massima parte teutonica - rn1)pregenta un ramo della prima, chr, avendo dn. tom1•i immemora– bili seA"uìto il clisirnlverz,i dei ghiacci che coprirono per più di 200.000 anni ht Scnndirrnvia, la Scozia, la Finlandia, la Lituania, In Otrmania fino a Berlino e a Posen, sotto l'infht('nza del Gulf-Stream acquistò le caratteristiche fo:,iche suddette. Oli studi d~I MontC'lius 1mlla preistorin. dei paesi scandinavi, in aggiunta R. quelli compiuti sulle Saghe o sul1 1 /l)dda 1 e insiomo il fatto, ditessi brtlznnto, che pa,1·ccohi distretti attuuli hanno consorvHta immutata o quasi la loro fisionomh1. attraverso tronht secoli o pilt di storia, e che la. povertà ciel suolo e la sua natura. non consentirono grnndi moclific:nioni nelle occu1rnzioni della popolnzione in generale, permettouo di tr,lcciare tutto il corso delle trasformazioni psico– logiche che· si compirono parallelamente allo fisiche. - Essenzialissime tm queste: a) La ra zza d'indole scandinava è la sola che si ò forma.tu e svilupp,ttu. senzll <1uaz,ielementi p(>r• turbatori: CSIHL cblw l'otà della pietra e l'etit del bronzo protratte più a lungo; ciò deve contar quol– cosu nel plasmar le nhitu,tini della razza al laYoro; hJ La necr-1sit~1di Yivere rontemporaneameutc di J)escu e di cultura, e su lingue di terra, ciascuna delle quali non puf, nutrire, ancor oggi, più di una famig-liu, ha di buon ora determinata l'indi,bibilifa del possesso, la lilJertù. del p1Hlre cli trasmetterlo a chi crocle 1 hL nc•ct'S!iità. di pr<'pnraro i fiJ,rli a. vivere fuori di famiglia, ll fondarsi una nuova /tome, di sostenere Pemigrnzione o il suo succee!:io; 11autorità della donna n<'lla rasa, e la sua responsabilità di fronte al marito, noi !)('riodo dello su<•lunghe assenze. Questo regime non solo non tollera l'esistenza di drboli, ma nemmeno li crea. Il padre pondera le altitudini di ciasc11110dri figli; dà il po:isesso terriNo a quello che mrg-lio può uiutnre gli altri a stabi– lin1i1 o 11gli altri hu1ciu. in danaro una somma che è proporzionale ai loro hh1ogni psicolol,{ici. In tal modo le loro posizioni restano e,:uaglinte, mentre nel nostro sistema di successione hL libertà del padre è sempre in qualche grado limitata diti diritto dei figli, e, ove nrnnchi testamento, la divbione in parti eguali aumenta le dise~uuglianzo naturali. In questo modo il lu\'nro non è solo una neces• sità obbietth·a: diventa un bisogno soggettivo, un istinto, un imperativo bio-1>sichico; la proprietà non appartiene alla fami,:liu, ma all'indi\·iduo, e ci sono tante proprietà <1uunti individui. Il fatto che tali lingue di terra, naJicoste nel fontlo dei fionls, sono spesso lontane l'lllm dull1altra, d1't luogo alla home situata nel centro del possesso e Bila vita solitaria o muta. Jn tal guhm. Il pensiero ò continuamente tenuto in freno dallu realtà; la solitudine rende ri– sen·nti i e la. 1>roprietà fondata sulla enC'rgia perso– nale rende individualisti, orgogliosi, fiduciosi in sò e inspira alhL 1>rolt.'gli stessi sentimenti. L·impossi– bilirà di dividere il 1,o~sesso terriero toglie ogni freno olrnumento dei figli, è di stimolo a dar loro una educuziono elio li ronda capaci ~ti sbrigarsi da sè, o, congiunta con In limitatezzi~ dello risorse del suolo, è la causa f'ondamontalc dell'inesistibile espan– sione della razza. . . . Cause eronomirhe.- Una tale emigrazione è per– tanto una \Crll e:,1pansione naturale; tali individui portuno con sè, dovunque essi ap1>rodino, l'istinto del lavoro, l'attitudine e il bisogno di fomlure una home, cli trovare i mezzi di fondnrln j porta con sè !'indi– ' isibilità del pos~e~Ro, la libertà testamentaria, la casa situata nel centro del possesso, che pone in tanto contrasto i villaggi scandinavi, sassoni, inglesi, a case sparse qua u li't, coi nostri dove le rase son raµ-g-ruppate in nn sol centro e i campi sono tutco intorno, e reca quindi l'unità della vita domeitica 1 la nrnggior autoriri'1 della donna, hl vita intima e risen•1tta, la preorcupnzionc, non cli lnsciar un'eredità ni fii:li, ma di renderli rapaci di furo lln sè. Non solo. In <pt<'sto modo tutti questi coloni restano avvinti 1 non solo dul \'inrolo del sun~ue, ma da un vincolo di rnterrsso che è u~unle per tutti. E tale è la impronta che l'istinto del la,,oro dà a questa rnzzu, che, quando e11snprende ad aver Rchhl\'i, crea, invece della schiavitì1 1 la servitù clelln g-lcbu. Dà allo schht\'0 una cnsn, un pozzo di terra, e, salvo una cert!l quantità di prodotti o di giornate da dare o prestare, i:li lascii, tutto il resto ciel prodotto del suo lavoro per sè e per In famiglia. Cosi non solo il servo è i;timolato a luvorare, ma anche impara dal padrone come produrre di più, e come preparare la propria emancipazione. Quundo i as~oni, cos\ npprodati in Germania dalla

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